Archive for Luglio, 2018

È stato un vero “distruttore creatore”

giovedì, Luglio 26th, 2018

Sergio Marchionne non è più fra noi. E’ morto in pochi giorni, in una clinica di Zurigo dove era stato ricoverato d’urgenza per l’ultima sua sfida, quella per la vita, la sola che ha perso.

Ma anche se non è più presente fisicamente, deve esserlo idealmente. Non va archiviato perché «tutto cambi senza che nulla cambi», come si fa spesso in Italia, nel mondo del capitalismo, in quello del lavoro e in quello della politica: con la Terza repubblica similissima alla prima, così come la seconda. Il desiderio di archiviare Marchionne nasce dal fatto che è stato un manager innovatore. Paragonarlo a Steve Jobs è, in certo senso, diminutivo: lui era un imprenditore, Marchionne un manager innovatore, figura assai rara.

L’economista Joseph Schumpeter, che ha teorizzato l’imprenditore innovatore come protagonista dello sviluppo economico capitalista, ha coniato, per lui l’espressione: «la distruzione creatrice»: tutto cambia, perché tutto deve realmente cambiare. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

La copertina choc di Famiglia Cristiana: Salvini paragonato al Demonio

giovedì, Luglio 26th, 2018

“Vade retro Salvini”. Il paragone demoniaco è solo l’ultimo insulto che Famiglia Cristiana rivolge al ministro dell’Interno.

In un attacco senza precedenti, che va solo a esasperare gli animi e inasprire i toni del dibattito sull’emergenza immigrazione, il settimanale dei Paolini arriva a gettare Matteo Salvini nelle fiamme dell’Inferno calandogli addossi i panni di Satana (foto). Sulla copertina del numero, che sarà in edicola nei prossimi giorni, una mano si leva contro il volto del leader del Carroccio mentre il titolo a caratteri cubitali getta il violento anatema anti leghista. “Niente di personale o ideologico – precisa il settimanale dei Paolini – si tratta di Vangelo”.

Ormai lo hanno paragonato a tutto. In primis ad Adolf Hitler. Poi ai peggiori dittatori del mondo. Ora al demonio. Tutto perché papa Francesco e la Chiesa hanno idee contrapposte nell risoluzione della crisi migratoria. Da una parte il Vaticano spinge per aprire a oltranza le frontiere e accogliere chiunque spinga per arrivare in Italia. Dall’altra Salvini ha messo la parola fine alle politiche buoniste imposte dalla sinistra negli ultimi cinque anni di governo. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Marchionne dalla A alla Z

giovedì, Luglio 26th, 2018

irreversibile Sergio Marchionne. L’ex ad di Fca, 66 anni, ha salvato la Fiat, rendendola globale e cambiando il lavoro in Italia.

In questi giorni lo abbiamo ricordato in molti modi. Oggi lasciamo a lui l’ultima parola, perché nel suo pensiero c’è la sua eredità più preziosa, che l’Italia non deve perdere.

AUTO

«Voglio che la Fiat diventi la Apple dell’auto. E la 500 sarà il nostro iPod».

BUROCRAZIA

«Qualche ragione c’è se gli investimenti esteri sono ancora così bassi. E queste ragioni si chiamano burocrazia, servizi, infrastrutture, tasse e costi di gestione. Ho visto che i vincoli burocratici alla fine proteggono aziende inefficienti, aziende che non hanno prospettive di sviluppo e nella maggior parte dei casi scaricano i costi sui clienti».

CARISMA

«Il carisma non è tutto. Come la bellezza nelle donne: alla lunga non basta». (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Sergio Marchionne, il segreto più privato: perché si innamorò di Manuela Battezzato

giovedì, Luglio 26th, 2018

Vita e lavoro, per Sergio Marchionne, coincidevano. Una passione, quasi una vocazione quella per la Fca sublimata dal segreto più dolce e meglio custodito dal manager scomparso mercoledì a 66 anni, la relazione con Manuela Battezzato. Era la sua segretaria, ricorda Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, e non è un caso che l’amore sia nato per una dipendente Fiat settore comunicazione: si sono conosciuti quando Marchionne è arrivato al Lingotto e dal 2012 erano una coppia, lontano dai clamori del gossip.
(altro…)

Rating 3.00 out of 5

Ritrovata in Corea del Sud la barca affondata nel 1905 con un milionario tesoro a bordo

giovedì, Luglio 26th, 2018
noemi penna

Nel 1905, il Dmitri Donskoi affondò al largo di una piccola isola al largo della Corea del Sud. Ora, a un secolo di distanza, il suo relitto è stato ritrovato. E si pensa sia pieno d’oro. Eravamo nel mezzo della guerra russo-giapponese e l’incrociatore è stato gravemente compromesso da un attacco nipponico, che ha causato anche sessanta morti e centoventi feriti. Tutti i superstiti, approdati sull’isolotto di Ulleungdo, sono stati fatti prigionieri. Ma prima avevano lasciato inabissare l’imbarcazione, affidando all’oceano tutti i suoi tesori.

 

Dopo anni di ricerche, un gruppo di esperti subacquei ha ritrovato il relitto del Dmitri Donskoi sott’acqua. E ora spera di trovare anche le casse d’oro che c’erano a bordo. Non è chiaro esattamente chi abbia diffuso questa informazione: gli esperti russi sono scettici sul fatto che la barca sia piena d’oro. Ma leggenda vuole che l’incrociatore trasportasse 5.500 scatole di lingotti e monete d’oro, per un valore complessivo di 15 trilioni di won, oggi 13,2 miliardi di dollari, destinate a pagare le spese della flotta navale.

 

Rating 3.00 out of 5

Ricercatori italiani scoprono un lago su Marte

mercoledì, Luglio 25th, 2018

di ELENA DUSI

E’ un lago simile a quelli terrestri. Si trova però al polo sud di Marte, sotto a uno strato di ghiaccio di un chilometro e mezzo. Ha una ventina di chilometri di diametro e una temperatura di almeno dieci gradi sottozero. La pressione del ghiaccio sovrastante e la presenza di sali disciolti (magnesio, calcio e sodio sono elementi di cui è ricco il suolo del pianeta) gli permette di restare liquido nonostante il freddo. Sulla Terra, in Groenlandia come in Antartide, si conoscono decine di laghi subglaciali simili. In alcuni vivono colonie di batteri estremofili, capaci di cavarsela anche al freddo e al buio.

Ricercatori italiani scoprono acqua liquida su Marte

(altro…)

Rating 3.00 out of 5

Addio a Sergio Marchionne: il cordoglio di istituzioni e social

mercoledì, Luglio 25th, 2018

Barbara Massaro

“È accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato. Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il convinto promotore.

Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler“. Non poteva essere che del Presidente John Elkann il primo messaggio di cordoglio per la morte di  Sergio Marchionne, l’ex AD Fca scomparso a Zurigo all’età di 66 anni in seguito a complicanze post operatorie dopo un intervento alla spalla destra.

E a partire dalle istituzioni nazionali per arrivare a quelle piemontesi oggi il mondo della politica, dell’imprenditoria, dello sport e dei social network ricorda colui che, tramite i migliaia di messaggi postati su Twitter, è stato definito “Un manager illuminato”; “L’uomo che ha rivoluzionato la Fiat”; “Un esempio da seguire”; “Un manager visionario e innovatore”.

Addio a Sergio Marchionne, il cordoglio degli italiani (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Addio a Marchionne, De Riccardis dall’ospedale: “L’annuncio dopo giorni di assoluto riserbo”

mercoledì, Luglio 25th, 2018

Poche parole quelle con cui, in un comunicato, Exor ha ufficializzato la morte dell’ex Ad di Fca, Sergio Marchionne. “Davanti all’ospedale c’è la stessa tranquillità degli ultimi giorni, quando non trapelavano indiscrezioni”

 

di Sandro De Riccardis

REP TV

Rating 3.00 out of 5

È morto Sergio Marchionne

mercoledì, Luglio 25th, 2018

È stato corteggiato, odiato e amato da politici e operai di tutto il mondo. Di Sergio Marchionne si può dire tutto e il contrario di tutto ma nessuno può negare che abbia letteralmente trasformato il volto e il futuro della Fiat.

La giovinezza in Canada

Il padre Cocenzio era un maresciallo dei carabinieri, originario dell’Abruzzo, che negli anni ’30 era stato mandato in Istria dove aveva conosciuto la madre, Maria Zuccon.

Sergio nasce a Chieti il 17 giugno 1952 ma, dopo che suo padre va in pensione, la famiglia si trasferisce in Canada dove si era già stabilita la zia materna Anna Zuccon, un esule istriana. Ed è proprio in Canada che Sergio studia: prima si laurea in filosofia presso l’Università di Toronto, poi in legge alla Osgoode Hall Law School of York University e, infine, consegue un Master in Business Administration presso la University of Windsor.“Quando ho iniziato l’università, in Canada, ho scelto filosofia. L’ho fatto semplicemente perché sentivo che, in quel momento, era una cosa importante per me. Poi ho continuato studiando tutt’altro e ho fatto prima il commercialista, poi l’avvocato. E ho seguito tante altre strade, passando per la finanza, prima di arrivare a occuparmi di imballaggi, poi di alluminio, di chimica, di biotecnologia, di servizi e oggi di automobili. Non so se la filosofia mi abbia reso un avvocato migliore o mi renda un amministratore delegato migliore. Ma mi ha aperto gli occhi, ha aperto la mia mente ad altro”, racconterà nel 2011 in occasione nell’Alma Graduate School di Bologna. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Addio Marchionne, il manager globale che ha salvato la Fiat. Elkann: «L’amico Sergio se n’è andato»

mercoledì, Luglio 25th, 2018

 

–di

È morto Sergio Marchionne. Lo ha annunciato in una nota Exor, controllante di Fca. «Con grande tristezza Exor ha appreso che Sergio Marchionne è mancato», si legge nella nota. «È accaduto purtroppo quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato», ha detto John Elkann, presidente di Exor.

I quattordici anni di Sergio Marchionne in Fiat. I nove in Chrysler. Anni di confronto costante e duro, vitale e feroce con la morte e con la vita. Essere o non essere. Questo il problema. Essere o non essere come impresa e come comunità. In Italia e negli Stati Uniti. Il 2004 del suo arrivo a Torino. Un’altra epoca. Un altro mondo. Il 2009 dell’acquisizione di Chrysler. Ancora un’altra epoca. Un altro mondo. Il 2018. Di nuovo un’altra epoca. Un altro mondo.

GUARDA IL VIDEO – Sergio Marchionne: il manager filosofo per 14 anni al Lingotto

La Fiat del 2004 è semifallita. Sergio Marchionne viene scelto sul letto di morte da Umberto Agnelli, che lo indica a Gianluigi Gabetti. La Chrysler del 2009 è fallita. Lui convince Barack Obama ad affidargli le spoglie della più piccola delle Big Three, prospettandogli che le tecnologie pulite e a basso consumo dei motori italiani potrebbero essere coerenti con la sua politica industriale e ambientale verde. Dalla unione di Fiat e di Chrysler Marchionne – uno dei rari casi nel capitalismo internazionale di manager fattosi imprenditore con la creazione di qualcosa che prima non esisteva – ha generato la Fca. Non un corpo perfetto e autonomo. Ma un corpo unico e articolato, in cui il marchio globale di Jeep è il perno dell’intero edificio che, nel 2017, ha sviluppato ricavi per 111 miliardi di euro. (altro…)

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.