Archive for Settembre, 2018

Diciotti, sondaggio Nando Pagnoncelli: un quarto degli elettori di centrosinistra d’accordo con Matteo Salvini

domenica, Settembre 16th, 2018

Il caso della Diciotti travolge il centrosinistra. La linea di Matteo Salvini “e la sua conduzione del caso sono condivise dalla larga maggioranza: oltre il 60% apprezza le scelte, solo un quarto degli elettori è critico. Si tratta di un consenso diffuso, che si massimizza tra gli elettori leghisti (86%), ma rimane elevatissimo anche tra i pentastellati (74% in accordo, 20% critico), e maggioritario anche tra chi ha scelto Forza Italia e FdI (72%)”, scrive Nando Pagnoncelli illustrando il suo sondaggio sul Corriere della Sera.

Interessante il dato sul centrosinistra. Gli elettori del Pd sono molto informati sul caso e restano per la maggioranza contrari (il 70 per cento), ma con “quasi un quarto” di quegli stessi elettori che però “apprezza il ministro”, spiega ancora Pagnoncelli. (altro…)

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“Perfezionista, pungente, folle e…”. Vittorio Feltri: chi era davvero Oriana Fallaci

domenica, Settembre 16th, 2018
di Vittorio Feltri

Dodici anni fa moriva Oriana Fallaci, la più incisiva scrittrice italiana di tutti i tempi. Giusto commemorarla e renderle omaggio. Cosa che noi facciamo volentieri, pubblicando uno scritto di Vittorio Feltri a lei dedicato. Si tratta della prefazione di un libro («I nemici di Oriana») firmato dal giornalista Alessandro Gnocchi, edito da Melville qualche tempo fa, e oggi tornato in circolazione in coincidenza con l’ anniversario del decesso della Fallaci. Il brano di Feltri è utile per comprendere il temperamento della scrittrice, sulla quale la prossima settimana Libero riprenderà il discorso per spiegare al lettore, approfonditamente, chi ella fosse nel profondo dell’ anima. 

Alessandro Gnocchi, l’ autore del libro che vi accingete a leggere, è un eroe. Ha sopportato per mesi, che dico, anni le torture psicologiche e fisiche di Oriana Fallaci, giornalista e scrittrice formidabile, la più grande di tutti i tempi, ma anche la meno malleabile. Il lettore deve sapere: ero amico di questa donna che stimavo moltissimo; amavo le sue opere, forti e godibili, scritte con mano felice, illuminanti, talvolta sconvolgenti.

La conobbi sul finire degli anni Ottanta, quando ero direttore di un diffuso settimanale, L’ Europeo, sul quale ella pubblicò servizi memorabili che la resero celebre e, di conseguenza, la esposero all’ invidia e all’ odio della categoria, specialmente del ramo maschile, che non le perdonava un successo vietato a quasi tutti per carenza di talento. Il nostro primo incontro fu cordiale ma freddino. Lei era curiosa di conoscermi, forse perché, giunto alla direzione del periodico, la redazione mi riservò una insolita accoglienza: due mesi di sciopero. (altro…)

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Mattarella: “Libertà di stampa fondamento della democrazia. No a tentativi di fiaccarne l’autonomia”

sabato, Settembre 15th, 2018

ROMA. Una difesa piena della libertà di stampa, in una fase politica segnata da attacchi ai media. In Italia e all’estero. La pronuncia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella:  “L’incondizionata libertà di stampa costituisce elemento portante e fondamentale della democrazia e non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia e a ridurre il ruolo del giornalismo”, dice. “Una stampa credibile – continua il presidente – sgombra da condizionamenti di poteri pubblici e privati, società editrici capaci di sostenere lo sforzo dell’innovazione e dell’allargamento della fruizione dei contenuti giornalistici attraverso i nuovi mezzi, sono strumenti importanti a tutela della democrazia. Questa consapevolezza deve saper guidare l’ azione delle istituzioni”. Un intervento che arriva a poche ore da un altro discorso importante di Mattarella, quello pronunciato ieri sulle minacce al bilancio dell’Unione europea. E a pochi giorni dalle parole pronunciate sul rispetto della magistratura con quella frase – “Nessuno è al di sopra della legge” – cui Salvini ha risposto affermando: “Sono nel giusto e vado avanti”. (altro…)

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Vittorio Feltri contro David Parenzo: “L’unico ebreo del tutto fesso”

sabato, Settembre 15th, 2018
di Vittorio Feltri

Sono un estimatore di Giuseppe Cruciani, conduttore principe della radiofonica Zanzara, programma di successo. E noi abbiamo il privilegio di averlo quale collaboratore, autore di pregevoli articoli che pubblichiamo con soddisfazione nostra e dei lettori. Ciò detto, ci giunge notizia che la ex ministro Kyenge è stata ospite della trasmissione durante la quale, come è suo costume, ha dichiarato che un individuo di colore oggi in Italia deve avere paura. Di chi? Di tutti noi che siamo razzisti. Se questa sua affermazione fosse fondata, le chiederei sommessamente, perché allora centinaia di migliaia di africani continuano a voler sbarcare nel nostro Paese?

Se vengono qui in massa, pur consapevoli che siamo crudeli con i neri, mi domando come mai costoro non cessino un istante di tentare lo sbarco sulla penisola. Io se sapessi che in Senegal mi detestano, eviterei di recarmi laggiù. Mi sembra logico stare lontano da popoli inospitali e pronti ad aggredirmi. Viceversa i signori di pelle scura, pur dicendo di essere odiati da queste parti, non smettono di chiederci ospitalità. E il bello, anzi il brutto, è che seguitiamo ad accoglierli e a mantenerli ovviamente a nostre spese. O siamo scemi noi, più probabilmente, o sono scemi loro che corrono in bocca al lupo. Un lupo talmente buonino che non sbrana alcuno, come risulta dalle statistiche, ignorate da madame Kyenge. (altro…)

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Federica Mogherini, la follia letale: vuole aprire i confini dell’Europa all’Africa, catastrofe economica

sabato, Settembre 15th, 2018

di Ilaria Pedrali

Un’ area di libero scambio tra Africa e Unione Europea è l’ ultima trovata dell’ Alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini. Nella sua idea l’ obiettivo è quello di stimolare in modo sostanziale gli investimenti in Africa, potenziare gli scambi commerciali, creare posti di lavoro e investire nell’ istruzione e nelle competenze. Molto più probabile che l’ idea si traduca nell’ ennesimo escamotage per farci invadere più di quanto già non avvenga. Da persone e merci.

 

Sfida a Pechino – La Mogherini ha presentato la sua proposta nel corso di una conferenza stampa per presentare la nuova Alleanza Ue-Africa per gli investimenti e l’ occupazione, e ha sottolineato come l’ Europa abbia tutto l’ interesse ad agire per lo sviluppo del continente, anche in relazione agli effetti sulle migrazioni. Lady Pesc nel suo intervento ha anche voluto ribadire che la Ue per l’ Africa è il primo partner commerciale: «Spesso pensiamo che sia la Cina la presenza economica più forte in Africa – ha spiegato la Mogherini che ha aggiunto che mentre la Cina investe in Africa il 5%, l’ Ue ha il 40% dei suoi investimenti nel continente nero. In particolare gli accordi commerciali l’ Europa li ha stretti con Sudafrica, Nigeria, Kenya, Egitto e Marocco, che nel 2016 hanno attirato tutti insieme il 58% del totale degli investimenti diretti esteri in Africa». (altro…)

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Va bene cornuti ma almeno non gabbati

sabato, Settembre 15th, 2018

Nel libro Il giorno della civetta, Leonardo Sciascia fa dire a uno dei protagonisti: il popolo cornuto era e cornuto resta, la differenza è se la bandiera che appendi alle corna te la impone qualcuno e allora sei in una dittatura o se puoi sceglierla del colore che più ti piace, e allora sei in democrazia.

Gli italiani, nelle urne, hanno scelto i nuovi vessilli ma questo non ha cambiato la loro condizione di eterni cornuti, nel senso di traditi dal partito del cuore. In Puglia i Cinque Stelle volarono al 40 per cento sulla promessa di chiudere l’Ilva e così non è andata. A Genova, ai funerali delle vittime del ponte Morandi, Di Maio venne accolto da applausi carichi di speranza ma oggi, a distanza di un mese, la ricostruzione è ferma per l’incapacità e la sete di potere (e di poltrone) dei Cinque Stelle mentre Genova aspetta, ferita e umiliata. (altro…)

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Il governo va al contrattacco di Draghi: “Si è procurato poteri non previsti…”

sabato, Settembre 15th, 2018

Roma – «Draghi si è procurato dei poteri che non avevamo previsto. Fa interventi sui cambi di cui sappiamo molto poco.

La mia proposta è che questi poteri vengano messi nello statuto in modo che poteri e responsabilità coincidano». La polemica contro il presidente della Bce è del ministro degli Affari europei Paolo Savona e arriva dopo l’attacco di Draghi al governo.

In un giorno difficile per l’Italia sul fronte delle finanze pubbliche, con un nuovo record del debito e l’allarme di Confcommercio sul Pil e consumi.

«Gli ultimi dati fanno emergere un quadro congiunturale nel quale le ombre sulla crescita economica sono più dense. Il temuto rallentamento dell’economia è un dato di fatto», ha scritto l’associazione di commercianti che stima, per settembre 2018, una variazione congiunturale del Pil mensile nulla e una crescita tendenziale dello 0,6%, in forte rallentamento rispetto ai periodi precedenti. Fermi i consumi. Ad agosto l’indicatore dei consumi di Confcommercio ha registrato un aumento dello 0,4% rispetto a luglio e una variazione nulla rispetto all’anno scorso. (altro…)

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Tutti i numeri del documento che allarma gli investitori

sabato, Settembre 15th, 2018

Chi lo conosce bene, racconta che Mario Draghi non si separa quasi mai da un rapporto dell’Ocse, estratto di un lavoro più ampio.

Alla bisogna, lo consulta come una specie di breviario delle preoccupazioni. Sono meno di 20 pagine, fatte di soli grafici con scarne note a margine, ma sufficienti per delineare un paragone impietoso tra l’Italia e gli altri soci del club G-7. Gli altri, sempre sopra di noi; noi, miseramente appiattiti sul fondo tranne quando si tira in ballo la disoccupazione. Serve, quel bignamino macroeconomico, a rafforzare nel presidente della Bce una convinzione: non sono mai abbastanza le esortazioni rivolte ai governi a fare le riforme strutturali, a non deflettere dal compito di mantenere dritta la barra dei conti. Lo ha fatto anche giovedì scorso, l’ex governatore di Bankitalia, con parole insolitamente dure per un banchiere centrale addestrato all’understatement. Segno di un’irritazione crescente contro il chiacchiericcio inconcludente e ondivago del governo, che danni ha già fatto a famiglie e imprese attraverso la scalata dei rendimenti sui titoli pubblici. (altro…)

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Valori anomali, sicurezza a rischio Rfi chiude il ponte di Calusco

sabato, Settembre 15th, 2018

Valori anomali e preoccupanti. I dati forniti dal sistema di monitoraggio continuo del ponte sull’Adda tra Calusco e Paderno hanno convinto i tecnici e dirigenti di Rete Ferroviaria italiana a chiudere d’urgenza l’infrastruttura (realizzata nel 1889) dalla mezzanotte. Per quanto non si sa: «A data da destinarsi». Potrebbero anche servire 4 mesi per la riapertura, ma sono solo indiscrezioni. Il sindaco di Calusco d’Adda Michele Pellegrini e il delegato alle Infrastrutture della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, sono stati informati della decisione attorno alle 20

Il ponte di Calusco e Paderno, per trasporto ferroviario (la linea Bergamo-Milano via Carnate passa da lì) e su strada, è una delle infrastrutture principali per l’attraversamento dell’Adda, collegamento fondamentale tra la Bergamasca e il Lecchese, tra le vie più utilizzate, dalla zona dell’Isola, per raggiungere la provincia di Milano e il capoluogo lombardo. E non è al sicuro. Il sindaco Pellegrini è stato avvisato della decisione di Rfi dal dirigente Gabriele Spirolazzi: «Mi ha parlato di anomalie parametriche, non è sceso nello specifico, ma ho capito che le verifiche riguardano la struttura, non certo questioni superficiali, e che sicuramente servirà un intervento. A ottobre ci sarebbe stato un cantiere per sistemare il manto stradale, ma non credo c’entri nulla».

L’apertura del ponte risale al 1889
L’apertura del ponte risale al 1889 (altro…)
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Chiusura domenicale, il futuro (magro) del lavoro

sabato, Settembre 15th, 2018

Se domani trovassimo tutte le vetrine chiuse, le librerie sbarrate, i centri commerciali deserti, la nostra vita sarebbe migliore? E per i commessi significherebbe un giorno di riposo in più, o il rischio di un riposo a tempo indeterminato causa perdita del posto?

La questione della chiusura domenicale dovrebbe essere sottratta all’ideologia, e lasciata alla libera contrattazione tra commercianti e dipendenti. Invece i Cinque Stelle – la cui impronta sul governo si nota meno della propaganda di Salvini ma è più profonda – l’hanno affrontata proprio con l’approccio tipico della loro ideologia. No all’Expo. No alle Olimpiadi a Roma, e quindi ai tre miliardi di euro del Comitato olimpico internazionale, che alle infrastrutture della capitale più disastrata d’Europa avrebbero fatto abbastanza comodo. No all’alta velocità, non solo tra Torino e Lione ma pure tra Brescia e Trieste. No al gasdotto, no ai grandi cantieri, no all’apertura domenicale.

E’ evidente che c’è un tratto comune che lega tutti questi punti. L’idea di fondo è che ormai la ricchezza non si crea più con il lavoro. I soldi si fanno con altri soldi. Quindi, i soldi ci sono. Basta trovarli. Prenderli a chi li ha. E redistribuirli. Non è un ragionamento peregrino. Anzi, all’apparenza è affascinante e consolatorio (anche se in realtà dannoso). In effetti, la maggioranza dei lavori che conosciamo tra breve non esisterà più; e poco importa se a cancellarli sarà la rete, vitello d’oro grillino. (altro…)

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