Archive for Gennaio 18th, 2019

Collection #1, il «più grande» furto di dati online: raccolti 773 milioni di mail. Cambiate le password

venerdì, Gennaio 18th, 2019

di Federico Cella

Collection #1, il «più grande» furto di dati online: raccolti 773 milioni di mail. Cambiate le password

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Viene raccontato come «il più grande furto di dati della storia» e si chiama «Collection #1», un’operazione di hackeraggio che avrebbe raccolto 773 milioni (772.904.991 per la precisione) di indirizzi web e più di 21 milioni (21.222.975) di password uniche. Il nome peraltro lascia supporre che esistano anche altre versione di questo attacco che ha portato alla raccolta di un archivio da 87 gigabyte di dati sensibili (foto sopra). Secondo Agi ad averne dato notizia per primo in Italia su Twitter è stato l’utente Odisseus, un esperto italiano di cybersecurity, ma a scoprire l’archivio è stato Troy Hunt, ricercatore informatico autore del sito Have I been pwned? («Sono stato bucato?») che da anni conserva il risultato di successivi furti di dati ai danni di Yahoo!, Facebook, Twitter, Adobe, YouPorn e via dicendo. Andando su questo sito è possibile scoprire se si è stati oggetti del furto. In ogni caso il consiglio degli esperti di sicurezza è quello di cambiare immediatamente le proprie password. Qui sotto potete trovare una guida per farlo in modo sicuro.

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Conti pubblici, l’Ue: “Alto rischio per l’Italia”

venerdì, Gennaio 18th, 2019

Franco Grilli

La situazione dei conti pubblici italiani è grave. L’allarme arriva dall’Unione europea, che parla di “alto rischio” nel medio e lungo periodo.

Problema che interessa anche altri Paesi. Sul breve termine, invece, si evidenzia “qualche vulnerabilità”. I riflettori sul nostro Paese sono contenuti nel rapporto sulla sostenibilità di bilancio del 2018 redatto dalla Commissione Europea (Fiscal Sustainability Report), pubblicato oggi.

“Malgrado un miglioramento complessivo dei conti pubblici dell’Ue negli ultimi anni – si legge nel rapporto – restano dei rischi. Nel breve termine un Paese (Cipro) è a rischio di stress di bilancio, mentre in altri quattro Paesi (Spagna, Francia, Italia e Ungheria) si possono identificare alcune vulnerabilità nel breve termine. A medio termine, rischi elevati sono
riscontrati in sette Paesi (Belgio, Spagna, Francia, Italia, Ungheria, Portogallo, Regno Unito). Nel lungo termine, rischi elevati sono identificati in sei Paesi (Belgio, Spagna, Italia, Lussemburgo, Ungheria e Regno Unito)”.

Bankitalia: debito/pil al 131,7%

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Bankitalia ora lancia l’allarme. A un passo dalla recessione

venerdì, Gennaio 18th, 2019

Luca Romano

Dopo il varo della manovra e l’approvazione del decretone con quota 100 e reddito di cittadinanza, arriva una doccia fredda da Palazzo Koch.

La Banca d’Italia infatti adesso lancia l’allarme sulla salute della nostra economia. Bankitalia infatti nel suo ultimo bollettino segnala l’economia in “recessione tecnica”. Di fatto le stime sul Pil sono state riviste al ribasso con un calo dall’1 per cento allo 0,6 per cento. Di fatto la crescita in questo caso sarebbe vicina quasi allo zero. “Gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che l’attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto”, fa sapere il dossier della Banca d’Italia.

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Maturità 2019, le materie della seconda prova multidisciplinare | Allʼorale il candidato sceglierà fra tre buste

venerdì, Gennaio 18th, 2019

Nella seconda prova scritta della maturità 2019 debutta la prova multidisciplinare. Al liceo Classico sono previsti latino e greco, mentre allo Scientifico matematica e fisica. “Comunichiamo le materie con largo anticipo – ha detto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, rivolgendosi agli studenti -. Come sapete da quest’anno ci sono delle novità. Per sostenervi organizzeremo delle simulazioni a febbraio, marzo e aprile”.

Le materie della seconda prova negli altri istituti – Scienze umane e diritto ed economia politica sono le materie previste per la seconda prova di maturità al liceo delle Scienze umane opzione economico sociale. Discipline turistiche e aziendali e inglese sono le materie scelte per l’Istituto tecnico del turismo. Per l’indirizzo informatica gli studenti si cimenteranno con informatica e sistemi e reti. Poi scienza e cultura dell’alimentazione e laboratorio servizi enogastronomici sono le materie opzionate per l’Istituto professionale per i servizi di enogastronomia. Per l’indirizzo servizi per l’agricoltura ecco, invece, le prove scelte: economia agraria e dello sviluppo territoriale e valorizzazione attività produttive e legislazione di settore.

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Paragone a processo per istigazione

venerdì, Gennaio 18th, 2019

Fabrizio Boschi

A conti fatti avrebbe fatto meglio a fare il giornalista e basta. Ma si sa, cambiare casacca paga, e Gianluigi Paragone (nel tondo) lo sa bene.

Ha sempre saputo intercettare i carri dei vincitori per poi salirci al volo, per cui non gli è parso il vero, lui ex leghista convinto, di buttarsi tra le braccia dei Cinque stelle. E da quando i grillini lo hanno piazzato al Senato vola a mezzo metro da terra, libero di dire e fare quello che gli pare. Un atteggiamento che il giornalista varesino ha sempre tenuto, ma che adesso gli costa un processo per una performance degna del suo sconfinato ego.

Un video che Paragone e Gilberto Penza di Radio 105 pubblicarono su Youtube il 18 luglio 2016 e nel quale esprimevano, pur senza far nomi, giudizi su una vicenda ben nota alle cronache di quel periodo. Un episodio per il quale i due giornalisti auspicavano che fossero i detenuti delle carceri sarde a fare giustizia: «Questa è gente di m…, non si può parlare di bullismo, devono finire in carcere e stare sette anni. E quando sono dentro in carcere devono fare la mamma di qualcuno, per chi capisce il gergo».

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Metà degli immigrati rimane in Italia: flop del ricollocamento obbligatorio

venerdì, Gennaio 18th, 2019

Mauro Indelicato

La redistribuzione obbligatoria ha mestamente fallito. A distanza di più di tre anni dalla decisione di ricollocare l’alto numero dei migranti arrivato in Europa tra il 2014 ed il 2015, si può ben dire che l’esperimento non ha funzionato. I numeri parlano chiaro: su 120mila migranti presenti sul suolo europeo per i quali si è decisa la ricollocazione, meno della metà è stato effettivamente ricollocato. Tutto il resto si trova ancora nei paesi di primo approdo, Italia in testa. 

Cosa prevede l’accordo del 2015

È il 22 settembre 2015, l’Europa deve fronteggiare una grave crisi migratoria aperta su due fronti: quello mediterraneo e quello del cosiddetto “corridoio balcanico“. Da sud e da est arrivano migliaia di migranti, che da subito generano clamore in seno all’opinione pubblica del vecchio continente, specialmente dei Paesi settentrionali ed orientali. Questi ultimi non sono abituati a vedere passare all’interno del proprio territorio così tanti migranti, sul fronte della sicurezza e dell’ordine pubblico le preoccupazioni non sono state poche. Ma sono soprattutto due i paesi in prima linea nella gestione dell’emergenza immigrazione: Italia e Grecia. Il nostro Paese accoglie numerosi migranti che arrivano da sud, soprattutto quelli che partono da una Libia già parecchio destabilizzata e senza governo da quattro anni. La Grecia invece assorbe gran parte dei migranti che arrivano dalla Turchia. Con la chiusura della rotta balcanica, migliaia di migranti rimangono nel paese ellenico sia sulle isole che presso la terraferma. LEGGI ANCHELa Nato è al suo tramonto
Le alternative all’Alleanza

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De Masi: “Questo è un governo di “stagisti”. Di Maio? Caso unico al mondo: è passato da avere zero lavori a 4″

venerdì, Gennaio 18th, 2019

Il lavoro per come lo conosciamo sparirà entro il 2054: questa è stata la recente previsione fatta da Davide Casaleggio sulle pagine de Il Corriere della Sera. Oggi, dalle pagine de Il Giornale, a commentare quelle parole giunge il sociologo Domenico De Masi – ex punto di riferimento dei pentastellati in tema welfare. De Masi fa ipotesi a più breve termine rispetto a quelle di Casaleggio, al quale lancia anche qualche frecciata:

Io che studio questi temi, faccio previsioni che si fermano ai prossimi anni. Lui si spinge addirittura al 2054. Mah. Prima di parlare bisogna andare sul campo. Io non smetto di andarci. […] Per conoscere occorre studiare. Casaleggio che basi ha? A quali ricerche si riferisce?

Negli anni passati, De Masi aveva parlato di “reddito di cittadinanza”, ma rispetto a quello voluto dal governo gialloverde ha le idee chiare:

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Festival di Sanremo, Sony e Baglioni: il grande successo di ascolti spazza via il conflitto di interessi

venerdì, Gennaio 18th, 2019

Giuliano Balestreri

“Non si può pensare di risolvere la situazione di milioni di persone in movimento e in situazioni di disagio evitando lo sbarco di quaranta persone. La questione è una farsa. L’Italia è un Paese incattivito”. Secondo alcuni colleghi artisti, tra cui Mogol, Claudio Baglioni – che del Festival di Sanremo è conduttore e direttore artistico – avrebbe potuto prendere posizione sul tema in un momento diverso rispetto alla presentazione della manifestazione canora: “Penso che gli artisti possano fare quello che vogliono, dipende dalle persone. Io – dice Mogol – non avrei risposto, ma avrei colto l’occasione per parlare di un mio progetto che potrebbe risolvere il problema dei migranti a beneficio di tutti”.

Sui modi e i tempi scelti da Baglioni si può discutere all’infinito senza arrivare a un accordo, più facile è – invece – capire che la polemica sul presunto conflitto d’interessi di mister “maglietta fina” è stata costruita ad arte per distogliere l’attenzione dalle dichiarazioni dell’artista. Piaccia, oppure no, il Festival di Baglioni è stato un successo. Che la Rai spera di replicare.

Eppure, all’indomani della presa di posizione del direttore artistico della competizione canora è intervenuto il consigliere Rai – in quota Fdi – Giampaolo Rossi: “Parlare di migranti è fuori contesto, ma intanto chiederò che la Rai verifichi se ci sono conflitti di interesse generati dal rapporto che il direttore artistico del Festival di Sanremo ha con la sua casa discografica, che è la stessa cui appartiene una buona parte degli artisti selezionati”.

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Sanità: 4,5 milioni di famiglie italiane hanno ridotto le spese per le cure

venerdì, Gennaio 18th, 2019

Il ticket sanitario non funziona e per certe famiglie è causa di impoverimento. “Le compartecipazioni sono ingegnerizzate molto male: quelle fisse sulle ricette, per di più non esenti, sono la causa primaria di impoverimento. I ticket sulle prestazioni specialistiche hanno messo, in più di qualche caso, fuori mercato il Ssn”. A dirlo è il Rapporto Sanità del Crea-Università Tor Vergata di Roma, che mette insieme una serie di studi e ricerche nazionali e internazionali insieme a suoi approfondimenti e commenti. “Il problema delle liste di attesa – sottolineano gli esperti – risiede nel fatto che esse vengono percepite dai cittadini come inefficienze del sistema, mentre sono, in buona misura, una difesa messa in atto dal sistema per evitare la proliferazione di prestazioni che, in quanto non urgenti, sono anche a maggior rischio di inappropriatezza. Se si volessero uguagliare le condizioni di accesso, basterebbe sancire che dopo un certo numero di giorni di attesa i cittadini hanno diritto di effettuare la prestazione in regime di indiretta, ricevendo poi il rimborso della prestazione”.

Anche la ricerca del Crea, diretto dal professor Federico Spandonaro, conferma che l’Italia ha i migliori risultati sanitari e tiene sotto controllo i costi. Le famiglie però iniziano a soffrire. La ricerca sottolinea Il 17,6% di quelle residenti (4,5 milioni) ha dichiarato di aver cercato di limitare le spese sanitarie per motivi economici (100.000 in più rispetto al 2015), e di queste 1,1 milioni le hanno annullate del tutto. Il Mezzogiorno è l’area più colpita (5,6% delle famiglie), seguita dal Centro (5,1%), dal Nord-Ovest (3,0%) e dal Nord-Est (2,8%).Il disagio economico per le spese sanitarie (una combinazione di impoverimento per consumi sanitari e “nuove” rinunce per motivi economici), è sofferto dal 5,5% delle famiglie, ed è significativamente superiore nel Sud del Paese (7,9% delle famiglie). L’incidenza del fenomeno dell’impoverimento aumenta, registrando 416.694 famiglie che hanno peggiorato la propria condizione economica (l’1,6% del totale). Aumenta l’incidenza nelle realtà del Nord e si riduce in quelle del Sud. Il valore massimo si raggiunge nel Lazio, dove il 2,7% delle famiglie risultano impoverite; il valore minimo nelle Marche, dove solo lo 0,8% versano in tale condizione.   

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Ponte Morandi, la direzione della ricostruzione al Registro Navale Italiano, ente al centro di cause internazionali

venerdì, Gennaio 18th, 2019

di ALBERTO CUSTODERO e MARCO PREVE

A Rina Consulting società della galassia Rina spa, principale ente di certificazione italiano che opera in tutto il mondo, sono stati affidati il coordinamento e la direzione dei lavori per la costruzione del nuovo ponte Morandi di Genova.

Un incarico di prestigio per una società che è però al centro, con altre branche della holding, di una serie di delicate controversie giudiziarie nazionali e internazionali. E’ stata condannata con sentenza definitiva dalla Francia per il disastro ambientale conseguente all’affondamento della petroliera Erika. E’ coinvolta in una serie di vicende giudiziarie per aver certificato la fabbrica di abiti di Karachi bruciata in un rogo nel corso del quale sono morte 250 persone. Ma nel capoluogo ligure Rina deve affrontare altri due processi civili entrambi legati all’affondamento, nel 2006, del traghetto Al Salaam Boccaccio 98 avvenuto nel Mar Rosso e costato la vita a mille persone.

E’ poi al centro di indagini civili e penali per aver firmato i certificati di conformità del traghetto Norman Atlantic poi affondato (31 vittime). E’ al centro di un’ultima pesante pendenza giudiziaria: quella che riguarda l’inchiesta sulle cosiddette certificazioni facili alle compagnie di navigazione, che è una costola della maxi indagine scaturita dopo la tragedia del maggio 2013 quando la nave Jolly Nero urtò abbattendola la Torre piloti uccidendo nove persone.

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