Archive for Novembre, 2018

Decreto Genova approvato al Senato con 167 sì: è legge

giovedì, Novembre 15th, 2018

A tre mesi dal crollo del ponte Morandi, è legge il decreto su Genova e altre emergenze. Il testo è stato approvato in via definitiva dal Senato con 167 voti favorevoli, 49 contrari e 53 astensioni. Il provvedimento era passato alla Camera il primo novembre, dopo una seduta notturna.

Dopo il voto il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Danilo Toninelli, presente in aula, alza il pugno in segno di vittoria, scatenando la vibrante protesta delle opposizioni. Nell’emiciclo scoppia la bagarre, al punto che la presidente Elisabetta Casellati è costretta a sospendere la seduta. La seduta poi riprende: Casellati rimprovera Toninelli per “atteggiamenti poco commendevoli”. La capogruppo di Forza Italia Bernini invita il ministro a “non presentarsi più” in aula. Mentre il capogruppo dem Andrea Marcucci prima rimprovera Casellati di non “aver mai ripreso Toninelli” e poi le chiede “chiudere con dignità la seduta di oggi, con un minuto di silenzio per il morti di Genova”. Richiesta che viene accolta da Casellati. (altro…)

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Incidente sulla metro rossa, feriti e contusi dopo brusca frenata: coinvolti anche bambini

giovedì, Novembre 15th, 2018

Milano, 15 novembre 2018 – Seconda mattinata di disagi sulla metropolitana di Milano. Dopo la stop sulla M2 di mercoledì 14 novembre, questa mattina (giovedì 15 novembre) disagi si stanno registrando sulla linea rossa, la M1. Atm infatti ha dovuto interrompere la circolazione tra QT8 e Molino Dorino per soccorrere una persona rimasta ferita a bordo.Si tratta di un 58enne per cui si sospetta la frattura di una gamba. L’incidente è avvenuto in seguito ad una brusca frenata dovuta ad un calo di tensione sulla linea. Altre persone sono cadute a terra riportando contusioni di varia rilevanza. Tra queste anche due bambini di 8 e 10 anni. In totale sono state 13 le persone trasportate in ospedale.

ATM

@atm_informa

⚠️ : abbiamo sospeso momentaneamente la circolazione tra QT8 e San Leonardo per soccorrere una persona a bordo di un treno. Seguono aggiornamenti. (altro…)

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Brexit, si dimettono due ministri. Sterlina in caduta libera

giovedì, Novembre 15th, 2018

Londra, 15 novembre 2018 – È caos dopo l’accordo sulla Brexit tra Gran Bretagna e Unione europea. Questa mattina il ministro britannico e Segretario di Stato per l’uscita dall’Ue Dominic Raab si è dimesso. Il responsabile del negoziato e “brexiter” convinto, dopo aver presentato la lettera ufficiale a Theresa May, ha annunciato su Twitter: “Oggi mi sono dimesso da ministro per la Brexit. Non posso in buona coscienza sostenere i termini proposti per il nostro accordo con la Ue”.

Dominic Raab

@DominicRaab

Today, I have resigned as Brexit Secretary. I cannot in good conscience support the terms proposed for our deal with the EU. Here is my letter to the PM explaining my reasons, and my enduring respect for her.

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Pil giù persino in Germania. Addio ai sogni di crescita

giovedì, Novembre 15th, 2018

La Germania frena, e per l’Italia la contrazione dello 0,2% accusata nel terzo trimestre dal Pil tedesco non è una buona notizia.

Berlino ha cercato di minimizzare quello che può essere solo un inciampo episodico che però, se ripetuto anche nel periodo ottobre-dicembre, spedirebbe diritto il Paese in recessione tecnica. Certo possono aver pesato le tensioni commerciali innescate dal duello a colpi di dazi tra Usa e Cina, così come i nuovi test sulle emissioni che hanno impattato sulla produzione automobilistica, ma questo è comunque un segnale di indebolimento che tocca il Paese che rappresenta un terzo dell’economia dell’eurozona. E non va sottovalutato, perché potrebbe indicare un deterioramento congiunturale più rapido di quanto previsto perfino dalla Bce. Anche se il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, ha subito messo le mani avanti: «Nonostante i dati, la ripresa economica in Germania e nell’area dell’euro rimane intatta». Weidmann ha del resto un obiettivo: arrivare il prima possibile alla normalizzazione della politica monetaria, ossia al primo rialzo dei tassi da parte dell’Eurotower dal giurassico 2011. (altro…)

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Il bluff delle dismissioni nasconde la stangata con il mattone di Stato

giovedì, Novembre 15th, 2018

Roma – «Il governo alza l’obiettivo di entrate da privatizzazioni nel 2019 dallo 0,3% del Pil del Documento programmatico di Bilancio (Dpb) all’1 per cento.

È dal 2003 che le entrate da privatizzazioni non arrivano a questi livelli. È credibile?». La domanda retorica twittata dall’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli sintetizza bene l’inconsistenza delle previsioni del nuovo Dpb che ha triplicato a 18 miliardi i ricavi da dismissioni previsti per l’anno prossimo in quanto «i maggiori ricavi considerati per il 2019 costituiscono un margine prudenziale che mette in sicurezza gli obiettivi approvati dal Parlamento, anche qualora non si realizzasse appieno la crescita del Pil ipotizzata».

È lo stesso ministro dell’Economia, Giovanni Tria, a individuare le modalità attraverso le quali si dovrà raggiungere questo obiettivo. Gli incassi arriveranno dal «rafforzamento della strategia di riduzione del debito attraverso privatizzazioni, dismissioni del patrimonio immobiliare e riforma delle concessioni». Poi, ieri pomeriggio un’ulteriore precisazione del vicepremier Di Maio ha corretto il tiro. «Non ci saranno dismissioni di gioielli di famiglia. Noi abbiamo previsto immobili, beni di secondaria importanza, ma se mi parlate di Eni, Enav, tutti questi soggetti non finiranno in mani private, devono rimandare saldamente nelle mani dello Stato», ha dichiarato. (altro…)

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Ignoranti e ignorati

giovedì, Novembre 15th, 2018

«Se uno, ben pagato per controllarsi, va mento a mento contro l’arbitro è ovvio che subisca delle conseguenze e paghi duramente per il suo errore».

Quando ieri ho sentito Matteo Salvini pronunciare questa frase ho pensato che, in extremis, il vicepremier si fosse ravveduto rispetto all’idea di portare l’Italia allo scontro «mento a mento» con l’Europa sui conti pubblici. Invece non parlava di sé. Il ministro dell’Interno si riferiva alla squalifica di Higuain, l’attaccante del Milan assalito domenica sera da una crisi di nervi durante l’incontro con la Juventus.

Peccato. Avrei preferito la prima ipotesi, perché Salvini è – come Higuain – un campione pagato per controllarsi nell’interesse della squadra che rappresenta (l’Italia), non un giocatore qualsiasi che può lasciarsi andare al classico fallo di frustrazione che trascina nei guai club e tifosi. (altro…)

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E Tria medita il dietrofront su “reddito M5s” e pensioni

giovedì, Novembre 15th, 2018

Quello che è non appare, mentre appare quel che non è. È una manovra sorprendente, quella che comincia il suo parto tra lancinanti dolori europei e non.

I deputati di Forza Italia in commissione Bilancio alla Camera da ieri sono ancora più guardinghi e decisi a «vigilare» perché, dicono, «da queste prime battute a Montecitorio sembra che la maggioranza sia consapevole che quello presentato è solo un testo itinerante, una sorta di bozza che il governo è pronto a stravolgere con numerosi emendamenti del relatore che incideranno anche sulle misure più importanti».

Il resto del carico ce lo ha messo il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che nella lettera inviata a Bruxelles introduce due concetti abbastanza «innovativi» (e, se vogliamo, sospetti) a proposito delle cautele che il governo intende utilizzare (altro…)

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In arrivo due nuove sanatorie: dagli errori fiscali alle fatture online

giovedì, Novembre 15th, 2018

Potrebbero essere votati a breve. Di certo sono già stati consegnati in commissione: due emendamenti gialloverdi al decreto fiscale (quello che si accosta alla Legge di Bilancio) con l’intenzione di alleggerire il peso sui contribuenti.

Si tratta di due proposte distinte. La prima, presentata dalle Lega, punta a “sanare” gli errori formali commessi dagli italiani nella dichiarazione dei redditi. Ad oggi nel caso accada si arriva comunque al contenzioso col Fisco. Fatto che costringe contribuente e Stato a investire soldi e tempo. Con la proposta leghista, invece, si potrebbero versare 150 euro per ogni anno di imposta e si eviterebbe così di arrivare alla “lite” con l’Agenzia delle Entrate. (altro…)

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Le carte di credito ai migranti di cui l’Onu non vuole che si parli

giovedì, Novembre 15th, 2018

Si torna a parlare della scottante questione riguardante la cessione di carte prepagate ai migranti da parte delle Nazioni Unite di cui ha parlato Gli occhi della guerra.

Le carte di credito esistono davvero e la conferma è arrivata da Carlotta Sami, responsabile italiana dell’Unhcr, cioè l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite. Tuttavia le scomode domande poste in trasmissione su La7 dal parlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza devono aver toccato qualche nervo scoperto. La denuncia di quanto accaduto in seguito al dibattito televisivo arriva proprio dal segretario del partito Giorgia Meloni con un video su Facebook.

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“Delusi e arrabbiati”. L’attacco all’Italia dei governi europei

giovedì, Novembre 15th, 2018
marco bresolin
inviato a bruxelles

La manovra «rivista» e la lettera con i fattori rilevanti sono arrivati a Bruxelles ventidue minuti dopo la mezzanotte tra martedì e mercoledì. Oltre la scadenza fissata dalla Ue, quindi. Ma non è questo il problema principale per la Commissione e per gli altri governi dell’Eurozona. Che si sono detti «delusi» e «preoccupati» per la linea del governo. E ribadiscono di essere pronti ad affrontare scenari inesplorati: l’apertura di una procedura per debito, strumento mai utilizzato finora, che con ogni probabilità vedrà l’Italia nei panni della prima «vittima». Il caso è stato sollevato anche tra i banchi del Parlamento europeo: i liberali hanno chiesto un dibattito ad hoc nell’aula di Strasburgo, anche se per questa plenaria non c’è più tempo.

Dal Palazzo Berlaymont spiegano che il nuovo documento programmatico di bilancio sarà esaminato per vedere gli effetti delle «nuove» misure e che il giudizio arriverà il 21 di novembre insieme con quello degli altri Paesi. Per l’Italia dovrebbe esserci anche il rapporto sul debito: un passaggio che confermerà la violazione della regola e che aprirà la strada alla procedura. «I piani del governo sono controproducenti per l’economia italiana stessa», ha scritto ieri su Twitter Valdis Dombrovskis, pubblicando una sua intervista. In serata, dal suo entourage hanno però precisato che l’intervista risale a martedì e che dunque non si trattava di una reazione alla risposta italiana. Resta il fatto che, agli occhi della Commissione, le modifiche alla manovra non cambiano praticamente nulla.
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