Carta canta
giovedì, Novembre 29th, 2018di RAFFAELE MARMO
Il tempo gioca contro l’Italia. Ma Matteo Salvini e, soprattutto, Luigi Di Maio non devono averlo capito appieno. E continuano a fare i sovranisti con i risparmi degli altri. Dove gli altri, in questo caso, sono gli italiani. La trattativa con Bruxelles sembrava sbloccata dopo la cena del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia Giovanni Tria con i vertici della Commissione. E invece la palude italiana o, meglio, le sabbie mobili di un governo avvitato su se stesso hanno di nuovo inghiottito la possibile riduzione del deficit intorno al 2-2,2 per cento.
Non si spiegano altrimenti gli avvisi ai naviganti del commissario Vladis Dombrovskis che, non a caso, ha spiegato, se mai ve ne fosse bisogno, che serve una correzione robusta del rapporto deficit-Pil. E un documento ufficiale, non chiacchiere e melina. Un modo per dire: state ad almanaccare sullo 0,2 e neanche trovate un accordo quando, semmai, vi dovreste preoccupare che non basterà a salvarvi dalla procedura d’infrazione. (altro…)