Archive for Novembre, 2018

Qualità della vita, Bolzano al top: Roma perde 22 posti, Milano stabile

domenica, Novembre 18th, 2018

E’ Bolzano la città italiana in cui la qualità della vita è più elevata, secondo l’indagine realizzata da Italia Oggi in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma. Dopo il capoluogo dell’Alto Adige ci sono Trento e Belluno. Roma si piazza all’85esima posizione della classifica, perdendone 222 rispetto al 2017. Al 55esimo posto Milano, che scala due gradini. Napoli (108) e Palermo (106) risultano stabili rispetto all’anno scorso.

Le località della provincia, con i loro ritmi più lenti e con le dimensioni più a misura d’uomo, con la maggiore cura del territorio e la buona amministrazione, sono di nuovo in testa, come l’anno passato d’altra parte.

Dopo il podio, tra la quarta e la decima posizione ci sono città che hanno recuperato rispetto al 2017. Unica eccezione è Treviso, passata dalla sesta alla nona posizione. Al quarto posto figura Siena, che ha recuperato sette posizioni (era undicesima), seguita da Pordenone, che passa dalla nona alla quinta, e da Parma, che scala una posizione rispetto al 2017 (era settima).

In forte ascesa Aosta e Sondrio, rispettivamente al settimo e ottavo posto, dopo il 18esimo e il 16esimo della passata edizione. Decima Cuneo, che ha guadagnato tre posizioni. (altro…)

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Macron a Berlino: “Rilanciare lʼEuropa per evitare il caos mondiale”

domenica, Novembre 18th, 2018

“L’Europa, e Francia e Germania al suo interno, hanno l’obbligo di non lasciar scivolare il mondo nel caos e di accompagnarlo sul cammino della pace”. Sono le parole di Emmanuel Macron in un discorso al Bundestag di Berlino, dove il presidente francese ha invitato la Germania ad avviare con la Francia una “nuova tappa” nella costruzione europea. “L’Europa – ha chiarito – deve essere più forte e più sovrana”.

Macron a Berlino: "Rilanciare l'Europa per evitare il caos mondiale"

“Il nostro mondo è a un bivio”, ha proseguito Macron, mettendo in guardia dal rischio di vedere il “nazionalismo senza memoria” e il “fanatismo senza punti di riferimento” prendere il sopravvento. Macron è il primo Capo dello Stato francese a intervenire davanti al Parlamento tedesco in 18 anni: l’ultimo era stato Jacques Chirac nel giugno del 2000. (altro…)

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Previsioni meteo, neve anche a Milano. Ecco quando

domenica, Novembre 18th, 2018

Roma, 17 novembre 2018 – Ormai non ci sono più dubbi: l’Italia sta entrando a pieno titolo in una fase invernale. Come anticipato nelle ultime previsioni meteo, l’aria fredda proveniente da Nord Est sta causando in queste ore un abbassamento delle temperature, che nelle regioni adriatiche e in parte del Meridione si accompagna anche ad una instabilità delle condizioni del tempo. Altrove l’alta pressione resisterà ancora per un giorno: cederà solo a partire da lunedì, lasciando spazio a una depressione in arrivo dalle Baleari che porterà la neve sul Nord, anche in pianura, fino a interessare Torino e Milano. Ma vediamo la situazione nel dettaglio.

Domani, 18 novembre, ci aspetta una domenica di sole sull’Italia Centro-settentrionale, anche se “farà piuttosto freddo – avverte però ilMeteo.it – a causa dei venti che soffieranno da Nord Est”. Le regioni del Sud, in particolare sul versante adriatico (Abruzzo, Molise e Puglia) saranno invece interessate da precipitazioni di intensità moderata. Qualche fenomeno continuerà a insistere sulle isole maggiori, Sicilia e Sardegna, mentre in Appennino continuerà a scendere la neve sopra i 1100 metri. In generale le piogge si attenueranno in serata, mentre le temperature caleranno in modo progressivo.

Dicevamo, lunedì la svolta.  “L’aria fredda affluita sul Mediterraneo andrà ad alimentare una depressione in spostamento dalle Baleari all’Italia – spiega 3BMeteo.it -. Intorno al suo centro agirà una perturbazione che determinerà un deciso peggioramento su gran parte del Centro e su tratti del Nord, specie al Nordovest e sull’Emilia (la sera), con temperature che saranno abbastanza basse da favorire nevicate a quote collinari”.  (altro…)

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Governo, il sondaggio: Salvini il più popolare. Di Maio insegue, flop Toninelli

domenica, Novembre 18th, 2018

di ANTONIO NOTO, direttore di Noto Sondaggi

Roma, 18 novembre 2018 – A quasi 6 mesi dal giuramento dei ministri del governo gialloverde è il momento di fare una prima valutazione sull’impatto che la squadra di Giuseppe Conte in questo periodo ha nell’opinione pubblica. Nonostante l’alto livello di consenso sia del M5S che della Lega – la somma è al 58% – la compagine di Palazzo Chigi si caratterizza prevalentemente per la visibilità del presidente Conte e dei vice Di Maio e Salvini, ma nelle azioni politiche risultano apprezzati anche Giorgetti e Costa.

In termini di conoscenza, molti ministri ancora oggi fanno registrare livelli bassi. Basti pensare che sui 20 componenti dell’esecutivo – oltre ai 18 ministri abbiamo considerato anche il premier Conte e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti che, pur non avendo un dicastero, per il ruolo che ricopre è una delle pedine più importanti – solo cinque totalizzano un livello di conoscenza maggiore del 50%. È da notare, però, che Conte (67%) risulta solo al terzo posto superato dai suo due vice: da Salvini (89%) e da Di Maio (78%). Gli altri due che vanno oltre la soglia del 50% sono i ministri delle Infrastrutture Toninelli (57%) e della Giustizia Bonafede (52%). (altro…)

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Con meno crescita più tasse, trucco in manovra

domenica, Novembre 18th, 2018

di BARBARA ARDU’

ROMA – E’ tutto sotto controllo (a parte lo spread). Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha risposto alla Commissione Europea che il 23 ottobre chiedeva chiarimenti in merito allo scostamento dello scenario programmatico del governo rispetto alle norme del Patto di stabilità. Ci sono le privatizzazioni e c’è l’impegno a considerare il 2,4% come limite invalicabile per il deficit. Non solo, il ministro per tranquillizzare la Commissione, è stato prudente sul gettito fiscale previsto per il 2019. Ma secondo l’Osservatorio sui conti pubblici guidato da Carlo Cottarelli se le previsione di crescita indicate non si dovessero realizzare, c’é il rischio di un aumento della pressione delle imposte. Non il deficit dunque, ma le tasse. Un problema in un Paese che non solo ha interrotto la crescita, ma ha un livello di tassazione già elevato.

Tria – scrivono i tecnici dell’Osservatorio – ha costruito la sua manovra “sulla base del quadro macroeconomico tendenziale che non tiene conto della crescita programmata. Questa impostazione prudenziale introduce nella legge di bilancio un cuscinetto di salvaguardia, che previene un deterioramento dei saldi di bilancio anche nel caso in cui gli obiettivi di crescita non siano pienamente conseguiti”.

Dunque “il gettito fiscale sarebbe coerente con una crescita del Pil nominale al 2,74% – il valore tendenziale indicato nella Nadef – e sarebbe quindi inferiore a quello coerente con il Pil programmatico (+3,12 per cento, più elevato del tendenziale per via della manovra espansiva)”. (altro…)

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La manifestazione a Roma a favore di Virginia Raggi non fa il pieno

domenica, Novembre 18th, 2018
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Sergio Mattarella non incontrerà le sette signore del Sì Tav

domenica, Novembre 18th, 2018

Sergio Mattarella apprezza “lo spirito civico” delle promotrici di ‘Sì, Torino va avanti’ che sabato scorso hanno portato in piazza 30mila torinesi.

Tuttavia non le incontrerà: “La Vostra richiesta mira a confermare una scelta politica di particolare importanza – scrive Mattarella rispondendo alle sette donne – Questo mi impone il dovere di accantonare le mie convinzioni” e “di astenermi da qualunque comportamento che possa apparire come inserimento in decisioni che competono a Governo e Parlamento”.

“Rientrando dalla visita di Stato ho preso visione della Vostra cortese lettera con cui chiedete di incontrami per espormi ragioni, obiettivi e richieste dell’iniziativa che avete promosso a Torino”, scrive il presidente Mattarella.

“Apprezzo in alto grado lo spirito civico che ha animato la Vostra iniziativa – sottolinea -: promuoverne per perseguire interessi generali della comunità nazionale o di quelle locali risponde allo spirito e al modello di convivenza democratica della nostra Costituzione”. (altro…)

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Faccia a faccia

domenica, Novembre 18th, 2018
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Tim, Altavilla si ritira. Gubitosi verso la nomina di amministratore delegato

domenica, Novembre 18th, 2018

Luigi Gubitosi probabilmente sarà il nuovo Ad di Tim. La decisione spetta al Cda convocato per domani e dopo la spaccatura nel Comitato nomine tenuto giovedì scorso ci sono voluti due giorni di lavorio per riportare l’unanimità tra i consiglieri che fanno capo al fondo Elliot. Il presidente Fulvio Conti per tutta la mattinata ha avuto intensi contatti telefonici con tutti i consiglieri. Ci sarebbe stata -secondo quanto risulta all’Adnkronos- anche una riunione in call conference al termine della quale sarebbe arrivato il via libera che domani dovrebbe portare l’attuale commissario di Alitalia alla guida della società di Tlc.

La nomina del nuovo ad si intreccia con le scelte politiche sulla rete delle Tlc. Proprio ieri la maggioranza ha presentato un emendamento al decreto fiscale per favorire l’integrazione tra le reti di Tim e di Open Fiber. L’obiettivo è quello di favorire la nascita di una rete unica in fibra anche attraverso incentivi fissati dall’Autorità delle Tlc. (altro…)

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Maurizio Martina e Marco Minniti verso la candidatura alla segreteria del Pd

domenica, Novembre 18th, 2018

I dirigenti chiedono unità senza crederci troppo, mentre i militanti che arrivano dai territori chiedono loro un passo indietro additandoli come la causa di correnti e divisioni. L’assemblea del Pd, che ha inaugurato la fase congressuale, scorre così in una grande sala con tanto frastuono e nel silenzio di chi avrebbe dovuto parlare. Non c’è Matteo Renzi, per esempio, e non c’è neanche Carlo Calenda, iscritto tanto celebrato fino a poco tempo fa. Entrambi in forme diverse negli ultimi tempi hanno parlato di futuro, eppure tra i delegati non ci sono. L’ex segretario vuole mettersi un po’ da parte, “defilato” viene definito dai suoi. Il senso della sua assenza è “ho già dato, mi sono candidato due volte” anche se in realtà non va oscurata la corsa di Marco Minniti in rampa di lancio.

In sala c’è un grande frastuono, dicevamo, perché nel susseguirsi degli interventi, compreso quello del segretario uscente Maurizio Martina, si sente un rumore di fondo, un borbottio costante. Subito dopo sale sul palco Katia Tarasconi, una delegata 45enne, e in modo disarmante sferza i big: “Ritiratevi tutti. Siete accecati dalle vostre divisioni e ambizioni per non capire che la gente non ci segue più”. Peccato però che la sala si sta svuotando nell’indifferenza generale, tanti delegati sono in piedi, chiacchierano tra loro dando le spalle al palco. Chi coordina i lavori si sgola: “Ora fate silenzio. Per educazione, per gentilezza e rispetto chi parla può uscire? È proprio un fatto di stile”.

L’unico slancio lo dà Frans Timnermans che batte la carica: “Cari compagni e compagne, siamo capaci di vincere queste elezioni europee e lo faremo”. Tutti applaudono ma è l’unico momento passionale. Roberto Giachetti è l’unico che non si schioda dal suo posto: “È possibile che debba essere lui il nostro centroavanti?”. Sembra di essere dentro un guscio vuoto, così in tanti escono. Vanno a radunarsi nelle stanze che circondano la sala, si fanno prove di accordo congressuale: “Minniti andrà in ticket con Bellanova?”. La domanda rimbalza di bocca in bocca. (altro…)

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