Archive for Gennaio, 2019

Europee, il listone di Calenda può valere fino al 24%

giovedì, Gennaio 31st, 2019

I risultati di un sondaggio Swg sull’alleanza europeista di centrosinistra proposta dall’ex ministro dello Sviluppo economico. La Lega continua a crescere, lieve flessione per il M5s. Eurispes: sei italiani su dieci vogliono restare in Europa Il listone europeista di Carlo Calenda può valere dal 20 al 24%. È il risultato di un sondaggio effettuato da Swg che si è concentrato, in particolare, sulla alleanza di centrosinistra lanciata dall’ex ministro dello Sviluppo economico con il  manifesto “Siamo europei”.

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Qui naufraghiamo noi

giovedì, Gennaio 31st, 2019

Alessandro Sallusti

Il «boom» preannunciato da Luigi Di Maio è arrivato forte è chiaro, ma non è il «boom economico» cui si riferiva il leader grillino, bensì il suo esatto inverso.

Da oggi infatti, come preannunciato ieri dal premier Conte, l’Italia è ufficialmente in recessione, avendo inanellato due trimestri consecutivi a crescita negativa, cioè in decrescita. Almeno in questo i Cinque Stelle sono leali e coerenti: ai loro elettori solo pochi anni fa avevano teorizzato la bontà della «decrescita felice» e oggi possono dire: «fatto», almeno per quanto riguarda la decrescita. In quanto alla felicità rimaniamo perplessi che sia il sentimento prevalente oggi in Italia, soprattutto se pensiamo al futuro.

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COMUNICATO STAMPA : Le scadenze per Tari e acqua

giovedì, Gennaio 31st, 2019

LE SCADENZE PER

LA TARI E L’ACQUA

18 mila e 122  avvisi sono partiti in  questi giorni dal servizio tributi e tariffe della Comunità della Vallagarina. Riguardano la tassa rifiuti del 2018 e la bolletta dell’acqua.

Entrambe sono state divise in due rate. Per la Tari (tassa rifiuti che interessa 12 comuni della Vallagarina sono state emesse 15.679 bollette) le rate scadono: il 31 gennaio 2019 e il 30 aprile 2019.

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Ora l’Italia è in recessione

giovedì, Gennaio 31st, 2019

Nico Di Giuseppe

L’Italia è in recessione tecnica. Il premier Conte ieri lo aveva in qualche modo anticipato e oggi è arrivata la conferma da parte dell’Istat che, nelle sue stime preliminiari, ha certificato che il Pil nel quarto trimestre è sceso dello 0,2%, mettendo a segno il secondo calo consecutivo dopo quello del terzo trimestre.

Questo significa che l’Italia è in recessione tecnica, un termine usato quando la ricchezza prodotta da un Paese scende per due trimestri consecutivi.

Quelli dell’Istat, sul Pil, “sono dati molto preoccupanti, con rischi per l’occupazione”. Così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine di un incontro del sindacato piemontese sulle infrastrutture a Torino, commenta i dati Istat che segnano un calo del Pil dello 0,2% nel quarto trimestre 2018.

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Salvini e il giallo del lavoro ai contractor anti ong

giovedì, Gennaio 31st, 2019

andrea palladino roma

Tutta la storia inizia i primi di settembre del 2016, quando l’onda della propaganda contro le Ong che operavano nel Mediterraneo centrale ancora doveva partire. Sulla nave Vos Hestia utilizzata da Save the Children salgono quattro esperti di sicurezza marittima, contrattati dall’armatore. Il compito che gli era stato assegnato era chiaro: «Gestire la sicurezza della nave», racconteranno in seguito agli investigatori di Trapani. E’ il punto zero dell’inchiesta Iuventa, la nave della tedesca Jugend Rettet che verrà poi sequestrata il 2 agosto del 2017 dal Gip trapanese, con l’accusa – ancora in piedi – di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. «Per motivi umanitari», hanno voluto specificare i magistrati nelle carte dell’inchiesta.

Quell’indagine parte da due di quei quattro esperti di sicurezza marittima e ieri la vicenda è finita in Parlamento, dove il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto all’interrogazione del gruppo Leu sui suoi contatti con contractors. Domenica scorsa sul Fatto quotidiano uno di loro, Pietro Gallo, aveva raccontato di uno rapporto tra il leader della Lega e almeno due di quegli agenti. Un filo diretto nato poco dopo il loro imbarco sulla nave di Save the Children: «Chiamammo la segreteria di Salvini – ha raccontato Gallo – che ci richiamò». Da allora – racconta lo stesso Gallo a La Stampa – quando si trovavano davanti a situazioni che giudicavano “anomale” inviavano le informazioni allo staff del leader leghista. Sostieni il giornalismo di qualità

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Maduro marcia con i militari ma l’opposizione riempie le piazze

giovedì, Gennaio 31st, 2019

paolo mastrolilli inviato a caracas

«Perché voi italiani siete rimasti comunisti. Magari con la Ferrari, ma comunisti. Prima o poi, però, capirete che in Venezuela c’è una dittatura, e allora ci aiuterete». Aurora Benavente ha settant’anni, ma si è avvolta in una bandiera ed è scesa comunque a piazza Altamira, per partecipare alla prima manifestazione convocata dal presidente ad interim Guaidó, da quando il 23 gennaio scorso ha giurato di riportare il Paese verso la democrazia. La giornata comincia con una prova di forza di Maduro, che alle otto di mattina va al Fuerte Tiuna con il ministro della Difesa Padrino Lopez, per partecipare ad una marcia con i militari incaricati di difendere Caracas: «Stanno tentando un colpo di Stato, ma non lo permetteremo». Parlando con l’agenzia russa Ria Novosti, il leader del regime ha detto di essere pronto al dialogo con l’opposizione, di aver inviato lettere a vari Paesi fra cui la Santa Sede per avviare una mediazione, e di essere disposto a convocare le elezioni per l’Assemblea nazionale, cioè il Parlamento. Ma molto probabilmente è un trucco.

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Conte anticipa l’Istat: “L’Italia in recessione ma da giugno ripartiremo con entusiasmo”

giovedì, Gennaio 31st, 2019

francesco spini milano

Sarà anche colpa della guerra commerciale tra Cina e Germania «che ci penalizza nelle esportazioni». E sarà vero che conviene sempre guardare al futuro con ottimismo. Ma alla fine il premier Giuseppe Conte davanti a una non proprio entusiasta platea di industriali milanesi è costretto ad ammettere e ad anticipare quello che oggi l’Istat certificherà: l’Italia sta entrando tecnicamente in recessione. «Probabilmente domattina (oggi, ndr) – dice il premier – potrebbe uscire una nuova rilevazione Istat con una contrazione del Pil nel quarto trimestre». E le facce, in platea, si fanno di marmo anche se subito dopo il primo ministro prova a rilanciare: «Vi invito a considerare che le previsioni sono per il 2018. Dobbiamo guardare al 2019 e dobbiamo guardare con entusiasmo alla crescita economica e siamo fiduciosi che nel 2019 raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissi».

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Salvare Salvini ci costerà caro

giovedì, Gennaio 31st, 2019

A differenza di molti che oggi, com’è evidente, hanno la memoria corta, io ricordo molto bene quel mix di ilarità e indignazione che circa dieci anni fa suscitò il lodo Alfano con l’escamotage paradossale secondo cui l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, doveva essere considerato davanti alla Legge “primus super pares”, ovvero più uguale degli altri”, come tradusse qualcuno all’epoca, piegando così alle personalistiche esigenze l’assunto che campeggia in tutte le aule dei nostri tribunali secondo cui “La legge è uguale per tutti”.

Oggi con Salvini, ministro dell’Interno, la storia si ripete e il rischio è lo stesso: far passare la prassi secondo cui chi ricopre ruoli istituzionali e di potere, invece che essere ancora più ligio di tutti gli altri cittadini proprio in virtù della carica pubblica ricoperta, può sottrarsi al giudizio della magistratura, in barba al principio della separazione dei poteri, oltre che ai valori fondanti del Movimento 5 Stelleche ha fatto della tutela della legalità e dell’etica i propri elementi identitari.

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Risvegli. Salvini vede ora tutti le insidie del caso Diciotti

giovedì, Gennaio 31st, 2019

La divisa se la toglie giusto per entrare in aula, dove è obbligatoria la giacca per gli uomini. Ma appena fuori dall’aula, già lì in Transatlantico, subito dopo aver fornito risposte vaghe alle domande dell’opposizione nel question time, Matteo Salvini si rimette in ordine: giubbotto della polizia addosso. Come sempre, anche in Parlamento. Ma oggi è evidentemente teso.

Gli applausi dei suoi nell’aula di Montecitorio, quella claque che lui stesso dirige dal banco del governo facendo cenni del capo verso i posti della Lega, sono serviti solo a infiocchettare la sua immagine per la diretta tv che manda in onda il question time come ogni mercoledì. Fuori dall’aula Salvini è scuro in volto. Dice che “il governo non rischia” per l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti chiesta dal tribunale dei ministri di Catania per sequestro di persona sul caso della Diciotti, la nave della marina militare carica di migranti cui il ministro e tutto il governo impedì di sbarcare per giorni l’estate scorsa. Ma stavolta il ministro leghista non è sicuro di sé e di quello che accadrà. Questa storia della Diciotti è un po’ come una ‘sveglia’ per un vicepremier che finora ha fatto e disfatto quasi tutto nel governo con il M5s e vorrebbe continuare così. Ma se tutto crollasse?

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Sea Watch sbarca. Partita da Siracusa verso Catania con un sospetto

giovedì, Gennaio 31st, 2019

Attorno alle 5.30 ha mollato gli ormeggi ed è partita verso Catania, porto di sbarco. La Sea Watch 3, rimasta bloccata una settimana in attesa di un accordo Ue sulla destinazione dei 47 migranti a bordo e in ultimo rallentata da un guasto meccanico, è scortata da motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza.

Il capo missione SeaWatch3, scrive l’Ansa, avrebbe chiesto di partire più tardi per fare riposare l’equipaggio, ma la capitaneria di porto ha ribadito l’ordine di levare le ancore e di dirigersi verso Catania. La nave viaggia a una velocità di circa 5 chilometri l’ora per cui il tragitto Siracusa-Catania richiede oltre tre ore.

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