Archive for Novembre, 2018

Veneto, batterio killer in sala operatoria: inchiesta sulla morte di sei pazienti

martedì, Novembre 20th, 2018

Un macchinario, un batterio, sei vittime. Succede in Veneto e si tratta di una sorprendente storia di malasanità. È venuta alla luce lo scorso 2 novembre, quando un anestesista dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, Paolo Demo, è stato stroncato dal batterio che la scienza chiama Mycobacterium Chimaera. Il medico era stato infettato due anni prima in sala operatoria, durante un intervento a cuore aperto di sostituzione della valvola cardiaca. Aveva saputo dai colleghi che il «killer» si era annidato nel macchinario per il riscaldamento del sangue, utilizzato dalle sale operatorie di Cardiochirurgia durante le procedure di circolazione extra corporea e prodotto dalla ditta Liva Nova del gruppo Sorin. Demo aveva allora tenuto un diario per documentare l’evolversi dell’infezione, lenta ma letale nel 50% dei casi.

Alla sua morte, il memoriale è stato affidato dalla famiglia all’avvocato di fiducia. Il quale ha presentato un esposto alla Procura di Vicenza. Ora però si scopre che le vittime del batterio killer in Veneto, certificate dall’autopsia e dagli esami microbiologici specifici per microbatteri, sono sei, compreso il medico: quattro a Vicenza, uno a Padova e uno a Treviso. In tutto 18 persone infettate. Sono tutti pazienti operati al cuore e trattati con la stessa strumentazione. Emerge dalle ispezioni disposte dalla Regione nei complessi ospedalieri dotati di Cardiochirurgia, cioè le due Aziende di Padova e Verona, gli ospedali di Treviso, Mestre e Vicenza. La tecnologia sotto accusa viene venduta in tutto il mondo, tant’è che l’allarme era già scattato in altri Paesi nel 2011 e la stessa Liva Nova alla fine del 2015 ne aveva raccomandato la sanificazione, senza tuttavia ritirarla dal mercato. (altro…)

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Vittorio Feltri, la spaventosa profezia: “Italia, la situazione sta precipitando”. Salvini è avvertito

martedì, Novembre 20th, 2018

di Vittorio Feltri

Di seguito, la risposta di Vittorio Feltri all’articolo di Paolo Becchi: clicca qui per leggere il primo commento.

Caro professore, tu concludi l’editoriale pessimistico (d’altronde è la realtà ad essere pessima) dicendo che rivelerai in un prossimo articolo quali siano i rimedi più giusti. Se mi permetti, anticipo io cosa si deve fare, anzi non fare.

Intanto non credo a tutte le previsioni negative dei cosiddetti esperti, che non ne hanno mai azzeccata una e non sono pertanto degni di fiducia assoluta. Essi buttano lì quattro dati sul futuro della economia e dipingono a fosche tinte il domani. Da mezzo secolo annunciano imminenti sciagure, ma non è mai accaduto nessun cataclisma dal quale l’Italia non sia uscita viva e indenne.

Noi siamo specialisti in resurrezioni e suppongo che questo governo non sia in grado di farci decollare ma neppure di seppellirci. Il Paese andrà avanti zoppicando, forse sarà costretto a trascinarsi nel fango, eppure resisterà e non consentirà che il timone venga consegnato ai soliti presunti tecnici, che sono di norma più incompetenti dei predecessori e dei successori.

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Paolo Becchi, l’avvertimento a Matteo Salvini sulla trappola grillina: “Come ti fregano sui conti”

martedì, Novembre 20th, 2018

di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi

Ogni giorno che passa – bisogna pur dirlo – diminuisce la fiducia di imprenditori e dirigenti, operatori finanziari, artigiani, professionisti e investitori nel M5S. I sondaggi continuano a essere favorevoli più per la Lega che per il M5S, ma comunque – anche questo va detto – danno a entrambi sempre più del 60% del consenso, un consenso di cui pochi governi negli ultimi decenni hanno mai goduto.

Esiste però un altro tipo di consenso, quello del mondo economico, finanziario e imprenditoriale: questo è sempre più debole. Lo si vede dalla frana della Borsa e dei Btp (complessivamente da inizio anno chi avesse avuto 100mila in Btp e azioni italiane avrebbe perso 17mila euro), dagli indici di fiducia delle imprese, in caduta brusca.

Dal punto di vista macroeconomico il dato drammatico è il taglio del credito, il bollettino di Bankitalia mostra che il «credito a residenti» (cioè imprese e famiglie) si è ridotto di 80 miliardi, da 2.400 a 2.320 miliardi da marzo. Le stime sulla crescita del Pil nel 2019 vengono riviste in basso quasi ogni settimana e mentre il governo parla di crescita intorno al 1,5% questa settimana la più importante banca americana, JP Morgan, ha drasticamente rivisto la previsione per l’ Italia da 1,50% a 0,5%. Possono ovviamente sbagliare. (altro…)

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Terni, l’imam contro la sinistra: “Giusto fare la recita di Natale”

martedì, Novembre 20th, 2018

L’imam di Terni, Mimoun El Hachmi, entra a gamba tesa sulla polemica della cancellazione della recita natalizia da una scuola elementare.

E il rappresentante della comunità islamica contesta la scelta politically correct della dirigente scolastica ha vietato la rappresentazione di Natale per non urtare le altre religioni. “Canzoni e recite natalizie a scuola non sono un male. Se rappresentano una tradizione è bene continuare a farle. Noi musulmani siamo disponibili anche a partecipare“, così l’imam del Centro culturale islamico di Terni, si è espresso sulla polemica sollevata dall’assessore comunale alla Scuola della città umbra, Valeria Alessandrini. Una decisione su cui la rappresentante della Lega aveva detto: “Inutile sottolineare la delusione e l’amarezza che ho provato nell’apprendere la notizia. Mi auguro ci sia un ripensamento in tal senso in considerazione del rispetto di quei valori cristiani che fanno parte della nostra storia e del nostro patrimonio culturale. Rispettare chi professa altre religioni non significa dover rinunciare per forza a riconoscere le nostre radici, anzi“. (altro…)

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M5S, fronda contro la gestione Di Maio del decreto sicurezza

martedì, Novembre 20th, 2018
ilario lombardo
roma

La marea del dissenso monta contro Luigi Di Maio. Il sale della democrazia interna brucia sulle ferite del capo politico ammaccato dai sondaggi e produce parole che sembravano archiviate nel baule della storia parlamentare di questo Paese: «Raccolta firme», «documento di dissenso».

Diciannove deputati hanno messo il loro nome in calce a una lettera inviata al capogruppo del M5S Francesco D’Uva per chiedere di rivedere il decreto sicurezza di Matteo Salvini, salvato da possibili ammutinamenti in Senato grazie alla fiducia e ora alla Camera. Non erano solo cinque senatori grillini, non erano solo i capricci del comandante Gregorio De Falco. «Riteniamo – scrivono i deputati – che il testo abbia molte criticità che si rifletteranno pesantemente sulla vita dei cittadini. Un testo che non trova, in molte sue parti, presenza nel contratto ed è, in parte, in contraddizione col programma M5S». Parole inequivocabili contro una proposta che restringe i diritti per i richiedenti asilo e prosciuga la protezione umanitaria.

La lettera piomba nel bel mezzo della passerella di mezzo governo riunito a Caserta per risolvere il dramma dei rifiuti e tentare di mettere la parola fine alle polemiche tra Salvini e Di Maio sui termovalorizzatori. Il leghista chiede un chiarimento al collega vicepremier e incassa il suo sostegno. «La lotta all’immigrazione clandestina e alla mafia non possono più aspettare. Il decreto deve essere firmato e in fretta» è l’unico commento che concede Salvini. Il resto è compito di Di Maio: «Le persone che hanno firmato quella richiesta lo hanno fatto spiegando che riconoscono l’importanza del dl per il governo». Poi, con maliziosa perfidia, aggiunge: «Credo vogliano fare un’azione di testimonianza ma mi aspetto lealtà al governo». Dietro la calma pubblica, Di Maio cela tutta la sua furia, nutrita dai sospetti che a dare l’input siano stati i fedelissimi del presidente della Camera Roberto Fico. (altro…)

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Il fantasma con i baffi aleggia sulle primarie Pd

martedì, Novembre 20th, 2018
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Rifiuti, firmato protocollo sulla Terra dei Fuochi. Salvini se ne va: “Impegni al Colle”

martedì, Novembre 20th, 2018

Caserta, 19 novembre 2018 – Nel mezzo delle tensioni all’interno della maggioranza di governo, da Caserta il premier Giuseppe Conte annuncia il ‘piano d’azione’ per il contrasto dei roghi tossici di rifiuti. “Oggi firmiamo un protocollo per contrastare il fenomeno delle discariche abusive, gli incendi dolosi e i traffici sui rifiuti. Abbiamo un obiettivo preciso: salvare la salute delle popolazioni che vivono in questo territorio”, queste le parole del premier sulla firma di un’intesa tra il governo e le istituzioni locali per contrastare il fenomeno dei roghi nella Terra dei Fuochi.

Assente alla conferenza stampa il vicepremier Matteo Salvini, andato via senza partecipare anche se era atteso un suo intervento dopo la firma. Il premier Giuseppe Conte ha rivolto le scuse ai cronisti da parte del responsabile del Viminale ”è sopraggiunto un impegno al Quirinale”, ha spiegato il premier. Salvini non è fuggito in polemica, ma è l’unico rappresentante del governo presente alla cena di gala al Quirinale, con tanto di smoking. Questo il vero motivo che ha indotto il vicepremier a tornare a Roma e a non partecipare alla conferenza stampa.

Conte, a chi gli chiedeva se le due forze di maggioranza avessero risolto i contrasti sull’ipotesi di costruire nuovi termovalorizzatori, ha risposto: “Considero salutare che, in una coalizione di governo, due forze che si riuniscono, elaborando una piattaforma comune, possano esserci diversità di opinioni”.  (altro…)

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I proclami e la palude

martedì, Novembre 20th, 2018
di RAFFAELE MARMO
LA MACCHINA della propaganda del governo giallo-verde gira a pieno ritmo, vendendo intese, misure e interventi che finiscono per avere vita brevissima. Operazioni politiciste più che politiche che vanno in frantumi non un giorno dopo ma addirittura un minuto dopo, bruciate da tweet e post contrapposti prodotti alla velocità della luce da batterie di nerd completamente scollegati dal mondo reale. Con il solo risultato di trasformare l’Italia in una immensa palude stagnante dove tutto si muove virtualmente e niente si costruisce concretamente. Sono mesi che, in un crescendo di convulsioni, leghisti e grillini vanno avanti a strappi, tra polemiche, fughe in avanti, marce indietro repentine, proclami di lotta e subitanei accordi a sorpresa. Compromessi che difficilmente si traducono in atti di governo, se non nella gestione quotidiana di caselle di potere da spartirsi. (altro…)
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Gli stranieri hanno venduto 1,5 miliardi di titoli di Stato italiani a settembre

martedì, Novembre 20th, 2018

FLAVIO BINI e RAFFAELE RICCIARDI

MILANO – Continua, ma senza i numeri drastici visti nei mesi precedenti, la fuga di investitori stranieri dal debito italiano: nel corso del mese di settembre, gli investitori esteri hanno fatto segnare vendite nette di titoli di portafoglio italiani per 1,6 miliardi, di cui un miliardo e mezzo circa erano titoli pubblici, “a fronte di investimenti diretti in Italia sostanzialmente nulli”. A certificare quanto avvenuto sui mercati al rientro dalle ferie sono i dati di Bce e Bankitalia.

Il mese di settembre era iniziato sull’onda delle tensioni sullo spread di agosto – quando erano iniziati i dubbi circa le intenzioni del governo sulla legge di Bilancio – ma nel corso del mese si era poi dato credito alla possibilità di Giovanni Tria di trovare una mediazione e non andare allo scontro diretto con la Ue. Idea poi smentita dai fatti, tanto che poi a ottobre lo spread era tornato a salire per superare i 300 punti, oltre i quali staziona ancora. Un livello che per il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, “rappresenta già un appesantimento per tutta la catena produttiva”, “non è coerente con le normali condizioni di mercato e può avere un impatto sulla crescita economica”. Per il rappresentante dei banchieri, a tale livello il differenziale “avrà un impatto sul patrimonio delle banche, un aumento del costo della raccolta e quindi dei finanziamenti a famiglie e imprese oltre a una loro riduzione” che fino a ora non si è “ancora verificata” grazie anche alle misure Bce.

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Nave Aquarius sequestrata per un’inchiesta sulla gestione dei rifiuti. Indagata Msf

martedì, Novembre 20th, 2018

ROMA – Rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, scaricati in maniera indifferenziata nei porti italiani come se fossero rifiuti urbani: è l’accusa nei confronti della ong Medici Senza Frontiere e di due agenti marittimi che ha fatto scattare il sequestro preventivo della nave Aquarius (attualmente nel porto di Marsiglia) e di 460 mila euro.

L’indagine di Guardia di Finanza e Polizia, coordinata dalla Procura di Catania, avrebbe accertato uno smaltimento illecito in 44 occasioni per un totale di 24 mila kg di rifiuti. Si tratta dei rifiuti accumulati durante le attività di salvataggio in mare.

Tra i rifiuti scaricati la procura indica “gli indumenti contaminati indossati dagli extracomunitari”, gli scarti alimentari e i rifiuti sanitari infettivi utilizzati a bordo per l’assistenza medica.

Gli indagati, i casi, le accuse

Sono complessivamente 24 gli indagati. Secondo l’accusa i soggetti coinvolti, a vario titolo, avrebbero “sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo della Vos Prudence e dell’Aquarius e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco dei migranti” in 11 porti: Trapani, Pozzallo, Augusta, Catania e Messina in Sicilia, Vibo Valentia, Reggio Calabria e Corigliano Calabro in Calabria, Napoli e Salerno in Campania, Brindisi in Puglia. (altro…)

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