Archive for Novembre, 2018

Europa prudente, torna in scena la paura dazi. Piazza Affari -0,43%

martedì, Novembre 27th, 2018

–di e

Piazza Affari, che ha cambiato direzione più volte , ha chiuso in modesto calo (-0,43%) con l’andamento in rosso di Wall Street. Anche le altre Borse europee hanno finito in discesa (Parigi -0,24%, Francoforte -0,4%, Madrid -0,05% e Londra -0,2% circa) una seduta incerta, orientata dalle rinnovate tensioni sui dazi e dall’attesa per il G20 di Buenos Aires, nel fine settimana. Sul fronte geopolitico, Trump torna a farsi sentire: il presidente si è dichiarato pronto a implementare i dazi (al 10 o 25%) sui rimanenti 267 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina qualora il dialogo con Xi al G-20 non avesse esito positivo. «Stamani sui mercati si è registrata una certa volatilità dopo la notizia del portavoce del ministero degli Esteri cinese, secondo cui durante una telefonata del 1 novembre, Trump e Xi si sono impegnati a raggiungere un accordo per un beneficio comune», sottolineano gli analisti di Mps Capital Services.

Per quanto riguarda l’Italia, il mercato continua a scommettere, seppure con maggiore prudenza, su una maggiore apertura nei confronti della Ue da parte del Governo. Apertura che gli investitori giudicano positivamente, ma che non è detto porti a un accordo. Dal vertice di ieri sera non è uscita una revisione ufficiale dei numeri del deficit, ma l’intenzione sembra essere quella di una riduzione per evitare lo scontro con Bruxelles. In una giornata di aste, lo spread BTp/Bund ha chiuso a 295 punti, sui livelli dell’apertura, contro i 290 della vigilia.

Andamento dello spread Btp / Bund (altro…)

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Manovra, Salvini ora gela la Ue: “Non faremo un nuovo documento”

martedì, Novembre 27th, 2018

Il governo non scriverà un nuovo documento sulla manovra economica da inviare a Bruxelles.

“Ci sarà la manovra economica che spetta al Parlamento approvare – mette in chiaro Matteo Salvini – quindi mi sembrerebbe originale e ingeneroso che qualcuno dall’Unione europea prendesse dei provvedimenti sanzionatori prima ancora che la manovra esista”. Le dichiarazioni rilasciate dal vice premier leghista, a margine della inaugurazione del nuovo anno accademico alla Scuola di perfezionamento della Polizia, raffreddano i rapporti tra l’esecutivo gialloverde e la Commissione europea che in questi giorni stanno trattando per evitare all’Italia la procedura di infrazione. “Non siamo una monarchia ma una repubblica parlamentare – scandisce – quindi fino a quando non passa dal Parlamento la manovra non esiste”. (altro…)

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Manovra, quota 100 per le pensioni da aprile. Divieto di cumulo per 5 anni

martedì, Novembre 27th, 2018

ROMA – Per disinnescare la procedura d’infrazione di Bruxelles, ora Lega e Cinquestelle devono ridimensionare la portata delle loro riforme simbolo – quota 100 per la pensione e reddito di cittadinanza – in modo da abbassare il deficit statale.

Disincentivo rafforzato. Il meccanismo di quota 100 resta identico. Si andrà in pensione a condizione di centrare il numero 100 tra età anagrafica e anni di contributi, ed avendo comunque almeno 62 anni. Potrebbe entrare in campo però il divieto di cumulare l’assegno pensionistico con altri redditi (da attività professionali o collaborazioni saltuarie). Chi si ritirerà a 62 anni (nel 2019) dovrà sottostare al divieto di cumulo per 5 anni.

Gli anni del divieto scenderanno al crescere dell’età anagrafica. In questo modo, il divieto di cumulo decadrà a 67 anni, quando scatta il requisito per la pensione di vecchiaia.

Finestre mobili. Il divieto di cumulo dovrebbe contenere le uscite pensionistiche intorno a quota 250-270 mila nel 2019. Per limitare la spesa, inoltre, il pagamento della pensione avverrebbe con un ritardo di tre mesi (nel settore privato) e di sei mesi (nel pubblico) rispetto al momento in cui è maturato il diritto all’assegno (grazie al meccanismo delle “finestre mobili”). A contenere la spese concorrerà, infine, il blocco delle uscite dal settore scuola fino a settembre 2019. (altro…)

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Amazon diventa anche corriere: ok alla licenza di operatore postale

martedì, Novembre 27th, 2018

MILANO -Gli acquisti online? Presto potrebbero arrivare a casa consegnati direttamente da Amazon. Il colosso dell’e-commerce ha ricevuto dal Ministero dello Sviluppo economico la licenza di operatore postale a tutti gli effetti, alla pari ad esempio di Poste Italiane o altri corrieri.

Nel dettaglio, nell’elenco degli operatori postali del Mise aggiornato al 16 novembre scorso, del quale Radiocor dà notizia, emergono gli ingressi di Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport tra i 4.463 nomi registrati.

La scorsa estate l’Agcom, Autorità garante per le Comunicazioni, aveva comminato una multa da 300mila euro al gigante della logistica americano per aver esercitato in maniera abusiva l’attività postale di consegna completa dei pacchi. Da qui la richiesta, a ottobre scorso, presentata dal gruppo Amazon, di essere inserito nell’elenco ufficiale degli operatori. Richiesta che, come si desume dal nuovo elenco del Mise, ha avuto il via libera. (altro…)

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Spread, l’allarme di Bankitalia: “Rischio default non più nullo”

martedì, Novembre 27th, 2018

“I differenziali di rendimento fra titoli pubblici di Paesi dell’area prima della crisi erano molto contenuti.

Ora il maggior rendimento richiesto da chi acquista titoli di alcuni Stati non è che la copertura dal rischio di ‘fallimento‘ di uno Stato o addirittura di rottura dell’euro. Un rischio molto piccolo, naturalmente, ma non più nullo o quasi nullo come in passato”.

È l’allarme lanciato da Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass, che è intervenuto al congresso nazionale della Fisac Cgil. (altro…)

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Pernigotti: “Il marchio e la società non sono in vendita”

martedì, Novembre 27th, 2018

Né il marchio Pernigotti né la società sono in vendita. A precisarlo sono i vertici dell’azienda che, dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il premier Conte e il ministro Di Maio, hanno comunque confermato “la decisione di cessare la conduzione in proprio delle attività produttive presso il sito di Novi Ligure”. L’intenzione, in ogni caso, è quella di “terziarizzare in Italia la produzione, preferibilmente individuando partner industriali interessati all’acquisizione o alla gestione degli asset produttivi nel centro piemontese, nel tentativo di ricollocare il maggior numero possibile di lavoratori”, così come si legge nella nota Pernigotti. (altro…)

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L’ottusità al potere che non vuole sentire ragioni

martedì, Novembre 27th, 2018

Poco più di un mese fa, tra i tanti colloqui che hanno accompagnato la messa a punto della legge di Bilancio, il vicepremier, Giggino Di Maio, ne ha avuto uno con il Ragioniere dello Stato, Daniele Franco. Obiettivo: rendere la manovra più digeribile alla Ue.

Consiglio dell’interlocutore istituzionale a Giggino: «Perché non mettete nella legge solo le risorse necessarie a finanziare il reddito di cittadinanza da maggio in poi, visto che difficilmente potrà essere applicato prima? Si passerebbe da 9 miliardi a 6, cioè tre miliardi in meno che inciderebbero sul rapporto deficit/Pil, su quel 2,4%». Risposta del vicepremier: «Se dico che spendiamo di meno, l’opinione pubblica non capirebbe». Passano alcune settimane e quello che non era possibile ieri, viene messo in pratica oggi: il maquillage alla manovra che il governo tenta di fare, con il beneplacito grillino, è proprio quello di ridurre i costi del reddito di cittadinanza sul bilancio del prossimo anno. Insomma, alla fine Di Maio potrebbe accettare il passo indietro, cioè di seguire il consiglio della Ragioneria dello Stato per accontentare la Ue. Solo che nel frattempo, proprio per il «No» di un mese fa e il vocabolario bellicoso usato nei confronti di Bruxelles, lo spread ha stazionato stabilmente sopra quota 300 punti, macinando interessi sul debito. Risultato: Bankitalia ha calcolato che lo stile di governo gialloverde è costato un miliardo e mezzo di interessi in più quest’anno, 5 nel prossimo e 9 nel 2020. (altro…)

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Il blitz dei vigili al capannone Convocato il papà di Di Maio

martedì, Novembre 27th, 2018

Mariglianella (Napoli) – I vigili arrivano di buon mattino. Ma il cancello è chiuso. Un grosso lucchetto sbarra l’accesso. Impossibile andare oltre, impossibile confermare o smentire quel che Il Giornale ha messo in evidenza.

Il magazzino dell’azienda di famiglia dei Di Maio

Non c’è nessuno e il miniblitz si chiude con la retromarcia della pattuglia verso il municipio, dove gli uffici sono blindati e il pubblico è filtrato da un grande citofono che s’illumina di blu. Con una luce vagamente da night. Non importa, la pratica è avviata, il mistero sulle proprietà dei Di Maio, forse regolari o forse anomale, si diraderà al più presto. Probabilmente, già in settimana. «Vogliamo fare giustizia e ci riusciremo al più presto», spiega davanti al tavolo ovale delle riunioni Felice Di Maiolo, primo cittadino di Forza Italia dal 2010. «Abbiamo letto Il Giornale e siamo andati a controllare», riprende il sindaco il cui volto sembra uscito da una fotografia d’altri tempi. Un’Italia in bianco e nero. Un po’ come la lotta all’abusivismo: «Ho quattro vigili, anche se in organico dovrebbero essere nove, e facciamo quello che possiamo, fra ferie, turni e malattia, ma combattiamo l’abusivismo. Le guardie verificano e monitorano. Abbiamo fatto quattro acquisizioni di beni abusivi al patrimonio del Comune e un paio di demolizioni. Compreso un capannone di seimila metri quadrati. Pensi che c’era uno che si era inventato perfino un condono fasullo, con tanto di timbri fasulli per un milione e settecentomila euro». (altro…)

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Il governo tratta ancora. Reddito subito per decreto ma arriverà a metà 2019

martedì, Novembre 27th, 2018
carlo bertini, amedeo la mattina
roma

La paura di trovarsi in recessione in piena campagna per le europee induce a più miti consigli con l’Europa. Il reddito di cittadinanza sarà fatto per decreto, anche prima di Natale, ma potrebbe slittare forse fino a giugno. E la platea di quota 100 potrebbe restringersi. Il mood è quello di ridurre il deficit, ma se ieri sera a Palazzo Chigi non è stata decisa ancora la limatura dal 2,4 per cento è per prendere ancora tempo. «Non è questione di decimali ma di rilanciare la crescita», scrivono Di Maio, Salvini e Conte dopo il vertice. «Confermati gli obiettivi fissati su pensioni, reddito e tutela del risparmio». Con una novità: reddito e pensioni di cittadinanza verranno varati con un decreto prima di Natale. Senza limitare la platea dei beneficiari. E prima di decidere cosa fare sul deficit, bisogna aspettare le «relazioni tecniche» sui costi delle riforme qualificanti. Ieri sono stati valutati gli emendamenti alla manovra oggi al voto in commissione Bilancio, il tutto nell’ottica di arrivare ad un accordo con l’Ue», come dicono da via XX Settembre.

Il rilancio con l’Europa si gioca sugli investimenti, magari accrescendo la quota di 36 miliardi di fondi già sbloccati dal governo. O riallocando «le somme recuperate» dopo una verifica delle «relazioni tecniche sulle proposte di riforma che hanno più rilevante impatto sociale, al fine di quantificare con precisione le spese effettive», come scrivono il premier e i suoi due vice.
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Tiziano Renzi: “Non accostatemi al padre di Di Maio”

martedì, Novembre 27th, 2018

Dopo il servizio de ‘Le Iene’ sull’operaio che ha lavorato in nero nell’azienda edile della famiglia Di Maio, i paragoni tra Antonio Di Maio e Tiziano Renzi si sono sprecati sui social e non solo. Ma lui, il padre dell’ex premier, non ci sta, e sfoga su facebook tutta la sua irritazione: “Chiedo cortesemente di non essere accostato a personaggi come il signor Antonio Di Maio. Io non ho mai avuto incidenti sul lavoro in azienda e se si fossero verificati mi sarei preoccupato di curare il ferito nel miglior ospedale, non di nascondere il problema. Non ho capannoni abusivi, non ho dipendenti in nero, non dichiaro 88euro di tasse. Aggiungo che sono agli antipodi dall’esperienza politica missina”.

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