Prof, negozianti e dipendenti: chi ci perde con quota 100
mercoledì, Novembre 14th, 2018Quota 100 è ormai alle porte. E anche i tagli all’assegno. L’Ufficio Parlamentare per il Bilancio è stato chiaro: con la mossa del governo gli assegni saranno tagliati fino al 20 per cento.
Una stima che può toccare anche il 34% con un anticipo di circa cinque anni. In tanti di fatto si chiedono quanto possa essere coinveniente andare via prima con una riforma che supera la Fornero ma che dà un taglio secco agli assegni. Chi va via prima, ad esempio all’età di 63 anni con 43 anni e 3 mesi di contribuzione, con il nuovo ricalcolo della pensione potrà avvicinarsi all’80 per cento della sua ultima busta paga ma perderà una consistente fetta del suo rateo.
Non conviene quota 100 nemmeno ad un insegnante che all’età di 61 anni va in pensione con 38 anni di contributi. In questo caso al posto di un assegno potenziale di 1900 euro circa, ne arriva uno di 1.794 euro. Il tutto lasciando di fatto circa 6 anni prima rispetto ai paletti fissati dalla Fornero. (altro…)
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