Le case degli italiani: sono 75 milioni, crescono le abitazioni “medie” e scendono quelle di “lusso”
sabato, Luglio 14th, 2018di ANTONELLA DONATI
Più villini e meno ville. Più abitazioni di media categoria e meno case di lusso. Cambia così lo stock immobiliare nel 2017, comunque in crescita crescita rispetto all’anno precedente. Gli immobili censiti, infatti, aumentano di oltre mezzo milione, arrivando a quasi 75 milioni di unità, per l’88% di proprietà privata. A fotografare l’andamento del mattone la pubblicazione annuale curata dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate.
Case su, uffici giù. In dettaglio nello scorso anno lo stock immobiliare italiano è aumentato dello 0,8%, con circa 548.000 unità in più del 2016, raggiungendo un totale di 74.985 milioni. La crescita ha rigurdato tutto il territorio. Poco meno della metà del totale, ossia 35 milioni di immobili, sono a destinazione abitativa con una crescita di circa 114.000 unità rispetto a quelle rilevate l’anno prima. Si tratta in gran parte di nuove costruzioni, a dimostrazione che nononostate le difficoltà nelle vendite il settore non si ferma. Nel dettaglio delle singole categorie, sono aumentate le abitazioni nelle categorie A/2, A/3 (abitazioni civili e di tipo economico), A/7 (villini) e A/11 (abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi, +2,2%). Sono diminuite invece le abitazioni signorili (A/1), le abitazioni popolari (A/4), le ville (A/8), i castelli e i palazzi di pregio (A/9) e, con tassi superiori al 2%, le abitazioni di tipo ultrapopolare e rurale (A/5 e A/6). Un andamento delle nuove costruzioni, quindi, sempre più orientato verso una fascia media. Crescono anche le unità censite come pertinenze e negozi, mentre diminuisce il numero di uffici (- 0,2%). (altro…)