Archive for Novembre, 2018

Ddl anticorruzione, lite M5S-Lega sui soldi ai partiti. E sparisce la norma blinda-Casaleggio

sabato, Novembre 17th, 2018

Ancora una lite tra Cinquestelle e Lega. Stavolta sul disegno di legge anticorruzione per le norme che riguardano partiti e movimenti politici. Il governo ha infatti chiesto due volte un rinvio dell’inizio dei lavori delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera per trovare la quadra sulle modifiche agli articoli 7 e 8 del ddl. Ieri sera, con due diversi nuovi emendamenti, i relatori M5s avevano inserito un nuovo limite minimo alle somme dei privati destinate ai partiti, innalzandolo da 500 a 2000. Ora invece la maggioranza sta discutendo sulla possibilità di tornare alla somma originaria di 500 euro. In sostanza, la somma in questione riguarda la trasparenza dei contributi ai partiti e movimenti: l’emendamento dei relatori M5s faceva salire a 2.000 euro annui per soggetto l’obbligo di rendere pubblici i nomi dei donatori.

(altro…)

Rating 3.00 out of 5

Usa, neve su New York e sulla costa orientale: 8 morti

sabato, Novembre 17th, 2018

NEW YORK. Sono otto le vittime della tempesta di neve che negli ultimi giorni ha colpito la costa orientale e il midwest degli Usa. Causa delle fatalità, soprattutto, incidenti stradali. Il ribaltamento di un autobus ha causato due morti in Mississippi; tre le vittime di un incidente nell’Arkansas per il ghiaccio sulle strade.

Rating 3.00 out of 5

Milano resiste ai timori sulla Brexit, spread a 311 in attesa del Btp Italia

venerdì, Novembre 16th, 2018

Piazza Affari ha chiuso poco mossa (-0,14%) una seduta piuttosto altalenante, con l’attenzione degli operatori che si è concentrata anche oggi sul tema Brexit. In area 331 punti a fine giornata lo spread Btp-Bund. Il raggiungimento della soglia di 48 lettere necessarie per avviare il processo di sfiducia nei confronti della premier britannica, Theresa May, “è imminente, il mio conteggio è di 48 o probabilmente anche una dozzina in più”, ha dichiarato il parlamentare conservatore Steve Baker, aggiungendo che “se si arriverà al voto Theresa May perderà. Abbiamo bisogno di un altro piano sulla Brexit e per questo motivo la premier deve andarsene”.

Sul fronte macro da segnalare che l’indice dei prezzi al consumo nell’area euro a ottobre, secondo la lettura definitiva, è salito del 2,2% anno su anno, in linea con le previsioni del consenso e con il dato preliminare. Su base mensile, sempre a ottobre, l’inflazione è cresciuta dello 0,2%, anche in questo caso come da attese e lettura preliminare.

Negli Usa invece l’indice di produzione industriale ha registrato un aumento dello 0,1%, in linea con le previsioni degli esperti. Inoltre, sempre a ottobre, il tasso di utilizzo degli impianti è rimasto invariato al 78,1%. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

La legge sì, ma di Murphy

venerdì, Novembre 16th, 2018

Danilo Toninelli, il ministro per caso dei Cinquestelle più celebre per le impietose imitazioni di Crozza che per la sua attività politica, ieri in aula al Senato ha esultato e festeggiato, alzando il pugno chiuso, l’approvazione del decreto per la ricostruzione del ponte di Genova, manco avesse segnato il gol decisivo in una finale di Champions League.

Uno spettacolo terrificante, condito con «cinque» battuti tra lui e alcuni senatori grillini. Voglio capire. Che cosa c’è di straordinario se un governo vara un decreto per avviare la ricostruzione di un ponte caduto e aiutare oltre duecento famiglie sfollate? Mi sembra il minimo sindacale. Semmai c’è da vergognarsi per il ritardo (sono passati ben tre mesi), l’incertezza del futuro (ancora non si sa come e quando l’opera sarà terminata) e la furbata di inserire nel provvedimento il condono edilizio di Ischia caro a Di Maio. Per questo c’erano da aspettarsi delle scuse, non l’esultanza da ultrà con tanto di cicca americana masticata con gusto manco fosse al bar – che mal si concilia con il rispetto che si deve all’aula del Senato e, soprattutto, alle 43 vittime del crollo. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Madre uccide i due figli con un’iniezione letale. La lettera: “Non ce la faccio più”

venerdì, Novembre 16th, 2018

Aosta, 16 novembre 2018 – Ha scelto la sera in cui il marito era fuori, ha sedato i suoi figli e poi li ha ‘giustiziati’ con un’iniezione letale. Chissà cos’è passato per la testa a Marisa Charrère, 48 anni, di professione infermiera, e mamma. Lei non lo dirà: dopo i piccoli Nissen di 7 anni e Vivien di 9, ha ucciso anche se stessa. A cercar di rispondere a quel terribile gesto – che ha sconvolto il paesino di Aymavilles, pochi chilometri da Aosta – sono gli inquirenti, che hanno tra le mani le lettere che la donna ha scritto prima di togliersi la vita, ma anche il marito Osvaldo, forestale: lui non cancellerà mai dai suoi occhi le immagini dell’eccidio della sua famiglia, di cui è stato il primo testimone.

Subito dopo aver scoperto i corpi di moglie e figli, l’uomo ha allertato le forze dell’ordine, verso mezzanotte. Sul posto è intervenuta la squadra mobile della questura e si è recato il pm Carlo Introvigne.

LA LETTERA – “Non ce la faccio più”: in due brevi, identiche lettere scritte a mano, Marisa Charrere ha provato a mettere nero su bianco il disagio che l’ha portata a compierequel terribile  gesto. Sui due fogli le stesse parole ma un’impaginazione diversa. Gli inquirenti si sono assicurati che la calligrafia fosse la sua confrontandola con altri scritti trovati in casa.

Da uno uno scambio di sms – appena ieri – con alcune colleghe infermiere per discutere di lavoro, la madre assassina sembrava “lucida e tranquilla“. Marisa Charrere era in servizio nel reparto di Cardiologia. “Non abbiamo nulla da dire”, dichiara al telefono la caposala.

Aosta, l'esterno della casa dove una madre ha ucciso i figli con iniezioni letali (Ansa)
Aosta, l’esterno della casa dove una madre ha ucciso i figli con iniezioni letali (Ansa) (altro…)
Rating 3.00 out of 5

Vittorio Feltri: il governo non cadrà, i grillini non vogliono tornarsene a casa

venerdì, Novembre 16th, 2018
di Vittorio Feltri

Secondo me peggiori dei grillini che dicono e fanno dieci scemenze al giorno ci siamo soltanto noi giornalisti che gli diamo retta come se fossero persone attendibili, quando, invece, sono dei mentecatti. Allorché li ascoltiamo o leggiamo le loro bischerate dovremmo fare spallucce e mandarli al diavolo. Essi si sono montati la testa quanto tutti coloro che non ce l’ hanno: per giudicarli non servono né editorialisti né politologi. Bisognerebbe ricorrere agli infermieri di una volta, quelli che mantenevano l’ ordine nei manicomi al tempo in cui Basaglia non ne aveva ancora decretato la chiusura d’ ufficio.

Parecchia gente è preoccupata: teme che i cinquestelle, indubbiamente balordi, siano in grado di mandare il Paese in malora, per cui è allarmata e tende a prenderli sul serio. In realtà i pentastellati non sanno più da che parte girarsi per mantenere fede alle promesse elettorali idiote, e alzano la voce, insultano, si stracciano le vesti perché non hanno altre risorse per dimostrare di essere vitali e attendibili.

Sono pieni di idee sballate che ovviamente non possono realizzare e si accontentano di campare alla giornata, tirano la fine del mese per riscuotere l’ indennità e cominciano a preoccuparsi poiché parecchi di essi, per esempio Di Maio, per non citarne una moltitudine, sono consapevoli, al termine della legislatura in corso, di dover abbandonare lo scranno e di conseguenza lo stipendio. Già. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Milano, studenti in corteo per il ‘No Salvini day’: bruciate bandiere di Lega e M5S

venerdì, Novembre 16th, 2018

Milano, 16 novembre 2018 – A Milano iè il giorno del corteo «No Salvini day» organizzato dai collettivi studenteschi in aperta contestazione con il vicepremier e ministro dell’Interno. I temi sul tavolo sono «le diseguaglianze e l’alternanza scuola lavoro, la legge di bilancio, l’edilizia scolastica e gli investimenti, il numero chiuso universitario e le scuole sicure».

Due tronconi composti da centinaia di partecipanti sono partiti da largo Cairoli e da piazza Oberdan e si riuniranno in via Broletto. Nel corso della manifestazione, sono state bruciate bandiere della Lega e anche del Movimento 5 Stelle. Durante il corteo, gli studenti hanno intonato il coro “Erdogan, Trump e Salvini farete la fine di Mussolini”. Per manifestare il loro dissenso nei confronti del decreto sicurezza, gli studenti si sono fermati davanti alla sede del Comune di via Larga, dove hanno acceso fumogeni ed esposto la riproduzione di una carta d’identità su cui campeggia la scritta ‘cittadini del mondo’, insieme al carrello ‘La nostra Europa non ha confini”. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Rifiuti Campania, Fico: “Altri inceneritori in Campania? Mai” | Salvini: “Chi dice sempre ʼnoʼ provoca roghi”

venerdì, Novembre 16th, 2018

“Ve lo assicuro, in Campania non si farà neanche un inceneritore in più”. E’ quanto afferma il presidente della Camera, Roberto Fico, replicando al vicepremier Matteo Salvini, il quale aveva chiesto “un termovalorizzatore in ogni provincia”. “In Lombardia ci sono 13 termovalorizzatori che non inquinano, ma producono energia: chi dice solo dei ‘No’ provoca roghi tossici e malattie”, ha aggiunto il ministro dell’Interno.

“Dopo le lotte fatte, dopo l’avanzamento delle nuove tecnologie in questa regione abbiamo bisogno di impianti di compostaggio, di trattamento meccanico manuale, di porta a porta, di riuso, riciclo e di riduzione a monte dei rifiuti. Se dopo tanti anni lo dobbiamo ridire, lo diremo ancora più forte e siamo pronti a lottare per questo”, ha sottolineato la terza carica dello Stato, parlando a Napoli a margine della celebrazione in occasione dei 45 anni della nascita della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II.

Il piano sui termovalorizzatori “non è nel contratto? Vallo a spiegare ai bambini che respirano m****. Un’emergenza? Non lo dico io, ma quando il capo dei vigili mi dice che c’è il rischio di tornare alla situazione dieci anni fa, devo fare qualcosa”, ha controreplicato Salvini.

Lunedì prossimo è in programma a Caserta la firma di un protocollo sulla terra dei fuochi: un atto simbolicamente molto forte su un tema storicamente caro al Movimento 5 stelle e ad alcuni dei suoi esponenti più in vista. Ai vertici del M5s suona perciò come una sfida aperta la dichiarazione di Salvini, in missione in Campania. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Black Friday, caccia alle offerte di Amazon & Co. I consigli per evitare le truffe

venerdì, Novembre 16th, 2018

di FEDERICO FORMICA

l Black Friday e il Cyber Monday sono alle porte. Il 23 e il 26 novembre saranno due giorni di shopping selvaggio per molti italiani, soprattutto online. Ma proprio a causa della sua sempre maggiore popolarità, questo appuntamento attira anche diversi consumatori non abituati ad acquistare in Rete. Per questo le associazioni Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia hanno diramato una serie di consigli per non incorrere in acquisti incauti e gettare via soldi.

Il consiglio più elementare, ma da tenere sempre a mente è: diffidate dei prezzi troppo bassi. Molto spesso smartphone di ultima generazione vengono offerti a cifre irrisorie (anche 200-300 euro). In questi casi il rischio fregatura è altissimo: nel migliore dei casi potrebbe trattarsi di un telefono usato e ricondizionato. Nel peggiore, di un telefono che non arriverà mai a casa vostra.

I rischi maggiori si corrono al di fuori delle grandi piattaforme come Amazon, eBay o Zalando per l’abbigliamento. Chi acquista sui siti di singole aziende, magari poco conosciute, deve verificare che queste abbiano inserito i propri recapiti sul sito: indirizzo geografico e i contatti di telefono e email. È un obbligo di legge. Attenzione anche al dominio del sito, perché il .it non è garanzia assoluta che il negozio abbia la sua sede in Italia, potrebbe comunque spedire dall’altra parte del mondo, oltre al fatto che ai venditori extra Ue, spiega Adiconsum, “potrebbe non applicarsi la normativa europea a tutela del consumatore”. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Il monito di Draghi agli Stati Ue: “Spread se si sfidano le regole”

venerdì, Novembre 16th, 2018

Il presidente della Bce, Mario Draghi torna a parlare dei mercati e soprattutto dell’altalena dello spread: “L’aumento dello spread è principalmente causato dalla messa in discussione delle regole Ue”.

Poi il numero uno dell’EuroTower spiega quali sono i rischi che corrono i Paesi con debito elevato: “La mancanza di consolidamento fiscale nei paesi ad alto debito aumenta la loro vulnerabilità agli shock, indipendentemente dal fatto che tali shock siano prodotti autonomamente mettendo in discussione le regole dell’architettura dell’UEM o importati attraverso il contagio finanziario”. Un monito quello della Bce che riguarda tutti gli Stati Ue che hanno problemi sul fronte del debito. “L’aumento degli spread sovrani è stato per lo più limitato al primo caso e il contagio tra i paesi è stato limitato”, ha affermato Draghi. (altro…)

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.