Archive for Novembre, 2018

Il governo e le pericolose ambiguità

lunedì, Novembre 12th, 2018

La ribellione di Torino, spontanea, partita dalla società civile, è un invito a non rassegnarsi al declino e alla chiusura nazionalistica. Dario Di Vico, su queste pagine, ha ieri osservato che è un rifiuto dell’autarchia e di un mercato chiuso. Rappresenta anche un punto di svolta contro le barriere «sovraniste» e lo statalismo che le sostiene. E dovrebbe segnalare anche gli ulteriori pericoli che corre un governo che si è messo decisamente sulla strada statalista, come dimostrato dalla continua occupazione di pezzi di Stato (da ultimo, ne sono esempi i licenziamenti ai vertici di Anas e Asi) e dalla estensione strisciante della mano pubblica (esempi la pubblicizzazione dello sport e la costituzione della rete di telecomunicazione unica nazionale).

Una pericolosa ambivalenza. Da un lato, si sta fermi sul versante delle infrastrutture, dove il governo e lo Stato sono motori indispensabili per la modernizzazione del Paese. Ne sono esempi la Tav, il Terzo Valico, la Pedemontana, con un elenco che si allunga di giorno in giorno.

Un atteggiamento che una parte dell’Italia, come dimostra la piazza di Torino, inizia a condannare in maniera aperta. Dall’altro, un’accelerazione nell’invasione di campi dove lo Stato diventa invece una ingombrante presenza. (altro…)

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Tav, oggi summit Italia-Francia: Toninelli vuole tempo per decidere | Ma Parigi non vuole più aspettare

lunedì, Novembre 12th, 2018

In mattinata a Bruxelles il ministro delle Infrastrutture Toninelli incontrerà la sua omologa francese Elisabeth Borne. Sul tavolo il tema della Tav, l’Italia potrebbe chiedere tempo sulla partenza dei bandi per terminare l’analisi costi-benefici ma Parigi potrebbe rispondere con un secco “no”. Intanto Salvini fa sapere di essere favorevole alla conclusione dei lavori. E il sindaco Appendino, dopo la manifestazione pro-Tav di sabato, si dice pronta ad aprire il confronto.

La Francia non vuole più aspettare – Potrebbe essere il momento della verità per la Tav. A settembre dovevano partire i bandi per assegnare 5 miliardi di euro di lavori per la prosecuzione della Torino-Lione ma il ministro Toninelli aveva chiesto un rinvio. Richiesta accettata dalla Francia perché l’Italia stava affrontando l’emergenza del ponte Morandi. Ma nell’incontro odierno tra il ministro italiano e la sua omologa francese, Elisabeth Borne, potrebbe arrivare un’ulteriore richiesta di slittamento. Tempo che sarebbe utilizzato dall’Italia per terminare la relazione costi-benefici della Tav. Parigi, però, potrebbe anche rispondere di no visto che un’ulteriore slittamento dei bandi potrebbe compromettere il cronoprogramma dei lavori e fare quindi anche saltare i finanziamenti europei. Uno stop alla Tav non sarebbe indolore perché la Francia, che attualmente ha già speso più soldi per i tunnel esplorativi, potrebbe chiedere un risarcimento o almeno i soldi per il ripristino delle montagne già scavate. (altro…)

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Roma, referendum Atac: affluenza al 16%, non raggiunto il quorum | Polemiche sulle operazioni di voto

lunedì, Novembre 12th, 2018

Il referendum sulla liberalizzazione dei servizi di trasporto pubblico a Roma non raggiunge il quorum. Alle urne si è recato oltre il 16% degli aventi diritto, un dato non sufficiente per il quorum del 33,3% richiesto dal Campidoglio. Di diversa opinione i Radicali, promotori della consultazione, secondo cui “il quorum non c’è” grazie al nuovo statuto del Comune di Roma, approvato proprio il giorno in cui è stato indetto il referendum, che non lo prevede.

Raggi: “I romani vogliono resti pubblica” – “Atac resta dei cittadini. I romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti”, scrive su twitter il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Complessivamente hanno votato circa 386.900 cittadini su 2.363.989 iscritti al voto. Il municipio dove l’affluenza è stata più alta, al 25.25%, è il secondo di San Lorenzo-Parioli. Quello dove si è votato meno è il sesto, quello più periferico di Tor Bella Monaca. (altro…)

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Sale il bilancio degli incendi in California: 31 morti, 228 dispersi | “Il peggior incendio della storia della Stato”

lunedì, Novembre 12th, 2018

Sale a 31 morti accertati e 228 persone disperse il bilancio degli incendi che hanno devastato la California. Secondo le autorità è il peggiore nella storia dello Stato. Oltre 300mila gli sfollati. Spazzata via dalle fiamme l’intera cittadina di Paradise. Donald Trump dall’Europa continua a puntare il dito sulla cattiva gestione dei boschi: “Possiamo fermare la devastazione che costantemente succede in California. Siate furbi!”.

California, le devastanti immagini dei roghi

“E’ il peggior incendio della storia della California”, affermano i soccorritori, parlando di un inferno mai visto nel Golden State, eppure abituato negli ultimi anni a roghi sempre piu’ devastanti. Questo – spiegano gli esperti – soprattutto per colpa di una siccità senza precedenti, a dispetto del presidente americano Donald Trump che non crede agli effetti dei cambiamenti climatici. E continua nelle ultime ore a puntare il dito sulla cattiva gestione delle foreste come causa dei disastri, tanto da minacciare via Twitter il taglio dei fondi federali. (altro…)

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Alessandro Sallusti ridicolizza Alessandro Di Battista: “Giornalisti putt***? Almeno loro onorano le promesse”

lunedì, Novembre 12th, 2018

Secondo l’improponibile Alessandro Di Battista i giornalisti sono delle “puttane”. Una porcata alla quale risponde, tra gli altri, anche Alessandro Sallusti su Il Giornale. “Non mi offendo, in fondo quello della prostituta è il mestiere più antico del mondo e il più delle volte è socialmente più utile di quello del politico. E soprattutto più leale e onesto perché la prostituta onora sempre la prestazione pattuita, a differenza del partito di Di Battista e Bonafede che, per esempio, in Puglia chiese i voti promettendo la chiusura dell’Ilva e del Tap e una volta al governo ha fatto l’esatto opposto”.

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Rocco Casalino da Fazio: “Chiedo scusa per le offese ai bimbi down. Ma era teatro”

lunedì, Novembre 12th, 2018

Roma – “Condivido che sono considerazioni impensabili. Era una simulazione di intervista e mi è stato chiesto di interpretare un personaggio. A fini didattici ho impersonato questo personaggio”, il portavoce del presidente del Consiglio, Rocco Casalino, intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, su Rai 1, si difende dalla polemica scatenata dal video in cui, davanti a dei ragazzi, esprime giudizi piuttosto caustici su anziani e down.

“Faccio fatica a vedere il video perchè a distanza di tanti anni mi infastidisce vedermi e sentirmi dire quelle cose. Se qualcuno si è sentito offeso chiedo scusa, ma non penso quello cose. Sono stato in Germania dove ci chiamavano Mangiaspaghetti, sono omosessuale e ho subito discriminazioni. Che si possa fare male a persone per la propria diversità non fa parte della mia natura. Ripeto, si è trattato di una simulazione, ma è altrettanto brutto rivedermi. Ho chiamato il presidente dell’associazione nazionale persone Down e ho spiegato che si trattava di un fraintendimento”, ha aggiunto Casalino.

LA POLEMICA

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Marianna Pepe, due indagati per la sua morte. “L’ex la picchiava”

lunedì, Novembre 12th, 2018

Trieste – Ci sono due persone indagate in merito al ‘giallo’ della morte di Marianna Pepe, l’ex campionessa di tiro a segno 39enne trovata senza vita in un appartamento a Muggia.

La sera prima della morte, Marianna sarebbe stata picchiata violentemente dall’ex compagno e, probabilmente, sotto gli occhi del figlio di lei, di cinque anni.

Per sfuggire alle botte, con il piccolo, Marianna Pepe ha chiesto ospitalità a un amico. A casa di questi la donna avrebbe assunto cocaina e probabilmente farmaci. Poche ore dopo è morta.

IPOTESI MIX LETALE – L’ex campionessa di tiro a segno, e caporalmaggiore dell’Esercito Italiano, è stata trovata morta, a letto, nella notte tra mercoledì e giovedì. Secondo primi esami – come ha riportato il Piccolo di Trieste – la morte potrebbe essere stata causata dall’assunzione contemporanea di farmaci e alcolici, ma sarà l’autopsia – già fissata per martedì prossimo – ad accertare le ragioni esatte del decesso. (altro…)

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Il diritto di informare

lunedì, Novembre 12th, 2018

di PIER FRANCESCO DE ROBERTIS

In pericolo non sono i giornali o i giornalisti, “infami”, “sciacalli” o “puttane”, che in decenni e decenni di vita hanno resistito a figure molto più ingombranti di questo sgrammaticato e presuntuoso vicepremier di provincia, il giornalista pubblicista Luigi Di Maio. Mussolini, per dire, riuscì a mettere le mani sulla stampa solo dopo aver conquistato da tempo il governo, i democristiani non ce la fecero mai e in tempi più recenti né Craxi né Berlusconi sono stati capaci di avere la meglio su una categoria mai troppo amata ma sempre rispettata. I giornali hanno una forza e un’autonomia che viene loro dal patrimonio di credibilità acquisito negli anni presso i lettori, e che nessun Di Maio o Di Battista riusciranno a spezzare, nonostante i goffi attacchi, le minacce di leggi speciali, i tagli prospettati ai finanziamenti indiretti all’editoria. (altro…)

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L’Italia gioca la carta del petrolio: ecco i nuovi equilibri in Libia

lunedì, Novembre 12th, 2018

 

In vista del vertice di Palermo ampio spazio è stato dato al lato politico del dossier libico. Le vicende che riguardano Haftar, i suoi tira e molla, i rapporti con Al Serraj ed il ruolo sia dell’Italia che degli altri attori internazionali. Poco o nulla invece si è detto di quello che potrebbe essere il vero elemento in gioco non solo della conferenza di Palermo ma, in generale, delle varie mosse diplomatiche svolte in questi giorni: il petrolio.

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La Libia non è soltanto un paese che detiene molti giacimenti e molto greggio nel suo sottosuolo. La vera peculiarità dell’oro nero libico sta nella sua qualità. Poco zolfo, poco denso, il petrolio libico costituisce una vera e propria manna. Grazie a queste qualità la sua raffinazione costa molto poco, garantendo maggiori guadagni quindi per le compagnie (ed i paesi a cui esse appartengono) che riescono a mettere le mani sulle risorse energetiche libiche.
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Altro che fascismo, il pericolo è il fanatismo

lunedì, Novembre 12th, 2018

Uno spettro si aggira per l’Europa, scriveva Karl Marx ne Il manifesto del partito comunista.

Era l’idea secondo cui tutto il progresso scientifico industriale dell’Occidente, la sua religione, il suo diritto, la sua cultura fossero il frutto dell’espropriazione di chi lavora compiuto dalla classe dei capitalisti e che questa dovesse essere annientata. Dopo di che sarebbe nato il nuovo uomo, buono per natura. Chi vi credeva considerava nemico, chiunque non vi credesse ed era disposto a ucciderlo o a imprigionarlo.

Il nuovo spettro che si aggira per l’Europa è una ideologia che vuol eliminare i governanti. Tutti i politici sono corrotti, lo sviluppo economico rende i ricchi sempre più ricchi, i poveri più poveri, l’industrializzazione produce inquinamento, catastrofi ecologiche. Tutto questo va rovesciato: niente classe politica che decide tutto, il popolo farà le leggi da solo col web, uno uguale a uno. Non serve il Parlamento, finirà l’inquinamento. Governata così la terra diventerà un giardino fiorito. (altro…)

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