Archive for Luglio, 2018

Marcello Veneziani su Silvio Berlusconi: “Un declino inglorioso che non lascia eredi, quando avrebbe dovuto ritirarsi”

lunedì, Luglio 9th, 2018

Silvio Berlusconi è stato l’ultimo Re d’Italia”, esordisce Marcello Veneziani in un commento su Il Tempo. “Da monarca si è sempre comportato, nel bene e nel male. E da re ha suscitato le passioni, amori e odi, nella popolazione. Ma la sua monarchia – ecco la sentenza – non lascia eredi“. Dunque Veneziani passa alla più stretta attualità: “L’ultimo delfino, nominato in questi giorni, Antonio Tajani, è il più adatto al ruolo assegnato perché non ha i tratti del leader ma del luogotenente”. Quindi, dopo aver ripercorso la carriera del neo-delfino, la seconda sentenza: “Anche stavolta Tajani è il testimone di una monarchia che non c’è più, congedata nell’esilio”.

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Di Maio tradisce anche i pm pur di salvare il governo

domenica, Luglio 8th, 2018

Hanno fatto a pezzi anche l’ultimo feticcio: i magistrati. Ormai si fa fatica a seguire i cambiamenti del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio sembra un acrobata impegnato in imprevedibili evoluzioni al trapezio.

Del resto, il patriarca Gianroberto Casaleggio teorizzava l’ircocervo grillino come una creatura in grado di muoversi a seconda degli umori della «rete». Quindi se l’alleato Matteo Salvini è il beniamino delle folle, meglio difenderlo. E dimenticarsi del vecchio amore per le toghe.

Il capo politico è stato chiaro: «La magistratura ha tutti gli strumenti per trovare quei soldi, qualora ci siano – ha spiegato a La Repubblica interpellato sull’ordine di sequestrare i fondi della Lega -. Salvini ha detto che sono stati spesi. Io non ho nessun imbarazzo perché questa storia riguarda i tempi in cui la Lega era guidata da Umberto Bossi». (altro…)

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Il lavoro nero sottrae al fisco 42,6 miliardi

domenica, Luglio 8th, 2018

Lavorano ogni giorno nei campi, nei cantieri, nei capannoni o nella case degli italiani come fantasmi, all’insaputa di Inps, Inail e Fisco.

Un esercito di circa 3,3 milioni di lavoratori irregolari costituito per lo più da dipendenti che fanno il secondo lavoro, da cassaintegrati o pensionati che arrotondano le entrate o da disoccupati che si danno da fare mentre aspettano di trovare un’occupazione.

L’Ufficio studio della Cgia di Mestre ha calcolato che questi lavoratori «invisibili» generano ogni anno 77,3 miliardi di fatturato in nero, sottraendo al fisco un gettito di 42,6 miliardi di euro. Un importo pari al 40 per cento dell’evasione di imposta annua stimata dai tecnici del ministero dell’Economia e delle Finanze. (altro…)

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Mattarella non è Re Giorgio: porte aperte

domenica, Luglio 8th, 2018

Roma Dunque l’uomo del Colle ha detto sì: domani a mezzogiorno Matteo Salvini salirà al Quirinale, parlerà con quello che ha definito «il mio presidente» e cercherà una sorta di protezione istituzionale, dopo la sentenza della Cassazione sui 49 milioni di rimborsi pubblici che rischia di mettere in ginocchio la Lega, segandone l’attività.

Ma se l’udienza è concessa, perché non si può certo rifiutare un incontro con il ministro dell’Interno, l’argomento no. «Sono ovviamente escluse dall’oggetto del colloquio – si legge nella nota fatta diffondere da Mattarella – valutazioni o considerazioni su decisioni della magistratura». Il perimetro dell’incontro è quindi limitato, circoscritto all’attualità politica. Il capo dello Stato non può e non vuole interferire nelle scelte di un potere autonomo. Tanto più che non si tratta di una delle tante inchiestucce di un pm politicizzato ma di un verdetto della Suprema corte. (altro…)

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Mentana su Facebook: «Farò nascere un quotidiano digitale fatto da giovani»

domenica, Luglio 8th, 2018
Mentana su Facebook: «Farò nascere un quotidiano digitale fatto da giovani»
Enrico Mentana, direttore del Tg de La7, annuncia su Facebook: lancerò un nuovo quotidian digitale. L’obiettivo, spiega il giornalista, 63 anni, fondatore del Tg5 e in precedenza una lunga carriera in Rai, è dare lavoro ai tanti giovani aspiranti giornalsiti «potenzialmente più che meritevoli» che «aspettano in piedi e senza garanzie». La nuova testata, di cui non anticipa il nome, si reggerà spiega – almeno all’inizio – con il contributo finanziario dello stesso Mentana, la pubblicità e con eventuali finanziatori «aziende o mecenati in grado di aiutare senza nulla pretendere».

«Ho preso una decisione – ha scritto Mentana -. Ho detto e scritto tante volte che noi della generazione degli anni 50 e 60 abbiamo potuto realizzare il nostro sogno di fare i giornalisti, quel che è ormai precluso anche ai più bravi tra i giovani di oggi. (altro…)

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Pd, Zingaretti: «Mi candido alla segreteria. Renzi non ascolta e non ha argomenti»

domenica, Luglio 8th, 2018

Nicola Zingaretti conferma: sarò in campo per la segreteria del Pd. Lo ha ribadito oggi rispondendo ai giornalisti a margine dell’assemblea del partito a Roma che ha eletto maurizio Martina segretario in vista del congresso che si terrà nel 2019 per scegliere un nuovo leader.

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«Ce la faremo se tutti ci assumiamo le nostre responsabilità – ha detto il presidente della regione Lazio -. Dobbiamo entrare in un tempo in cui sono importanti tutti, non a parole e con pacche sulle spalle – ha aggiunto – militanti, sindaci, assessori, un rapporto di comunità in cui tutti si sentono importanti. Bisogna dare all’Italia un segnale di cambiamento e di riaggregazione». «Se ce la farò posso promettere che la strada sarà lunga, ma combatteremo in ogni angolo d’Italia contro una deriva di questo governo contro gli italiani e alla fine torneremo a vincere, se ci crediamo tutti e ci mettiamo l’anima – ha continuato – abbiamo perso le politiche per motivi chiari, ma c’è anche chi facendo politiche diverse è riuscito a vincere» con riferimento alla sua conferma a governatore del Lazio di tre mesi fa. (altro…)

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La fuga dei docenti: boom di pensionati e la scuola va in tilt

domenica, Luglio 8th, 2018

di Lorena Loiacono

Prima la riforma Fornero, poi gli intoppi che arrivano dall’Inps: per le maestre della scuola parte la caccia ai contributi e la strada della pensione è sempre più in salita. E negli ex provveditorati è caos: “se non mandiamo in pensione chi ne ha diritto, saltano anche le assunzioni e i trasferimenti per il prossimo anno”. E la scuola trema: da un lato c’è chi sogna la cattedra e dall’altro, invece, chi sogna la pensione. Un miraggio che rischia di allontanarsi ancora di più. Quest’anno, come effetto della riforma pensionistica varata dal governo Monti, negli uffici scolastici si sta registrando una vera e propria impennata di richieste di pensionamenti: secondo le prime stime si tratta di oltre 35mila persone che hanno presentato domanda, a fronte delle 20 o 25 mila richieste presentate negli anni passati. (altro…)

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Pd, gli attacchi Renzi e la reazione di Gentiloni: «Matteo imbarazzante»

domenica, Luglio 8th, 2018

Dal palco dell’Ergife, Renzi si prende la scena e senza mai nominarlo, attacca Gentiloni. Perché ha cancellato i voucher, perché non ha messo la fiducia sullo ius soli, perché un suo uomo (Zanda) ha bloccato al Senato la legge sui vitalizi presentata da Richetti. L’ex premier ascolta, terreo in volto, e non applaude mai. Poi la stoccata finale: «Non è l’algida sobrietà che fa sognare un popolo». Il riferimento sprezzante è all’ex presidente del Consiglio e tutti in sala lo colgono. Gentiloni sbarra l’occhio e solo quando mezza platea, alla fine dell’intervento, tributa una standing ovation a Renzi, mima, insieme a Minniti, un tiepidissimo applauso. Poi va via e consegna a qualche amico le parole della sua amarezza: «Imbarazzante, Matteo è stato veramente imbarazzante». Per il resto Gentiloni dice a tutti di non voler «entrare nelle beghe di partito», anzi di avere tutte le intenzioni di tenersene lontano. È chiaro che ormai le strade di Renzi e Gentiloni non si incontreranno mai più. E proprio alcuni metri più in là di Gentiloni, in platea, lì dove ci sono gli invitati e non i big, defilato, c’è il governatore del Lazio. Un po’ sta in piedi, un po’seduto. Polo rossa, stringe qualche mano ma evita di fare lo struscio nella sala. Mentre Renzi parla scuote il capo: «Questo non cambia mai». (altro…)

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Il compito dei giovani, rifare e ripensare l’Italia

domenica, Luglio 8th, 2018

La generazione che oggi ha vent’anni non lo sa, ma davanti a sé ha un compito storico: quello di rifare e ripensare l’Italia. L’Italia com’è oggi, infatti, è a un passaggio critico della sua storia. Un passaggio nel quale stanno scomparendo alcuni dei tratti di fondo della sua antica identità e insieme alcuni aspetti centrali della sua vicenda politica dell’ultimo settantennio. Alla generazione che oggi ha vent’anni e a quelle successive toccherà dunque di costruire un Italia nuova da ciò che rimane di quella che oggi declina. Sta innanzi tutto scomparendo con rapidità impressionante l’Italia popolosa e demograficamente forte, il Paese della folla di giovani e di bambini che molti di noi ancora ricordano. Le statistiche non lasciano dubbi: se l’Italia vuole avere un qualsiasi futuro deve assolutamente trovare il modo di riempire i vuoti prodotti dai figli che diciamo così i «nativi» non fanno più. In quale modo? A meno che il ministro Salvini non ne abbia scoperto uno alternativo finora sconosciuto, nell’unico modo possibile: l’immigrazione. Oggi dominano a questo proposito comprensibili paure insieme ai buonismi più vacui. Ma alla fine la realtà s’imporrà. Dovranno essere fatte scelte terribilmente impegnative. Non sarà più possibile nascondere la testa sotto la sabbia come oggi molti sono tentati di fare. (altro…)

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Grotta Thailandia: l’operazione per salvare i ragazzi è partita, oggi fuori il primo

domenica, Luglio 8th, 2018

La diretta

di Francesco Battistini, inviato a Mae Sai

«“Oggi è il D-Day!». Il segnale è con uno dei walkie-talkie speciali, e viene dato al gruppo dei tredici sopravvissuti: «Siete pronti?». «Siamo pronti». Poi viene ripetuto ai genitori: preparatevi, dicono le autorità, è il momento. Tutti fuori dal campo base, ci siamo: «Dovete scendere per il sentiero e mettervi all’incrocio!», due chilometri sotto, l’ordine ai giornalisti non ammette discussioni. Comincia l’operazione recupero. Sono le nove del mattino, le quattro di notte n Italia, e l’accampamento nella giungla di Tham Luang leva le tende: alla larga, ragazzi, vanno a prendere i ragazzini. I temporali della nottata hanno fatto cambiare di nuovo idea, altro che finestra di tre o quattro giorni, se non ci si muove là sotto s’allaga tutto. È stato montato in fretta un telo di plastica che chiude la vista a telecamere e giornalisti, proprio appena prima dell’accesso alla grotta. Entrano due sub per turno, una squadra mista di thailandesi, europei, australiani d’una ventina tanto per cominciare, proveranno a estrarre un sepolto vivo alla volta. Nessun altro sarà lungo il tragitto, a parte alcuni medici di pronto soccorso.

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