Archive for Luglio, 2018

COMUNICATO STAMPA: Europei deltaplano, ennesimo trionfo azzurro nei cieli della Macedonia

lunedì, Luglio 23rd, 2018

La squadra nazionale di volo libero in deltaplano si è aggiudicata per la quarta volta il titolo europeo. Il pilota Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) è il nuovo campione europeo e prende in consegna il testimone da Christian Ciech, trentino trapiantato a Varese, che lo aveva vinto nel 2016.

Teatro dell’impresa la cittadina di Krushevo in Macedonia, posta alle soglie della pianura chiamata Pelagonia, circondata da tre catene montuose indipendenti a nord, est e ovest e aperta a sud verso la Grecia e alla mite influenza del clima mediterraneo.
Dal decollo posto a un’altitudine di 1450 metri 89 piloti provenienti da 24 nazioni hanno spiccato il volo otto volte, una al giorno, lungo percorsi tra i 103 e i 165 chilometri. Contrassegnati da punti di aggiramento certificati dai GPS in dotazione ai partecipanti, questi mezzi privi di motore hanno impiegato mediamente circa tre ore per completare i tragitti, sfruttando un propulsore assolutamente ecologico, vale a dire l’azione del sole sul suolo e le correnti ascensionali che essa provoca.

Il team Italia è balzato in testa alla classifica a metà del campionato giunto alla 20.a edizione, mantenendola fino alla fine. Dietro gli azzurri le nazionali della Repubblica Ceca e del Regno Unito, due ossi duri che hanno dato del filo da torcere agli Italiani. Alex Ploner ha guidato la classifica individuale per circa metà competizione, inseguito dal britannico Grant Crossingham, medaglia d’argento. Terzo l’ungherese Balazs Ujhelyi, quarto ancora un azzurro, Filippo Oppici di Parma. Gli altri membri della squadra italiana: Tullio Gervasoni di Brescia, Anton Moroder dal Sud Tirolo, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia) e Marco Laurenzi di Veroli (Frosinone). Li ha guidati il CT varesino Flavio Tebaldi. (altro…)

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Piazza Affari maglia nera Ue. La galassia Agnelli brucia oltre 2 mld

lunedì, Luglio 23rd, 2018

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Milano chiude come peggior listino del Vecchio Continente, con un passivo dello 0,86%, appesantito dalla galassia Agnelli che, dopo la drammatica uscita di scena di Sergio Marchionne, ha bruciato in una sola seduta oltre 2,3 miliardi di euro. Il tutto in una seduta comunque debole per le Borse del Vecchio Continente, appesantite dalle tensioni geopolitiche Usa-Iran e dai persistenti timori legati ai dazi che penalizzano anche Wall Street. A Piazza Affari la peggiore dell’Ftse Mib è Ferrari (-4,9%) che dovrà presentare il nuovo piano industriale in settembre, seguita da Exor (-3,2%), Stmicroelectron (-2,2%) e Cnh Industrial (-1,7%) mentre Fiat Chrysler Automobiles – che registra anche le dimissioni del capo dell’Europa, Alfredo Altavilla – limita le perdite a -1,5% dopo un apertura choc a -5%. Enel cede il 3,6% ma pesa lo stacco cedola. Tra i migliori, invece, Leonardo – Finmeccanica che recupera l’1,5% dopo il terreno perso venerdì, Mediobanca (+1,3%) e Unicredit (+0,4%) dopo che l’Autorità bancaria europea ha risposto alle richieste dell’hedge fund Caius Capital e ha deciso di non aprire un’indagine sulla questione dei cashes. Sul resto del listino, Banca Carige perde il 4,6% pagando la bocciatura della Bce sul piano per il capitale. Sul fronte valutario, l’euro si rafforza sul biglietto verde e si assesta a 1,1701 dollari, dopo l’apertura a 1,1718 dollari, contro gli 1,167 della chiusura di venerdì. La moneta unica è scambiata a 130,31 yen (130,94) mentre il cambio dollaro/yen viaggia a quota 111,39. Torna a salire il prezzo del petrolio: i future del Wti a settembre salgono dello 0,47% a 68,58 dollari al barile. (altro…)

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I boia di Marchionne

lunedì, Luglio 23rd, 2018

Ogni successo crea nemici, ma non tutti i nemici sono uguali. Ci sono quelli che riconoscono la vittoria dell’avversario e quelli che non riconoscono la propria mediocrità.

Le menti mediocri, diceva Albert Einstein, sono violente, incapaci di comprendere il genio degli innovatori e di ammettere i loro meriti. È quello che succede oggi nei confronti di Sergio Marchionne da parte di una classe dirigente sindacale fallita e di alcune frange della sinistra rancorosa. Parliamo delle stesse persone e sigle che attraverso una innaturale cogestione avevano portato la Fiat, fino all’arrivo di Marchionne, sull’orlo del fallimento dopo averla fatta campare per decenni con gli aiuti di Stato. In questo coro di mediocri si distingue la voce di Enrico Rossi, governatore della Regione Toscana, ex Pci, ex Pd, ex Liberi e Uguali e a fine mandato certamente solo ex (i toscani non lo reggono più). (altro…)

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Sondaggio Ipsos, Lega e M5s in volo: il clamoroso testa a testa. Pd a picco, il numero della vergogna

lunedì, Luglio 23rd, 2018

Un testa a testa clamoroso, per incertezza e numeri. Lega e M5s, insieme, nei sondaggi superano il 60% dei voti e continuano a contendersi il primo posto. Secondo la rilevazione Ipsos per il Corriere della Sera, questa settimana i 5 Stelle tornano in testa con il 31,5%, mentre la Lega cala leggermente al 31 per cento. Non solo, però: il centrodestra, nell’eventualità riuscisse a presentarsi di nuovo unito agli elettori, si attesterebbe a quota 41,7%, con Forza Italia al 7% e Fratelli d’Italia al 3 per cento. L’unico partito a uscire con le ossa rotte dai sondaggi è il Pd, che in meno di un mese sprofonda dell’1,9% toccando il minimo storico del 17 per cento.

LIBERO.IT

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Fca, lascia il reponsabile in Europa Alfredo Altavilla. Deleghe a Manley

lunedì, Luglio 23rd, 2018

di PAOLO GRISERI

TORINO – L’indiscrezione circolava con insistenza a Torino. Ed ora c’è la conferma: il responsabile delle attività europee di Fca, Alfredo Altavilla, si è dimesso dall’incarico. E’ questa una delle conseguenze della nomina di Mike Manley, il capo del brand Jeep, alla successione di Sergio Marchionne. Altavilla, insieme a Richard Palmer, responsabile finanza del gruppo e Pietro Gorlier, amministratore delegato di Marelli, era stato indicato secondo indiscrezioni mai confermate, come uno dei papabili alla successione.

Invece le sue dimissioni – che nella nota ufficiale di Fca fanno riferimento all’intenzione di “perseguire altri interessi professionali” – hanno portato il gruppo ad assegnare il governo delle attività europee, e dunque italiane, ad interim allo stesso Manley. “Alfredo Altavilla lavorerà con Mike Manley fino alla fine di agosto per assicurare il proprio supporto durante la transizione”, comunica l’azienda. Fca ha anche annunciato che “le attività di Business Development a livello globale saranno riorganizzate a riporto di Richard Palmer, Chief Financial Officer del Gruppo e Responsabile Systems and Castings”.
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Marchionne e la vita privata tenuta segreta: chi è la sua compagna Manuela

lunedì, Luglio 23rd, 2018

Gravissime ma stazionarie. Non si sa molto altro sulle condizioni di salute di Sergio Marchionne, ricoverato all’ospedale universitario di Zurigo. C’è molta riservatezza attorno all’ex numero uno di Fca, la stessa che ha sempre avvolto la sua vita privata. Per questo poco si sa delle persone a lui care, della sua famiglia che in queste ore di apprensione sono davanti al suo capezzale. Accanto a Marchionne i figli Alessio Giacomo e Jonathan Tyler, e l’attuale compagna Manuela Battezzato. (altro…)

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Quando Marchionne si aprì e disse: «Manuela è la mia fortuna». Il volto segreto e la tenerezza del manager

lunedì, Luglio 23rd, 2018

Marchionne è — non riusciremo mai parlarne al passato — un uomo pubblico, entrato nelle case di tutti con il maglione nero e discutibili camicie a quadri, conquistando la gente comune. Chi lo incontrava, nei pochi sabati di relax, al mercato della Crocetta, a Torino o al supermarket di Detroit, ad acquistare il pesce, lo salutava dicendo sottovoce «è Marchionne…». Oggi prega per la sua salute, chiede, si informa, vuol sapere come sta. (Qui il servizio di Giusi Fasano da Zurigo: le condizioni irreversibili e l’ultima battaglia)

Un’ondata di affetto perché Marchionne, considerato uno dei manager più popolari al mondo, è uno che sorride quando i ragazzini suonano il campanello della sua casa per fargli uno scherzo. Seduto alla scrivania nel suo studio, guarda fuori dalla finestra e saluta, si sente parte della comunità. Il manager duro, determinato, freddo, che si accende come un fiammifero, di cui tanti suoi collaboratori raccontano sfuriate pazzesche e taglienti, sa essere ironico, divertente, affettuoso, tenero.

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Presidi, al via il concorsone: 35mila candidati per 2.425 posti

lunedì, Luglio 23rd, 2018

di SALVO INTRAVAIA

ROMA – Oltre 35mila aspiranti presidi all’assalto di più di 2mila poltrone. Parte questa mattina il concorso per il reclutamento di 2.425 dirigenti scolastici che colmeranno gli enormi vuoti d’organico presenti in tutta la Penisola. I 34.580 docenti laureati che hanno presentato domanda nel 2017 dovranno risolvere un rompicapo di 100 quesiti a risposta multipla in 100 minuti. E dopo si apre un lunghissimo percorso di formazione e ulteriore selezione che durerà, con tutta probabilità, oltre un anno. Per questa ragione, nella maggioranza, c’è chi pensa a ridurre i tempi apportando alcune modifiche in corso d’opera per concludere le operazioni entro il mese di agosto 2019 e avere i nuovi presidi al proprio posto per l’avvio del 2019/2020.

La prima scrematura avverrà oggi. La prova sarà computer-based e dopo i cento minuti il computer comunicherà al candidato il punteggio ottenuto. Saranno ammessi alla prova successiva coloro che si piazzeranno, nella graduatoria nazionale, entro i primi 8.700 posti. Seguirà una prova scritta e un colloquio. La prima, anche questa al computer metterà di fronte all’aspirante preside sette quesiti a risposta aperta di cui due nella lingua straniera prescelta dal candidato. Il colloquio, oltre a saggiare la conoscenza dei contenuti oggetto del concorso, verificherà le competenze informatiche e di lingua straniera. A questo punto, il Miur stilerà un’altra graduatoria nazionale. (altro…)

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Tria al G20: “Se la crescita rallenta, misure nei limiti di bilancio”

lunedì, Luglio 23rd, 2018

ROMA – Il ministro dell’Economia Giovanni Tria rassicura i leader delle maggiori potenze mondiali: niente manovra-bis perché la crescita sta rallentando e soprattutto torna a ripetere chiaro e tondo che il  “programma di governo” sarà applicato “entro i limiti delle compatibilità di bilancio”. Gli dà man forte anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che lo affianca al vertice internazionale, il quale avverte: “Sono aumentati i rischi al ribasso sulla crescita”.
“Se la crescita rallenterà – ha spiegato il ministro dell’Economia che ha incontrato il collega Usa Mnuchin- è ovvio che le manovre economiche sono più complicatean, di fronte a un rallentamento non si faranno manovre pro-cicliche”. (altro…)

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La Cassa depositi e prestiti non è una banca pubblica

lunedì, Luglio 23rd, 2018

Nulla di nuovo sotto il sole. La lottizzazione gialloverde non è nei fatti molto diversa da quella precedente. Tutto dipende sempre dalla qualità delle persone. Perché, ribaltando il mitologico slogan grillino, «uno non vale uno». Il punto è questo. Abbiamo avuto in passato lottizzati eccellenti che però, una volta nominati, hanno guardato all’interesse delle aziende loro affidate e alla propria coscienza più che al legame politico. Altri hanno fatto esattamente l’opposto. Il nuovo amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti (Cdp) Fabrizio Palermo è certamente in quota Cinque Stelle. È un tecnico apprezzato, avendo svolto finora il ruolo di Chief financial officer (Cfo), ovvero direttore finanziario della stessa Cdp, scelto da un suo predecessore, Giovanni Gorno Tempini, e confermato durante la gestione di Fabio Gallia. Non crediamo che la sua retribuzione sia legata alla realizzazione del programma di governo. Ci mancherebbe altro! Il «contratto» fra Cinque Stelle e Lega prevede per la Cassa un più ampio, seppur vago, ruolo di banca pubblica, quale non è essendo fuori dal perimetro statale. E Cdp non è nemmeno una banca. Speriamo, non solo per lui, che non abbia firmato cambiali in bianco con i suoi datori di lavoro politico. Insomma, che faccia bene il suo mestiere insieme al presidente Massimo Tononi (sottosegretario all’Economia nell’ultimo governo Prodi), nominato dalle fondazioni bancarie azioniste di minoranza della Cdp. (altro…)

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