Archive for Settembre, 2018

Negozi chiusi la domenica: l’idea del governo divide clienti e lavoratori

lunedì, Settembre 10th, 2018

Il governo vorrebbe dire basta alle aperture domenicali dei negozi modificando il decreto “Salva Italia” varato dal governo Monti, che aveva introdotto su questo fronte la massima autonomia da parte degli esercenti. Vari i giudizi dei lavoratori direttamente interessati alla riforma, per la maggior parte giovani commessi ma anche qualche partita iva. (altro…)

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Opporsi (male) ai populisti

lunedì, Settembre 10th, 2018

Il populista di destra Jimmie Akesson non ce l’ha fatta. Non è riuscito a trascinare il suo partito — Democratici Svedesi — a ridosso di quello socialdemocratico di Stefan Loefven e non ha scavalcato quello moderato di Ulf Kristersson. La muraglia svedese in qualche modo ha retto. Il primo ministro Loefven aveva accusato il nemico sovranista di «voler spegnere l’incendio con l’alcol», gli elettori gli hanno dato retta e adesso anche Kristersson lascia intendere che potrebbe sostenere un gabinetto di unità nazionale che faccia barriera contro l’estrema destra. In Danimarca, Norvegia e Finlandia i populisti si sono già da tempo imposti come interlocutori di governo. In Svezia non ancora perché i socialdemocratici hanno resistito. E sono stati premiati. Ma, a parte il fatto che il trentanovenne Akesson ha comunque ottenuto un risultato considerevole, la vittoria di Loefven non appare tale da determinare una svolta politica nel resto d’Europa. Pochi giorni fa Manfred Weber, leader della Csu e capogruppo del Partito popolare europeo, è sceso in campo, con l’apparente sostegno di Angela Merkel, nella competizione per sostituire Jean-Claude Juncker alla guida dell’Ue. Si è proposto come Spitzenkandidat indicando ad origine dei recenti guai continentali l’uscita di David Cameron dalla formazione che riunisce i democristiani d’Europa. Di lì la Brexit e numerosi altri sfaldamenti del fronte anti sovranista. (altro…)

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Renzi: “Pensano di essersi liberati di me ma si sbagliano” | Martina: “Basta litigi nel Pd”

lunedì, Settembre 10th, 2018

Pensano di essersi liberati di me, ma si sbagliano“. Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo, a Firenze, alla Festa dell’Unità. “Andrò a parlare nelle scuole e in televisione”. L’ex premier è poi di nuovo tornato ad attaccare il governo sulla vicenda del ponte di Genova, dicendo: “Toninelli è un bugiardo e un ministro bugiardo si deve dimettere. Chi è l’avvocato di Aiscat? Giuseppe Conte, che non difende il popolo ma le concessioni autostradali”.

“Chi vince il congresso deve sapere di avere tutto il partito con sé. Perché per due volte a me ha fatto la guerra il fuoco amico. Quando il segretario Martina darà avvio al processo congressuale si inizi e poi chi vince vince, chi perde dia una mano”, ha quindi aggiunto Renzi, lanciando un appello per l’unità del partito.

Martina: “Basta litigi, fra di noi dobbiamo volerci bene” – Dalla Festa dell’Unità di Ravenna, Maurizio Martina sembra fare eco all’ex segretario e al suo appello. “Io non ne posso più dei nostri litigi, io difenderò sempre l’idea che tutti, in questo partito, abbiano cittadinanza. E non posso sopportare nemmeno le degenerazioni del nostro dibattito interno: noi ci dobbiamo rispettare, noi ci dobbiamo volere bene, perché i cittadini capiscono se una comunità che vuole governare il Paese si vuole bene, si riconosce e si fida”. (altro…)

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Svezia, lʼestrema destra cresce ma non sfonda | Testa a testa tra centrodestra e centrosinistra

lunedì, Settembre 10th, 2018

Non raggiunge le aspettative trionfali della vigilia, ma la destra radicale svedese compie un consistente balzo in avanti. Quando è stato scrutinato oltre il 90% dei voti, il partito anti-immigrati degli Svedesi Democratici raggiunge il 17,7% (+4,7% rispetto al 2014). Il primo partito resta quello dei Socialdemocratici con il 28,3%, temperando la debacle che gli assegnavano i primi exit poll.

La “vittoria” dei piccoli partiti – I Moderati si attestano al 19,7%, secondo partito, mentre quel che appare certa è l’affermazione dei piccoli partiti. In primis gli ex comunisti, Sinistra, che secondo gli exit poll hanno quasi raddoppiato il loro ultimo risultato e si sono aggiudicati l’8%. Bene anche il partito di centrodestra, Centro, e i cristiano democratici che hanno incrementato di un terzo le preferenze del 2014.

Testa a testa tra centrodestra e centrosinistra– Al termine di una tornata elettorale, che ha tenuto l’Europa con il fiato sospeso, sondaggio dopo sondaggio con le indicazioni dell’ascesa degli Svedesi Democratici, il futuro governo di Stoccolma è al momento un enigma: se si escludono accordi con la destra populista, il blocco di centrodestra e quello di centrosinistra si trovano bloccati in un testa a testa, entrambi attorno al 40%. (altro…)

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Il partito demografico

domenica, Settembre 9th, 2018

di PAOLO GIACOMIN

Roma, 9 settembre 2018 – C’è uno spread che si aggira per l’Italia. Spiega perché il voto premia chi promette sicurezza e protezione sociale. Indica come andranno le elezioni da qui ai prossimi decenni. È il termometro anagrafico e dà tre responsi. Il primo: gli italiani godono di buona salute. Il secondo: gli anziani saranno sempre di più, i giovani sempre meno e sempre più soli. Il terzo: il benessere sarà appannaggio degli over, il rischio povertà delle generazioni più giovani.
Istat, ultimo rapporto sulla popolazione italiana: l’età media dei 60 milioni e 484mila italiani è di 42,5 anni. Solo il 13,4% ha meno di 15 anni e il 22,6% più di 65. Gli over 80 negli ultimi 27 anni sono raddoppiati, sono il 7%, la percentuale più alta in Europa davanti a Grecia e Spagna. I centenari sono oltre 15mila, oltre mille hanno superato i 105 anni e 20 sono i supercentenari che hanno superato i 110 anni. Non sono solo numeri, sono persone. (altro…)

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Migranti, l’idea di Juncker: polizia europea alle frontiere

domenica, Settembre 9th, 2018

Bruxelles- La Commissione Ue avrebbe intenzione di approvare un progetto di legge per istituire un primo nucleo di polizia europea al fine di sorvegliare le frontiere comuni, trasformando il controverso controllo dei flussi migratori irregolari in una competenza sovranazionale. L’indiscrezione è stata data dal quotidiano spagnolo El Pais, il progetto di polizia europea di confine costituirà la parte fondamentale dell’ultimo discorso che l’attuale presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, terrà sullo stato dell’Unione mercoledì prossimo a Strasburgo.

Nel progetto che ha in serbo Juncker è prevista una doppia blindatura dei confini europei, che agisca sia in termini di effetto barriera come deterrente per scoraggiare intrusioni di migranti economici (oggi un colabrodo, dal mare Egeo a Gibilterra), sia sul fronte Internet e social network, per scongiurare eventuali interferenze esterne all’Europa sui processi elettorali. Le iniziative di Bruxelles, che già fanno i conti con gli scenari in vista delle elezioni europee del maggio 2019, puntano a rassicurare una opinione pubblica sempre più insofferente di fronte all’indifferenza dei partner europei manifestata in questi anni mentre crescevano i flussi caotici e incontrollati di migranti nel Mediterraneo. (altro…)

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Brescia, epidemia di polmonite: 150 casi in una settimana

domenica, Settembre 9th, 2018

di FEDERICA PACELLA

Brescia, 9 settembre 2018 – Centoventuno accessi al Pronto soccorso per polmonite in una settimana, in un territorio circoscritto a cavallo tra la Bassa bresciana e la provincia di Mantova. Ma l’elenco dei contagiati è in costante aumento e già oggi il numero potrebbe essere rivisto al rialzo. Il ‘caso polmonite’ nel Bresciano è partito il 2 settembre, quando in Ats è arrivata la segnalazione di un picco di accessi dal presidio ospedaliero di Montichiari. Venerdì si era parlato di 71 persone ricoverate per polmonite, di cui due risultate positive alla legionella, destinate agli Spedali Civili di Brescia. Si sono registrati anche due decessi, ma sono ancora in corso gli accertamenti per capire qual è stato l’agente patogeno.

Ieri, il monitoraggio fatto da Regione Lombardia attraverso Ats ha rilevato 121 casi tra i presidi ospedalieri di Montichiari, Manerbio, Desenzano del Garda, Gavardo, Asola, Castiglione delle Stiviere e Mantova. Di questi, 109 sono residenti o domiciliati nel Bresciano, 12 nel Mantovano; 107 sono stati ricoverati. Si tratta nella maggior parte dei casi di persone over 60, già aggravate da problemi di salute. «Le Aziende Sociosanitarie Territoriali (Spedali Civili e Garda) – ha sottolineato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera – stanno fornendo ad ATS Brescia tempestivi aggiornamenti sul numero di casi e sugli esiti degli approfondimenti diagnostici effettuati. Attraverso i dati raccolti si sta mappando la diffusione territoriale del fenomeno». (altro…)

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Si cerca la quadra sulla Rai Berlusconi e la Lega trattano

domenica, Settembre 9th, 2018

Un passo avanti, uno indietro e magari poi di lato. È un delicato minuetto, quello che la politica danza attorno al cavallo di Saxa Rubra, in una Rai che ancora attende lo sbloccarsi di una situazione che diventa insostenibile con l’inizio dei palinsesti autunnali.

Basti considerare che ci sono tre testate senza direttore: Raisport, Radio e Tgr («non si può più andare avanti ad interim, necessitano piani editoriali», preme l’Usigrai). Senza guida anche il cruciale settore della pubblicità, il cui interim è detenuto da Antonio Marano, funzionario di fiducia del centrodestra.

La stasi ha costretto qualche giorno fa l’ad Fabrizio Salini a chiedere al Ministero dello Sviluppo una proroga di sei mesi per le scadenze riguardanti il contratto di servizio. Ma è chiaro che in settimana, con una convocazione della commissione di Vigilanza per giovedì – chiesta perché il governo «batta un colpo», dice il portavoce di Forza Italia, Giorgio Mulè – si andrà verso un epilogo. Resta lampante che la madre di tutte le soluzioni sta nell’elezione del presidente e che il pallino di un accordo che riproponga Marcello Foa sta nelle mani del centrodestra. Se fino all’altro giorno sembrava cosa fatta, con un incontro dato per imminente tra Salvini e Berlusconi, il precipitare delle questioni giudiziarie che attanagliano la Lega ha riportato indietro le lancette. (altro…)

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L’incubo dei grillini: il ritorno di fiamma tra Lega e Forza Italia

domenica, Settembre 9th, 2018

dal nostro inviato a Cernobbio (Co)

Il dialogo ritrovato sulla presidenza della Rai, il tavolo sulle alleanze per le regionali (anche in Abruzzo, dove sembrava corsa solitaria per la Lega) e infine la solidarietà dai vecchi partner per le vicende giudiziarie della Lega e del suo leader.

Si dice che tre indizi facciano una prova, perciò nel M5s è suonato l’allarme quando Salvini ha alzato i toni sulla magistratura, un tema che divide i grillini dal compagno di governo, molto più in sintonia su questo con Forza Italia e Fdi. La Lega si muove su un doppio binario, col M5s ha un contratto di governo, ma l’alleanza politica resta incardinata nel centrodestra, con cui le frizioni non mancano, ma i canali sono sempre aperti e un incontro a tre con Salvini e Berlusconi prossimo in agenda. Anche sulla nomina di Marcello Foa alla presidenza Rai, su cui non arretra di un millimetro il segretario della Lega, l’aria sembra cambiata nel centrodestra e la disponibilità a chiudere in fretta più concreta che mai. Alle regionali la Lega sarà avversaria del M5s, anche se resta l’incognita delle Europee, «l’ultima occasione di salvare Europa», elezioni in cui Salvini punta a formare «il primo gruppo del parlamento europeo e dimenticare triste parabola socialista», quindi con un’alleanza europea degli euroscettici, a cui infatti plaude l’olandese Geert Wilders («Spero in un accordo, sarebbe una buona cosa, già lavoriamo assieme al Parlamento Ue con la Lega e il Front National»). Se sul dossier europeo il centrodestra deve allinearsi e non sarà facile, sul resto, specie sulla giustizia e sulle misure anticorruzione in versione grillina, le occasioni di divergenza con i Cinque stelle abbondano. (altro…)

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La sinistra dem spera ancora in un governo con i 5 Stelle

domenica, Settembre 9th, 2018

Il copione è ormai collaudato: Matteo Salvini fa il gradasso (contro inermi immigrati o assai meno inermi pm), la Casaleggio manda l’anima bella di turno a scuotere un po’ il capino («Ma no, ma su, ma dai»), poi arriva Luigi Di Maio a spiegare che c’è stata una mediazione e Lega e Cinque stelle fanno pace con un bacetto.

È andata così pure ieri: il leader del Carroccio ha fatto la sua sceneggiata anti-pm con tanto di super-cliccato scartamento di pacchi in diretta social, il ministro Bonafede ha difeso i magistrati (Fico viene invece utilizzato in caso di problemi sui migranti) e poi Di Maio ha annunciato che, in un «colloquio notturno» tra i due affezionati vicepremier si era tutto risolto: «Quando non siamo d’accordo io a Salvini glielo dico. E ieri gli ho detto che non deve attaccare i magistrati». Salvini a sua volta spiega che non si sente «al di sopra della legge» (tanto il messaggio lo ha già fatto passare con successo), e Bonafede applaude: «Mi fa piacere che Salvini abbia precisato». Tutto è bene quel che finisce bene, mentre i sondaggi lievitano. (altro…)

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