Roma, 17 novembre 2018 – Il giorno dopo l’accordo a sorpresa che ha portato alla cancellazione del condono, si fanno i conti sugli effetti dello stralcio della sanatoria dal decreto fiscale e si definisce ciò che rimane nel provvedimento. Ma sia Lega sia 5 Stelle tentano di tirare di nuovo dalla propria parte il risultato ottenuto. Il Carroccio fa sapere che, per questa via, si sono evitate le norme sull’inasprimento delle sanzioni per gli evasori (le ‘manette’), i grillini rimarcano l’eliminazione delle norme per regolarizzare quanto non dichiarato e insistono sulla lotta ai furbetti delle tasse. Su questo Luigi Di Maio promette «una modifica che permetterà alla Guardia di Finanza di accedere direttamente alla banca dati delle transazioni su carte di credito e conti correnti, senza dover più chiedere l’autorizzazione alla magistratura». Quanto al carcere per gli evasori, «sarà presente in un disegno di legge specifico».
Le novità in materia fiscale non finiscono qui. Con un altro emendamento a firma di Carla Ruocco e Alberto Gusmeroli, rispettivamente presidente e vice presidente della commissione Finanze della Camera, M5S e Lega vogliono cancellare non solo gli studi di settore, ma anche i nuovi indici di affidabilità chiamati a sostituirli. La misura è coperta per 500 milioni attraverso il taglio di alcune tax expenditures e, in caso le risorse non fossero sufficienti, dagli introiti della nuova sugar tax sulle bibite zuccherate.
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