Archive for Novembre, 2018

Quella doppia morale sui ribelli. Punito solo chi inguaia Di Maio

mercoledì, Novembre 14th, 2018

Cosa vuol dire essere ribelli per il Movimento 5 Stelle? A giudicare dal trattamento riservato ai senatori Gregorio De Falco e Paola Nugnes, ribelli sono coloro che votano contro o si astengono rispetto alle direttive dei vertici pentastellati.

Peggio ancora se i dissidenti, come è accaduto ieri, fanno sì che il governo venga battuto su un emendamento al decreto Genova. Il commento del capo politico Luigi Di Maio è stato tranchant: “Atto gravissimo, Nugnes e De Falco si sono presi degli impegni con il Movimento a 5 Stelle e devono portare avanti il contratto di governo”.

Ma ci sono anche altri ribelli che al momento sembrano passati indenni dalla forca grillina. Basta scorrere OpenParlamento, il sito che monitora l’attività dei parlamentari, per rendersi conto che, soltanto in questa legislatura, alla Camera 38 deputati hanno votato contro il M5s, mentre al Senato sono stati in 69. (altro…)

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I grillini elencano i giornalisti “buoni”? Bene. Noi elenchiamo i giornalisti “bravi”

mercoledì, Novembre 14th, 2018

La letteratura italiana – per alcuni notabili critici – sta morendo, o è perlomeno momentaneamente svenuta. Di noia. E anche il giornalismo non sta molto bene. Ecco, il giornalismo. Siamo sommersi da notizie, “ultima ora”, editoriali&commenti.

Travolti da tweet, fotogallery, video&gossip. Sopraffatti da polemiche, scandali, consigli dell’esperto. People, lifestyle, technology, fashion&sapori. Abbiamo persino riscoperto un’antica abitudine: le fake news, pensando che sia una novità (fake news anche questa). La narrazione è diventata ubiqua; si è infilata dappertutto meno che sulla carta stampata. Così ci stiamo perdendo le storie, da sempre il sale dell’informazione. E soprattutto le storie ben scritte, da sempre il pepe del giornalismo. E senza sale e senza pepe, che gusto c’è?

C’è che, da un po’ di tempo, in tempi di cui tutti digitano e tutti scorrono, abbiamo dimenticato il gusto di scrivere e leggere bene. Che non significa scrivere e leggere tout court. Quello lo sanno e lo possono fare tutti. Significa scrivere e leggere concedendo qualcosa (cioè: tanto) alla narrazione fine a se stessa (che però è l’inizio di molto), alla forma (che è contenuto), all’eleganza (che è tutto), addirittura al superfluo (che è indispensabile). Si chiama stile. Un articolo disteso, ricercato, lungo centoventi righe (oooohhh!!!) non ha mai fatto male a nessuno. (altro…)

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Manovra italiana sotto attacco

mercoledì, Novembre 14th, 2018

Austria, Olanda, Bce, Bundesbank e naturalmente Ue. Tutti contro la manovra economica.

L’attacco al governo gialloverde ora diventa trasversale. Il 21 novembre, come anticipato oggi dal Giornale, verrà infatti avviata la procedura di infrazione contro l’Italia per aver violato le regole di riduzione del debito. “A Bruxelles continuano a mandare le letterine – mette le mani avanti Matteo Salvini – se proveranno a mettere sanzioni contro il popolo italiano, hanno capito male”.

Gli attacchi però non si placano. “L’Italia deve scegliere se conformarsi alle regole fiscali europee o affrontare maggiori costi di indebitamento, in quanto la Bce non si affretterà a soccorrere un singolo membro della zona euro”, ha affermato Klaas Knot, governatore della Banca centrale olandese, parlando alla Cnbc, come riporta Reuters. Knot, che è considerato un falco in seno al consiglio direttivo della Bce, ha detto che “è piuttosto pertinente sostenere che l’Italia debba essere effettivamnte conforme alla regole”, anche perché “in caso contrario, il risultato sarà un aumento dello spread”. Il governatore centrale ammente che “ci sono rischi al ribasso per la regione”, tra cui lo scontro tra Italia e Ue sulla manovra, la Brexit e lo scontro commerciale Usa-Cina, “ma l’impatto non è tale da indurci a cambiare radicalmente le nostre prospettive” della politica monetaria. (altro…)

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M5S si spacca, Fattori sta con De Falco e Nugnes: “C’è un clima di terrorismo psicologico”

mercoledì, Novembre 14th, 2018

Hanno votato in dissenso e la loro posizione è all’esame dei probiviri, che potrebbero decretarne l’espulsione. Gregorio De Falco e Paola Nugnes sono i responsabili della scivolata della maggioranza in Commissione al Senato sul decreto Genova e, a detta dei 5 Stelle, la pagheranno. Elena Fattori, un’altra dei dissidenti del Movimento, li ringrazia pubblicamente su Facebook per il loro “coraggio”, denunciando “un clima di terrorismo psicologico lontano da ogni forma di democrazia e condivisione”.

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Sovranismo bancario. Governo rottama la riforma delle Bcc di Matteo Renzi

mercoledì, Novembre 14th, 2018
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Manovra, Austria e Olanda: senza modifiche pronti alla procedura contro lʼItalia

mercoledì, Novembre 14th, 2018

Il governo italiano con i messaggi populisti sta “tenendo in ostaggio il suo stesso popolo”. Lo ha affermato il ministro delle Finanze austriaco Hartwig Loeger – riferisce Bloomberg – avvertendo che l’Austria insisterà per rafforzare il rispetto della disciplina fiscale pronta a sostenere la procedura di deficit se l’Italia non scende a compromessi rispetto alle richieste della Commissione.

Loeger ha manifestato il proprio disaccordo con la posizione del ministro Tria: “contrariamente a quanto sostiene il mio collega non si tratta di un affare italiano interno, ma di un affare europeo”. (altro…)

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Controllo delle mafie sul mercato delle scommesse online, 68 arresti

mercoledì, Novembre 14th, 2018

Le mafie si sono spartite e controllano il mercato della raccolta illecita delle scommesse online. E’ quanto emerso al termine di tre diverse indagini delle procure di Bari, Reggio Calabria e Catania, che hanno portato all’arresto di 68 persone e al sequestro di beni in Italia e all’estero per oltre un miliardo. Il volume delle giocate, riguardanti eventi sportivi e non, scoperto dagli investigatori, è superiore ai 4,5 miliardi.

Dalle indagini è emerso che i gruppi criminali si erano spartiti e controllavano, con modalità mafiose, il mercato delle scommesse clandestine online attraverso diverse piattaforme gestite dalle stesse organizzazioni. Il denaro accumulato illegalmente, il cui percorso è stato monitorato dalla guardia di finanza, veniva poi reinvestito in patrimoni immobiliari e posizioni finanziarie all’estero intestati a persone, fondazioni e società, tutte ovviamente schermate grazie alla complicità di diversi prestanome. (altro…)

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La Bce continuerà a sostenerci anche dopo la fine del piano Draghi

mercoledì, Novembre 14th, 2018

La crescita mondiale rallenta, frenata dalla crisi delle valute dei Paesi in via di sviluppo, dalle incertezze commerciali e da uno sviluppo disomogeneo, e anche in campo europeo alcuni dogmi cominciano a scricchiolare e si aprono spazi per discussioni sul futuro dell’euro e dell’economia comunitaria, che vedono la Banca centrale europea in prima fila.

L’istituto di Francoforte, rispetto alla Commissione, ha rappresentato negli ultimi anni uno dei pochi contraltari alla linea del rigore. A Mario Draghi e al suo quantitative easing si può certamente riconoscere il risultato di aver salvato l’euro da un default catastrofico nel medio periodo, ma non di avergli dato una coerenza strutturale nel lungo periodo (cosa che del resto richiederebbe poteri che lo statuto della Bce non contempla), e ora Francoforte guarda oltre la fine della sua fase più espansiva.

Certamente, Draghi non potrà, anche volendolo, riattivare il Qe nella sua versione integrale, dopo aver investito un capitale personale e politico notevole per permetterne la proroga sino a fine anno. Potrà però far sì che, sino alla fine del suo mandato, la Bce interpreti il suo mandato nella maniera più elastica ottimizzando le potenzialità a sua disposizione per prevenire una crisi monetaria o finanziaria. (altro…)

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La rivoluzione del gas naturale Come cambia il ruolo dell’Italia

mercoledì, Novembre 14th, 2018

È uno degli argomenti cardine della nostra epoca: la transizione energetica verso un modello che non abbia ripercussioni negative su clima e ambiente. Il settore dell’energia sta attraversando anni decisivi che vedono un ruolo sempre più cruciale per il gas naturale, che secondo le stime dell’International Energy Agency entro il 2040 rappresenterà, dopo il petrolio, la seconda fonte energetica per consumo con un aumento della domanda globale pari al 45%, superando così il carbone.

Il Gnl sarà con ogni probabilità la fonte energetica più utlizzata durante la transizione mondiale che vedrà un progressivo abbandono dei combustibili fossili per favorire la ricerca e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e sostenibili. E’ interessante citare una frase che da circa un ventennio circola nel settore dell’energia, pronunciata dall’ex direttore della Shell Hydrogen, una divisione del colosso RoyalDutch/Shell, Don Huberts: “Così come l’era della pietra non finì per mancanza di pietre, quella del petrolio non finirà per mancanza di quest’ultimo.”

Questo vuol semplicemente sfatare un mito che spesso parla di un mondo le cui nazioni un giorno si sveglieranno senza più trovare nemmeno una goccia della loro fonte principale di fabbisogno energetico. Distopìa che difficilmente si avvererà. Il passaggio verso il gas naturale prima, fonti rinnovabili e sostenibili poi, sta già avvenendo e procedendo a gran velocità. E i governi di tutto il mondo non staranno certo ad aspettare che si esaurisca anche l’ultimo pozzo di petrolio, piuttosto adotteranno (e stanno già adottando) strategie a lungo termine per avere una transizione meno traumatica possibile. Un esempio pratico è la Vision 2030 lanciata dal principe ereditario Bin Salman in Arabia Saudita per diversificare l’economia e le fonti energetiche, lanciando così il regno dei Saud verso uno scenario che non li vedrà più dipendere unicamente dal mercato del petrolio. (altro…)

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Il “fondo Di Maio” che piace a Casaleggio

mercoledì, Novembre 14th, 2018

Roma – Arriva puntuale il conflitto di interessi grillino. La Casaleggio Associati, l’impresa di Davide Casaleggio che è «gestore remoto» dei Cinque stelle, si lancia nel settore della Blockchain, una tecnologia diventata famosa per l’applicazione con i Bitcoin, che consiste in una sorta di registro digitale diffuso, utile a certificare, ad esempio, la provenienza di una merce attraverso la Rete, anziché attraverso un ente certificatore che potrebbe essere soggetto a interessi e influenze.

E proprio sullo sviluppo della Blockchain il ministero dello Sviluppo guidato da Luigi Di Maio ha deciso di dirottare un bel po’ di soldi pubblici. Il principale veicolo è un «Fondo per la Blockchain e l’internet delle cose» istituito con la manovra finanziaria e dotato di 15 milioni l’anno per tre anni. Ma l’entusiasmo di Di Maio per il settore è tale (il 15 ottobre annunciò «Ho appena firmato l’adesione alla Blockchain partnership initiative. L’Italia è entrata nell’era della Blockchain!») che si prevedono altri investimenti, a partire dal serbatoio della Cassa depositi e prestiti, oltre alla formazione di un gruppo di esperti presso il Mise. (altro…)

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