Archive for Novembre, 2018

Ecco cosa prevede il decreto sicurezza

giovedì, Novembre 8th, 2018

Il decreto sicurezza è passato in Senato con il voto di fiducia. E’ composto da 40 articoli, regola l’immigrazione, la sicurezza pubblica, il ministero dell’Interno e l’Agenzia per i beni confiscati.

ImmigrazioneL’articolo 1 modifica parti del “Testo unico” sull’immigrazione e la condizione dello straniero del 1998. In particolare, abroga il permesso di soggiorno per motivi umanitari, che poteva essere concesso per due anni “per seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano” e permetteva di accedere al mercato del lavoro, al servizio sanitario nazionale e all’assistenza sociale. Il decreto lo sostituisce con sei tipologie più specifiche: vittime di tratta o di sfruttamento, violenza domestica, per cure mediche, per calamità nel Paese d’origine e per atti di particolare valore civile.

L’articolo 2 aumenta il tempo massimo di permanenza degli stranieri nei Centri di permanenza per i rimpatri da 90 a 180 giorni. Contestualmente, dispone anche la “costruzione” di nuovi centri entro tre anni dall’entrata in vigore del decreto e il “completamento, adeguamento e ristrutturazione” di quelli esistenti. Inoltre, in caso di sovraffollamento nei Cpr i migranti in attesa di identificazione possono essere trattenuti in “strutture diverse e idonee nella disponibilità dell’autorità di Pubblica Sicurezza” (art.4).

Per potenziare le attività di rimpatrio, l’articolo 6 del decreto stanzia 500.000 euro per il 2018, 1,5 milioni per il 2019 e ancora 1,5 milioni per il 2020. (altro…)

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Wall Street e Borse Ue in rialzo dopo il voto Usa. Spread in area 290

mercoledì, Novembre 7th, 2018

–di ed

Le Borse europee reagiscono con rialzi superiori all’1%, dopo due sedute piatte, all’esito delle elezioni di medio termine Usa che hanno visto i Democratici riconquistare la maggioranza della Camera dei Rappresentanti dopo otto anni ma mancare l’en plein lasciando il Senato ai Repubblicani. E’ partita bene anche Wall Street, mentre tra l’altro va avanti anche la stagione delle trimestrali.

Il risultato elettorale americano era quello maggiormente previsto da sondaggi ed esperti. «A questo punto – è il commento di Mps Capital Services – il Presidente Trump avrà maggiori difficoltà sul fronte interno ed in particolare a far passare la seconda fase del suo programma di riforme. Questo stato di cose potrebbe portare il Presidente Usa a concentrarsi sul fronte estero ed in particolare su quello commerciale, dove i vari trade act (come quello del 1962 e del 1974) gli consentono maggiore libertà di azione. Per quanto riguarda i risvolti sul mercato, le elezioni hanno portato ad acquisti generalizzati su Treasury e borse, mentre si è indebolito in maniera generalizzata il biglietto verde».

Dollaro ai minimi da 3 settimane con l’euro, Madrid la migliore
Il dollaro ha perso quota nei confronti dell’euro, arrivando anche a riconquistare livelli top da tre settimane in area 1,15 dollari (è tuttavia sceso rispetto a tale soglia, segui qui l’andamento dei principali cross)le Borse continentali (qui l’andamento degli indici) sono vivaci con Madrid e Milano a registrare le performance migliori e sono soprattutto le trimestrali a orientare gli indici azionari. Per quanto riguarda l’Ibex35 di Madrid, la spinta arriva dalle banche dopo una sentenza della Corte Suprema che toglie alle banche l’onere di pagare l’imposta di bollo sui mutui. (altro…)

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Filippo Taddei, l’allarme apocalittico dell’economista Pd sull’Italia: “Fuori dall’euro, stipendi devastati”

mercoledì, Novembre 7th, 2018

Quando l’Italia si ritroverà fuori dall’area euro, secondo l’economista Filippo Taddei l’economia nostrana dovrà fare i conti con una quantità di cataclismi, di entità smisurata. Il docente di economia internazionale alla John Hopkins University nella sua precedente vita era l’esperto economico più ascoltato da Matteo Renzi, è stato ispiratore del Jobs act finché lo stesso Renzi non lo ha rimesso in un cassetto, riportandolo alla sua cattedra a tempo pieno. Da allora però, riporta Italia oggi, Taddei non ha mai smesso di difendere il lavoro fatto a Palazzo Chigi tra il 2013 e il 2017 e soprattutto oggi profetizza lacrime e sangue per le politiche messe in piedi dall’attuale governo giallo-verde.

L’analisi militante di Taddei punta il dito sul famigerato “piano B” più volte evocato dal ministro Paolo Savona, quello che tratteggia lo scenario sull’eventuale abbandono della moneta unica: “Quando si sbandiera il piano B nei confronti dell’euro e tutti i giorni si dice di non volere uscire dalla moneta unica però si aggiunge un ma, beh è evidente che l’obiettivo è proprio quello, col conseguente disastro per tutti. Si stanno sfasciando i conti pubblici – assicura Taddei – che noi avevamo cercato di mettere a posto, confidando in una svalutazione futura del 25% in seguito al ritorno della lira, ma si tratta di calcoli completamente sbagliati e talmente pericolosi contro cui bisogna reagire”. (altro…)

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Luigi Di Maio, nella casa di famiglia il primo condono del vicepremier grillino

mercoledì, Novembre 7th, 2018

I primi ad approfittare del condono sono i Di Maio. Antonio, papà di Luigi e professione geometra, ha chiesto di sanare 150 metri quadrati di abusi edilizi su due livelli. Una “concessione” che è sepolta ma non dimenticata negli uffici comunali di Pomigliano d’Arco, riporta Repubblica. E adesso forse è più chiaro il motivo per il quale il vicepremier grillino non pronuncia mai la parola “condono”.

Il vicepresidente del Consiglio è nato e vissuto infatti in una bella palazzina, dove peraltro ha ancora la residenza, con tante irregolarità edilizie poi sanate e integrate dalle autorità locali. “Ampliamenti sul secondo e terzo piano“, ergo: camere da letto sorte dal nulla, bagni, tinello, studiolo.

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Governo a rischio: il contratto è saltato. Quelle voci nella Lega: a marzo si vota

mercoledì, Novembre 7th, 2018

Il contratto di governo è saltato. Nonostante l’apparente tregua tra Lega e Movimento 5 stelle sul decreto sicurezza passato al Senato, l’esecutivo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio ha i giorni contati. La “guerra degli emendamenti” è appena cominciata, scrive Francesco Verderami in un retroscena su il Corriere della Sera.

Durante una riunione della Lega alcuni dirigenti del partito hanno spiegato al leader che “quelli lì”, i grillini, “non possono gridare onestà onestà e poi agevolare le donazioni alle fondazioni e affossare i partiti”. Insomma, lo scollamento politico tra Carroccio e pentastellati ormai è evidente tanto che il leghista Paolini diceva ai colleghi di altri partiti a Montecitorio: “Si corre verso il voto anticipato. Ma non a giugno, a marzo“. (altro…)

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Adesso l’Ufficio al Bilancio mette nel mirino il dl Sicurezza

mercoledì, Novembre 7th, 2018

L’Ufficio per il Bilancio del Senato è ancora protagonista di uno scontro con il governo.

Dopo le tensioni sulla manovra e sul Def, l’Upb torna a picconare il governo. E questa volta lo fa su uno dei provvedimenti chiave per l’esecutivo: il dl Sicurezza che ha appena ricevuto il semaforo verde a palazzo Madama. A quanto pare, secondo l’Ufficio Bilancio, il provvedimento non rispetterebbe “tutte le disposizioni vigenti in termini di copertura e di legislazione corrente di bilancio”.

Poi i tecnici affondano il colpo e di fatto sottolineano l’assenza di un allegato che riporti una stima dell’impatto del decreto sulla manovra: “Non è al momento corredato dall’allegato che evidenzia gli effetti sia in termini di competenza, che in termini di impatto sui saldi di finanza pubblica”. (altro…)

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Condono della casa di famiglia, Di Maio attacca Repubblica. La nostra risposta

mercoledì, Novembre 7th, 2018

Luigi di Maio risponde a Repubblica sulla vicenda del condono della casa di famiglia a Pomigliano d’Arco. “Ho chiamato mio padre e gli ho chiesto cosa avesse combinato, mi ha spiegato che nel 1966 mio nonno, che ora non c’è più, costruì la casa dove vive tuttora la mia famiglia. Nel 1966 mio padre aveva sedici anni – ricorda Di Maio – e la casa fu costruita in base ad un decreto regio del 1942, ancora vigente nel 1966. Nel 1985, quando mio nonno non c’era più, mio padre venne a conoscenza di una legge per regolarizzare qualsiasi manufatto costruito in precedenza, e chiese di regolarizzare la casa”.

Di Maio, che si lamenta di come “non sia bello vedere la propria famiglia sbattuta a pagina 10 come i ‘furbetti del condono edilizio”, prosegue ricordando che il padre “presentò una domanda ad aprile 1986, io nasco tre mesi dopo, spero che mi si riconosceranno le attenuanti dell’incapacità di intendere e volere. Mio padre presenta la domanda ad aprile ’86, io nasco a luglio ’86. Nel 2006 mio padre riceve la risposta del comune che gli dice di pagare duemila euro e regolarizzare così la casa costruita nel 1966. Questo sarebbe il grande scoop di Repubblica, io condonista… Peccato però che non abbia mai titolato per gli scudi fiscali sotto i governi Renzi, Letta e Gentiloni”.

E aggiunge: “Mi perdonerete se oggi ho comprato Repubblica non lo farò spesso, lo farò solo quando serve”.

Ecco la risposta di Repubblica (altro…)

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Draghi striglia il governo “Italia deve ridurre debito al di là delle regole Ue”

mercoledì, Novembre 7th, 2018

“L’Italia deve ridurre il debito”. Il diktat durante l’Eurogruppo di ieri non è arrivato solo dai Commissari Ue e dai ministri economici dei Paesi membri, ma anche da Mario Draghi.

Come raccontano alcune fornti europee, infatti, il presidente della Banca centrale europea ha preso la parola durante la riunione per strigliare Giovanni Tria e richiamare l’Italia alla responsabilità. In particolare ha insistito sulla necessità di ridurre il debito elevato, dal momento che la disciplina fiscale “va oltre le regole Ue”.

Draghi ha parlato lunedì nella riunione a porte chiuse dei ministri delle Finanze della zona euro durante la quale il progetto di bilancio del governo italiano è stato criticato in blocco dagli altri Paesi dell’area euro. Al di là delle regole specifiche sulla ‘governance’ economica – questo il ragionamento e l’avvertimento di Draghi – uno Stato dell’unione monetaria deve assumersi la responsabilità in quanto compartecipe della responsabilità collettiva che deriva dall’adozione della stessa moneta. (altro…)

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Ora Di Maio infiamma lo scontro: “La prescrizione? La ama il Cav”

mercoledì, Novembre 7th, 2018

“La prescrizione? La ama il Cavaliere”. L’attacco al leader di Forza Italia arriva in una diretta su Facebook da Luigi Di Maio, che difende lo stop della norma dopo il primo grado di giudizio.

Riforma che sta spaccando il governo e infiamma lo scontro.

Silvio Berlusconi per la compravendita dei senatori – ricordate? – è stato prescritto 8 volte”, accusa il vicepremier grillino, “Stiamo parlando di questa gente qui, questi amano la prescrizione”.

Poi torna a richiamare Matteo Salvini al rispetto degli accordi presi a maggio, prima della formazione del governo: “È nel contratto di governo, un contratto a cui noi siamo leali come M5S e su cui non ho ragione di dubitare sulla lealtà di tutto il governo, perché quel contratto, se portato a compimento, cambierà l’Italia e io non vedo l’ora di farlo”, dice Di Maio, “Sono sicuro che sulla prescrizione raggiungeremo il miglior l’accordo possibile per gli italiani all’interno della legge anticorruzione”. (altro…)

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Pernigotti, il sindaco di Novi: “No alla chiusura dello stabilimento, è assurdo”

mercoledì, Novembre 7th, 2018

“E’ una decisione assurda e inaccettabile. Occorre capire le cause che hanno portato la proprietà a presentare sempre solo perdite, nonostante il settore dolciario tiri”. Lo ha affermato il sindaco di Novi Ligure (Alessandria), Rocchino Muliere, dopo l’annunciata chiusura della Pernigotti, storica azienda del cioccolato. “Parliamo di una proprietà che non ha mai investito un euro sullo stabilimento”, ha aggiunto.

 

Pernigotti, il sindaco di Novi: "No alla chiusura dello stabilimento, è assurdo"

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