Il governo Lega-M5S ora teme l’Europa. E si prepara a vendere gli immobili
mercoledì, Novembre 21st, 2018Ha parlato con Jean-Claude Juncker per una mezz’ora, domenica scorsa. E sabato incontrerà il presidente della Commissione europea. Giuseppe Conte, premier dichiaratamente populista, sa che non può permettersi di tenere troppo alta la tensione con le istituzioni di Bruxelles; e che la procedura di infrazione in arrivo può fare più danni all’Italia che all’Unione. Anzi, ne sta già facendo, con lo spread stabilmente sopra i 300 punti, e i titoli di Stato italiani sottoscritti all’ultima asta col contagocce. Per questo M5S e Lega stanno discretamente analizzando i pro e i contro di elezioni politiche anticipate.
Discutono di una riforma del voto che permetta di governare avendo solo il 40 per cento, e di un Fondo Patrimoniale dove far confluire e mettere in vendita gli immobili dello Stato, qualora la situazione del debito pubblico precipitasse. Fanno perfino piani per il Quirinale, sognando un’elezione diretta del capo dello Stato e un «esecutore» come Conte al posto di Sergio Mattarella. Ma al di là di questi scenari futuribili e delle battute sarcastiche delle ultime settimane dei vicepremier del M5S, Luigi Di Maio, e della Lega, Matteo Salvini, ora l’Europa fa paura.
Il governo di Roma ha capito che il suo splendido isolamento sta diventando pericoloso. Molte delle nazioni alleate sono decise a togliere qualunque margine di manovra all’Italia della «spesa creativa», costosa e sterile: la campagna per le Europee è in corso anche per loro. E a Conte toccherà il compito ingrato di ammorbidire l’ostilità e la diffidenza nei confronti della maggioranza. «Finora abbiamo tenuto duro per dimostrare che la nostra manovra può funzionare», spiegano a Palazzo Chigi. «Ma se lo spread continua a lievitare, siamo pronti a prendere misure straordinarie per abbattere il debito». È questo a far rispuntare l’idea del «Fondo patrimoniale degli italiani». (altro…)
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