ROMA – “Una giravolta incredibile”. “Un’uscita inopportuna e infondata”. “Uno schiaffo ai cittadini”. Parte la prima offensiva dei Cinquestelle contro la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
La “colpa” della seconda carica dello Stato è quella di frenare sul taglio dei vitalizi – storico cavallo di battaglia di M5s – lasciando “solo” il presidente della Camera Roberto Fico che ha presentato, nell’ultima riunione dell’ufficio di presidenza di Montecitorio, il testo della delibera sul ricalcolo degli assegni mensili agli ex deputati.
Casellati, in missione a Washington, ha infatti spiegato di avere “qualche perplessità sul fatto di poter incidere sui diritti acquisiti”. E, pur aggiungendo che il tema va ripreso anche al Senato “perché sarebbe stravagante che la Camera operasse in un modo e che la stessa situazione non si verificasse nell’altro ramo del Parlamento”, ha auspicato “soluzioni condivise”.
Ma in serata la Seconda Carica dello Stato – in visita negli Stati Uniti – è tornata sull’argomento per chiarire la sua posizione. “Nessuna riserva politica – ha precisato – ma cerchiamo una soluzione che possa però avere un equilibrio giuridico”. “Io ne faccio una questione di carattere tecnico-giuridico – ha ribadito – una decisione politica non può non tenere conto dei principi di diritto” .
“Dobbiamo trovare una soluzione condivisa – ha aggiunto – perchè i vitalizi riguardando la Camera e anche il Senato. La cosa migliore sarebbe stata quella di sederci intorno ad un tavolo, capendo quali possano essere i limiti del pensiero di ciascuno di noi”. Casellati ha anche fatto riferimento alla giurisprudenza costituzionale, al fine di “capire se, trattandosi di diritti acquisiti, la competenza sia davvero degli uffici di presidenza. O se una regolamentazione spetti ad una norma ordinaria”. (altro…)