Decreto dignità, il Pd frena sugli indennizzi. M5s vince il primo match
martedì, Luglio 24th, 2018
Roma, 24 luglio 2018 – Come per paradosso (ma fino a un certo punto) hanno vinto Luigi Di Maio e la sinistra Pd. Alla fine di una giornata di polemiche tra Dem e 5 Stelle e dentro lo stesso Partito democratico, il segretario Maurizio Martina ha annunciato il ‘superamento’ dell’emendamento Serracchiani-Lepri (renziani) al decreto Dignità per la cancellazione dell’aumento (da 24 a 36 mesi) dell’indennità di licenziamento proposta dai grillini.
Di fatto, il super-ministro del Lavoro vince la partita con il Nazareno, ma i promotori della battaglia all’interno e fuori del Pd sembrano fare buon viso a cattivo gioco, perché la mediazione di Martina deve comunque tradursi nel ritiro della proposta della discordia. Il che, formalmente, non accadrà, mentre ci si limiterà a lasciarlo tra quelli non segnalati e, dunque, non messi al voto. Un compromesso che accontenta Orlando, Cuperlo, Damiano, ma che lascia l’amaro in bocca ai renziani. (altro…)
Ecco la risposta dei capi dei deputati e dei senatori grillini Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli: “Se il deputato Mura ritiene di voler continuare a dedicarsi prevalentemente ad altre attività – dichiarano – trascurando il mandato che gli hanno assegnato i cittadini alla Camera, ha una sola via da seguire: quella di presentare le dimissioni da parlamentare”.
CAPPELLACCI (FI) A DI MAIO: “LO SA CHE L’ASSENTEISMO È UNA TRUFFA?”
Il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, in un post su Facebook, aveva attaccato Luigi Di Maio – leader politico del M5S, vicepremier e ministro del Lavoro – chiedendogli se fosse stato al corrente di quella “truffa”. “Caro ministro Di Maio – tuona Cappellacci – Mura sostiene di aver concordato con lei l’elezione alla Camera. Voi che siete moralisti per definizione e siete contro gli sprechi, lo sa che in qualunque altro posto pubblico un assenteista viene indagato e condannato per truffa e peculato? Cosa mi dice di questa scelta che avete fatto per consentire a Mura di prendere lo stipendio e stare in barca a veleggiare?”.