Archive for Novembre, 2018

Ferruccio De Bortoli, il piano per annullare Di Maio e Di Battista: detta la via ai giornalisti

martedì, Novembre 13th, 2018

Dice che “bisognerebbe fare meglio il nostro lavoro, evitando che il microfono finisca in mano ai politici ed evitando le interviste via mail, che sono pessime. Le interviste devono essere fatte faccia a faccia, perché bisogna avere la possibilità di replicare alle risposte di chi si intervista”. Ferruccio De Bortoli, in una intervista concessa a Il Foglio, risponde così alle accuse e alle critiche che nei giorni scorsi sono state rivolte ai media italiani da alcuni esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle subito dopo la assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi. (altro…)

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L’Agcom sugli attacchi alla stampa: “Ledono i principi costituzionali”. Giornalisti in piazza da Bolzano a Palermo

martedì, Novembre 13th, 2018

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sottolinea “l’esigenza di un’informazione libera, pluralista, rispettosa della dignità delle persone, del ruolo delle forze politiche e dell’autonomia professionale dei giornalisti”.

Segnala pertanto – spiega una nota – che ogni attacco agli organi di stampa rischia di ledere il principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero, che è alla base del pluralismo dell’informazione e del diritto di cronaca e di critica”.

La presa di posizione dell’Agcom arriva dopo gli attacchi del Movimento Cinquestelle ai giornalisti. Il leader Luigi Di Maio, all’indomani dell’assoluzione della sindaca Raggi, ha infatti definito i giornalisti “infimi sciacalli”, mentre per Di Battista sono “pennivendoli-puttane”.

Proprio contro questo attacco, rafforzato da Luigi Di Maio, i giornalisti sono scesi in piazza da Bolzano a Palermo. A Roma la manifestazione si è svolta a Piazza SS Apostoli e alla fine Beppe Giulietti e Raffaele Lorusso, presidente e segretario della Federazione nazionale della Stampa, in accordo con la Federazione degli editori hanno annunciato che nei prossimi giorni tutti i giornali italiani pubblicheranno una pagina che riprodurrà l’articolo 21 della Costituzione. (altro…)

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Il M5S mette i giornali all’indice

martedì, Novembre 13th, 2018

Mentre Roberto Fico assicura che la libertà di stampa va tutelata e l’Agcom stigmatizza gli insulti di Alessandro Di Battista ai giornalisti, dal Movimento 5 Stelle arriva l’ennesimo – feroce – attacco ai media.

E in particolare a cinque testate messe “all’indice” dai grillini, che dopo la battaglia sulla prescrizione tornano a cavalcare un altro dei temi a loro cari, quello del conflitto di interessi.

Cinque testate e quattro editori. Tutti – sostengono – mossi da interessi industriali o da intrecci con il partito di riferimento. I nomi? I soliti “obiettivi” dei Cinque Stelle. Cioè Paolo Berlusconi (il Giornale), Marco De Benedetti (Repubblica e La Stampa), Francesco Gaetano Caltagirone (Il Messaggero) e Antonio Angelucci (Libero). (altro…)

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Più tasse sulle imprese. E il Pil frena

martedì, Novembre 13th, 2018

Roma L’industria è già in recessione. Ma nella legge di Bilancio ci sono per lo più penalizzazioni per chi produce.

Dal 2019, con la manovra del governo, avremo il sussidio di disoccupazione più generoso d’Europa, ma un 33% di imprese penalizzate.

Giornata di dati e analisi poco favorevoli al governo. Alle audizioni parlamentari sulla legge di Bilancio che si sono tenute alle commissione Bilancio di Camera e Senato, l’Istat ha smontato i dati sulla crescita. E sul fisco ha esaminato gli effetti distributivi e di variazioni del carico fiscale Ires per il 2019, derivanti dall’abolizione dell’Ace, dalla mancata proroga del maxi-ammortamento, e dall’introduzione della mini-Ires. Maurizio Franzini, presidente facente funzioni dell’istituto di statistica, ha spiegato che «nel complesso i provvedimenti analizzati generano una riduzione del debito di imposta Ires per il 7% delle imprese, mentre per più di un terzo tale debito risulta in aumento». L’aggravio medio di imposta, secondo l’Istat, sarebbe pari al 2,1%: l’introduzione della mini-Ires (-1,7%) non compensa gli effetti dell’abrogazione dell’Ace (+2,3%) e della mancata proroga del maxi-ammortamento (+1,5%)». Penalizzate in misura maggiore le imprese fino a 10 dipendenti. (altro…)

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Sgomberato il centro Baobab. “Non tolleriamo zone franche”

martedì, Novembre 13th, 2018

“Zone franche, senza Stato e legalità, non sono più tollerate”. Così questa mattina il Viminale ha ordinato lo sgombero del “Baobab Experience”, la tendopoli che accoglieva i “migranti in transito” a Roma e che aveva aiutato anche gli stranieri fuggiti dal centro accoglienza di Rocca di Papa dopo essere arrivati in Italia a bordo della Diciotti.

“L’avevamo promesso, lo stiamo facendo. E non è finita qui. Dalle parole ai fatti”, ha detto Matteo Salvini commentando la notizia.

Protestano invece i volontari che da tempo accolgono gli stranieri nel campo dietro la stazione Tiburtina di Roma. “Le questioni sociali, a Roma, si risolvono così: polizia e ruspa”, scrivono su Twitter, “Il Campidoglio a 5 stelle non è diverso né dai precedenti,né dalla Lega. Una vergogna infinita per questa città”. (altro…)

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Ponte Morandi, Genova ha il diritto di sapere

martedì, Novembre 13th, 2018

Il ponte di Genova, per i maghi dei sogni, ha un grave difetto: o c’è o non c’è. Meglio: verso la fine di maggio, quando arriveranno le elezioni europee, o ci sarà o non ci sarà. Perché un ponte no, un ponte che ha lasciato un vuoto immenso non solo per le 43 vite che si è portato via, per lo squarcio nel paesaggio dei genovesi, per i danni enormi inflitti al porto e a tutta l’economia ligure, per le polemiche incendiarie che ne sono seguite, non lo puoi nascondere neanche con le promesse più luccicanti. Son già passati tre mesi, da quel 14 agosto in cui il ponte Morandi venne giù sotto un diluvio. Tre lunghissimi mesi. Senza che sia stato neppure varato quel decreto legge ancora in discussione al Senato che dovrebbe consentire al commissario straordinario Marco Bucci, scelto dopo un tormentone di 51 giorni (in cui si è visto di tutto, dall’annuncio di Giancarlo Giorgetti che «sarà un tecnico, una figura manageriale» alle interviste a salve del papabile Claudio Andrea Gemme presto «spapato»), dovrebbe consentire, dicevamo, di muover almeno i primi passi formali. Ma con quali regole può muoversi il sindaco, se il decreto è già stato modificato più volte e rischia di esser modificato ancora? Prima di tutto, si chiede Il Secolo XIX, «Autostrade per l’Italia è dentro o fuori? A questo interrogativo se ne legano altri a cascata, capaci di far prender un’altra piega agli eventi. Un emendamento della maggioranza sdoganerebbe la possibilità che sia Aspi a demolire quanto resta del ponte.

Ma, sorvolando che un emendamento non è (ancora) una norma, quanto estensiva sarà questa apertura?» E quanto incideranno questi «ritocchi» sulla decisione, come spiegò Giuseppe Conte, di «delineare un percorso giuridico in deroga alle normative vigenti, che prevedono procedure di evidenza pubblica, al fine di accelerare quanto più possibile l’opera di ricostruzione»? Si spingerà davvero il decreto, per usar le parole preoccupate di Raffaele Cantone, a offrire «una deregulation» rischiosa? Ma questo, poi, darebbe sul serio un’accelerazione? O offrirebbe il destro a mille ricorsi, in un Paese dove il Ponte di Bassano (58 metri) è da tre anni esposto all’incubo di una piena fatale perché i «lavori urgenti» di rinforzo sono finiti in un pantano di cause giudiziarie? (altro…)

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Tim: Genish sfiduciato, le deleghe dell’ad a Conti

martedì, Novembre 13th, 2018

Amos Genish lascia la guida operativa di Tim. Il manager israeliano ha presentato le dimissioni a un consiglio straordinario del gruppo telefonico che si è riunito questa mattina alle 7 e ha deciso di conferire ad interim i poteri esecutivi al presidente Fulvio Conti. La nomina del nuovo amministratore delegato di Tim dovrebbe comunque avvenire in tempi brevi, forse già in settimana. E’ probabile che la scelta verrà fatta all’interno del consiglio di Tim o tra i manager della società. Nel primo caso le deleghe operative potrebbero passare ad Alfredo Altavilla, già braccio destro di Sergio Marchionne in Fca, che dal mercato viene visto come il candidato più accreditato. Nel caso della scelta interna si fa invece il nome di Stefano De Angelis, che fino a pochi mesi fa ha gestito Tim Brasil e che sarebbe gradito al fondo Elliott. (altro…)

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Carlo Nordio: “Quali magistrati vanno subito cacciati”, smontate le balle M5s sulla prescrizione

martedì, Novembre 13th, 2018
di Pietro Senaldi

«Da che sono andato in pensione, lavoro di più». Sembrava quasi impossibile. Ma il procuratore Nordio non mente: due editoriali alla settimana sul Messaggero, più l’ articolo nelle pagine di Cultura il sabato, l’ impegno alla Fondazione Venezia, quello alla giuria del premio letterario Campiello, la prossima inaugurazione a Mestre del museo Emme9, un’ opera da cento milioni. «E il tutto senza più la segretaria. Per me, che sono disordinato, abbandono il telefono dove capita e non sono abituato a organizzarmi non è semplice». Meglio parlare di giustizia allora, tema caldo, tanto per cambiare.

L’addio alla prescrizione è stato legato alla riforma del processo penale: equivale a dire che non si farà mai?
«Vuol dire che – nella migliore delle ipotesi – arriverà tra qualche anno.
Una riforma seria richiede tempi di elaborazione, e di discussione parlamentare, incompatibili con le date indicate.
E poi non si sa neppure che riforma vogliono. Mi creda, la prescrizione non sarà abolita, anche perché farlo sarebbe contrario all’articolo 111 della Costituzione, secondo il quale il processo deve concludersi entro termini ragionevoli».

Di che tipo di riforma avrebbe bisogno il nostro processo penale?
«I codici di procedura penale sono di due tipi. Quello inquisitorio e scritto, che avevamo fino al 1988, e quello accusatorio orale anglosassone, che abbiamo introdotto nell’ 89, adattandolo alle nostre tradizioni, cioè pasticciandolo. Quindi abbiamo bisogno di un codice coerente, che torni al passato o svolti definitivamente verso il sistema inglese, che io prediligo e vorrei copiassimo. Ma temo avremo un altro pastrocchio, se mai ci sarà». (altro…)

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Vittorio Feltri distrugge Alessandro Di Battista: “Perché fai schifo tre volte”

martedì, Novembre 13th, 2018
di Vittorio Feltri

Di Battista è un ex politico del Movimento 5 Stelle in procinto di tornare ad esserlo non sapendo fare un altro mestiere, tranne quello del cialtrone. È un uomo simpatico che, se c’ è da dire una cazzata, non si tira mai indietro. Attualmente soggiorna in Sudamerica, ne ignoriamo il perché: evidentemente si sente a suo agio tra gente più pagliacciona di lui. Ciascuno sceglie di vivere come gli garba.

Lui però tiene il piede in due ciabatte: una in America Latina, dove campa non sappiamo con quali risorse, e uno in Italia, dove forse pensa di tornare da conquistatore. Benché lontano dalla patria, egli non riesce a non impicciarsi delle mediocri vicende italiane. E recentemente ha rilasciato una dichiarazione definitiva. Questa: i giornalisti di casa nostra sono puttane, l’ attività delle quali è nota: farsi pagare in cambio di prestazioni sessuali o roba del genere.

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Libia, Haftar al vertice di Palermo. Oggi Conte incontra i leader insieme

martedì, Novembre 13th, 2018

Palermo, 13 novembre 2018 – Ieri è iniziata la conferenza internazionale di Palermo. Il futuro della Libia dipenderà dagli accordi che saranno trovati tra oggi e domani nel capoluogo siciliano. L’obiettivo è stabilizzare il Paese nordafricano, strappando la gestione della sicurezza alle milizie, unificando le istituzioni e fissando le linee guida – senza però stabilire una data – delle elezioni presidenziali e legislative. E alla fine è arrivato anche il comandante della Cirenaica Khalifa Haftar, in forse fino all’ultimo. Il maresciallo libico è stato ricevuto dal premier Conte, che felice per la sua presenza gli ha riservato una lunga accoglienza con una stretta di mano e una pacca sulla spalla. Ma dopo vari minuti di colloquio, il comandante della Cirenaica ha lasciato la villa e non ha partecipato alla cena di lavoro. Haftar è tornato più tardi per il colloquio bilaterale con il premier Conte. Il presidente del Consiglio italiano ha avuto dei colloqui bilaterali con tutti e quattro i rappresentanti delle fazioni libiche. “Il tuo contributo per questa Conferenza è importante”, è quanto sottolineato il premier nel corso del colloquio con il generale, il quale avrebbe risposto ricordando a Conte che lui stesso aveva promesso al politico italiano la sua presenza a Palermo per il summit sulla Libia. L’incontro bilaterale “è andato molto bene”, si apprende da fonti diplomatiche. Haftar, secondo le fonti, ha detto che considera Conte un “amico”, che si fida molto di lui e che la conferenza per la Libia “è una ottima occasione”. (altro…)

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