Luigi Di Maio si responsabilizza: sì a una manovra di piccoli interventi. La linea rassicurante M5s, con lo zampino del Quirinale
giovedì, Settembre 6th, 2018Luigi Di Maio si ferma in un angolo. Interno giorno, Palazzo Chigi. È appena finito il primo degli innumerevoli vertici di maggioranza che costelleranno il cielo della legge di stabilità da qui a Natale. Si ferma a parlottare con Giuseppe Conte. Poi avverte i suoi: “Quando esco voglio fare alcune dichiarazioni”. Alle undici plana sui cronisti che lo attendono. E sparge parole che zavorrano le fluttuazioni di mercati e spread, riportandoli sotto la soglia di guardia: “La prossima manovra manterrà i conti in ordine ma sarà coraggiosa: rassicurerà i mercati, ma anche le famiglie che hanno bisogno, i cui figli non trovano lavoro. L’obiettivo è realizzare le misure economiche, non sfidare l’Europa sui conti”.
Una settimana fa i toni erano completamente diversi: “Non escludo che si posa violare il tetto del 3%”, diceva al Fatto quotidiano. E dire che nel governo, sin dai tempi non sospetti della campagna elettorale e della lunghissima crisi che ne è succeduta, è stato proprio il Movimento 5 stelle a intestarsi le posizioni meno incendiarie nei confronti dell’Europa. La frenata seguita alla brusca accelerazione d’agosto ha molteplici fattori. Il primo è sicuramente rintracciabile nella discreta moral suasion del Quirinale. Che della stabilità e solidità del sistema paese si è sempre fatto garante. E che ha attivato una serie di contatti con l’entourage del vicepremier e con lo stesso Di Maio per consigliare accortezza sul versante economico. “Dobbiamo renderci conto che una cosa è fare una dichiarazione quando sei all’opposizione – spiega uno degli uomini più vicini all’ex vicepresidente della Camera – tutt’altro impatto lo hanno se sei direttamente responsabile delle politiche del tuo paese”. (altro…)