Archive for Luglio, 2018

Meteo, trentotto gradi in città e code in autostrada: si apre la settimana più difficile

domenica, Luglio 29th, 2018

Meteo, trentotto gradi in città e code in autostrada: si apre la settimana più difficile

ROMA – Le forti temperature che si sono registrate nel Nord Europa ora toccano anche l’Italia, finora risparmiata. Le ondate di calore inizieranno a intensificarsi questo weekend: “C’è il rinforzo dell’alta pressione sull’Italia”, spiegano i meteorologi. È l’anticiclone nordafricano.

Tra lunedì e martedì in Val Padana, nei fondovalle alpini e nelle zone interne del Centro-Sud e delle Isole i termometri potranno superare i 35 gradi. “Non si possono escludere punte vicine ai quaranta con il disagio di un clima afoso, specie al Nord”. Si prevedono temperature massime di 38 gradi a Firenze, 37 gradi a Bolzano, Perugia, Roma e Sassari. “L’ondata è piuttosto intensa e potrà durare almeno una settimana”.

METEO –  TRAFFICO IN TEMPO REALE (altro…)

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I sindacati bocciano il decreto dignità: “Senza coraggio e vergognoso sui voucher”

domenica, Luglio 29th, 2018

di VALENTINA CONTE

ROMA – Non c’è pace per il decreto dignità, appena licenziato dalle commissioni finanze e lavoro della Camera. E atteso per il voto di lunedì in Aula. I sindacati ne apprezzano le intenzioni: la stretta su delocalizzazioni, gioco d’azzardo, precarietà. Non i risultati. Ritenuti timidi, almeno sul fronte del lavoro. A riscaldare gli animi il ritorno, seppure circoscritto, dei voucher per turismo, agricoltura ed enti locali. “Una schifezza”, taglia corto la leader Cgil Susanna Camusso. Il sindacato rosso è pronto a una nuova mobilitazione, come nel 2016 quando le firme raccolte la portarono a un passo dal referendum abrogativo. Evitato in extremis dall’allora governo Gentiloni grazie al decreto legge di abolizione dei ticket.

“Non chiamiamolo decreto dignità, ma decreto Di Maio”, incalza Camusso. “La parola dignità è molto importante, bisognerebbe usarla con la giusta misura. La mia sensazione è che ormai il decreto non sia all’altezza di questo nome”. (altro…)

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Salvini: “L’allarme razzismo è un’invenzione della sinistra”. E tace sul spari e violenze contro gli immigrati

domenica, Luglio 29th, 2018

di SILVIO BUZZANCA

ROMA  – “L’allarme razzismo è una invenzione della sinistra, gli italiani sono persone per bene, ma la loro pazienza è quasi finita. Io, da ministro, lavoro da 58 giorni per riportare sicurezza e serenità nelle nostre città”.  Matteo Salvini chiude così la sua lunga giornata passata a twittare, bacchettare, ammonire, annunciare.

Decide di rispondere così il ministro dell’Interno dopo che da più parti si è alzata la richiesta di una sua presa di posizione sul tiro a bersaglio che alcuni italiani hanno fatto su rom e immigrati. Risponde così a chi gli chiede di fare conoscere il suo pensiero sull’ultimo episodio di violenza razzista, avvenuto a Partinico, in provincia di Palermo. Un 19enne senegalese richiedente asilo è stato malmenato in piazza da quattro persone che lo hanno insultato e “invitato” a tornarsene al suo Paese.

E invece Salvini nega che ci siano episodi di razzismo, non dice nulla sugli spari e continua la sua campagna contro gli immigrati. Comincia di buon mattino, quando rilancia la sua crociata contro i venditori ambulanti, spesso extracomunitari, che vendono le loro mercanzie sulle spiagge italiane. Ma ha nel mirino anche chi pratica massaggi o fa tatuaggi.

“Finalmente spiagge sicure e ripulite, senza venditori abusivi. A differenza del passato, ai Comuni le risorse necessarie per i controlli: 2 milioni e mezzo di euro per 54 località. Dalle parole ai fatti!”, scrive su Twitter. (altro…)

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Toninelli, il ministro «Signor No»

domenica, Luglio 29th, 2018

Danilo Toninelli, il ministro Toninelli, il concentratissimo ToniNo è un mito. In pochi giorni ha compiuto alcuni blitz che il suo perenne stato di concentrazione non lasciava prevedere. Ha chiuso i porti alle Ong con un comunicato, senza alcun atto formale. Ha decapitato i vertici delle Ferrovie, una delle società più strategiche del Paese, applicando lo spoil system, alla faccia della meritocrazia tanto sbandierata. Ha rottamato, in compagnia di Di Maio, l’Airbus di Stato voluto da Matteo Renzi, per rivendicare la rottura del contratto coi fornitori dell’aereo (e se ci sarà qualche penale da pagare provvederemo noi cittadini). Da ultimo, il concentrato di ToniNo ha bloccato il Tav, il treno ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino a Lione: «Nessuno deve azzardarsi a firmare nulla ai fini dell’avanzamento dell’opera. Lo considereremmo come un atto ostile». (altro…)

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Governo, cresce il grido d’allarme

domenica, Luglio 29th, 2018

C’è qualcosa di molto preoccupante nelle decisioni e negli annunci che ogni giorno arrivano dagli esponenti del nuovo governo. Alcune scelte hanno già avuto conseguenze immediate, altre possono cambiare (irrimediabilmente) la cultura del lavoro e dell’impresa nel nostro Paese. Misure sui contratti, Ilva, Alta velocità, gasdotto Tap, Alitalia: sono i capitoli di un «vasto programma» che sta diffondendo l’idea di un’Italia che si chiude al mondo, non rispetta gli impegni, rinuncia alle sfide della competitività nel mercato globale, ostacola chi il lavoro lo crea. Una cultura che ha pregiudizi verso gli imprenditori (siano essi piccoli, medi o grandi), che ingabbia lo spirito d’iniziativa individuale, il desiderio di migliorare la propria condizione di vita con le armi della competenza, del rischio e della determinazione. Si può decrescere (non sappiamo se felicemente o no), tanto ci penserà lo Stato. O la Cassa Depositi e Prestiti, cassaforte del risparmio degli italiani. E se non ci sono i soldi per gli interventi pubblici meglio accumulare altro deficit. Come se non avessimo già un debito pubblico enorme che i contribuenti, prima o poi, dovranno pagare. Le vicende dell’acciaieria Ilva a Taranto e della Tav Torino-Lione sono emblematiche soprattutto per il segnale che stiamo lanciando agli investitori stranieri che ancora producono in Italia o avrebbero intenzione di farlo. Prima erano la burocrazia e la corruzione a costituire i principali ostacoli, ora c’è un’ideologia di governo improntata al sospetto. Che rimette continuamente in discussione gli impegni presi e i contratti firmati. Nel caso della Tav crea anche le condizioni per forti penali e per la revoca dei finanziamenti europei nei prossimi anni.< (altro…)

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Di Maio: «Flat tax emergenza sociale La Tav? Va ridiscussa coi francesi»

domenica, Luglio 29th, 2018

Luigi Di Maio, metterete la fiducia sul dl dignità? Da opposizione vi lamentavate delle fiducie….
«Abbiamo favorito il dibattito in Commissione e se lo spirito rimarrà questo, quello di un dibattito franco senza ostruzionismo tra visioni opposte, non vedo perché mettere la fiducia. Certo, se poi spuntano 2000 emendamenti voluti dalle lobby del gioco d’azzardo, cambia tutto. Ma non credo».

Le imprese hanno criticato aspramente il decreto
«Le imprese sono spaventate da una campagna di fake news. A loro voglio dire di aspettare il testo finale prima di giudicare. Stiamo inserendo incentivi per assumere a tempo indeterminato gli over 35, una norma che dà la possibilità di rinnovo …».

Sì, ma le stime Inps parlano di 8mila posti a rischio
«Il presidente Boeri sa che non siamo d’accordo su quella stima: quel numero ha più a che fare con la sfera di cristallo che con un dato reale».

Oggi lei lo ha incontrato. Il Movimento lo ha invitato a dimettersi…
«Ci siamo visti perché siamo al lavoro su tanti altri dossier. Finché sarà il presidente dell’Inps Boeri è il mio interlocutore istituzionale». (altro…)

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Conte vola da Trump per evitare i dazi sulle auto di lusso

domenica, Luglio 29th, 2018
ilario lombardo
inviato a washington

Solo fino a un certo punto Giuseppe Conte potrà contare sulla «simpatia umana» che si vanta di avere con Donald Trump. Perché il presidente americano, dopo aver fatto gli onori della Casa Bianca, vorrà passare all’incasso su un po’ di questioni aperte con l’Italia. Dietro il sorriso d’intesa di Trump con Conte, c’è tutto il pragmatismo del tycoon che intende capitalizzare l’amicizia con il primo governo populista d’Europa per mettere al riparo gli interessi degli Stati Uniti. L’elenco dei dossier è lungo e il presidente del Consiglio lo ha affrontato durante i briefing preparatori di questo viaggio a Washington che inizia stasera e si concluderà domani pomeriggio.

Le intese sul commercio

Conte ha aspettato che Jean Claude Juncker tornasse dalla Casa Bianca per ricalibrare la strategia italiana. La pace commerciale, seppur fragile, strappata dal presidente della Commissione europea all’umorale presidente Usa è una buona notizia anche per l’Italia. Conte era già pronto a chiedere un trattamento speciale all’amico americano per salvaguardare i prodotti agroalimentari italiani. Per ora, almeno, non sembra che sarà necessario. Restano nubi minacciose sul settore automobilistico. E qui il presidente del Consiglio è pronto a chiedere di escludere da possibili maxi-imposte commerciali le auto di lusso, che vedono l’Italia tra i leader mondiali.
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La California brucia: 6 morti e 40 mila sfollati. Trump dichiara lo stato di emergenza

domenica, Luglio 29th, 2018

Gli incendi in California hanno ucciso sei persone e continuano a espandersi sostenuti da vento e temperature elevate, migliaia di persone hanno dovuto lasciare le case (500 delle quali sono distrutte) ed è stato arrestato un piromane. Nel rogo battezzato “Carr”, a nord di Redding in California, sono morti due pompieri (un terzo era morto pochi giorni fa), una donna di 70 anni, Melodie Bledsoe, e i suoi nipotini James Roberts, 5 anni, e Emily Roberts, 4 anni.

Le persone evacuate dalle case sono 38 mila è stato proclamato lo stato di emergenza parziale e il presidente Donald Trump ha firmato un decreto ordinando all’agenzia di gestione delle emergenze (Fema) di sostenere le autorità della contea. Un uomo di 32 anni, Brandon McGlover, è stato arrestato poco dopo l’inizio dell’incendio, è sospettato di aver acceso nove focolai nella contea di Riverside e gli sono stati contestati 15 capi d’accusa per i quali si è proclamato innocente.
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Chiamparino lancia il referendum sulla Tav: “Folle fermarla”. Plaude il centrodestra

domenica, Luglio 29th, 2018

«Se il governo bloccherà la Torino-Lione io sono pronto ad andare fino in fondo e convocare un referendum popolare». Ad affermarlo in una intervista a Repubblica è il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. «Sono pronto a farlo, anche se mi auguro che il governo non prenda una decisione così folle come quella di bloccare una ferrovia che è strategica sotto tutti i punti di vista: economico, ambientale e culturale. Bloccarla significa isolare il nord ovest – aggiunge – Mi aspetto che Toti e Fontana battano un colpo. Se si dovesse mai davvero bloccare la Torino-Lyon, anche le altre grandi opere, a partire dal Terzo Valico e dalla Pedemontana, sarebbero da rivedere, perché perderebbe forza il progetto di piattaforma logistica del Nord Ovest».

LEGGI ANCHE Tav, l’ira del Nord contro i Cinque Stelle (Di Matteo)

Napoli (Forza Italia): ok al referendum ma sia autentico e non sul web

«Trovo giusto che sia consentito ai cittadini piemontesi di pronunciarsi con un referendum sul destino della Tav» spiega Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera. «Mi sorprende che l’idea non sia venuta dal mondo dei Cinquestelle e dall’amministrazione comunale di Torino, perché mai come nel caso della Tav “uno vale uno”. Evidentemente, la questione imbarazza il comico Beppe Grillo, teorico della fine della democrazia e del Parlamento e quindi sospettoso che i cittadini possano, usando la loro testa, prenderlo a pernacchie per le bestialità che quotidianamente pronuncia». E ancora: «Bene ha fatto il presidente Chiamparino a evocare lo strumento della consultazione popolare. (altro…)

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Foa non ha i voti, Viale Mazzini in bilico. Salvini avverte Fi: alleanza al capolinea

domenica, Luglio 29th, 2018
amedeo la mattina
roma

La nomina di Marcello Foa nel cda Rai e la sua indicazione per la presidenza di viale Mazzini sta assumendo la portata di un pesante scontro politico, non solo tra tutta l’opposizione e la maggioranza giallo-verde. A spezzarsi potrebbero essere gli ultimi residui legami tra Lega e Forza Italia. Silvio Berlusconi è furioso con Matteo Salvini per la scelta di un ruolo apicale, che dovrebbe essere di garanzia, senza essere stato consultato: nessuna telefonata diretta, nemmeno una consultazione con gli esponenti azzurri in commissione Vigilanza Rai. Non ci sono stati ambasciatori al lavoro e infine una scelta, quella leghista, di un personaggio così caratterizzato politicamente e culturalmente, lontano da tempo dal mondo berlusconiano.

Ma anche Salvini è irritato con il Cavaliere per il fuoco incrociato dei suoi ormai ex alleati del centrodestra. Compresi i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Le stesse parole di Berlusconi nell’intervista che pubblichiamo oggi sono un messaggio che non lascia molto spazio alle interpretazioni: molto difficilmente in commissione Vigilanza gli azzurri voteranno Foa per la presidenza.

La reazione di Salvini che filtra da ambienti della Lega è durissima e attribuisce a Berlusconi un ipotetico e clamoroso cambio di passo politico. Il ministro dell’Interno sostiene di aver scelto le persone migliori, indipendenti e brave. Conferma di non aver fatto questa scelta senza avere sentito Berlusconi. (altro…)

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