La Lega è accusata di tutto, manca solo che le attribuiscano qualche femminicidio. Succederà anche questo. Per il momento la magistratura, contro la quale non abbiamo nulla, ma ne diffidiamo un po’, si è limitata a disporre il sequestro di ogni conto corrente padano, portando via pure gli spiccioli alle camicie verdi, per motivi non chiariti.
Noi non siamo tecnici del diritto pertanto non mettiamo lingua nell’ oscura vicenda. Ricordiamo però che alcuni anni fa, l’ amministratore della Margherita, gemella del Partito democratico, si intascò la non risibile somma di 25 milioni eppure non cadde il mondo e neppure un petalo del candido Fiore presieduto da Francesco Rutelli. L’ incauto o furbo o malfattore contabile venne morbidamente perseguito e la partita si chiuse senza conseguenze giudiziarie per i dirigenti politici defraudati. Non si capisce perché, quindi, i leghisti – per una storia analoga – debbano finire in blocco sulla graticola della giustizia e addirittura privati di ogni sostanza indispensabile ad alimentare il movimento di origine nordista.
Gradiremmo spiegazioni, benché consapevoli che non ci saranno fornite.
Amen.