Archive for Luglio, 2018

Vicepremier divisi sui voucher. Minaccia M5S: “Faremo muro”

martedì, Luglio 10th, 2018

Roma «I voucher in agricoltura, nel turismo e nei lavori stagionali servono a combattere il lavoro nero.

Ma tutto è migliorabile». Il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, ieri ha ribadito che nel passaggio parlamentare del decreto Dignità il Carroccio intende adoperarsi per la reintroduzione dei buoni lavoro.

Immediata la replica del suo omologo, Luigi Di Maio. «Ci deve essere una questione chiara: il tema dei voucher, se deve essere introdotto per sfruttare di nuovo la gente, troverà un muro in cemento armato nel Movimento 5 Stelle», ha dichiarato precisando che «per specifici lavori che non sono a rischio sfruttamento, che richiedono un tipo di pagamento quotidiano non abbiamo mai detto di essere contrari ma non permetteremo nessuna forma giuridica che lasci aperte strade che portano allo sfruttamento». (altro…)

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Ecco i numeri del flop Dignità. Draghi: «Per ora solo parole»

martedì, Luglio 10th, 2018

La metà dei contratti di lavoro in vigore che rischia di non essere rinnovata. Costo del lavoro e della burocrazia che sale di altri 100 milioni, a danno delle piccole aziende italiane.

Fatturato incerto per settori che rappresentano l’eccellenza dell’Italia: agroalimentare, turismo e anche calcio. Rischia di essere pesante il bilancio del decreto dignità, unico vero provvedimento del governo giallo verde.

Per il resto pesa ancora l’incertezza, come ha sottolineato ieri il presidente della Bce Mario Draghi a proposito di riforma delle pensioni e riduzione del debito. «Prima di pronunciare giudizi è necessario aspettare la prova dei fatti, per il momento ci sono solo proclami, che tra l’altro sono cambiati». Una sospensione di giudizio che sa sfiducia sui reali spazi di manovra del governo.

Il giudizio dei mercati e delle istituzioni europee sull’Italia, arriverà con la legge di Bilancio. Sul decreto dignità si sono espresse le associazioni di categoria. Tutte contrarie, tanto che i partiti si sono messi al lavoro per cambiarlo. (altro…)

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Lavorare all’estero? Il sì di tre under 30 su quattro

martedì, Luglio 10th, 2018

Tre giovani under 30 su quattro lascerebbero l’Italia per cercare un lavoro all’estero. E tra le principali ragioni che li spingono fuori dal nostro Paese ci sono migliori opportunità di carriera, l’allargamento degli orizzonti personali, l’arricchimento del curriculum, la conoscenza di una cultura diversa e il miglioramento degli standard di vita. E’ quanto emerge dal report «Decoding Global Talent 2018» di Boston Consulting Group, un’indagine su dipendenti e persone in cerca di lavoro realizzata intervistandone 360 mila in 197 Paesi. Requisiti essenziali sono invece un buon equilibrio vita-lavoro, un valido rapporto con i superiori, formazione e training e una relazione serena con i colleghi. Si può evincere dunque che lo stipendio non sia una priorità per gli italiani.

Nel resto d’Europa

Mentre a livello globale su tutte le fasce di età si riscontra, rispetto alla precedente edizione dello studio del 2014, che la propensione globale a muoversi è diminuita dal 64% al 57%. Questo perché si sono irrigidite le regolamentazioni nelle principali destinazioni, Regno Unito e Stati Uniti, ed è migliorata l’economia in Paesi i cui cittadini si muovevano precedentemente molto di più come quelli dell’Europa centrale e dell’Est. Inoltre i lavoratori hanno meno bisogno di muoversi anche grazie alla maggiore disponibilità di tecnologie che permettono ormai di connettersi da ogni angolo più remoto del mondo. Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Canada, Brasile e India si muovono comunque controcorrente registrando un incremento della mobilità (in uscita) del 10%. (altro…)

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Lo stato corporativo e la politica evanescente

martedì, Luglio 10th, 2018

Le poche settimane di vita del governo 5 Stelle/Lega bastano a confermare che nelle società complesse l’alternativa alla democrazia rappresentativa non è la democrazia diretta. L’alternativa (però instabile, come si dirà poi) è invece lo Stato corporativo, lo Stato dominato da alcune (poche) potenti corporazioni. Nulla di nuovo, in realtà. Lo Stato corporativo appartiene alla nostra storia. La sua forza e la sua presenza sono maggiori in certe fasi e minori in altre. Si manifesta con la maggiore intensità quando le classi politiche parlamentari, fulcro e baricentro della democrazia rappresentativa, sono, per qualsivoglia ragione, deboli, fragili, delegittimate. Da questo punto di vista, l’attuale «governo del cambiamento» è un governo della continuità. Solo che la perdurante debolezza della classe politica parlamentare, unita alle ideologie dominanti fra coloro che nominalmente controllano l’esecutivo, sta esasperando certi tratti della nostra tradizione.

Non c’è novità, per esempio, nel fatto che, come già mostrano le prime mosse del governo, la scuola continui (è sempre stato così), ad essere «appaltata» ai sindacati. Così come non è novità il fatto che il ministero della Giustizia sia sotto il controllo della magistratura ordinaria (un controllo che, di sicuro, non può essere scalfito dalle contingenti polemiche di un sottosegretario leghista). (altro…)

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Nave italiana soccorre 66 migranti, il Viminale: “Anticipati i libici, no attracco”

martedì, Luglio 10th, 2018

Scatta per la prima volta il blocco del Viminale per una nave italiana che ha soccorso 66 migranti al largo delle coste libiche. Per il ministero dell’Interno il rimorchiatore Vos Thalassa “ha anticipato l’intervento della guardia costiera libica che era già stata allertata” e quindi non potrà attraccare nei porti italiani. I migranti sono stati poi trasferiti sulla nave Diciotti della guardia costiera ma la posizione “del ministero non cambia”.

Nave italiana soccorre 66 migranti, il Viminale: "Anticipati i libici, no attracco"

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Enrico Mentana, il direttore riscrive il futuro: “La sfida finale tra Lega e M5s, cosa succederà presto in Italia”

martedì, Luglio 10th, 2018
di Francesco Specchia

Enrico Mentana ha pensieri e sintassi talmente veloci che temi sempre possano deragliare. Ma non accade quasi mai. Come in un romanzo di Kazuo Ishiguro, in questo momento un suo clone sta dirigendo il TgLa7 (share medio assai buono, 6,5%); un altro è afflosciato sul divano di casa davanti alla partita mentre la fidanzata gli fa un’ amatriciana, un terzo ottimizza il tempo con quest’ intervista (che interromperà a sua volta per un intervento radiofonico su tutt’ altri argomenti). Questo per dirvi, il tipo Caro direttore, l’ ultima notizia che ti riguarda è che avresti ritirato la tua adesione da un appello, sulla rivista Rolling Stone, di cantanti e conduttori tv contro Matteo Salvini.

Corrisponde al vero?
«L’ adesione contro Salvini non l’ ho mai data, le parole sono importanti. Se devo esprimere un’ opinione lo faccio in tv o via Facebook. Sono un direttore di telegiornale, via, petizioni di questo genere oltre che stupide sono controproducenti, a meno l’ oggetto non sia Hitler, ma non mi pare questo il caso. E, bada, io non ho mai lesinato critiche a Salvini».

Appunto. Non eri tu ad aver fatto un post di fuoco quando Salvini parlava di censimento dei Rom; non richiamasti addirittura la schedaura nazista degli ebrei?
«Sì. Ed era un modo per far capire al ministro degli Interni che queste cose, oltre a essere contro la legge, fanno pensare ad un tragico passato».

Però non sei sempre tu quello che ha detto “Matteo ha fatto un capolavoro politico, non sottovalutatelo”?
«Certo, ha vinto la sfida interna con Berlusconi. Ma non c’ entra con questa ossessione delle Ong. Per le quali, finora, latitano le prove che abbiano commesso reati». (altro…)

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Matteo Salvini, parla Nando Pagnoncelli: “Ha vinto per quel Vangelo in piazza”

martedì, Luglio 10th, 2018
di Pietro Senaldi

Emozionali, per nulla razionali, volubili, tendenzialmente insoddisfatti e votati al cambiamento purchessia, ambivalenti e contraddittori, con la più marcata differenza in Europa tra realtà e percezione di essa, per lo più ignoranti (nel senso etimologico, spesso ignorano la realtà dei fenomeni, le cause e le conseguenze).

Vatti a fidare degli italiani E non provare a convincerli con i numeri, tantomeno con i fatti, perché «anche se il tempo delle ideologie è finito, le rendite di posizione sono un ricordo, le appartenenze politiche sono alquanto sfumate e il voto è mutevole come non mai», quando hanno una cosa in testa, gli elettori sono irremovibili e altamente conflittuali. «Accade un po’ come per le squadre di calcio quando viene fischiato un rigore», spiega Nando Pagnoncelli, il più autorevole sondaggista italiano, amministratore delegato di Ipsos. «È inutile chiedere a un tifoso un giudizio oggettivo per sapere se c’ era o no il fallo in area e nessuna moviola potrà mai fargli cambiare idea». Con un’ aggravante non da poco: mentre ai tempi di Dc e Pci, che pure interpretavano due visioni del mondo quasi opposte, «c’era un perimetro di valori condivisi e un rispetto istituzionale che permetteva a tutti, indipendentemente dagli steccati ideologici, di ritrovarsi dalla stessa parte su temi decisivi come il terrorismo o la crisi petrolifera, oggi neppure di fronte a una calamità naturale come il terremoto nel Paese la pensano tutti allo stesso modo; radicalizzazione e posizioni viscerali hanno la meglio sempre». (altro…)

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Thailandia,fuori altri quattro ragazzi. Operazione sospesa per oggi, salvi in otto

lunedì, Luglio 9th, 2018

MAE SAI – Quattro ragazzi del secondo gruppo sono fuori dalla grotta di Tham Luang Nang: sono dunque otto in tutti i giovani giocatori in salvo in ospedale. Dopo l’estrazione dei primi quattro ragazzi, l’operazione di soccorso è andata avanti rapidamente. In mattinata la speranza dei soccorritori era di far uscire l’intero gruppo entro oggi, ma alla fine è stato deciso di rimandare l’ultimo salvataggio a domani: restano bloccati quattro ragazzi e il loro allenatore. I più forti, secondo le valutazioni mediche.

Thailandia, il governatore: “Finalmente vediamo i ragazzi in carne e ossa”

Quella dei soccorritori è stata per tutto il giorno una lotta contro il tempo: nella zona piove moltissimo e l’acqua dentro le grotte sta risalendo anche se per ora viene tenuta sotto controllo. Le autorità non hanno ancora voluto diffondere informazioni sull’identità dei ragazzi salvati finora. (altro…)

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Draghi: “Il protezionismo minaccia, l’Europa resti unita”. Sull’Italia: “Per ora annunci, aspettiamo i fatti”

lunedì, Luglio 9th, 2018

MILANO – Mario Draghi lancia un richiamo all’unità della Ue dal suo cuore, durante un’audizione all’Europarlamento, come antidoto alle incertezze di questi tempi, a cominciare dal protezionismo di Donald Trump. “In questi tempi di aumentate incertezze globali, è più importante che mai che l’Europa resti unita”, dice il governatore della Bce. Che dedica anche un passaggio all’Italia, rispondendo a chi gli chiede di una possibile riforma delle pensioni o della possibilità che le politiche economiche facciano risalire il debito: “Prima di pronunciare un giudizio è necessario attendere. La prova del nove saranno i fatti. Per ora ci sono stati solo annunci, prima di parlare dobbiamo aspettare i fatti”, osserva.

Parlando alla commissione Affari economici e monetari, Draghi ricorda che “gli sforzi che abbiamo compiuto negli ultimi anni per rafforzare la governance dell’Unione economica e monetaria hanno già reso l’Unione più resiliente agli shock”. Tuttavia, sottolinea, “la nostra unione monetaria è ancora incompleta e rimane vulnerabile”. Per questo, “per sostenere la fiducia e continuare l’espansione economica, abbiamo bisogno di ulteriore convergenza e integrazione tra gli Stati membri dell’area dell’euro”. (altro…)

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Con le magliette rosse a scuola: bufera sui prof alla maturità

lunedì, Luglio 9th, 2018

Esami di Stato, insegnanti, migranti e magliette rosse. La polemica politica irrompe a scuola, come (forse) non dovrebbe mai accadere. Partinico, piccolo centro in provincia di Palermo. Una professoressa del liceo scientifico Santi Savarino pubblica sulla propria pagina Facebook la fotografia di alcuni colleghi “che indossano la maglietta rossa durante gli esami di maturità”.

Il motivo di tanto abbigliamento, pare evidente, è l’adesione all’iniziativa lanciata da don Luigi Ciotti in favore dei migranti morti in mare per fermare “l’emorragia di umanità”. E il caso, nato sui social, diventa immediatamente di dominio pubblico.

Il post, infatti, è diventato in breve tempo oggetto di discussione partitica. Molti si sono chiesti se sia giusto o meno che i professori, nel loro ruolo di pubblico ufficiale, espongano così esplicitamente la loro adesione ad un’iniziativa dal forte eco politico. “Bravissimi i colleghi che indossano la maglietta rossa durante gli esami di maturità! – ha scritto la prof del liceo su Fb a margine delle foto – Siete davvero un bell’esempio di una scuola che ha il compito di educare e trasmettere grandi valori ed ideali. Restiamo umani”. Contattato dal Giornale.it, dal Liceo fanno sapere che il fatto contestato non riguarda alcuna commissione d’esame all’interno della scuola. Ma la collaboratrice della preside al telefono ci conferma che si tratta di alcuni “docenti della nostra scuola nominati in commissione esterna presso altre istitituzioni scolastiche”. Il fatto, dunque, appare confermato. (altro…)

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