Archive for Gennaio, 2019

Cgil, la Camusso lascia: il nuovo segretario generale sarà Landini

mercoledì, Gennaio 23rd, 2019

Dopo l’addio di Susanna Camusso, che ha lasciato la guida della Cgil dopo otto anni e il limite dei due mandati, il nuovo segretario generale del sindacato dovrebbe essere Maurizio Landini. Sul suo nome l’accordo sarebbe stato trovato nella notte come sintesi tra la lista dell’ex leader Fiom e quella di Vincenzo Colla: quest’ultimo diventerebbe invece il vice di Landini. Alla vicesegreteria andrebbe anche Gianna Fracassi, già segretaria confederale.

TGCOM

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Migranti, Salvini: “Chiuderemo strutture con sprechi e reati”. Ecco quali saranno i prossimi centri

mercoledì, Gennaio 23rd, 2019

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha parlato delle intenzioni del Viminale rispetto ai centri richiedenti asilo. “Mi ero impegnato a chiudere le megastrutture dell’accoglienza dove ci sono sprechi e reati, come a a Bagnoli, a Castelnuovo di Porto, a Mineo. E lo stiamo facendo”, ha detto il vicepremier rispondendo a una domanda in merito alla chiusura, prevista entro il 31 gennaio, del Cara di Castelnuovo di Porto (Roma).

Castelnuovo prima tappa – Il Viminale ha dunque pronta la lista delle prossime chiusure. L’intenzione di Salvini, infatti, è quella di procedere con lo svuotamento progressivo dei Cara (i centri di accoglienza per i richiedenti asilo) più grandi in giro per il Paese. Il trasferimento di 30 dei 535 migranti dal centro di Castelnuovo di Porto, dunque, è solo la prima tappa.

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Firmato ad Aquisgrana il nuovo trattato Parigi-Berlino: verso un esercito franco-tedesco

mercoledì, Gennaio 23rd, 2019

Esattamente 56 anni dopo lo storico Trattato dell’Eliseo, che nel 1963 sancì la riconciliazione tra Francia e Germania nel Dopoguerra, il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, hanno siglato ad Aquisgrana un nuovo trattato franco-tedesco di amicizia e collaborazione. Un accordo che arriva mentre, a quattro mesi dalle elezioni europee, l’Ue è indebolita dai nazionalismi e Londra si appresta a lasciare l’Europa.

Il trattato mira a rafforzare le relazioni bilaterali fra i due Paesi portandole a un “livello superiore” e completerà quello del 1963. Il documento prevede maggiore collaborazione politica, economica e, in particolare, un ravvicinamento nel settore della Difesa, ipotizzando per esempio dispiegamenti militari congiunti in caso di attacchi terroristici: vuole dare “un contributo alla creazione di un esercito europeo”, ha spiegato la Merkel nel suo discorso. Il trattato riafferma anche l’impegno di Parigi e Berlino per l’Unione europea, ma questo il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, presente ad Aquisgrana, ha voluto rimarcarlo: “Oggi l’Europa ha bisogno di ravvivare la fiducia nel significato di solidarietà e unità. L’Europa ha bisogno di un chiaro segnale da parte di Parigi e Berlino che il rafforzamento della cooperazione in piccoli formati non sia un’alternativa alla cooperazione di tutta l’Europa”.

Ad Aquisgrana firmato il nuovo trattato dʼamicizia Parigi-Berlino

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I timori sulla crescita frenano le Borse, Piazza Affari -1% con Tim ko

martedì, Gennaio 22nd, 2019

–di E. Micheli e P. Paronetto

Le preoccupazioni sulla tenuta della crescita economica globale, insieme ai nodi da sciogliere nella politica internazionale, dalla Brexit allo shutdown Usa, hanno penalizzato i listini azionari. Wall Street sta tirando il fiato dopo il rally di inizio anno, complice il taglio delle stime sull’andamento del Pil mondiale comunicato ieri dal Fondo monetario internazionale, mentre in Europa (qui gli indici principali) ha tenuto banco l’annuncio, da parte del commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, di un’analoga revisione in arrivo da parte della stessa Unione europea. Sotto i riflettori c’è in particolare l’Italia, per cui l’Fmi stima una crescita del Pil limitata allo 0,6% nel 2019: previsione, analoga a quella già formulata dalla Banca d’Italia, che viene contestata dal Governo. Piazza Affari ha così perso l’1,03% sul FTSE MIB, facendo segnare una delle peggiori prestazioni tra i listini del Vecchio Continente. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, pesante Telecom Italia (-6,2%), scesa a nuovi minimi dopo l’annuncio di risultati preliminari 2018 peggiori delle attese e alla luce dello scontro permanente tra i due principali azionisti, Elliott e Vivendi. Deboli le banche, mentre si conferma il trend positivo della Juventus Fc.

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Davide Casaleggio, ecco quanto incassa ogni mese il monarca M5s

martedì, Gennaio 22nd, 2019

di Azzurra Noemi Barbuto

Chiamare “riservatezza” il silenzio ieratico in cui vive abbottonato Davide Federico Dante Casaleggio, 43 anni, erede per vincolo di sangue – come si addice ai casati reali – di Gianroberto Casaleggio, cervello politico dei grillini che per conto loro non ne hanno, sarebbe una sorta di eufemismo. C’ è chi non parla per mancanza di contenuti poiché, qualora interloquisse, dissiperebbe ogni dubbio circa la sua stupidità; e c’ è chi tace per convenienza, dato che alcune cose è sempre meglio non farle sapere. Ma Davide, fondatore insieme a suo padre e presidente nonché tesoriere dell’ Associazione Rousseau a cui fanno capo e riferimento il M5S ed i suoi eletti, i quali per statuto hanno l’ obbligo di versare 300 euro mensili all’ associazione stessa per un totale di svariati milioni di euro a legislatura, resta muto in quanto, a suo dire, non si fida dei giornali. Quei mostri che garantiscono il pluralismo delle voci, il diritto dei cittadini ad essere informati, la libertà di espressione e robaccia simile.
Del resto, non è cosa nuova che il movimento da lui controllato a pieno titolo mediante l’ Associazione Rousseau mal digerisca la carta stampata e quei quotidiani che minaccia e di cui si augura il decesso Luigi Di Maio, portavoce dei cinquestelle che paragonato a Davide è un microbo anaerobico di cui, sempre per statuto, Casaleggio junior può liberarsi in un battito di ciglia. Persino Beppe Grillo è una nullità in confronto a colui che non parla e non si mostra: Davide Casaleggio. Quest’ ultimo ha anche il potere di rimuovere – sempre per statuto – il garante dei cinquestelle, ossia il comico genovese. Casaleggio può liberarsi di tutti ma nessuno può liberarsi di lui ed i grillini, papino incluso, non sono altro che sudditi riuniti intorno alla figura del loro monarca assoluto, l’ inafferrabile Davide I.

Leggi anche: Dibba-Di Maio, patto segreto con la benedizione di Casaleggio

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Il dl Salvini chiude i rubinetti ​per i migranti. E ora la Chiesa apre il portafogli

martedì, Gennaio 22nd, 2019

Giuseppe De Lorenzo

“In nome del Vangelo, chiediamo di non porre ostacoli, anche di natura legislativa, all’accoglienza”. Monsignor Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, si rivolgeva così al governo pochi giorni dopo Natale.

L’immigrazione è da tempo al centro del messaggio pastorale dei vescovi italiani e non è un mistero che la Chiesa (e la Caritas) non vedano di buon grado le riforme licenziate da Salvini&Co. Tutto legittimo. Ma se fino a oggi erano in sostanza gli italiani a saldare il conto della carità ecclesiale, grazie (o a causa) del dl Immigrazione lo Stato dovrà foraggiare meno strutture di accoglienza gestite dalla Chiesa.

Lo slancio solidale della Cei, infatti, permette ogni anno a migliaia di immigrati di godere delle strutture riservate ai richiedenti asilo e servizi di integrazione. Prestazioni dispendiose, che però nella maggior parte dei casi la Chiesa non ha finanziato con fondi propri, ma – come già rivelato dal Giornale.it – partecipando a bandi di accoglienza statali. Dunque utilizzando soldi pubblici.

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Salvini: “Lino Banfi all’Unesco? E allora Calà e Smaila?”

martedì, Gennaio 22nd, 2019

Chiara Sarra

La scelta di Luigi Di Maio di far rapprentare l’Italia a Lino Banfi alla commissione italiana all’Unesco sembra aver colto un po’ di sorpresa l’altro vicepremier, Matteo Salvini, impegnato stamattina nel secondo sgombero della ex fabbrica della Penicillina a Roma.

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Brexit, Labour ai Comuni: “Pronti per un secondo referendum”

martedì, Gennaio 22nd, 2019

LONDRA. Per la prima volta, nero su bianco, Jeremy Corbyn sostiene la richiesta di un secondo referendum sulla Brexit. Il leader Labour ha rotto gli indugi presentando un emendamento ieri notte alla Camera dei Comuni, insieme a tutto il gotha del suo partito. Una mossa quasi a sorpresa, vista la risaputa riluttanza di Corbyn su un’eventuale seconda consultazione popolare, da lui considerata sempre come ultima soluzione: prima vengono le elezioni e la possibile conquista di Downing St. Ma la pressione interna degli europeisti del Labour è cresciuta nelle ultime ore e quindi il leader laburista ha ufficializzato questa apertura per placarli.

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Lino Banfi rappresenterà l’Italia nella commissione italiana per l’Unesco

martedì, Gennaio 22nd, 2019

22 gennaio 2019 Ne approfittiamo per dare una notizia all’Italia che a me riempie di orgoglio: come governo abbiamo individuato il maestro Lino Banfi perché rappresenti l’Italia nella commissione italiana per l’Unesco. Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio dell’Unesco”. Lo annuncia il ministro del Lavoro Luigi Di Maio all’evento M5s sul reddito di cittadinanza.

L’attore prende la parola sul palco e dice: “Basta con tutti questi plurilaureati nelle commissioni, io porterò un sorriso”.

REP.IT

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La grillina nella casa popolare con lo stipendio da onorevole

martedì, Gennaio 22nd, 2019

Paolo Bracalini

«Mi batto per il diritto a una casa per tutti che in Italia non c’è» furono le sue prime parole da neoeletta, o meglio neoripescata, nel collegio uninominale di Collegno per il M5s.

In effetti per il proprio diritto alla casa la grillina Celeste D’Arrando si è battuta eccome, prendendo una casa popolare al canone simbolico di 115 euro mensili, per lei e la mamma. Peccato che, da smemorata di Collegno, la deputata M5s si sia dimenticata di comunicare all’Agenzia territoriale per la Casa che nel frattempo il suo reddito era schizzato alle stelle, grazie allo stipendio da parlamentare conquistato avendo estratto il biglietto vincente alla lotteria di Casaleggio. Ma la D’Arrando, grande amica della sottosegretaria al Tesoro Laura Castelli e autrice della schedatura degli scienziati del Consiglio superiore di sanità per conto del ministro della Salute, si era già dimenticata di comunicare che il suo stipendio nel call center dove fa la «Formatrice» (prima faceva la badante) era passato nel 2016 a 13mila euro l’anno, invece dei 7.500 precedenti.

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