La vigilanza ai vigilantes
giovedì, Luglio 19th, 2018di LUCA BOTTURA
«La legge Gasparri si chiama così perché l’ha scritta Berlusconi, ma la legge Gasparri». Riciclo una mia vecchia battuta per solidarizzare con l’ottimo Maurizio, polverizzato sull’altare della commissione di Vigilanza dal diktat grillino: «Quello no, non va bene. Troppo legato a Berlusconi».
Il seguito è un paradigma (traduco per Toninelli: un esempio) della fine che normalmente fanno le sparate a Cinque Stelle: a vegliare sulla Rai, sulla poltrona che ha proiettato Roberto Fico a foglia di sé medesimo del dimaismo, sarà Alberto Barachini. Un giornalista di Mediaset, proveniente dalle due testate specializzate in fiction: Tg4 e TgCom. Dunque Gasparri no, ma un dipendente del principale concorrente sì.
Ovvio: lavorare a Cologno non significa condividere il berlusconismo, quella strana ideologia che va dai fratelli Bontate a gente rispettabile del calibro di… mi verrà in mente. Ma è un fatto: il giornalismo biscionato ha fatto – con meritevoli eccellenze – da fertilizzante nel campo di paure in cui ha vendemmiato Salvini. E oggi Berlusconi lo eleva a ponte levatoio del fortino con cui da sempre protegge le proprie aziende. (altro…)