Archive for Gennaio 16th, 2019

Che questi parlamentari siano dannati

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Marcello Veneziani

Ale Di Battista e Giggino Di Maio s’incontrano a Capodanno e come anello di fidanzamento per celebrare la loro unione fanno una solenne promessa agli italiani: quest’anno vi regaleremo il dimezzamento degli stipendi ai parlamentari.
Perché a un Paese che ha bisogno di tante cose, che ha cento priorità urgenti, due capi e due comunicatori abili promettono in dono una punizione, un provvedimento contro pochi anziché a favore di tanti? Sarebbe facile dire perché le altre riforme costano, questa no, è tecnicamente più facile, fa scena e fa pure risparmiare qualche soldino. Sarebbe facile aggiungere che i due pentastellati conoscono bene il loro elettorato, sanno che il voto contro, il risentimento diffuso, l’invidia egualitaria hanno un peso importante nella gente, a partire da chi se la passa male. Ma tutto questo non basta. C’è qualcosa di più profondo che i dioscuri del grillismo capiscono a naso.
Gli italiani detestano da sempre i parlamentari, quando devono indicare una figura negativa ne hanno una che pure ossequiano con un titolo che sa di medioevo giapponese: l’Onorevole. Eccolo, l’Abominevole Onorevole, Mangiapane a tradimento, Privilegiato, Superpagato. Un tempo disprezzato perché Notabile, uno di Lorsignori, oggi disprezzato perché baciato dalla ruota della fortuna senza particolari meriti e curriculum. I grillini gli preferiscono la democrazia diretta dei cittadini, rousseauviana come la loro piattaforma, senza mediazioni, reticolare, fondata sul plebiscito permanente e il sondaggio pop.

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Pensioni, come buttano i soldi all’Inps –

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

L’Inps, anzi, gli sprechi dell’Inps guidata da Tito Boeri sono al centro dell’inchiesta di copertina di Panorama, nel numero in edicola dal 16 gennaio.

Come vanno in rovina le pensioni

Panorama ha scandagliato il patrimonio immobiliare dell’Inps scoprendo che giace in stato di abbandono. Palazzi vuoti, affitti risibili, vendite al palo, sprechi perenni. Come la Clinica Santa Maria a Seregno (Mb), comprata 25 anni fa dall’Inps per farne la sede  centrale per il nord della Brianza ma che non è mai stata utilizzata. Ora giace nel degrado assoluto. Ecco come si mette a rischio la principale risorsa che sostiene la nostra previdenza.

Freccero: “Cambio Rai Due, poi me ne vado”

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Matteo Salvini e la cena dei sospetti, con chi era seduto: Alessandro Di Battista, ora taci

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

È bastata la partecipazione di Matteo Salvini alla cena organizzata da Annalisa Chirico per l’associazione “Fino a prova contraria” per scatenare le urla isteriche da sponda grillina contro il leader della Lega, primo fra tutti Alessandro Di Battista. La colpa del ministro dell’Interno sarebbe stata cenare nella stessa occasione in cui c’erano Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, oltre a decine di altri esponenti della “vecchia politica” e magistrati che di riffa o raffa hanno ancora un ruolo nella politica o nelle istituzioni.

Leggi anche: Boschi a cena con Salvini, un clamoroso retroscena: e lei la prende malissimo

I grillini però hanno l’atavico vizio di non andare oltre le copertine e i titoli, perché sarebbe bastato loro capire su cosa stessero starnazzando per rendersi subito conto dell’ennesima figuraccia. Di occasioni perché Salvini e altri esponenti dell’opposizione si incontrassero finora ce ne sono state a iosa, e tutte, come questa, strombazzate ai quattro venti, quindi non proprio il contesto migliore per mettere in piedi un sordido piano di inciucio in stile Patto del Nazareno.

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Pensioni, Fmi “smonta” già quota 100: “Servono nuovi interventi”

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Franco Grilli

Mentre il governo è impegnato a stendere la versione finale del testo della riforma di Quota 100, l’Fmi chiede nuove riforme sul fronte previdenziale.

Nel suo report sull’invecchiamento della popolazione segnala la necessità di nuovi interventi sul fronte pensionistico nel nostro Paese. In Italia “potrebbe essere necessaria un’ulteriore riforma delle pensioni, rivedendo i generosi accordi previsti de interventi precedenti”. E su questo punto l’Fmi speiga ulteriormente la sua posizione precisando quali sono i motivi che potrebbero portare ad una nuova riforma sul fronte pensioni: “L’invecchiamento della popolazione aumenterà la spesa pubblica per pensioni di poco più di 2 punti percentuali del pil entro il 2050”. A questo punto il Fondo Monetario Internazionale di fatto parla anche delle tendenze demografiche che potrebbero avere delle conseguenze sul mercato del lavoro: “Osservando le attuali tendenze demografiche ”molti i paesi dovranno affrontare una forza lavoro in declino, che farà scendere il risparmio”.

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“La manovra ci ha costretto a sospendere i fondi Pir”

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Marcello Zacché

Ieri Banca Mediolanum ha comunicato alla rete dei suoi oltre 4mila consulenti finanziari che la vendita di nuovi Pir è sospesa.

È la conseguenza di un pasticcio combinato dal governo con la manovra. I Piani individuali di risparmio, introdotti nel 2017, sono fondi destinati ai risparmiatori, esenti da ogni imposta se tenuti almeno 5 anni. E il fondo deve investire in prevalenza in società italiane e di medie dimensioni. Per Massimo Doris, ad di Banca Mediolanum, l’operatore leader che più di tutti ha creduto fin da subito nei Pir, superando i 4 miliardi di patrimonio, è stata una decisione sofferta, ma obbligata.

Perché avete fermato i Pir?

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L’inizio della fine di Cesare Battisti: come viveva mentre era braccato

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

L’”inizio della fine” della latitanza boliviana di Cesare Battisti comincia a Santa Cruz de la Sierra, precisamente al residence Casona Azul, sulla Radial 21, una stradona dell’estrema periferia ovest della metropoli a poche centinaia di metri dal quarto anello di circonvallazione.

Battisti è arrivato al residence la notte del 16 novembre a bordo di un Suv Toyota Rav4 color scuro accompagnato da un amico, un individuo descritto come alto, in carne e con i capelli corti e la pelle chiara, istruito, molto probabilmente un locale e unico soggetto che ha più volte visitato il latitante durante il suo breve soggiorno al residence; è stato proprio questo suo amico a fare il check-in per poi allontanarsi e lasciare la stanza a Battisti che viaggiava con bagaglio leggero.

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Attratti dall’abisso

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

di ROBERTO GIARDINA

Chi non ha un amico o un parente, uno zio o una cugina, a cui è impossibile far cambiare idea per il suo bene? Affidano i risparmi di una vita allo sconosciuto che offre interessi del 30 per cento, o regalano la casa di famiglia al seduttore che promette le nozze appena divorzierà dalla moglie. Lo sanno di correre verso la rovina, ma non lo confessano neanche a se stessi. Come i lemming che a migliaia all’improvviso corrono verso il burrone, e precipitano nel fiume. Gli etologi sostengono che sia una favola, i piccoli roditori non sono folli: quando diventano troppi corrono in cerca di nutrimento, e nella fretta non si accorgono del pericolo. Non importa, i nostri amici britannici si comportano peggio dei lemming.

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Alcol e fumo, più controlli sui minori. Fontana: “Cannabis shop nel mirino”

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

FABRIZIO RATIGLIA

Roma, 16 gennaio 2019 – Ministro Fontana, secondo il Moige il 65% di bar e discoteche vendono alcol ai giovani senza controllarne l’età e il 40% dei minori acquista sigarette senza problemi. Non c’è alcuna remora pur di fare profitti.
“Questi dati sono preziosi. Serve una presa di coscienza che coinvolga tutti, famiglie e scuole. Con il ministro Salvini vogliamo accentuare i controlli a tutela dei minori e sensibilizzare i ragazzi, a partire dai banchi di scuola”.

Nei negozi dove si vende cannabis leggera e legalizzata non c’è alcun divieto per i minorenni. È preoccupato?
“Vogliamo verificare che la diffusione dei cosiddetti grow shop sia coerente con la normativa vigente. La norma nata due anni fa ha finito per legittimare la commercializzazione al dettaglio della cannabis light, usata per altri fini. Fini – sottolineo – che il  Consiglio superiore di sanità non esclude possano essere pericolosi”.

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Promesse elettorali sui corpi di Rigopiano

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Neanche la tragedia di Rigopiano resta fuori dalla campagna elettorale abruzzese. E, più in generale da questa campagna elettorale permanente, del governo e nel governo, nell’era in cui la comunicazione è l’unico Dio, a prescindere da risultati e fattibilità degli annunci. Salvini, come ha dichiarato qualche giorno fa, andrà il 18 gennaio a Rigopiano, a due anni da quella tragedia in cui 29 persone persero la vita. E ci andrà anche Luigi Di Maio, come anticipato oggi dal Centro, nel primo dei tre giorni che dedicherà all’Abruzzo, dove si vota il prossimo 10 febbraio. Entrambi sventolando emendamenti in cui si promettono dieci milioni di euro per le vittime, già annunciati nei giorni della presentazione delle liste elettorali, in questa macabra rincorsa al consenso. Anche in questo caso, lo stesso giorno.

Proprio l’11 gennaio i Cinque Stelle hanno depositato un emendamento al Decreto semplificazione, a firma dei senatori Primo De Nicola e altri per “stanziare risorse per aiutare i familiari delle vittime e i superstiti di quel tragico evento”. Poche ore dopo, Matteo Salvini, ha annunciato “dieci milioni per i familiari delle vittime”, dando per fatto, nell’euforia elettoralistica, il tutto, provvedimento, stanziamento e risarcimento. Ecco la sua dichiarazione: “Come promesso abbiamo fatto in una settimana quello che altri non hanno fatto in due anni. Un intervento di legge a favore dei familiari delle 29 vittime e, soprattutto, 10 milioni stanziati dal ministero dell’Interno per aiutare chi ha perso tutto in quelle drammatiche ore”. Fonti del Viminale, interpellate dall‘HuffPost, chiariscono che, anche in questo caso, si tratta di un emendamento della Lega, speculare a quello dei Cinque stelle, al decreto Semplificazione, che si discuterà nelle prossime settimane, sul “modello della Legge Viareggio”.

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Brexit, ora tutto è possibile. E siamo tutti coinvolti

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Sarà pur vero che gli uomini sono fatti della stessa sostanza dei loro sogni ma bisogna anche sapere se essi li hanno sul serio. E ad oggi, dopo il voto drammatico del Parlamento di Westminster sull’accordo raggiunto dal governo May sulla Brexit, ancora non sappiamo cosa desiderino gli inglesi. Il referendum del 2016 ha detto di uscire, i poteri forti finanziari e gli europeisti vogliono restare, la politica si arrovella alla ricerca di un compromesso democratico.

Sfrondando le previsioni più catastrofiche di un no-deal che potrebbe avere un traguardo forse più lungo della fatidica data del 29 marzo scorso, il dilemma britannico rappresenta poi quello che si presenterà alle prossime elezioni comunitarie. Se l’Europa è invisa ormai a milioni di persone è a causa dell’egocentrismo e dell’autoreferenzialità di parte dei centri decisionali della sua architettura istituzionale, l’Unione Europea. Proprio quello contro cui hanno votato i sudditi di sua Maestà – la quale, non a caso, si è ben guardata con tutta la Famiglia Reale dal far trapelare una pur minima preferenza per restare con Bruxelles o meno- e che sarà al centro delle prossime consultazioni comunitarie.

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