Archive for Luglio 18th, 2018

Borse positive, fa eccezione Milano con banche ko. Bene St con rally hi-tech

mercoledì, Luglio 18th, 2018

di e

Piazza Affari maglia nera in una giornata in cui gli altri principali listini mondiali hanno continuato a essere sostenuti dalle parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che ieri ha rassicurato sulla crescita dell’economia Usa nonostante le incertezze sul commercio internazionale. A Milano il FTSE MIB ha chiuso sotto la parità con un -0,03%, a fronte di guadagni superiori al mezzo punto percentuale per le altre Borse continentali. A frenare la Piazza milanese sono state in primo luogo le vendite sui titoli bancari, che hanno risentito del clima di incertezza alimentato anche dal documento preparato dal Fondo monetario internazionale in vista del G20 di Buenos Aires, in cui si sottolinea che l’Italia è «vulnerabile alla perdita di fiducia del mercato». Unicredit ha perso così l’1,5%, Banco Bpm l’1,03% e Ubi Banca l’1,16%. Brillante invece la performance di StMicroelectronics (+3,18%), che ha approfittato di un settore tecnologico frizzante in tutta Europa (+2,5% il sottoindice Stoxx) grazie ai conti di Asml ed Ericsson.

Per quanto riguarda l’attualità finanziaria Usa, Morgan Stanley ha stupito il mercato con conti superiori alle attese, mentre Google al momento resiste in territorio positivo nonostante la maxi multa da 4,3 miliardi inflitta dall’Unione europea per aver abusato della posizione dominante del suo sistema operativo Android.

Banche deboli, tonica Fca
Tornando a Piazza Affari sono deboli le banche, con Unicredit e Banco Bpm che guidano i ribassi. I titoli del comparto stanno penalizzando l’intero listino milanese. Per contro sono toniche le azioni di Fiat Chrysler Automobiles, mentre è già scattato il conto alla rovescia per i numeri del secondo trimestre, che verranno annunciati il prossimo 25 luglio. Ieri è emerso che la società ha registrato a giugno vendite deludenti in Europa, ma che le immatricolazioni del marchio Jeep sono balzate di oltre il 70%. Vanno bene anche le altre azioni della galassia Agnelli, da Cnh Industrial a Ferrari. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Molise, ambulanza impegnata e Tac ferma: morte cerebrale per un 47enne

mercoledì, Luglio 18th, 2018

Un 47enne si trova in stato di morte cerebrale dopo l’attesa a Larino (Campobasso) dell’ambulanza e il tentativo di ricovero a Termoli, dove la Tac era ferma per manutenzione. Per tentare di salvargli la vita, i soccorritori hanno portato l’uomo a San Giovanni Rotondo (Foggia). Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha inviato in Molise una task force, coadiuvata dai Nas, per indagare sulla vicenda: “Non è possibile morire per cattiva organizzazione”.

Secondo quanto ricostruito, l’episodio ha inizio a Larino, dove è stato chiuso di recente il Punto di primo intervento dell’ospedale. I familiari dell’uomo che ha avuto un malore hanno chiamato il 118. L’ambulanza di Larino sembra fosse in quel momento impegnata in un altro intervento. Quando un mezzo è arrivato, i sanitari si sono diretti all’ospedale ‘San Timoteo’ di Termoli (Campobasso) ma qui la Tac era in manutenzione programmata, quindi ferma per alcune ore. Si è deciso il trasferimento all’ospedale di San Giovanni Rotondo (Foggia), dove poi i medici hanno accertato la morte cerebrale dell’uomo. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Gli assassini sono altri

mercoledì, Luglio 18th, 2018

Qualche giorno fa avevamo previsto che alla prima fotografia di un bambino morto in mare per mancanza di soccorsi il nostro governo avrebbe avuto tutti addosso.

Ieri è accaduto, per mano degli spagnoli di Open Arms, l’Ong taxista di immigrati messa al bando dai porti italiani. Una sua nave ha intercettato al largo della Libia una zattera con a bordo una donna viva e un’altra morta insieme al suo bambino.

Le fotografie, prontamente scattate e fatte circolare via Internet, sono sconvolgenti come qualsiasi immagine di morte e disperazione. I volontari del mare, sostenuti dai soliti Saviano e compagni, le hanno buttate in faccia a Salvini questo sì è un uso strumentale delle disgrazie – dandogli dell’assassino di donne e bambini. Perché, a loro dire, la messa al bando delle Ong decisa dal governo ha lasciato il destino dei naufraghi in mano alla Guardia costiera libica, che non è esattamente un modello di efficienza e umanità. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Camere, alla Vigilanza il forzista Barachini; al Copasir il dem Guerini. Ma è polemica sull’ex giornalista Mediaset

mercoledì, Luglio 18th, 2018

ROMA. L’accordo per le presidenze delle commissioni di garanzia – affidate alle opposizioni – alla fine ha retto. Un forzista alla di Vigilanza, un dem al controllo sui servizi.

BARACHINI, ELETTO MA TRA LE POLEMICHE
Più tormentata la scelta di Alberto Barachini. Il senatore forzista è stato eletto presidente della  Vigilanza Rai non alla prima votazione e neppure alla seconda, ma solo alla terza, con 22 voti (nelle prime due votazioni era previsto il quorum dei tre quinti). Alla guida della commissione di controllo sulla Rai va dunque un ex giornalista Mediaset: un uomo vicinissimo a Berlusconi, desideroso tra l’altro di lanciare volti nuovi nel partito. Barachini ha avuto la meglio sull’altro candidato in corsa nelle ultime settimane, Maurizio Gasparri che è stato “ricompensato” con la presidenza della giunta per le Autorizzazioni e le immunità di Palazzo Madama. Fin dall’inizio, comunque, il Cavaliere aveva puntato sulla presidenza di questa commissione, dovendo superare le perplessità dei 5Stelle. E la trattativa, durata settimane, è stata estenunante. Fatta di veti e controveti. In un complesso mosaico in cui sono rientrati non solo gli organismi di controllo parlamentare ma anche il cda Rai e le nomine a Csm e Consulta. Il malumore grillino rimane, come dimostrano le parole del senatore Gianluigi Paragone: “Mi auguro che non faccia gli interessi di Mediaset, ma quelli degli italiani”. E anche Pier Luigi Bersani attacca: “Uno sfregio. Le famose opposizioni, parlo di Pd e Forza Italia, attribuiscono la presidenza della Vigilanza Rai a un uomo Mediaset. Siamo al dadaismo puro e non voglio parlare di altro. È chiaro che il Pd voleva il Copasir”. Durissimi anche i rappresentanti dei giornalisti: “Siamo alla istituzionalizzazione del conflitto di interessi. Affidare la presidenza della Commissione di Vigilanza a un ex dipendente di Mediaset è un passo senza precedenti”, dicono Fnsi e Usigrai. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Legittima difesa, M5S frena: “Necessaria adeguata valutazione”. Bonafede: “No alla liberalizzazione delle armi”

mercoledì, Luglio 18th, 2018

ROMA. Smussa, minimizza, frena. Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, interviene nel question time alla Camera. Parla della riforma della legittima difesa – una delle bandiere dell’alleato leghista – e dice: “In nessun modo la realizzazione dell’obiettivo riformatore, per come concepito dalla maggioranza, potrà portare alla liberalizzazione delle armi in Italia, la detenzione ed il porto delle quali risultano disciplinate da disposizioni normative rigorose sulle quali il Governo non avverte alcuna esigenze di intervenire, trattandosi di leggi che rappresentano, peraltro, strumenti irrinunciabili nella lotta alla criminalità”. Insomma, nessun Far West, nessuna concessione alle lobby delle armi, prova ad assicurare.

rep

(altro…)

Rating 3.00 out of 5

Filippo Facci contro i francesi: “Perché non sono simpatici a nessuno”

mercoledì, Luglio 18th, 2018

di Filippo Facci

Nel 2006, ai Mondiali, quando nella finale gli italiani batterono i mangialumache, un gruppo di guide di Courmayeur si fece una maglietta con scritto «Materazzi» per sberleffare le guide di Chamonix. Parliamo di una zona dove i francesi sono ancora convinti (unici al mondo) che la vetta del Monte Bianco sia territorio francese e non su una linea di confine. Una zona dove, nel giorno dell’inaugurazione della Sky Way italiana (la funivia del Bianco di cui ha parlato tutto il mondo) né il sindaco di Chamonix né il prefetto della Savoia né uno straccio di guida francese intervennero all’inaugurazione. Per puro sprezzo.

Comunque il calcio in realtà c’entra poco. I francesi in tal senso sono visti come dei parvenu (oh, una parola francese) anche perché ce le hanno date in momenti cruciali, come nella finale del campionato d’Europa del 2000 giocata allo stadio di Rotterdam. Poi, vabbeh, c’è la finale del 2006 a Berlino, vittoria più bella proprio perché non troppo meritata. Pochi sanno, però, che tutto ebbe inizio nel 1910: la Francia fu la prima avversaria dell’Italia in un’amichevole a Milano: 6-2 a favore dei futuri azzurri, all’epoca vestiti di bianco. Però, insomma: se praticamente tutti gli italiani tifavano Croazia, domenica scorsa, ci dev’essere sotto qualcos’altro, e notoriamente c’è.

ALTEZZOSI
Resta valida, scusate la banalità, la battuta di Jean Cocteau: «I Francesi sono degli Italiani di cattivo umore, gli Italiani sono dei Francesi di buon umore». Ma spiega poco. Anzitutto va detto che i francesi, tanto simpatici, a livello popolare, non lo sono a nessun popolo: chiedere agli anglosassoni, per cominciare. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Giuliano Ferrara, schiaffo a Saviano e Pd: “Salvini fascistello, chi lo accusa per i morti indecente”

mercoledì, Luglio 18th, 2018

Giuliano Ferrara

Da tempo Giuliano Ferrara critica con toni aspri, durissimi, Matteo Salvini e la sua linea. No, all’Elefantino il ministro dell’Interno leghista proprio non piace. Ma ancor meno gli piacciono gli attacchi che stanno piovendo contro Salvini, le accuse di essere un assassino, cavalcate da Roberto Saviano e Pd. E Ferrara lo spiega su Twitter, dove cinguetta: “L’attribuzione di responsabilità personali nelle morti per acqua è un modo indecente, melodrammatico, narcisista e controproducente di combattere quel fesso fascistello e le sue orride scelte politiche”.

Rating 3.00 out of 5

Cdp, in pole un uomo del rigore Barachini verso la Vigilanza Rai

mercoledì, Luglio 18th, 2018

Entra nel vivo la tornata delle nomine pubbliche. Oggi si giocano due partite strategiche, primo banco di prova per la tenuta dell’alleanza gialloverde: Cdp e Rai.

Trovata la quadra, potrebbero andare a posto anche altre caselle importanti come quella sulla poltrona del nuovo direttore generale del Tesoro e del prossimo timoniere delle Ferrovie. Il nodo più ostico da sciogliere resta la scelta del nuovo amministratore delegato della Cdp, la cassaforte controllata dal Mef e partecipata dalle fondazioni che gestisce 250 miliardi di risparmio postale.

Per tutta la giornata di ieri nelle stanze romane è circolato ottimismo per una fumata bianca all’assemblea dei soci convocata per oggi pomeriggio, dopo ben tre rinvii. A voler sbloccare l’impasse sarebbe il ministro del Tesoro, Giovanni Tria, che proprio ieri ha dimostrato di non essere ostaggio dei due partiti di governo annunciando i paletti alla flat tax e frenando sulla possibilità (promossa soprattutto dalla Lega) di una moratoria della riforma delle Bcc. Tria sarebbe dunque pronto a consegnare sul tavolo la rosa dei nomi per il cda. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

La Nato è al suo tramonto Le alternative all’Alleanza

mercoledì, Luglio 18th, 2018

Dopo un summit come quello di Bruxelles, sono in molti a credere che l’unità d’intenti fra Stati Uniti ed Europa, rappresentata dalla Nato, sia desinata a finire. Gli interessi cambiano e, adesso, anche la strategia atlantica non è più la stessa di quando è nata e prosperata.

I benefici della Nato per gli Stati Uniti

Sia chiaro, Donald Trump non rappresenta la storia degli Stati Uniti. È un’amministrazione che non può certo distruggere decenni di condivisione di politiche di sicurezza, militari e d’intelligence. Ma i suoi proclami non sono rivoluzionari. Questa America può fare a meno di questa Europa. E non è un problema secondario nello scacchiere strategico internazionale.

Perché quantomeno questa amministrazione Usa ha fatto aprire gli occhi: la Nato è un’alleanza in cui, al netto delle forme che rispettano l’uguaglianza dei membri, in realtà un’associazione con un unico vertice, Washington. Il resto dei Paesi membri è composto da un gruppo con un peso specifico maggiore e altri con un peso minore, il più delle volte del tutto privi di capacità militari se non proprio perché all’interno di un’alleanza.

Questa forma di ipocrisia che ha da sempre contraddistinto l’Alleanza atlantica è venuta alla luce con i bruschi metodi di Trump, ma è un qualcosa che ha da sempre contraddistinto il Patto. E l’allargamento a Est degli ultimi anni non ha fatto che confermare questa caratteristica indiscutibile della Nato: esiste una sola superpotenza in grado di deciderne il destino. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Di Maio assume l’amica a 70mila euro l’anno

mercoledì, Luglio 18th, 2018

Il ministro dello Sviluppo economico Luigi di Maio non dimentica le proprie origini pomiglianesi.

E soprattutto non abbandona i vecchi amici (attivisti) grillini. Appena sbarcato al Mise, il capo politico dei Cinquestelle ha cominciato a piazzare gente fidata nei ruoli strategici della struttura ministeriale. La prima nomina è andata a Vito Cozzoli, scelto da Di Maio come capo di gabinetto: Cozzoli, silurato da Carlo Calenda, è stato richiamato da Di Maio dopo l’esperienza con l’ex ministro Federica Guidi. L’ultima poltrona è stata assegnata invece ad Assia (Assunta all’anagrafe) Montanino, 26 anni di Pomigliano D’Arco, il comune dell’hinterland napoletano da cui arriva Di Maio e dove vive la famiglia del ministro. Sul sito del ministero è specificato che Montanino assumerà l’incarico di «segretario particolare» del ministro. Quindi lo seguirà dappertutto. (altro…)

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.