Archive for Novembre, 2018

Processi infiniti, è scontro I supermagistrati dicono no

giovedì, Novembre 8th, 2018

Parole dure, nette: «Cancellare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio significa fare a pezzi il principio di non colpevolezza».

A parlare così non è un teorico iper-garantista, e nemmeno un avvocato azzeccagarbugli, ma Riccardo De Vito, un magistrato, anzi il presidente di Magistratura democratica, la corrente di sinistra delle toghe. E poi: «Non si può partire dalla coda se non si riforma il corpo intero del processo». Chi è questo, il rappresentante di qualche camera penale? No, è Francesco Minisci, presidente dell’Anm. E ancora: «Io starei molto attento, non si possono tenere aperti i processi oltre tempi ragionevoli». Un difensore, stavolta? Macché, è Raffaele Cantone, il gran capo dell’Anac, l’agenzia anticorruzione. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Allarme Ue: meno Pil e più deficit

giovedì, Novembre 8th, 2018
marco bresolin
inviato a bruxelles

Un tasso di crescita per il 2019 «nettamente inferiore» a quello stimato dal governo (che punta all’1,5%). Un livello di deficit superiore a quel 2,4% scritto dal Tesoro nella nota di aggiornamento al Def. Una deviazione dal percorso di aggiustamento strutturale «ancor più ampia» di quella messa in conto dall’esecutivo. E di conseguenza un debito pubblico che non diminuisce. Questa mattina alle 11 la Commissione europea renderà note le sue previsioni economiche autunnali e il quadro dei conti pubblici italiani sarà ancor più fosco del previsto.

Il commissario Pierre Moscovici – incaricato di presentare i numeri – ha già anticipato i contorni della situazione a Giovanni Tria durante il faccia a faccia di lunedì, poco prima dell’Eurogruppo. E lo stesso giorno anche Mario Draghi ha lanciato un chiaro avvertimento al ministro, alla luce della situazione macro-economica. La notizia del richiamo è stata diffusa ieri dalla Reuters e confermata da diverse fonti Ue: nel corso dell’Eurogruppo il presidente della Bce ha fatto notare a Tria che con un debito così alto e un tasso di crescita così basso «serve un grado di responsabilità che va oltre le regole Ue». Il problema – ha spiegato Draghi all’inquilino di via XX settembre – non è tanto la cura imposta dai parametri europei, ma lo stato di salute dei conti pubblici italiani. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

La Camera ai democratici. “È pronto l’impeachment”

giovedì, Novembre 8th, 2018
paolo mastrolilli
inviato a new york

Investigare, legiferare, o fare un misto delle due cose. È il dilemma che devono sciogliere i democratici, per decidere la strategia da adottare nei prossimi due anni, con cui lanciare la corsa alla Casa Bianca nel 2020. Nelle dichiarazioni ufficiali, la probabile speaker della Camera Nancy Pelosi ha offerto la collaborazione bipartisan a Trump, per realizzare obiettivi comuni concreti nell’interesse dei cittadini. Una fonte interna al Partito democratico però ci rivela: «Diversi deputati stanno già preparando la richiesta per l’impeachment, e la presenteranno appena entreranno in carica».

La conquista della Camera consente all’opposizione di bloccare l’agenda del presidente, presentare la propria, e usare il potere di inchiesta delle commissioni per paralizzare l’amministrazione. Legiferare e realizzare obiettivi condivisi sarebbe la scelta più responsabile, ma non è detto che pagherebbe alle urne nel 2020. Investigare e ostruire sarebbe la reazione istintiva naturale, ma Trump già minaccia di usarla per costruirci su la sua campagna di rielezione, accusando i democratici di aver paralizzato gli Usa.

Pelosi ha indicato di voler seguire entrambe le strade. Ha detto che il suo partito ha già pronte diverse proposte di legge, alcune finalizzate all’approvazione collaborando con i repubblicani, e altre pensate per marcare il territorio. Tra le prime c’è un piano per ricostruire le infrastrutture, creando lavoro e crescita, mentre si ammoderna il paese. Poi c’è un’iniziativa per abbassare i prezzi delle medicine. Su questi due punti Trump è d’accordo, e quindi potrebbero procedere. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

La classifica dei migliori istituti italiani per andare all’Università o cercare lavoro

giovedì, Novembre 8th, 2018
raffaele angius

Scegliere la scuola superiore è il primo passo nella vita adulta di un giovane, che nella sua formazione pone le basi per il futuro. Per assistere ragazzi e famiglie nella scelta, Fondazione Agnelli lancia l’edizione 2018/2019 dell’Eduscopio: uno strumento semplice con cui le famiglie possono effettuare una ricerca personalizzata confrontando dati e punteggi degli istituti selezionati in base al proprio luogo di residenza. I percorsi possibili sono due: i più affini al proseguimento degli studi o quelli orientati all’introduzione nel mondo del lavoro. Questi ultimi sono classificati sia per percentuale di occupazione post-scolastica e coerenza del lavoro con gli studi scelti.

Milano

Per quanto riguarda i percorsi scolastici votati al proseguimento degli studi, L’Alexis Carrel supera il Sacro Cuore nella classifica dei Licei classici migliori della città, mentre l’Alessandro Volta resta primo tra gli scientifici. Per la prima volta nell’Eduscopio, debutta la categoria dei Licei di scienze applicate, dove eccelle l’Ettore Molinari. Tra gli Istituti superiori mirati all’introduzione lavorativa, il Pietro Custodi, l’Ernesto Breda, l’Amerigo Vespucci e il Correnti sono i migliori, rispettivamente in ambito economico, tecnologico, servizi e industriale.

 

Roma

Il Mamiani non è più al primo posto né tra i classici né tra gli scientifici: lo hanno superato il Torquato Tasso e l’Augusto Righi. Il Vittorio Colonna è primo invece per le scienze applicate. Nella classifica dei tecnici, l’Istituto di Via dei Papareschi, il Giovanni Giorgi, l’Amerigo Vespucci e il Carlo Cattaneo sono i primi classificati rispettivamente per l’ambito economico, tecnologico, servizi e industriale.

(altro…)

Rating 3.00 out of 5

Il ‘metodo Steve Jobs’ per manipolare le persone e ottenere quello che volete

giovedì, Novembre 8th, 2018

Dave Smith

Steve Jobs ha lanciato due delle aziende più creative e di maggior valore dei nostri tempi, Apple e Pixar – ma per arrivare fin lì non ha seguito sempre le regole.

Jobs ha dovuto affrontare molti ostacoli per far decollare Apple e Pixar. Aveva però un modo speciale di costruirsi la realtà a sua immagine, una specie di “effetto distorsione” da usare per persuadere le persone che le sue convinzioni erano cose vere, ed è questo il modo in cui ha mandato avanti le sue aziende.

 

Usava anche una serie di tattiche manipolatorie per assicurarsi la vittoria, specialmente quando era in riunione con alcuni dei dirigenti d’azienda più potenti al mondo.

Molti considerano Jobs un genio, e chiunque può imparare qualcosa dalle sue tattiche.

V’insegneremo come ottenere ciò che volete – che sia per la vostra carriera, o in generale nella vita – usando esempi tratti dalla vita di Jobs, molti dei quali dettagliatamente descritti nella biografia del cofondatore di Apple, scritta da Walter Isaacson.

Comunicate con passione. Le persone si fanno influenzare dalle emozioni forti.

Justin Sullivan/Getty Images (altro…)
Rating 3.00 out of 5

Gruber a Salvini: “Imbarazzato da foto Isoardi?”. Lui: “Non mi vergogno di aver amato”

giovedì, Novembre 8th, 2018

Ospite da Lili Gruber, Matteo Salvini commenta la fine della sua relazione con Elisa Isoardi. “L’ha imbarazzata la foto pubblicata dalla sua ex fidanzata?”, chiede la giornalista di Otto e mezzo riferendosi agli ultimi fatti di cronaca che hanno visto protagonista il ministro. “Non mi vergogno di aver amato”, replica il Salvini aggiungendo però di non voler commentare oltre la vicenda.

 

Video: La7

Rating 3.00 out of 5

Salvini, su Di Maio il sospetto che voglia staccare la spina al governo (stressato da sondaggi e Di Battista)

giovedì, Novembre 8th, 2018

Molto stanco, molto felice, molto arrabbiato. «Questa giornata è troppo bella per me, Di Maio e compagni non riusciranno a rovinarmela», si sarebbe sfogato Matteo Salvini durante il tour de force di ieri tra Senato, Viminale e Palazzo Chigi. Euforico per aver annunciato in conferenza stampa il taglio dei 35 euro per l’accoglienza ai migranti e portato a casa il primo via libera al decreto Sicurezza («Ore 12.19, il Senato approva!!! #DecretoSalvini, giornata storica»), il vicepremier leghista si è sentito bersaglio del fuoco amico. E i suoi si indignano: «Hanno provato in tutti i modi a oscurare un successo politico concreto e oggettivo». Ma sul tema incandescente di giornata, la prescrizione, il vicepremier avrebbe detto di non voler mollare: «Così è indigeribile». Forte anche del parere del presidente Anm Francesco Minisci.

«Obiettivo Betis-Milan»

Il tema sensibilissimo della giustizia ha diviso i vicepremier e creato un solco tra i gruppi parlamentari. Il sì alla fiducia sul decreto Salvini è andato in scena in assenza di Luigi Di Maio, a conferma dell’ondata di gelo calata tra il Carroccio e il Movimento. Il vertice di maggioranza è saltato, Salvini ha rivoluzionato la sua agenda per riportare al centro del dibattito le sue «vittorie» e i rispettivi spin doctor non hanno registrato contatti tra i leader. Soltanto alcune rapide telefonate più di cortesia che di sostanza tra Salvini e il ministro alla Giustizia Alfondo Bonafede. Peraltro, il vicepremier non è andato neppure al previsto vertice sulla Libia facendosi sostituire, previa telefonata al premier Conte, dal capo di gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi. Prima di chiudere chiudere la giornata pubblica sdrammatizzando: «Il mio obiettivo è arrivare a Betis—Milan senza litigare». (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Faac: il «capitalismo nel nome di Dio» funziona

giovedì, Novembre 8th, 2018
La storia inizia nel 2012 quando Michelangelo Manini, figlio unico del fondatore della Faac, Giuseppe, muore ad appena 50 anni. Single e senza eredi, regala il 66% dell’azienda di famiglia all’Arcidiocesi, insieme alle proprietà immobiliari e 140 milioni di liquidità in banca. Il restante 34% è della società francese dell’automazione Somfy, che offre poco più di un miliardo di euro per rilevare tutto, ma la Diocesi rifiuta. Nel frattempo i parenti di Manini intentano una causa che si conclude con un accordo datato 7 luglio 2014: la Curia liquida i parenti con 60 milioni di euro, con pagamento a rate. Nel maggio 2015 viene liquidato anche il socio di minoranza Somfy con uno scambio di azioni e, a quel punto, la Faac diventa al 100% dell’Arcidiocesi.
La seconda vita della Faac

Nel 2015 il cardinal Carlo Caffarra decide di affidare la gestione dell’azienda ad un trustee composto da tre professionisti: l’avvocato Andrea Moschetti (amministratore delegato insieme ad Adrea Marcellan, manager della Faac), l’avvocato Bruno Gattai e Giuseppe Berti (manager di Luxottica). Insieme formano l’assemblea dei soci ed hanno il potere di gestire e sviluppare l’azienda in autonomia rispetto alla proprietà. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Verso lo scorporo da Fs, si dimette lʼa.d. dellʼAnas Gianni Vittorio Armani

giovedì, Novembre 8th, 2018

Si è dimesso l’amministratore delegato dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, dopo la decisione da parte del ministro Danilo Toninelli di non proseguire nel processo di fusione con le Ferrovie. Il titolare del dicastero dei Trasporti aveva chiesto le dimissioni dell’intero Consiglio di amministrazione. Armani “ha preso atto della decisione e dell’apprezzamento a lui rivolto per il lavoro svolto”, e ha quindi ritenuto opportuno lasciare l’incarico.

E subito dopo le dimissioni di Armani anche i consiglieri Vera Fiorani e Antonella D’Andrea, espressione del gruppo Fs, hanno rassegnato le dimissioni facendo cosi’ decadere il cda composto da cinque membri. La prossima settimana è attesa l’indicazione sul nuovo consiglio che deve arrivare da Fs con la condivisione del ministro Toninelli e del Mef.

“Il vento sta cambiando anche in Anas. Al passato lasciamo sprechi, stipendifici e manovre meramente finanziarie”. E’ il commento di Toninelli rivolgendosi ai suoi follower su un social network ribadendo la forte contrarietà all’operazione voluta dal precedente governo. “Per il futuro – continua Toninelli – lavoriamo a una nuova Anas con meno gente dietro la scrivania e più tecnici che progettano, costruiscono e mantengono sicure le nostre strade”. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Genova, maxi sequestro di eroina: 270 chili nascosti in un container al porto

giovedì, Novembre 8th, 2018

La polizia ha scoperto e sequestrato centinaia di chili di eroina provenienti dall’Iran e nascosti all’interno di container nel porto di Genova. Si tratta del più ingente sequestro della sostanza stupefacente degli ultimi vent’anni. Le indagini hanno portato anche all’arresto di due persone. Nell’operazione sono state coinvolte anche le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie di Svizzera, Francia, Belgio e Olanda.

(altro…)

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.