Archive for Novembre, 2018

Attenti al dopocena

domenica, Novembre 25th, 2018

di PAOLO GIACOMIN

La trattativa con l’Europa è cominciata con la cena tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. Il governo ha poco più di un mese di tempo, quanto manca all’approvazione della legge di Bilancio per fine anno, per tenere insieme i conti dello Stato, rispondere alle esigenze degli azionisti di maggioranza Lega e 5 Stelle, allontanare la procedura d’infrazione per deficit eccessivo.

Non basteranno le parole, dovranno cambiare i numeri. Un dopocena più sereno dell’antipasto darebbe una mano a calmare lo spread e a lenire le preoccupazioni di imprese, famiglie, investitori e risparmiatori. Nel 2017 lo Stato italiano ha speso 65 e rotti miliardi di euro solo per pagare gli interessi sul debito pubblico. Il 3,8% del Pil. Più o meno quanto spende, per esempio, per la pubblica istruzione. La Banca d’Italia, nel rapporto reso noto venerdì scorso, ha calcolato che il rincaro dei tassi negli ultimi sei mesi ha già causato un rialzo della spesa dello Stato per interessi di 1,5 miliardi rispetto a quanto i mercati si aspettavano ad aprile. (altro…)

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Juncker-Conte, cena inutile tra due presidenti dimezzati

domenica, Novembre 25th, 2018

Giuseppe Conte è arrivato a Palazzo Berlaymon dopo Teresa May. Alla premier britannica il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha dedicato un verso dei Queen Friends will be Friends.

Al capo del governo italiano è toccato il saluto del padrone di casa, il presidente della Commissione Jean Claude Juncker. E lui, a favore delle telecamere, gli ha dedicato una battuta: «Noi non litighiamo, we are friends». Un amico in uscita, la Gran Bretagna, e un altro messo non benissimo in Europa. Per avere forzato gli accordi con la legge di Bilancio, si è ritrovato isolato. Anche rispetto a chi in passato ha violato gli stessi patti.

Amici, quindi. O quasi. Perché se Juncker a May ha potuto confermare il sostegno certo dell’Ue all’accordo sulla Brexit, al premier italiano il capo dell’esecutivo europeo non ha potuto che confermare lo stato dell’arte. In sintesi: l’Europa va avanti con la procedura di infrazione.

Che l’incontro sia andato male è emerso chiaramente al termine della cena. (altro…)

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Pensioni, reddito e spesa: così cambierà la manovra

domenica, Novembre 25th, 2018

Clausole di salvaguardia per mantenere il deficit perlomeno al livello previsto per il 2019.

Ma siccome non basterà, per convincere Bruxelles il governo sta valutando misure che incidono sulla legge di Bilancio. In primo luogo, una rimodulazione che sposti risorse dalla spesa corrente a quella in conto capitale. Quindi agli investimenti.

Il tutto non potrà che avere ripercussioni, tagli alla dotazione finanziaria, sulle principali misure contenute nella legge di Bilancio: il reddito di cittadinanza (nove miliardi di spesa per il 2019) e la pensione a quota 100 (6,7 miliardi di euro). L’idea di fondo è di lasciare invariato il saldo della manovra stornando le risorse verso investimenti pubblici. Un tipo di spesa pubblica che ha un effetto immediato sul Pil, a differenza di quella impiegata per sussidi e rendite. (altro…)

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La Lega come la Dc

domenica, Novembre 25th, 2018

La Lega sembra attarre gli elettori come la Dc un tempo. In assenza di una opposizione palpabile e nella confusione del M5s il partito di Salvini, secondo il sondaggio pubblicato oggi dal Corriere della sera di Nando Pagnoncelli si attesterebbe al 36,2%, crescendo di un punto e mezzo rispetto al precedente rilevamento. Con corrispondente flessione dei Cinque stelle, quasi 10 punti sotto, al 27,7%.

Un rilevamento che non fa sorridere nemmeno Forza Italia, stabilmente sotto l’8%, né il Pd, stagnante poco sopra il 16%. Desaparecidi Leu, all’1,5%, e sotto il 3% i Fratelli d’Italia della Meloni.

“Rispetto al voto del 4 marzo, la Lega ha quasi raddoppiato i consensi penetrando in aree territoriali un tempo assai distanti e aumentando significativamente tra le donne, le persone mature o anziane (al di sopra dei 50 anni), con scolarità elementare e, riguardo alla condizione occupazionale, tra ceti molto diversi tra loro (casalinghe e pensionati ma anche ceti imprenditoriali e dirigenti, nonché tra i dipendenti pubblici) – scrive Pagnoncelli -. (altro…)

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Tutto bene signor Conte

domenica, Novembre 25th, 2018

Tartare di orata, filetto di vitello, funghi porcini, pancetta, cipolle, meringa con marmellata di mele cotogne. Apparentemente c’è più armonia tra Giuseppe Conte e Jean Claude Juncker di quanta ce ne fosse nel menù che hanno condiviso a cena con Giovanni Tria, Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis. Una cena “per ribadire l’apertura del dialogo” (premier dixit), preceduta da un faccia a faccia di venti minuti tra i due leader. Il clima cordiale – il presidente della Commissione europea è un intrattenitore sopraffino – e le pacche sulle spalle regalate ai reporter durante una breve photo-opportunity non sono bastati per innescare il momento catartico di un rapporto che definire complicato è eufemistico.

È lo stesso presidente del Consiglio a definire l’incontro “non risolutivo”, ma anche a delineare un vaste programme: “Confido che il dialogo possa portare a evitare la procedura”. Qualche passettino avanti c’è stato. Cose di contorno, utili a definire la cornice di un rapporto sfilacciato, ma non ancora sufficienti per dipingere un quadro comune.

Juncker ha insistito molto sui toni. Se da Roma, il senso del ragionamento, parte un’invettiva al giorno nei nostri confronti dialogare diventa complicatissimo. Se non un impegno nel portare a più miti consigli (almeno verbali) Luigi Di Maio e Matteo Salvini poco ci manca. Anche perché il lussemburghese ha ribadito il rispetto che la comunità europea nutre per Conte. Come a dire: l’interlocutore sei tu, tieni a bada i tuoi. Quando la prima portata era in procinto di essere sparecchiata, ecco che su Facebook si palesava il leader della Lega, rilanciando un intervento dai toni barricaderi: “All’Europa chiedo rispetto, io non arretro”. (altro…)

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“Non una di meno”, migliaia di donne in piazza a Roma contro la violenza

sabato, Novembre 24th, 2018

Migliaia di persone hanno sfilato per il centro di Roma in occasione della manifestazione ‘Non una di meno’ giunta alla terza edizione, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.  Da tempo a Roma non si vedeva un corteo così partecipato e vivo. “Siamo 150mila”, gridavano dal carro dell’organizzazione: a sfilare, in maggior parte donne giovani e di mezza età. Un corteo colorato di fucsia, tra palloncini e fazzoletti, arrabbiato negli slogan contro la violenza degli uomini sulle donne, che ha chiamato ad una ‘agitazione permanente’ contro quello che viene definito “l’attacco in corso alla legge 194” che disciplina l’aborto e contro il ddl Pillon, in discussione in Parlamento sulla riforma del diritto di famiglia in caso di separazioni. E poi lo slogan ‘sorella io ti credo’ scandito per tutto il corteo.

Le organizzatrici hanno ribadito più volte che alla testa dovevano esserci solo donne, gli ultimi uomini sono stati invitati a stare nelle retrovie, perché “oggi siamo noi le protagoniste”, hanno sottolineato le attiviste. Pochi gli esponenti politici in piazza, nessun vessillo, tra loro la ex presidente della Camera Laura Boldrini.

Centosei palloncini rosa sono stati alzati in cielo dallo spezzone più giovane del corteo. Ciascuno ricordava una delle donne morte nel corso del 2018 a causa della violenze subite da uomini, soprattutto da mariti e fidanzati. (altro…)

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Trento, guardie giurate armate davanti alla chiesa Santa Maria

sabato, Novembre 24th, 2018

Guardie giurate a protezione della chiesa di Santa Maria a Trento. La decisione arriva direttamente dalla giunta del nuovo presidente di provincia Maurizio Fugatti che ha stanziato 50mila euro per un bando che riguarda la “tutela e il presidio dei luoghi di culto”.

Fugatti ha preso questa decisione dopo che un uomo aveva urinato sui muri esterni della chiesa che è recentemente è stata presa di mira dai ladri. I continui furti dalle cassette dell’elemosina hanno spinto la parrocchia a ridurre l’orario di apertura della chiesa. “A noi interessa garantire la fruibilità del luogo di culto”, ha detto il presidente illustrando il provvedimento e augurandosi che l’uomo che urinato al di fuori della chiesa, immortalato con una foto mentre compiva la sua bravata, “sia arrestato”. (altro…)

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La Lega come la Dc

sabato, Novembre 24th, 2018

La Lega sembra attarre gli elettori come la Dc un tempo. In assenza di una opposizione palpabile e nella confusione del M5s il partito di Salvini, secondo il sondaggio pubblicato oggi dal Corriere della sera di Nando Pagnoncelli si attesterebbe al 36,2%, crescendo di un punto e mezzo rispetto al precedente rilevamento. Con corrispondente flessione dei Cinque stelle, quasi 10 punti sotto, al 27,7%.

Un rilevamento che non fa sorridere nemmeno Forza Italia, stabilmente sotto l’8%, né il Pd, stagnante poco sopra il 16%. Desaparecidi Leu, all’1,5%, e sotto il 3% i Fratelli d’Italia della Meloni. (altro…)

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Se tutto va bene madama la marchesa

sabato, Novembre 24th, 2018

L’ultimo sondaggio dice che la Lega, dopo una leggera flessione, si riprende e sfiora il 31 per cento mentre i Cinquestelle flettono al 26,2, nuovo record negativo dal 4 marzo a oggi.

La forbice dello «spread politico» si allarga e spiega il nervosismo – per usare un eufemismo – tra i due soci di governo. Il primo, Salvini, tiene il punto usando con l’alleato la tattica del bastone e della carota. Il secondo, Di Maio, cerca di risalire la corrente avversa ma più si agita più retrocede. Il risultato è il caos su tutti i fronti. Dopo giorni passati a negare il problema, ieri il ministro Tria ha ammesso che lo spread a 300 sta diventando un problema serio, ma le sue parole paiono cadere nel vuoto. Il sospetto, a questo punto, è che a Salvini e Di Maio l’unico spread che interessa sia quello politico: che me ne importa se il Paese va giù, l’importante è che il mio partito stia più su di quello del mio alleato. (altro…)

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Dolce e Gabbana, le scuse e la prova del riscatto in passerella

sabato, Novembre 24th, 2018

di EVA DESIDERIO

Milano, 24 novembre 2018 – «Dal profondo del nostro cuore vi chiediamo scusa, non succederà mai più». Tristi, sgomenti, imbarazzati Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno fatto mea culpa davanti dal mondo, e «a tutti i cinesi del mondo», per l’incidente dei giorni scorsi che ha portato all’annullamento della loro immaginifica sfilata a Shangai e alle infinite polemiche per i tre video su spaghetti/pizza/maxicannolo giudicati razzisti e sessisti che in un battibaleno hanno scatenato una gogna sui social media. Ieri mattina Stefano e Domenico hanno registrato un video di un minuto e 25 secondi per chiedere scusa e dirsi innamorati della Cina. Vestiti in modo molto minimal, in maglione nero che mostrava ancor di più le loro facce dispiaciute, i due stilisti nel video pubblicato sul social cinese Weibo confessano tristezza e sconforto. «In questi giorni abbiamo pensato moltissimo e con grande dispiacere a quello che è successo», attacca Domenico mentre scorrono i sottotitoli in cinese davanti alla parete tappezzata di sontuoso damasco.

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