Archive for Luglio, 2018

Soldi alla Lega, Mattarella irritato per la richiesta di Salvini. Non è disposto a fare il quarto grado di giudizio

venerdì, Luglio 6th, 2018

È asfissiante, Matteo Salvini. Ha «pedinato» per più di due giorni il capo dello Stato per un incontro urgente sulla sentenza della Cassazione che mette in crisi la Lega a proposito dei 49 milioni di euro in rimborsi elettorali spariti. E ieri, dopo aver incassato diverse critiche per questa pretesa (su tutte, quella di Massimo Luciani, al vertice dell’Associazione dei costituzionalisti italiani), è sbottato: «Che io non possa andare a parlare con il presidente della Repubblica mi sembra una cosa bizzarra. Non è forse il garante della Costituzione e dei diritti dei cittadini?». In realtà di «bizzarra», in questa vicenda, c’è stata solo una cosa: che tutto è avvenuto sul piano mediatico. Infatti, il leader leghista ha suonato la grancassa del web e delle tv, usandole come un’arma di distrazione di massa rispetto all’attuale disagio del suo partito, ma una richiesta per un colloquio al Quirinale non è mai giunta. Almeno fino alla serata di ieri, quando dalla sede leghista qualcuno ha preso i primi contatti con un consigliere del Colle rimasto a Roma, divulgando subito con un certo trionfalismo la notizia alle agenzie di stampa, mentre Mattarella era a un pranzo di Stato a 2.277 chilometri di distanza e «all’oscuro di tutto». Contatti non ancora risolutivi, quindi. In un contesto comunque quasi surreale, che nelle ultime 48 ore aveva alimentato addirittura un inverosimile giallo sul «silenzio del presidente». Il quale, va precisato, non avrebbe peraltro potuto rispondere personalmente a nessuna telefonata, impegnato com’è in un’importante visita nei Paesi Baltici, tra Riga, Tallinn e Vilnius, dove oggi la missione si chiuderà. (altro…)

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Copyright, valore per tutti (anche per la democrazia)

venerdì, Luglio 6th, 2018

Dopo una campagna lobbistica pesantissima, il Parlamento Europeo ha bocciato la proposta di riforma del diritto d’autore elaborata al suo interno per adattare il copyright alla nuova realtà dell’era di Internet. La mancata approvazione di norme che avrebbero consentito a chi produce contenuti di qualità in vari settori creativi — stampa, musica, cinema, letteratura, arti figurative e altro ancora — di essere meglio retribuito quando i risultati del suo lavoro finiscono nelle grandi piattaforme digitali, è una cattiva notizia
per i giornali ai quali i giganti di big tech hanno già tolto molto ossigeno. Ma deve essere chiaro a tutti che in questa disputa c’è in ballo molto di più della tutela dei canali di finanziamento di una stampa che, per quanto in crisi, è tuttora ovunque nel mondo, il principale strumento di difesa della democrazia: è in gioco il diritto di difendere il valore del lavoro intellettuale svolto in qualunque campo, da protagonisti grandi e piccoli. E, soprattutto, di non vederlo stravolto da chi, pur di bloccare un provvedimento contrario ai suoi interessi, non esita a usare i suoi potenti megafoni per diffondere slogan fuorvianti o falsi.

Gioiscono i semi monopoli digitali della rete — da Facebook a Google — secondo i quali quella di ieri è una vittoria della democrazia. In realtà è solo una vittoria per i loro già giganteschi profitti. Con le nuove norme infatti avrebbero dovuto pagare di più per i contenuti che prelevano dai vari autori e avrebbero dovuto sostenere costi aggiuntivi per istituire un filtro capace di verificare quali testi e immagini immessi nelle loro reti violano il copyright. E gioiscono i leader populisti che devono alla capacità del web di amplificare l’eco dei loro slogan buona parte del successo politico raccolto. (altro…)

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Ronaldo, a un passo dalla Juve

venerdì, Luglio 6th, 2018
antonio barillà
inviato a kazan

Sempre più vicino. Cristiano Ronaldo fa un altro passo verso la Juve. Il vertice di Madrid tra Jorge Mendes, agente del portoghese, e José Angel Sanchez, braccio destro di Florentino Perez, si è concluso con la definitiva rottura tra CR7 e il Real. Mendes non dà certezze («Se lasciasse i blancos, sarebbe per una nuova sfida, la nuova tappa di una carriera straordinaria. Al Real sarà sempre grato» dice a Record), ma non s’intravvedono margini per ricucire e rinnovare il contratto. Perez, che dopo aver esternato il suo disappunto per la gestione della vicenda da parte del calciatore e del suo entourage ha disertato l’incontro, pretende che Ronaldo si assuma pubblicamente la responsabilità di un addio doloroso in sé e per i riflessi che propaga, accrescendo il senso di smobilitazione già diffuso dalle dimissioni di Zinedine Zidane e indebolendo la figura del presidente. Non solo. Non si accontenta, a questo punto, dei 100 milioni di euro stanziati dalla Juventus, ma ne pretende 150. E anche trattando, secondo i suoi più stretti collaboratori, non ne accetterebbe meno di 130.

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È scontro sui Giochi: nel derby Lega-M5S Milano resta isolata

venerdì, Luglio 6th, 2018
amedeo la mattina
roma

Sarà una decisione difficile. Per certi versi sono in ballo interessi territoriali e politici in conflitto legati ai due alleati di governo. Oggi il Consiglio dei ministri affronterà la spinosa questione dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026 per dare un’indicazione sulla città che potrebbe ospitarli. Potrebbe però non essere la giornata giusta e rinviare ancora una volta. La decisione finale di formalizzare la candidatura spetterà comunque al Coni che martedì pomeriggio si riunirà nel Salone d’Onore del Foro Italico.

LEGGI ANCHE – Appendino sui Giochi del 2026: “Il modello Torino è il migliore”. Il dossier completo sulle Olimpiadi

Milano svantaggiata

Ma il passaggio politico è in capo a Lega e 5 Stelle che hanno l’imbarazzante compito di non scontentare il sindaco di Torino, Chiara Appendino, e il governatore del Veneto Luca Zaia. In mezzo c’è Milano. «Ma è alquanto improbabile – spiegano fonti della Lega – che sia il sindaco Sala a godere tra i due litiganti e sfruttare l’opportunità di utilizzare politicamente l’assegnazione del grande evento sportivo ». In sostanza rimangono in corsa Torino e Cortina d’Ampezzo. La scelta del governo deve certamente tener conto degli studi di fattibilità e gli aspetti tecnici del dossier ma dovrà fare i conti pure con gli aspetti politici.
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Si riduce l’ossigeno nelle grotte, in Thailandia un soccorritore muore nelle operazioni di recupero dei ragazzi

venerdì, Luglio 6th, 2018

Uno dei soccorritori dei dodici ragazzi bloccati nella grotta di Tham Luang nel nord della Thailandia è morto nella notte, per carenza di ossigeno, mentre stava rientrando alla base dei soccorsi dal punto dove si trovano da ormai dodici giorni i ragazzi e il loro allenatore. Lo ha comunicato il comandante delle squadre speciali della Marina Thailandese, Arpakorn Yookongkaew.

La vittima, Samarn Poonan, era un ex membro delle squadre speciali della Marina thailandese, stava lavorando come volontario e aveva poco più di trent’anni. «Ogni tentativo di salvargli la vita è stato vano», ha dichiarato il comandante dei “Navy Seal” thailandesi, aggiungendo che per stabilire la causa della morte occorrerà aspettare l’esito dell’autopsia. L’incidente non cambia nulla nella missione: «Continueremo finché non l’avremo portata a termine».

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Berlusconi rinnova Forza Italia: Antonio Tajani è il vicepresidente del partito

venerdì, Luglio 6th, 2018

Il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha definito con i vertici del Movimento il percorso di rinnovamento annunciato nelle scorse settimane, con la nomina del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani a Vicepresidente di Forza Italia. L’annuncio arriva con una nota ufficiale del partito.

Nel comunicato si legge che i “nuovi Dipartimenti saranno guidati da parlamentari con particolare esperienza tecnica e politica nel settore di competenza” e la responsabilità del settore Dipartimenti del Movimento viene affidata al senatore Adriano Galliani.

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Germania, la Grosse Koalition ha trovato lʼaccordo sui migranti: “Non ci saranno respingimenti alla frontiera”

venerdì, Luglio 6th, 2018

La Grosse Koalition tedesca ha concordato un pacchetto contro l’immigrazione illegale e sulle politiche di asilo. L’intesa raggiunta dai leader dei tre partiti di governo (Cdu, Csu e Spd) sui migranti mette definitivamente in salvo l’esecutivo della cancelliera Angela Merkel. “Non ci sarà alcuna fuga in avanti nazionale, non ci saranno respingimenti alla frontiera e non ci saranno campi”, ha riferito l’Spd.

Centri di trasferimento nelle stazioni di polizia – I “centri-transito”, voluti dal ministro dell’Interno bavarese Horst Seehofer e usciti dal compromesso faticosamente raggiunto con la cancelliera, sono diventati “centri di trasferimento”. Si troveranno nelle stazioni di polizia esistenti, e vi saranno portato solo coloro che hanno già chiesto asilo in un altro Paese. Ma in realtà, sul documento dell’accordo, si parla solo di generiche “procedure di trasferimenti”.

Accellerazione sui procedimenti di asilo alla frontiera – “Ci sarà un regime accelerato dei procedimenti di asilo alla frontiera, che non prevede il cambiamento delle regole vigenti”, ha affermato il presidente dell’Spd tedesca, Andrea Nahles a Berlino, annunciando con un certo orgoglio l’accordo raggiunto con gli alleati di governo, dopo poco più di un’ora di incontro al Bundestag.
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Con Salvini al Viminale sbarcati più di 20mila migranti in meno

giovedì, Luglio 5th, 2018

L’Europa non si rassegna: vuole che il governo italiano tenga i porti aperti per far sbarcare le navi che, cariche di immigrati clandestini, salpano dalla costa libica.

Criticando l’operato dei Paesi europei che stanno “ostacolando il loro lavoro mettendo così a rischio la vita di numerose persone”, la commissaria ai diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, li ha invitati a “fare pieno uso delle capacità di ricerca e di salvataggio disponibili, compresa quella delle navi delle Ong”. Matteo Salvini, però, non intende arretrare di un millimetro. Anzi, ha già bene in mente di dare un’ulteriore stretta a chi vuole il diritto d’asilo. Questa linea dura ha già iniziato a dare i propri frutti. L’anno scorso dal primo giugno al 3 luglio, con un altro governo (di sinistra) e un altro ministro (il piddì Marco Minniti), sono sbarcate ben 24.900 persone. “Quest’anno, dalla data del mio insediamento ad oggi, ne sono sbarcate 3.098 – esulta il ministro dell’Interno – il mio obiettivo è che ne sbarchino ancora di meno, il business dell’immigrazione clandestina è finito”. (altro…)

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La stretta di Salvini sull’asilo. “Darlo solo a chi ne ha diritto”

giovedì, Luglio 5th, 2018

È una svolta sul tema della protezione umanitaria quella che arriva da una circolare che il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha inviato ai prefetti, alla commissione incaricata di decidere sul diritto d’asilo e ai presidenti delle sezioni territoriali.

Carte che Repubblica ha avuto la possibilità di vedere e che porteranno a una forte riduzione di quella protezione che è di fatto un diritto d’asilo più leggero, che ogni due anni va rinnovato, qualora ci siano condizioni chiare di difficoltà umanitaria.

La circolare inviata da Salvini ha uno scopo ben preciso: quello di ridurre il numero di protezioni umanitarie che vengono concesse, soprattutto a donne e minorenni che affrontano la traversata per arrivare in Europa. Nell’ultimo anno le autorità hanno dato il loro via libera al 7% delle richieste di asilo, ma al 28% se si guardano i dati relativi alla semplice protezione. (altro…)

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Alleati coi giustizialisti ma assediati dai pm

giovedì, Luglio 5th, 2018

L’atmosfera è quella dell’assedio, di chi, raggiunto l’apice, guarda con diffidenza tutto ciò che lo insidia. Non è la prima volta che capita in Italia. Oggi succede alla Lega di governo e regina dei sondaggi. Nel Transatlantico di Montecitorio, Guido Guidesi, sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio, si inalbera per quella sentenza della Cassazione che autorizza il sequestro di 49 milioni di euro del Carroccio: «Una cosa allucinante.

Così ci hanno bloccato l’attività politica. Non sappiamo neppure come pagare i pullman che hanno portato i militanti a Pontida: se diamo i soldi alla Lega li sequestrano; se li diamo direttamente alle agenzie di viaggio rischiamo il reato di finanziamento ai partiti. La verità è che in questo Paese se superi il 30% di consensi ti mandano dei segnali, ti fanno capire chi comanda. Il problema è che i nostri alleati di governo, i grillini, non capiscono che pure una parte della magistratura fa politica, eppure anche loro hanno ricevuto un segnale 15 giorni fa…». (L’arresto dell’avvocato Lanzalone, gran suggeritore del sindaco Raggi a Roma, ndr). (altro…)

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