Archive for Gennaio 17th, 2019

Trappole mortali

giovedì, Gennaio 17th, 2019

di LUIGI CAROPPO

Prima di tutto possiamo tirare un sospirone di sollievo perché uno dei viadotti più trafficati dell’Italia centrale, lungo la consumata superstrada E45 che collega le nostre coste, è stato chiuso in tempo. La procura di Arezzo ha messo i «sigilli» al collegamento tra Sansepolcro e Cesena.

Stop ai furgoni e ai camion, alle auto e alle moto, ai pullman che viaggiano ogni giorno sopra quelle centinaia di metri d’asfalto nel cuore d’Italia tra colline e boschi. Tutto fermo prima che quei piloni scarnificati dall’usura si potessero trasformare in fondamenta di burro per trappole mortali. Il provvedimento della magistratura aretina dà profondo conforto pensando a quel maledetto 14 agosto quando, sotto il temporale di Genova, il ponte Morandi veniva giù. La decisione della procura sia d’esempio su quale strada da seguire laddove ci siano altre situazioni di precarietà.

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“Viadotto a rischio collasso”: E45, nell’ordinanza del Gip lo spettro del ponte Morandi

giovedì, Gennaio 17th, 2019

di Salvatore Mannino / Sergio Rossi

Arezzo, 17 gennaio 2019 – «Quel ponte è a rischio collasso». Lo scrivono i tecnici e il viadotto è ora sotto sequestro su disposizione del gip di Arezzo. È il ponte Puleto sulla E45 tra Toscana e Romagna, cinque campate per 200 metri di lunghezza. Era stato un poliziotto in pensione, mentre cercava funghi, a notare lo stato comatoso di un pilone: era novembre e il video da lui girato servì alla procura per far partire l’indagine con una consulenza affidata agli ingegneri Fabio Canè e Antonio Turco.

Il verdetto è stato impietoso ed è riassunto nell’ordinanza del gip: «La situazione rappresenta una criticità estrema per la maggior parte degli elementi strutturali e di servizio». La raccomandazione, raccolta dal gip, «è di prendere in seria considerazione la necessità di interrompere il traffico». E non c’è da perdere nemmeno tempo perché «il perdurare del carico» può «provocare il collasso della struttura».

Ricorda il gip – critico nei confronti di Anas accusata di «inerzia» – che uno dei tecnici dichiara: «Se io fossi il responsabile di Anas, in scienza e coscienza chiuderei il traffico». Così da ieri alle 14 dal ponte Puleto non si passa più. Carabinieri, forestali, operai dell’Anas hanno apposto gli inevitabili sigilli: chiusa la disgraziatissima superstrada in entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Canili e Valsavignone, al confine tra le province di Arezzo e Forlì Cesena.

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Un’Europa più debole

giovedì, Gennaio 17th, 2019

di SALVATORE VASSALLO

Il contorcimento della politica britannica dimostrano quanto possa essere rischioso giocare alla democrazia diretta senza cautele. Il referendum fu promesso dall’allora premier Cameron nel 2015, quando sembrava certo che avrebbe prevalso l’intenzione di rimanere nella Ue. È stato poi vinto nel 2016 a larga maggioranza dai sostenitori della Brexit, molti dei quali abituati a considerare i vantaggi dell’adesione un fatto dovuto e a sovrastimare i margini di libertà riconquistabili uscendo.

Da allora i politici di governo e opposizione si dimenano intorno alle strategie per dare seguito a quel mandato, tutte piene di difetti. E ancora oggi nemmeno i meglio informati sanno come andrà a finire. Alcune alternative paiono però più plausibili di altre. La premier al momento rimane insostituibile. Perché mancano poco più di due mesi al giorno fissato per l’exit e perché, in base a una legge del 2011, il parlamento avrebbe solo due settimane, dopo averla sfiduciata, per scegliere un successore ed evitare elezioni anticipate.

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Lega-5 Stelle, battaglia sulle nomine

giovedì, Gennaio 17th, 2019

di ANTONELLA COPPARI

Roma, 17 gennaio 2019 – Se la coalizione giallo-verde ha un senso il Carroccio pretende la sua parte. Altrimenti non lesina in dispettucci, come ha fatto ieri sgambettando a Palazzo Madama, in commissione Ambiente, il candidato proposto dal ministro Costa per la presidenza del parco del Circeo: il generale Antonio Ricciardi. “Non abbiamo condiviso il metodo”, spiega il senatore leghista Arrigoni. Una scelta concordata più con il presidente della Regione Zingaretti (i suoi ‘referenti’ Mirabelli e Messina si sono astenuti nel voto) che con i soci di governo. Troppo forte l’odore di inciucio, Salvini chiede ai suoi di far saltare il banco (il risultato finale è di 13 no e 7 sì) d’intesa con Forza Italia e la maggioranza del Pd, cui non par vero mettere i bastoni tra le ruote a un eventuale accordo nazionale tra il governatore del Lazio e M5S.

Indietro non si torna, garantiscono i leghisti a Costa che – puntando sulla natura ‘consultiva’ del parere della Commissione – ripete: il nome resta quello, “non accetteremo diktat su persone non adeguate”. Siccome in ballo ci sono una dozzina di presidenze di parchi, il Carroccio ne vuole la metà, a cominciare da quelli delle Dolomiti e dei monti Sibillini. Escluso – dicono a via Bellerio – che il ministro dell’Ambiente le decida una alla volta, mettendosi d’accordo con i vari governatori. Di qui il pressing sull’esponente pentastellato cui chiedono chiarezza in un’interrogazione alla Camera. 

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Caso Battisti, esposto penalisti contro Bonafede: nel suo video Battisti esibito “come un animale”. Il ministro: “Nessuno show, solo un tributo a polizia”

giovedì, Gennaio 17th, 2019

di PAOLO G. BRERA

ROMA. L’arrivo in Italia di Cesare Battisti dopo l’arresto in Bolivia trasformato in uno show e il video diffuso dal ministro Bonafede continuano a scatenare polemiche e a creare imbarazzo. Due giorni dopo lo sbarco a Ciampino dell’ex latitante arriva una presa di posizione netta e dura anche del Vaticano. Per il cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, “In Italia abbiamo una cultura giuridica di primo grado, non possiamo risvegliare nella gente certi istinti forcaioli”. Becciu, che dice di avere “sofferto” quando ha visto le immagini del rientro di Battisti, ha aggiunto che “chi sbaglia merita la condanna, la deve espiare ma come persona merita rispetto”.

Ma è anche il video con lo sbarco show a Ciampino dell’ex latitante in fuga Cesare Battisti, divulgato dal trionfante ministro della Giustizia sta creando notevole imbarazzo tra i poliziotti perché mostra in volto anche agenti che non dovrebbero mai apparire. Nel video si distingue in particolare il comportamento di un agente che, accorgendosi della telecamera che si gira verso di lui, si copre il volto con una sciarpa: si può quindi ipotizzare che si trattasse di un agente sotto copertura.

“Una giornata che difficilmente dimenticheremo!”: il video-spot di Bonafede su Battisti

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Lettera di minacce a Mentana, con una svastica e insulti anche ad altri giornalisti. Conte: “Sono preoccupato”

giovedì, Gennaio 17th, 2019

Una lettera di minacce scritta in stampatello fatta arrivare a Enrico Mentana. “Presto vi puniremo, sappiamo tutto di voi, punirvi è un dovere”, è il testo del messaggio che lo stesso conduttore del Tg di La 7 ha pubblicato su Instagram. La lettera è firmata con un “Boia chi molla” e il disegno di una svastica. E arriva a pochi giorni dall’aggressione a due giornalisti dell’Espresso durante una manifestazione neofascista.

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Brexit, Theresa May si salva: il Parlamento britannico vota la fiducia

giovedì, Gennaio 17th, 2019

dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA

Dopo la disfatta epica di ieri sul suo accordo con l’Ue sulla Brexit (oramai sepolto), Theresa May oggi ha superato un altro voto cruciale: con 325 a 306 è stata respinta la mozione di sfiducia contro di lei, o meglio del suo governo, che il leader laburista Jeremy Corbyn ha presentato alla Camera dei Comuni. Decisivo, per la tenuta dell’esecutivo, ancora una volta il voto dei deputati del Democratic Unionist Party, i lealisti nordirlandesi, determinati a impedire che Corbyn formi un nuovo governo.

Ora che ce l’ha fatta, ricomincerà tutto daccapo, un po’ come nel Giorno della Marmotta: la premier britannica riprenderà a tessere la tela con i suoi per un nuovo, irrealistico accordo, per allontanare lo spauracchio del 29 marzo, quando il Regno Unito, senza un’uscita concordata con l’Ue, verrebbe brutalmente sbalzata fuori dall’Unione, con conseguenze economiche e commerciali potenzialmente gravissime.

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