Archive for Novembre, 2018

«Scattavo foto e piangevo Firenze sfigurata dal fango»

domenica, Novembre 4th, 2018

Franco Zeffirelli e l’alluvione di 52 anni fa. «Il mio documentario
convinse tanti giovani a venire come volontari»

«Scattavo foto e piangevo Firenze sfigurata dal fango»

L’ha voluto vedere ancora una volta il video dell’alluvione di quel novembre del ‘66. E all’ultima sequenza, quando la ruspa scava via il fango dal Lungarno, Franco Zeffirelli ha incrociato lo sguardo con il figlio Pippo e si è commosso. «Vedo ancora gli occhi della gente disperata che camminava nella melma — racconta il maestro — e le strade, le piazze, le chiese, i monumenti devastati dall’acqua nera e maleodorante. Firenze era una laguna, una Venezia sfigurata. Non c’erano strade e vicoli, ma canali di poltiglia putrida. E io, immerso con le gambe in quel mare, dicevo al cameraman che cosa doveva girare e scattavo foto piangendo». (altro…)

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Ma adesso rischiamo davvero una recessione? L’Economia domani gratis

domenica, Novembre 4th, 2018

Ma adesso rischiamo davvero una recessione? L’Economia domani gratis

L’incubo recessione si avvicina. E la cosiddetta «manovra del popolo» potrebbe rivelarsi un clamoroso acceleratore. A spiegarlo nel prossimo numero de L’Economia, domani in edicola, Ferruccio de Bortoli che avverte: «Non solo il reddito di cittadinanza che favorirà il lavoro nero e la pigrizia attendista di un certo diffuso fatalismo italico. Non solo la pensione di cittadinanza con tutti i suoi effetti contabili futuri. Ma persino il mutuo di cittadinanza a tasso zero per chi, non si sa bene con quali requisiti, ne avrà diritto. E, addirittura, il terreno gratuito (ovviamente di cittadinanza) a chi farà il terzo figlio e chissà come scoprirà un’innata passione per l’agricoltura. La pressione fiscale, intanto, non scende. Il condono impartisce la peggior lezione di diseducazione civica. L’effetto sulle entrate fiscali è incerto. Anche un prodigioso balzo dei consumi sarebbe difficilmente traducibile in una corposa crescita supplementare». Insomma, secondo de Bortoli, il messaggio per l’Italia e il suo governo è pericolosamente semplice: «Attenti a non trovarvi, lungo il crinale di una maggiore spesa in deficit con pochi investimenti, scoperti e indifesi in caso di choc esterni. Il conto sarebbe devastante sul versante del finanziamento del debito. L’ombrello monetario della Bce si sta chiudendo. E se dovessimo chiedere un aiuto, le condizioni sarebbero severe. Nei macrotrend, il rischio Italia per fortuna non c’è. Ma forse perché siamo diventati, nel nostro isolamento, irrilevanti. Ed è inutile fare la faccia feroce con chi volge lo sguardo altrove». (altro…)

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Cina, i diritti negati e il peso dei soldi

domenica, Novembre 4th, 2018

Da oltre un decennio non si contano le proteste e le critiche rivolte dall’opinionepubblica italiana al governo degli Stati Uniti per la prigione di Guantanamo. Cioè per la detenzione in quella base americana nell’isola di Cuba di qualche centinaio (attualmente credo solo qualche decina) di persone di varie nazionalità gravemente sospettate di appartenere a formazioni terroristiche islamiche: detenzione tuttavia senza processo, e quindi a tutti gli effetti illegale secondo le buone regole dello Stato di diritto. Anche per questo appare davvero singolare il silenzio assoluto che invece ha accolto proprio in Italia la notizia dell’inasprimento delle misure repressive già durissime e di pari illegalità che il governo della Repubblica Popolare Cinese ha recentemente deciso nei confronti degli Uiguri. Cioè di una popolazione turcofona, musulmana sunnita, non di etnia Han, abitante nella regione di confine dello Xinjiang, dove fino a poco fa essa rappresentava la maggioranza, e la cui colpa, agli occhi di Pechino, è quella di voler mantenere la propria identità. Il governo cinese ha intrapreso da tempo una politica di radicale snazionalizzazione della popolazione uigura vietando le pratiche religiose, l’uso della lingua e ogni forma di organizzazione autonoma, con relativo controllo poliziesco attraverso la vigilanza sull’accesso a internet e la diffusione in tutti gli spazi pubblici di videocamere dotate di software avanzatissimo per il riconoscimento facciale. Vige inoltre l’obbligo per le famiglie sospette di ospitare nel loro seno rappresentanti dello Stato per soggiorni più o meno lunghi, e infine una serie di discriminazioni a vantaggio degli immigrati Han il cui arrivo nella regione viene favorito in ogni modo. (altro…)

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4 Novembre, Mattarella: “Nessuno Stato ce la farà da solo”

domenica, Novembre 4th, 2018

“Nessuno Stato, da solo, può affrontare la nuova dimensione sempre più globale. Ne uscirebbe emarginato e perdente. Soprattutto i giovani lo hanno compreso”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel centenario della fine della Grande Guerra. “Oggi – ribadisce il capo dello Stato – possiamo dirlo con ancora maggior forza: l’amor di Patria non coincide con l’estremismo nazionalista”.

4 Novembre, Mattarella: "Nessuno Stato ce la farà da solo"

“Le democrazie hanno bisogno di un ordine internazionale che assicuri cooperazione e pace – ricorda Mattarella al Corriere della Sera – altrimenti la forza dei loro stessi presupposti etici, a partire dall’inviolabilità dei diritti umani, rischia di diventare fragile di fronte all’esaltazione del potere statuale sulla persona e sulle comunità”.

“Il 4 novembre 1918 – dice il presidente – è il giorno della piena conquista dell’Unita’ d’Italia, con Trento e Trieste, al prezzo di centinaia di migliaia di morti e di sofferenze immani”. Poi, “il fascismo fece propria e diffuse l’idea della guerra ‘generatrice’ della Patria, attraverso il sangue degli italiani”. (altro…)

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Fisco, stangata da 57 miliardi. Tasse locali a rischio boom

domenica, Novembre 4th, 2018

di ACHILLE PEREGO

Milano, 4 novembre 2018 – Cinquantasette miliardi. Li verseranno questo mese al Fisco gli italiani. Da sempre novembre è il periodo dell’anno più impegnativo per i contribuenti: l’Erario fa cassa. La super cifra sarà pagata, secondo i calcoli dell’ufficio studi della Cgia di Mestre, per gli acconti Ires e Irpef, i versamenti dell’Iva, dell’Irap e delle addizionali regionali, comunali e le ritenute dell’Irpef dai lavoratori dipendenti, i possessori di altri redditi e soprattutto da imprenditori e autonomi. Il gettito tributario complessivo si aggira attorno ai 500 miliardi l’anno, in una serie di scadenze fiscali che si concentrano proprio tra novembre/dicembre e giugno/luglio.

L’imposta più onerosa che imprese e lavoratori autonomi verseranno è l’Iva, che comporterà un incasso per il Fisco di 15 miliardi. Segue l’acconto Ires in capo alle società di capitali che anticiperanno all’Erario 14 miliardi. I collaboratori e i lavoratori dipendenti, attraverso i datori di lavoro, daranno invece al Fisco le ritenute per un importo pari a 11,5 miliardi. L’acconto Irpef costerà alle aziende 7,4 miliardi mentre l’Irap implicherà un prelievo di 6,5. Le ritenute Irpef dei lavoratori autonomi e l’addizionale regionale sempre Irpef peserà in entrambi i casi per poco più di un miliardo. Infine l’addizionale comunale Irpef e le ritenute bonifici detrazioni Irpef preleveranno dalle casse delle aziende 400 e 177 milioni.
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Maltempo, 10 vittime nel Palermitano. Famiglia sterminata, morti 2 bimbi

domenica, Novembre 4th, 2018

Roma, 4 novembre 2018 – Il maltempo continua a fare vittime: le piogge torrenziali hanno fatto strage la scorsa notte in provincia di Palermo, dove dieci persone sono morte e due risultano disperse. Nove delle vittime facevano parte della stessa famiglia, sorpresa in una villa di Casteldaccia dalla piena del fiume Milicia che ha allagato la casa: sono morti annegati padre, madre, figli e nonni. Tra i corpi recuperati dai vigili del fuoco, quelli di due bambini di 1 e 3 anni, e di un adolescente di 15 anni. L’altra vittima si registra a Vicari. E’ un benzinaio travolto dalle acque con la sua auto mentre era con amico che adesso è disperso. A Corleone è disperso un medico quarantenne, del quale si sono perse le traccia dopo che ha abbandonato la sua auto su una strada intransitabile per gli allagamenti. Tragedia sfiorata a Monreale, dove una frana ha investito una palazzina abitata da otto famiglie che sono riuscite ad abbandonare in tempo l’edificio. Forti piogge pure ad ad Agrigento, dove ha esondato il fiume Akragas e la piena si è riversata nel quartiere del Villaggio Peruzzo. Una cinquantina di famiglie sono state evacuate.

LE VITTIME – Le vittime sono Antonino Giordano, 65 anni, la moglie Matilde Comito, 57 anni, Federico Giordano, 15 anni, sua madre Stefania Catanzaro, 32 anni, Rachele Giordano, di un anno, Francesco Rugò, 3 anni, Marco Giordano, 32 anni, sua sorella Monia Giordano, 40 anni, Nunzia Flamia, 65 anni. Altre tre familiari delle vittime si sono salvati, e tra questi Giuseppe Giordano, marito di Stefania Catanzaro e padre di Federico Giordano. E’ stato uno dei tre superstiti a dare l’allarme con il telefono cellulare. Quando la piena ha travolto la casa è riuscito a salire su un albero ed è così scampato alla furia dell’acqua.
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Manovra, reddito di cittadinanza a rischio flop

domenica, Novembre 4th, 2018

di CLAUDIA MARIN

Roma, 4 novembre 2018 – Rischio trappola o rischio flop. Il destino del reddito di cittadinanza di matrice grillina oscilla, secondo addetti ai lavori ed esperti del settore che operano nelle stesse strutture del ministero del Lavoro, tra i due estremi indicati. E così, mentre la misura-bandiera dei 5 Stelle finisce al centro della contesa con la Lega (con Armando Siri che, dopo Giancarlo Giorgetti, la mette in discussione), crescono anche le perplessità e le obiezioni di chi si «occupa» di povertà e di politiche attive da qualche decennio.

Nel mirino una serie di aspetti dell’operazione che rischiano di trasformare l’intervento o in una trappola assistenziale senza uscita o in un sostegno per pochi e, dunque, in una soluzione-beffa rispetto alle aspettative. Da un lato, infatti, per le caratteristiche della platea interessata (persone in povertà assoluta) lo strumento può rivelarsi inappropriato ai fini dell’attivazione lavorativa, con la conseguenza di diventare «eterno».

Dall’altro, se i requisiti saranno eccessivamente stringenti (Isee contenuto, esclusione di chi ha casa o altri sussidi), rimarranno fuori moltitudini di «poveri» con tutte le conseguenze del caso. In mezzo, tutte le difficoltà applicative: dalla messa a punto della strumentazione (card selettive per spese ammesse, banche dati e via di seguito) alla predisposizione di misure deterrenti per evitare i furbetti del reddito (con lavoratori che passano in nero per averlo, per esempio).

Ecco i punti critici della misura:

1 – Assegno per poveri o disoccupati? Uno strumento troppo confuso (altro…)

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Scintille pure su prescrizione “Lo stop una bomba atomica”

sabato, Novembre 3rd, 2018

Ufficialmente non ci sono frizioni nel governo. Le tensioni sul reddito di cittadinanza sono solo “polemiche inutili e pretestuose” e la maggioranza va avanti compatta.

Ma dopo le perplessità espresse ieri dal sottosegretario Giorgetti sul sussidio dei 5 Stelle, oggi è Giulia Bongiorno a frenare sulla riforma della prescrizione voluta da Alfonso Bonafede.

“Bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio significa mettere una bomba atomica nel processo penale e io questa cosa non posso accettarla e non posso non segnalarla”, ha detto il ministro della pubblica amministrazione a L’intervista di Maria Latella su SkyTg24, “Credo che si possa trovare l’accordo. Ciò che è dentro al contratto va attuato. Ma questo è un emendamento, è una novità dell’ultima ora e sono molto preoccupata, perché bloccherebbe il sistema. Non ci sarebbero più Appello e Cassazione. Mi sono battuta anche al tempo del governo Berlusconi, non ho un’ideologia, così come non mi andava bene quella breve, così non mi va bene di cancellare la prescrizione, che ha una sua etica, perché lo Stato dice a un imputato, io ti processo, ma entro 7 anni, perché non possiamo tenere un imputato ostaggio per sempre, anche se colpevole”. (altro…)

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Maltempo, protezione civile: “In Veneto situazione apocalittica”. In Friuli colpita anche la seconda foresta degli Stradivari

sabato, Novembre 3rd, 2018

“La situazione  è pesante, apocalittica, strade devastate, tralicci piegati come fuscelli”. Lo ha detto a Belluno il direttore del Dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli all’incontro con il presidente del Veneto Luca Zaia, al termine del sopralluogo sulle zone colpite dal maltempo.”Dobbiamo partire subito perché se dobbiamo attendere la conta dei danni ci attiveremo almeno tra due mesi. Abbiamo una sofferenza in tutta Italia, ma in questo territorio è molto più pesante”.

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Un quadro allarmante in Veneto.  “Abbiamo registrato venti fino a 180 km orari nelle valli e dunque la devastazione è stata simile a quella della Liguria. Chiederemo la dichiarazione dello stato di emergenza per le prime risorse – ha aggiunto Borrelli -. Poi normative ed ordinanze per la gestione dei detriti e gestione delle procedure di appalto per i lavori di ripristino. Dopo agosto il coordinamento nazionale della protezione Civile si è riunito per modificare il codice degli appalti. Avevamo auspicato delle norme da impiegare nell’ emergenza”. (altro…)

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O li fermate o siete complici

sabato, Novembre 3rd, 2018

A Bruno Vespa, che lo ha intervistato per il solito libro strenna di Natale, il braccio destro di Salvini, Giancarlo Giorgetti, la verità l’ha detta: questo reddito di cittadinanza fortemente voluto dai Cinquestelle è un vero casino e non è detto che potrà vedere la luce.

Giorgetti non ne fa una questione politica, ma tecnica. Ancora oggi, con la Finanziaria in corso di voto, non si sa chi avrà diritto al sussidio, come sarà erogato e a che condizione, chi dovrà controllare e via dicendo. In altre parole i Cinquestelle, sulla loro promessa regina, sono in alto mare e per di più in stato confusionale. L’unica certezza è che rischiamo di buttare al vento tra i sei e i nove miliardi, tanto è il costo del solo avvio della procedura. Di Maio e Conte non si rassegnano all’evidenza e spingono per staccare il primo assegno entro aprile, mese fatidico che precede le elezioni europee. In altre parole i Cinquestelle vogliono fare pagare a tutti gli italiani la loro campagna elettorale, comperare il voto di chi preferisce l’assistenza al lavoro. (altro…)

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