Archive for Luglio, 2018

Il capo staff di Toninelli adesso guadagna il triplo

lunedì, Luglio 23rd, 2018

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli «premia» un ex consulente parlamentare del M5s.

Il 14 giugno 2018, due settimane dopo il giuramento al Quirinale, il ministro grillino ha affidato l’incarico di responsabile della segreteria a Gaetano Marzulli che dal 2015 è un collaboratore parlamentare del gruppo pentastellato in Senato e alla Camera dei Deputati. Originario di Bari, Marzulli, laureato in Scienze Giuridiche, avrà sia l’incarico di segretario particolare che di responsabile della segreteria al dicastero dei Trasporti. Non c’è infatti la distinzione tra le due poltrone.

A differenza della collega, Assunta Montanino, assunta dal vicepremier Luigi di Maio al Mise e al ministero del Lavoro, Toninelli ha imposto al proprio assistente di pubblicare subito il curriculum. (altro…)

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Il segretario di Di Maio al Mise? Compaesano senza curriculum

lunedì, Luglio 23rd, 2018

Campano, giovane, pentastellato. Continuando ad analizzare le nomine dei fedelissimi ai tempi del «governo del cambiamento», sembra questo l’identikit perfetto per accedere al cerchio magico di Luigi Di Maio e ai relativi posti di comando.

Nella squadra del capo politico al Ministero dello Sviluppo Economico, insieme alla segretaria particolare Assia Montanino, assunzione rivelata dal Giornale, c’è un altro giovanissimo conterraneo di Luigi Di Maio. Si tratta dell’avvocato Daniel De Vito, nominato capo della segreteria tecnica del dicastero. Motore della macchina burocratica che dovrà realizzare molte delle promesse elettorali del programma grillino.

De Vito, classe 1985, ha 33 anni, solo uno in più del leader del M5s. E viene anche lui dalla Campania. Nato ad Avellino come Di Maio, a differenza del vicepremier è cresciuto nella città irpina dove si è diplomato al Liceo Scientifico Mancini. Poi la folgorazione per il diritto e la laurea all’Università di Salerno. Nell’ateneo salernitano si è specializzato come tributarista ed è diventato assistente, volontario e gratuito, del professor Claudio Preziosi, zio del famoso attore Alessandro. Nello studio legale di Avellino dello stesso professore ha svolto la pratica per diventare avvocato. (altro…)

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Sparatoria a Toronto, morta una donna, 13 feriti. Ucciso l’assalitore

lunedì, Luglio 23rd, 2018

La sparatoria è avvenuta davanti a un ristorante (guarda il video) su Danforth Avenue, una zona molto trafficata e piena di locali. “Sono state 14 le persone colpite con un’arma da fuoco, una donna adulta è morta”, ha scritto la polizia su Twitter, citando il capo della polizia locale Mark Saunders, presente sulla scena. La polizia ha aggiunto che uno dei feriti è una ragazza in condizioni critiche e che l’assalitore è morto, rimasto ucciso dopo uno scontro a fuoco con la polizia. (altro…)

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Matteo Salvini: “Nella prossima manovra il taglio delle tasse”

lunedì, Luglio 23rd, 2018

“Ci hanno eletto per cambiare, se gli italiani avessero voluto proseguire sulla linea di Monti, Letta, Padoan, Renzi e Gentiloni avrebbero votato in modo diverso. Cercheremo di cambiare anche alcuni numeri scelti a tavolino a Bruxelles, che molti paesi Ue ignorano bellamente”. Parla così delle coperture per la riforma fiscale, il vicepremier Matteo Salvini, in un’intervista al Corriere della Sera.

“Noi – dice – metteremo al centro la crescita e la pace fiscale, che ti porta soldi e non li porta via, e ti consente di avviare la flat tax. E poi la riforma delle pensioni per aprire il mercato ai giovani, che va fatta a prescindere dai numeri di Bruxelles. Conto di avere entro la fine di agosto i risultati dei gruppi di lavoro che abbiamo istituito, compreso ovviamente anche il capitolo sul reddito di cittadinanza. Di sicuro la manovra di autunno sarà diversa rispetto a quella degli ultimi anni, e daremo le prime e significative risposte sulla riduzione delle tasse”.

Salvini si sofferma soprattutto sulle nomine: spiega che incontrerà “tutti i candidati ai vertici” Rai. Conferma i dubbi sulla fusione Fs-Anas: (altro…)

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Davide Casaleggio: “Tra qualche lustro faremo a meno pure del Parlamento”

lunedì, Luglio 23rd, 2018

Il figlio del fondatore dei 5 stelle a la Verità spiega la sua idea di cambiamento

Corbis via Getty Images

“Il cambiamento travolgerà il mondo dei burocrati e i baroni dell’intellighenzia”. Dallo spauracchio spread alla fine del parlamento. Intervista a tutto campo di Davide Casaleggio a La Verità.

Ecco alcuni passaggi più significativi.

Nel futuro che lei immagina esiste la democrazia diretta? E si esprime tramite Internet?

«La democrazia partecipativa è già una realtà grazie a Rousseau che per il momento è stato adottato dal Movimento 5 Stelle, ma potrebbe essere adottato in molti altri ambiti. I modelli novecenteschi stanno morendo, dobbiamo immaginare nuove strade e senza dubbio la Rete è uno strumento di partecipazione straordinario. Per questo la cittadinanza digitale deve essere garantita a tutti». (altro…)

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Due passaporti agli altoatesini Vienna non molla: legge pronta

domenica, Luglio 22nd, 2018

L’Austria ha deciso di forzare i tempi e di procedere rapidamente a concedere la cittadinanza, e quindi il doppio passaporto, ai cittadini italiani di lingua tedesca e ladina dell’Alto Adige.

Entro il prossimo 7 settembre, infatti, dovrebbe essere pronta la bozza di legge del governo austriaco. Dopo quattro mesi di silenzio, seguiti al vertice del 23 marzo scorso in cui i ministri degli Esteri e dell’Interno di Vienna avevano invitato i rappresentanti politici della Provincia autonoma di Bolzano, la questione è tornata a rimbalzare sui media d’Oltralpe. In quell’occasione, molti avevano disertato l’appuntamento in segno di protesta, dal nostro ambasciatore a Vienna, Sergio Barbanti, a quasi tutti i partiti politici italiani per ricordare «gli obblighi dell’Austria al rispetto degli accordi che hanno portato all’autonomia e che questa iniziativa unilaterale mette gravemente in discussione». La polemica era stata accesa. «Estendere la cittadinanza austriaca a una popolazione compatta residente in una provincia dotata di autonomia quasi integrale aveva detto il consigliere provinciale altoatesino di Fdi Alessandro Urzì – equivale a dichiarare una sorta di annessione, un atto di inaudita gravità». «Sarebbe un ulteriore motivo di divisione etnica», aveva spiegato dal canto suo il consigliere grillino Paul Kollensperger. Anche il Pd aveva preso le distanze. Dopo l’incontro sembrava che la questione fosse stata archiviata o, quantomeno, rimandata a un futuro lontano. Invece, oltreconfine hanno continuato a cercare una strada per rendere concreta l’iniziativa. (altro…)

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Open Arms vuole usare Josefa per denunciare Italia e Libia

domenica, Luglio 22nd, 2018

Adesso vogliono portare la loro campagna politico-umanitaria nei tribunali internazionali. E per riuscirci sono pronti a denunciare la Guardia costiera libica, il governo di Tripoli e quello italiano.

Non è chiaro davanti a quale autorità e neppure in base a quali prove, ma poco importa. Per i volontari della Ong Proactiva, armatrice della nave Open Arms, l’importante è fare notizia, incunearsi nel dibattito politico, ribadire il diritto dei migranti a entrare in Italia ed Europa indipendentemente dal diritto all’asilo. E così sono pronti a utilizzare allo scopo anche Josefa, la disgraziata donna camerunense recuperata viva dal relitto di un gommone dove erano rimasti il corpo di un’altra donna e di un bimbo. (altro…)

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Cosa altro deve combinare Di Maio per chiedere le sue dimissioni?

domenica, Luglio 22nd, 2018

 

Che nessuno – anche a seguito delle dichiarazioni irresponsabili sull’Ilva svolte alla Camera – abbia chiesto con forza le dimissioni di Luigi Di Maio è la prova che ci stiamo avviando a marce forzate verso un regime giallo-verde.

È insostenibile la linea di condotta del ministro sulla vicenda della tabella inserita (come da sua pubblica versione) nel corso del tragitto tra il Ministero e il Quirinale, nella Relazione Tecnica al disegno di legge Dignità ad opera di una congiura internazionale (la “manina”) con addentellati negli apparati dello Stato.

Era da subito evidente (ben prima dell’audizione in cui Tito Boeri ha ricostruito in modo inoppugnabile i fatti) che si trattava di una montatura tesa a neutralizzare la scoperta per cui il “gioiello” della consorteria gialla del governo, invece di creare nuovi posti di lavoro più tutelati, ne distruggeva almeno 80 mila in un decennio (HuffPost è stato tra i primi a mettere in chiaro come non ci fosse alcun bisogno di dissertare sulle origini della tabella, quando l’articolo 14 comma due del decreto stesso prevedeva una copertura finanziaria poliennale delle minori entrate fiscali e contributive derivanti (in conseguenza della minore occupazione) dagli effetti delle norme sui contratti a termine e sull’incremento dell’indennità di licenziamento ingiustificato. (altro…)

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L’editoriale del direttore Molinari. Cambiare nella continuità

domenica, Luglio 22nd, 2018

 

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Marchionne, i successi, il dolore, le sfide e le incognite

domenica, Luglio 22nd, 2018

La staffetta al vertice della Fca era stata messa in calendario per la primavera del 2019 e i mesi che sarebbero passati prima di quella scadenza avrebbero dovuto servire a sciogliere il dubbio sulla scelta di uno o l’altro dei manager della prima fila. La grave malattia che si è abbattuta con velocità impressionante su Sergio Marchionne ha invece conferito una valenza drammatica a quella che doveva essere una semplice alternativa di uomini e di business. La preoccupazione per la vita stessa di uno dei manager più stimati del mondo si mescola ora con i legittimi interrogativi sul futuro del settimo gruppo automobilistico del globo, che — non possiamo certo dimenticarlo — ha incarnato nella storia del nostro Paese l’idea stessa di industria moderna. Oggi l’ex Fiat non ha più il peso che deteneva nel Novecento ma le vendite di Panda e Punto hanno comunque trainato la ripresa tra il 2015 e il 2017 e il gruppo resta un presidio di cultura manifatturiera di rango internazionale. Messo davanti all’emergenza il consiglio della Fca ha scelto come successore Mike Manley, un manager inglese che proviene dalle fila del gruppo e che ha dato in questi anni ampie prove di affidabilità ma che già solo con il suo passaporto segna comunque un ulteriore elemento di discontinuità nei rapporti tra la casa automobilistica e l’Italia. (altro…)

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