Archive for Novembre, 2018

Gli industriali vanno all’assalto: “Una situazione imbarazzante”

mercoledì, Novembre 21st, 2018

“È evidente che la manovra non la boccia solo l’Europa”. Dopo l’apertura della procedura di infrazione da parte della Commissione Ue, anche Confindustria va all’attacco del governo.

“Lo sapevamo che la procedura di infrazione sarebbe arrivata: nessuna novità rispetto a come il governo ha inteso rapportarsi alla Commissione europea”, ha detto il presidente degli industriali, Vincenzo Boccia, “Il problema adesso è se vuole, se vogliamo vincere la sfida e impostare la manovra sulla crescita. Speriamo che si possa fare”. (altro…)

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L’Europa si riaccende con Wall Street. Già scontato il «no» Ue alla manovra

mercoledì, Novembre 21st, 2018

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Chiusura in rialzo per le Borse europee, incoraggiate dal recupero di Wall Street alla vigilia della festività del Ringraziamento, e dal rimbalzo del greggio. Milano ha guadagnato l’1,41%, nonostante la Commissione europea abbia di fatto bocciato la Legge di bilancio presentata dal Governo Conte per l’anno prossimo. La decisione, comunque, era del tutto scontata dai mercati. A questo punto si apre la prospettiva di una procedura di infrazione, la prima nella storia d’Europa. La strada, comunque, non avrà tempi immediati e gli esperti non escludono in questo lasso di tempo sviluppi incoraggianti. Lo spread è calato a 311 punti dal picco dei 330 di ieri e a dispetto dello scarso interesse mostrato dal mercato per il Btp Italia.

Andamento dello spread Btp / Bund

Ma l’Ocse taglia le stime sul pil italiano
Le Borse europee sono partite in rialzo, ben sapendo quale sarebbe stata la decisione della Ue sulla manovra varata da Roma. Gli operatori guardano a questo punto ai mesi futuri (l’apertura formale per la procedura di infrazione contro l’Italia è attesa per il 22 gennaio, ma potrebbe andare anche oltre quella data). (altro…)

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Manovra, Salvini: disposti a confronto. Conte: colpa del passato governo

mercoledì, Novembre 21st, 2018

 

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Per quanto attesa, la bocciatura di Bruxelles alla nostra manovra per «non rispetto particolarmente grave» delle regole di bilancio Ue scuote non poco la scena politica italiana.

E porta all’ennesimo vertice di Governo a Montecitorio – tuttora in corso – tra il premier Giuseppe Conte ed i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. A caldo, a dettare la linea della maggioranza è Salvini. Che prima gioca d’anticipo con un’apertura al confronto («Ho sempre detto che, fatti salvi i principi guida su pensioni, reddito, lavoro, partite Iva, se si vuole mettere in manovra di più sugli investimenti io sono disponibile a ragionare con tutti»), poi ironizza sulla lettera di messa in mora: «Aspettavo anche quella di Babbo Natale».

Salvini: disponibile a confrontarmi con Juncker, Moscovici o chiunque
Salvini da un lato conferma la “modalità dialogo” tra Roma e Bruxelles, promettendo una discussione educata «come sempre abbiamo sempre fatto». Dall’altro rilancia la linea dura degli ultimi mesi, con un «vado avanti» senza molti spiragli. Perché «se qualcuno vuole convincermi che la Fornero sia giusta io non ne sono convinto». (altro…)

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Manovra, l’Ocse boccia il governo: “L’Italia è un rischio per l’Europa”

mercoledì, Novembre 21st, 2018

“L’Italia rappresenta un rischio per l’Europa”. Presentando l’Economic Outlook 2018 a Parigi, la capo economista dell’Ocse, Laurence Boone, lancia l’allarme ponendo l’accento soprattutto sull’innalzamento dello spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi, anche se almeno per il momento “il contagio è limitato”.

A preoccupare, però, non è solo il differenziale. Secondo il report, infatti, “la crescita economica dell’Italia ha perso slancio e resterà debole”, tanto che le stime del nostro Pil per il 2019 sono state riviste al ribasso e portate a +0,9% dal +1,2% prospettato a settembre. Per il 2020, poi, l’istituto prevede una crescita dello 0,9%. Valori nettamente inferiori rispetto a quelli previsti dal governo Conte che nel Def aveva stimato un Pil in crescita dell’1,5% nel 2019 e dell’1,6% nel 2020.

Nel giorno della bocciatura della manovra economica, l’Economic Outlook pubblicato dall’Ocse getta nuova benzina sul fuoco perché fa a pezzi tutte le stime che il governo gialloverde aveva messo nero su bianco. (altro…)

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Manovra bocciata, Salvini: “Lettera Ue? Aspettiamo quella di Babbo Natale”. Conte: “Dialogo ma nostra strada è la migliore”

mercoledì, Novembre 21st, 2018
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La Commissione Ue boccia la manovra italiana. «Procedura di infrazione giustificata» Lo spread

mercoledì, Novembre 21st, 2018

I mercati lo avevano già previsto, la direzione era quella da settimane, e si sapeva. Ma adesso che c’è la conferma ufficiale la notizia fa comunque rumore: la Commissione europea boccia la manovra italiana e apre la strada alla procedura di infrazione. Bruxelles rigetta definitivamente il documento programmatico di bilancio del governo per il 2019 in considerazione della «violazione particolarmente grave» delle regole di bilancio. Un passo che non è altro che «la conseguenza logica e inevitabile della decisione presa dalle autorità italiane», commenta il commissario Ue Pierre Moscovici. «La nostra analisi – scrive la Commissione – suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata». A questo punto, stando almeno a quanto si apprende da fonti Cinque Stelle a Palazzo Chigi, il governo intende fornire una dettagliata spiegazione degli obiettivi e dei parametri contenuti nella legge di bilancio ma senza comunque apportarvi modifica alcuna. Il premier Conte si dice convinto della solidità dell’impianto della manovra ed è pronto a spiegare nel dettaglio a Juncker la manovra e il suo senso, «al di là dei numerini». Perché, si ribadisce, «i nostri economisti la ritengono adeguata». La spiegazione sarà contenuta in un dossier di «tante pagine e molto tecnico». Non è della stessa idea, al momento, Moscovici: «Negli ultimi mesi c’è stato un autentico impegno di dialogo della commissione, abbiamo incontrato Giovanni Tria più volte di quanto possa ricordare ma le nostre domande, i nostri dubbi permangono. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta a queste domande. Da dove proviene questa crescita aggiuntiva? Chi pagherà il costo di questa maggiore spesa? Noi continuiamo a credere che questo bilancio abbia dei rischi. Stiamo prendendo le nostre responsabilità nell’interesse dei cittadini italiani e nella zona euro». (altro…)

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COMUNICATO STAMPA RATI – OFFICINA DIGITALE 2018

mercoledì, Novembre 21st, 2018

«ABRUZZO CODING» tra pensiero computazionale e didattica laboratoriale

Venerdì 23 novembre a Lanciano le Scuole del Sangro Aventino presentano le loro attività innovative alla Comunità locale

 

LANCIANO – L’Officina Storica Sangritana di Lanciano torna ad essere teatro di laboratori, performance ed esibizioni dell’innovazione didattico-pedagogica con “OFFICINA DIGITALE 2018” – «ABRUZZO CODING» tra pensiero computazionale e didattica laboratoriale, in programma venerdì 23 novembre 2018 a partire dalle 15.45.

L’idea di tornare nella grande Officina storica della Sangritana è nata e condivisa tra l’Associazione (Rete di Abruzzesi per il Talento e l’innovazione) e ben 18 Scuole dell’Ambito scolastico 7 del Sangro Aventino resa possibile dalla reiterata ospitalità dell’omonima Azienda trasporti.

Come per le gloriose edizioni delle “Notti dei ricercatori” si torna in un luogo suggestivo ed evocativo che ben si presta ad ospitare eventi dai robusti e coraggiosi contenuti innovativi

Questa volta sono gli alunni e gli inseganti delle Scuole di ogni ordine e grado a presentare alla Comunità locale di appartenenza le attività derivanti dalla innovazione didattico-pedagogica realizzata in questo ultimo triennio; è questo il senso dell’evento organizzato dai Dirigenti scolastici insieme ai Soci dell’associazione RATI, in programma venerdì 23 novembre dalle 15.45 presso l’Officina storica della Sangritana, con ingresso dalla vecchia Stazione (Piazzale Dellarciprete).

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Il grande Nulla che si mangia tutto

mercoledì, Novembre 21st, 2018

di Marco Damilano

Il regime non riuscì a creare una propria classe politica e fallì sul terreno di quei ceti borghesi che avrebbero dovuto essere il punto di forza… Non solo non fu capace di crearla, ma era esso stesso la causa, principale e quindi ineliminabile di questa incapacità. Da qui il dramma del regime e la sua più intima condanna all’autodistruzione, a prescindere da quelle che furono poi le cause “esterne” della sua fine».

È il giudizio sintetico sulla parabola del ventennio fascista, formulato qualche decennio fa dal suo storico più illustre, Renzo De Felice. Mi è tornato in mente in questi giorni di polemiche furiose su borghesi, borghesucci, madamine e su altre parole che non sto qui a ripetere. Torna la borghesia nelle polemiche di questi giorni, a proposito della manifestazione di Torino Sì-Tav, a sorpresa, perché si tratta di un attore in gran parte assente nella vicenda italiana. Da noi, a differenza che in altri Stati europei, c’è la debolezza, l’assenza, l’incapacità della borghesia di caratterizzarsi come portatrice dell’interesse generale del Paese, il suo essere attratta da interessi piccoli, particolari, mediocri. Un enorme e indistinto ceto medio che non è mai riuscito a diventare borghesia, l’ha definito Giuseppe De Rita (Repubblica, 14 novembre), «un magma sociale che sobbolle proprio perché non riesce a fare quel salto».

Dopo il voto del 4 marzo e la vittoria del Movimento 5 Stelle, arrivato a percentuali superiori al trenta per cento e paragonabili a quelle dei grandi partiti rappresentanti di quel corpaccione centrale dell’elettorato italiano come la Democrazia cristiana, in tanti si sono chiesti, con speranza o con timore, se da quel magma politico sarebbe emerso l’embrione di una classe dirigente o se sarebbe rimasto un network di umori, un megafono di rancori, un insieme di frustrazioni impossibile da riportare all’interesse generale, nonostante l’identificazione con una piattaforma che prende il nome di Rousseau. (altro…)

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Affreschi sul soffitto e statue dorate, dentro le ville dei Casamonica

mercoledì, Novembre 21st, 2018

Affreschi sul soffitto della cucina e statue dorate di cavalli. E’ quanto hanno trovato gli agenti della polizia locale di Roma nelle ville abusive del clan dei Casamonica sequestrate, che saranno demolite.

CORRIERE TV

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Cambiare il passato: un vizio totalitario

mercoledì, Novembre 21st, 2018

Non è certo un male che in Parlamento si parli e si discuta di storia – maestra di vita, ahimè, in una classe di asini – se lo si facesse in modo non prevenuto e fazioso: com’è avvenuto ieri durante le celebrazioni per il centenario della nuova aula della Camera.

In quell’aula che Mussolini definì «sorda e grigia» (oggi colorata e colorita da deputati variopinti nei modi e negli abiti) sembra che abbia prevalso la faziosità, sia da parte di chi ha organizzato, sia da parte di chi ha commentato.

È dai tempi di Omero, ma anche prima, che la storia viene interpretata, celebrata, manipolata a seconda delle convenienze: in genere quelle dei vincitori. È accaduto in tutti i tempi e in tutti i paesi, e si continuerà così, perché il passato è la base del presente e annuncia il futuro. Interpretandolo in un certo modo – e più spesso manipolandolo – si cerca in realtà di sembrare diversi da quello che si è, e comunque di attribuire la colpa ad altri per ciò che non va. (altro…)

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