Archive for Luglio, 2018

Di Maio fa pace con Tria. E punta il dito sull’Inps

lunedì, Luglio 16th, 2018

Caccia alla «manina» che ha previsto 8mila posti di lavoro in meno a causa del decreto dignità, in vigore da sabato, che prevede la stretta ai contratti a tempo determinato.

Dopo lo scambio di accuse tra ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio e titolare dell’Economia Giovanni Tria, tra i due scoppia la pace e nel mirino finisce il presidente dell’Inps Tito Boeri, che replica: «Un attacco senza precedenti».

Il vicepremier del M5s, in una nota congiunta con il superministro di via XX Settembre, precisa che «non ha mai accusato né il ministero dell’Economia né la Ragioneria Generale dello Stato di alcun intervento nella predisposizione della relazione tecnica al dl dignità. Certamente, però, bisogna capire da dove provenga quella manina che, si ribadisce, non va ricercata nell’ambito del Mef».

Da parte sua, Tria spiega di ritenere «che le stime di fonte Inps sugli effetti delle disposizioni relative ai contratti di lavoro contenute nel decreto siano prive di basi scientifiche e in quanto tali discutibili». (altro…)

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Ong, Open Arms sfida Matteo Salvini: “Torniamo in Libia, non puoi chiudere il mare”

lunedì, Luglio 16th, 2018
di Enrico Paoli

Tu chiamalo, se vuoi, pure braccio di ferro. Ma stavolta il confronto-scontro fra il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e gli operatori delle organizzazioni non governative (ong) che operano nel canale del Mediterraneo come fosse cosa loro, e non il mare nostrum, ha tutte le caratteristiche della resa dei conti. Anzi, dell’occasione perfetta per ristabilire l’ordine dei fattori.

LA SFIDA
Conta di più Un governo sovrano, come quello di cui fa parte il leader del Carroccio, o una ong spagnola che carica in mare gli immigrati partiti dalla Libia? Alla luce degli ultimi eventi la domanda è tutt’altro che retorica. La nave «Open Arms» dell’ong Proactiva, seguita dallo yacht Astral, sfidando le indicazioni di Palazzo Chigi, ha deciso di fare rotta verso le coste libiche. «Anche se l’Italia chiude i porti», scrive su Facebook l’organizzazione non governativa,«non può mettere le porte al mare. Navighiamo verso quel luogo dove non ci sono clandestini o delinquenti, solo vite umane in pericolo. E troppi morti sul fondale». Insomma, gli spagnoli hanno deciso di sfidare l’Italia. Secca la risposta di Salvini: «Risparmino tempo, fatica e denaro, sappiano che i porti italiani non sono disponibili». E proprio perché il tema è serio il titolare del Viminale ha rafforzato il concetto sostenendo che occorre «aiutare la Libia a controllore i suoi confini, i suoi porti e le sue acque» e che questa, al momento, «è l’unica soluzione». Salvini ha anche evidenziato che il premier Conte «sta lavorando egregiamente» in contatto con le altre cancellerie «che hanno fatto meno di noi» e ricorda ancora una volta che «a differenza di Renzi, Monti, Letta e Gentiloni, non siamo più disposti ad accogliere tutti». (altro…)

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Migranti, autorizzato sbarco a Pozzallo | Salvini: “Smistamento è vittoria politica”

lunedì, Luglio 16th, 2018

Il Viminale ha autorizzato lo sbarco a Pozzallo di tutti i migranti ancora presenti a bordo della nave della Gdf e di quella di Frontex. I circa 450, una volta a terra, verranno smistati nei Paesi dell’Unione europea che hanno dato la disponibilità ad accoglierli. Francia, Germania, Malta, Spagna e Portogallo hanno accettato di prenderne 50 a testa. “E’ una vittoria politica”, ha detto il ministro dell’interno, Matteo Salvini.

Fino alla decisione del Viminale, il pattugliatore della Finanza Monte Sperone e la Protector di Frontex eramo rimasti ormeggiati nelle acque di Pozzallo in attesa di nuove disposizioni dopo che era stato consentito lo sbarco a donne e bambini, insieme a chi aveva bisogno di assistenza medica e ad alcuni uomini, per evitare che le famiglie venissero divise. Una decisione, quella di far scendere donne e bambini, presa dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affermano fonti di Palazzo Chigi.

Almeno 5 Paesi accettano la redistribuzione, Salvini esulta – Dopo Francia e Malta, anche Germania, Spagna e Portogallo confermano di accogliere 50 migranti per collaborare con l’Italia dopo le richieste di condivisione del premier Giuseppe Conte. Il ministro Salvini plaude alla redistribuzione: “Bene, fermezza e coerenza pagano, è finito il tempo di governi complici e pavidi. Abbiamo messo in salvo donne e bambini. Un ottimo lavoro di squadra di tutto il governo. Il prossimo obiettivo, per stroncare una volta per tutte la mafia del traffico di esseri umani, sarà riaccompagnare gli immigrati dove sono partiti. In Italia, e in Europa, entra solo chi ha il permesso”. (altro…)

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Mondiali, incidenti e saccheggi durante festa a Parigi: Champs Elysées evacuati

lunedì, Luglio 16th, 2018

Operazione di sgombero agli Champs Elysées, la celebre avenue parigina tra Place de la Concorde e l’Arco di Trionfo, in seguito a diversi incidenti e saccheggi, a margine dei festeggiamenti per la Coppa del Mondo. Dopo il trionfo della Francia, una marea umana si è riversata sugli Champs-Elysées, intonando cori di ogni tipo tra fumogeni e bandiere bleu-blanc-rouge.

Mondiali, incidenti e saccheggi a Parigi: evacuati gli Champs Elysées

Decine di facinorosi hanno lanciato oggetti contro le vetrine dei negozi, in particolare il Drugstore Publicis, a pochi metri dall’Arco di Trionfo, dove poco prima erano stati proiettati i nomi dei calciatori eroi dell’impresa di Mosca. Gli agenti hanno replicato con i gas lacrimogeni e la folla è stata dispersa nella parte alta del viale, mentre nella parte inferiore, intorno a Place de la Concorde, la situazione è rimasta piuttosto calma. (altro…)

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Pedalare sospesi sull’acqua, apre il primo tratto della ciclopista sul Lago di Garda

lunedì, Luglio 16th, 2018

È stato aperto, sul Lago di Garda, il primo tratto della “ciclopista dei sogni” come è stata ribattezzata la “Garda by Bike”, la pista ciclabile più spettacolare d’Europa. Costruita a 60 metri sopra il lago, larga 2,6 metri, in legno e acciaio sembra galleggiare sulle scogliere scoscese. Alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, sono stati inaugurati i primi due chilometri dell’anello di 140 chilometri che ruoterà a filo d’acqua attorno uno dei laghi più suggestivi e visitati del Paese, che collegherà Lombardia, Veneto e Trento.

 

ANSA

Il ministro dei Trasporti Toninelli all’inaugurazione della Garda by Bike

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Decreto dignità, lo scontro continua. Boeri contro Di Maio e Tria: “Negazionismo economico”

lunedì, Luglio 16th, 2018

Il giorno dopo la polemica sul decreto Dignità, i toni all’interno del governo sono più distesi ma la discussione prosegue. Il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio fa sapere in una nota con giunta con lo stesso ministro dell’Economia Giovanni Tria «non ha mai accusato né il ministero dell’Economia e delle Finanze né la Ragioneria Generale dello Stato di alcun intervento nella predisposizione della relazione tecnica al decreto dignità». Ma si legge ancora: «Certamente, però, bisogna capire da dove provenga quella “manina” che, si ribadisce, non va ricercata nell’ambito del ministero dell’Economia».

 

LEGGI ANCHE Grillini ai ferri corti con Tria e la sua squadra: “O con noi o contro l’Italia” (Giovanni, Lombardo)

 

“Le stime dell’Inps sono discutibili”   (altro…)

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Praga attacca: “Non prendiamo migranti, quella italiana strada per l’inferno”. Chiude l’Ungheria

lunedì, Luglio 16th, 2018

Dopo Francia, Malta e Germania anche Spagna e Portogallo hanno dato la loro disponibilità a prendere 50 dei 450 migranti salvati su un barcone nei pressi dell’isola di Linosa. E mentre il premier Giuseppe Conte plaude al risultato, il primo ministro della Repubblica Ceca, Andrej Babis, attacca il governo, dicendo che questa è la «strada verso l’inferno» . Aggiunge che il suo Paese «non prenderà nessun migrante» e chiede di attenersi al «principio di volontarietà» per il quale ci si era accordati al Consiglio europeo, mantenendo rigida la posizione anti immigrazione, che condivide con Polonia, Slovacchia e Ungheria. «Non accogliamo nessuno. Gli elettori ungheresi si sono espressi chiaramente alle ultime elezioni: non vogliono vivere in un paese di immigrati» dice Istvan Hollik, portavoce del gruppo parlamentare di Fidesz, il partito del premier Viktor Orban. «Gli ungheresi rifiutano il piano Soros», aggiunge, definendo «navi Soros» quelle che salvano migranti in mare.  (altro…)

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Trump vede Putin ma sfida la Ue: “É il nemico degli Stati Uniti”

lunedì, Luglio 16th, 2018
paolo mastrolilli
inviato a helsinki

«L’Unione europea è nemica degli Stati Uniti». Alla vigilia del vertice tra il presidente americano Trump e quello russo Putin, il mondo come lo abbiamo conosciuto dalla Seconda Guerra Mondiale in poi si è rovesciato. Naturalmente può darsi che il capo della Casa Bianca abbia lanciato questa accusa solo come una mossa tattica, nell’ambito della disputa commerciale in corso con Bruxelles. Se però uno ci aggiunge la linea adottata durante il vertice Nato dei giorni scorsi, e il consiglio dato alla premier britannica May di fare causa alla Ue invece di negoziare la Brexit, il messaggio che arriva sembra quello di una strategia premeditata, come forse neppure il Cremlino si sarebbe sognato di vedere prima dell’appuntamento di oggi a Helsinki.

Il vertice arriva dopo quasi due anni di sospetti e accuse. I servizi di intelligence americani sono certi che Putin abbia ordinato di interferire nelle presidenziali del 2016, perché riteneva Hillary una nemica che aveva cercato di rovesciarlo. Resta da capire se la campagna di Trump era coscientemente collusa con Mosca o no, e se Donald aveva interessi inconfessabili che lo rendevano ricattabile dal Cremlino. Il capo della Casa Bianca non ha mai ammesso questi sospetti, e oggi spera di avviare una relazione che potrebbe smentire i suoi accusatori con risultati concreti per il bene globale, su Siria, Ucraina, disarmo, Iran.

 

Prima di partire, ha cercato di abbassare le aspettative. In una serie di tweet, ha detto che «i media non mi darebbero credito neppure se ottenessi Mosca, come riparazione per tutte le malefatte russe. Direbbero che sono stato un incapace, perché dovevo pretendere anche San Pietroburgo». Poi, parlando con la Cbs, ha detto che «parto con attese basse». L’ambasciatore americano a Mosca Hunstman si è affrettato a dire che «non è neppure un summit, ma solo un incontro per conoscersi meglio». (altro…)

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Immigrazione, il piano del generale Vincenzo Santo: ecco come fermare l’invasione

domenica, Luglio 15th, 2018
di Francesco Bozzetti

Emergenza immigrazione clandestina, ora basta parole. Servono i fatti. Solo una decisa strategia tattico-militare può bloccare definitivamente il fenomeno.

C’è un preciso piano in dodici punti elaborato da uno dei massimi esperti in materia, il generale di Corpo d’Armata Vincenzo Santo, ex capo di Stato Maggiore della Nato in Afghanistan che lo presenta ufficialmente come promemoria per il governo. Il documento è pubblicato oggi su Report Difesa, sito di geopolitica e sicurezza.

«Il fenomeno immigrazione che oramai ci perseguita da anni», afferma il generale Santo «è un’emergenza nei cui confronti non è mai stato fatto nulla di veramente efficace».

«Il traffico e l’arrivo incontrollato degli immigrati», aggiunge l’ufficiale riservista «è da considerarsi una vera e propria invasione che mette a rischio la sovranità non solo dell’Italia ma dell’intera Unione Europea».

Per arginarla e sconfiggerla rimane solo il ricorso all’azione militare. Ed ecco in sintesi cosa propone l’alto ufficiale che ha guidato la Missione Nato in Afghanistan e ha dunque una profonda esperienza sul campo.

PRIMO CHIUDERE
Per prima cosa, secondo Vincenzo Santo, è necessario chiudere (e non solo minacciare) tutti i porti italiani a navi militari straniere, mercantili, da diporto o di organizzazione umanitarie che trasportano migranti illegali. (altro…)

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Vittorio Feltri: “Perché voglio che tutti i sindacati spariscano”

domenica, Luglio 15th, 2018

Vittorio Feltri

Pubblichiamo il botta e risposta tra Francesco Paolo Capone, segretario generale Ugl, e il direttore, Vittorio Feltri.

Caro Direttore,

ieri il vicepremier e Ministro del Lavoro e per lo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ha comunicato l’intenzione di una verifica della rappresentanza sindacale, nella convinzione che ciò possa stimolare «un processo di aggiornamento all’interno delle rappresentanze». È fuor di dubbio che, in passato, i sindacati siano stati vittima di centralismo, eccessiva burocrazia e assenza di autonomia e, molte volte, abbiano guardato al merito delle questioni in modo non indipendente e neutrale.

Al netto di questo, occorre ribadirlo, il sindacato ancora oggi riesce a mantenere il suo ruolo autorevole e di comprensione dei problemi, in un universo lavorativo profondamente mutato, aperto a nuove sfide, a nuovi diritti e nuovi doveri, in cui c’è bisogno di un’adeguata rete di protezione e di formazione.

Per dirla con Bauman, siamo di fronte a un mondo del lavoro sempre più “liquido”, caratterizzato da un “precariato esplosivo” (che il Ministro Di Maio con il suo decreto vuole cancellare) e che ha messo in crisi tutti i corpi intermedi, in cui, nonostante la retorica avversa, il movimento sindacale può ancora recuperare la propria azione solamente se riuscirà a irrobustirsi nei luoghi di lavoro. Occorre, dunque, che i sindacati siano in grado di farsi promotori di dinamiche di inclusione e coesione sociale, elaborando una visione che ponga al centro del loro operare una nuova “etica dello sviluppo”, in cui si dia centralità alla salvaguardia delle dignità del lavoratore e dei suoi diritti, accertato che l’attuale sistema economico-finanziario è ormai divenuto insostenibile, anche dal punto di vista ambientale. (altro…)

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