Archive for Gennaio, 2019

Alcol e fumo, più controlli sui minori. Fontana: “Cannabis shop nel mirino”

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

FABRIZIO RATIGLIA

Roma, 16 gennaio 2019 – Ministro Fontana, secondo il Moige il 65% di bar e discoteche vendono alcol ai giovani senza controllarne l’età e il 40% dei minori acquista sigarette senza problemi. Non c’è alcuna remora pur di fare profitti.
“Questi dati sono preziosi. Serve una presa di coscienza che coinvolga tutti, famiglie e scuole. Con il ministro Salvini vogliamo accentuare i controlli a tutela dei minori e sensibilizzare i ragazzi, a partire dai banchi di scuola”.

Nei negozi dove si vende cannabis leggera e legalizzata non c’è alcun divieto per i minorenni. È preoccupato?
“Vogliamo verificare che la diffusione dei cosiddetti grow shop sia coerente con la normativa vigente. La norma nata due anni fa ha finito per legittimare la commercializzazione al dettaglio della cannabis light, usata per altri fini. Fini – sottolineo – che il  Consiglio superiore di sanità non esclude possano essere pericolosi”.

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Promesse elettorali sui corpi di Rigopiano

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Neanche la tragedia di Rigopiano resta fuori dalla campagna elettorale abruzzese. E, più in generale da questa campagna elettorale permanente, del governo e nel governo, nell’era in cui la comunicazione è l’unico Dio, a prescindere da risultati e fattibilità degli annunci. Salvini, come ha dichiarato qualche giorno fa, andrà il 18 gennaio a Rigopiano, a due anni da quella tragedia in cui 29 persone persero la vita. E ci andrà anche Luigi Di Maio, come anticipato oggi dal Centro, nel primo dei tre giorni che dedicherà all’Abruzzo, dove si vota il prossimo 10 febbraio. Entrambi sventolando emendamenti in cui si promettono dieci milioni di euro per le vittime, già annunciati nei giorni della presentazione delle liste elettorali, in questa macabra rincorsa al consenso. Anche in questo caso, lo stesso giorno.

Proprio l’11 gennaio i Cinque Stelle hanno depositato un emendamento al Decreto semplificazione, a firma dei senatori Primo De Nicola e altri per “stanziare risorse per aiutare i familiari delle vittime e i superstiti di quel tragico evento”. Poche ore dopo, Matteo Salvini, ha annunciato “dieci milioni per i familiari delle vittime”, dando per fatto, nell’euforia elettoralistica, il tutto, provvedimento, stanziamento e risarcimento. Ecco la sua dichiarazione: “Come promesso abbiamo fatto in una settimana quello che altri non hanno fatto in due anni. Un intervento di legge a favore dei familiari delle 29 vittime e, soprattutto, 10 milioni stanziati dal ministero dell’Interno per aiutare chi ha perso tutto in quelle drammatiche ore”. Fonti del Viminale, interpellate dall‘HuffPost, chiariscono che, anche in questo caso, si tratta di un emendamento della Lega, speculare a quello dei Cinque stelle, al decreto Semplificazione, che si discuterà nelle prossime settimane, sul “modello della Legge Viareggio”.

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Brexit, ora tutto è possibile. E siamo tutti coinvolti

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Sarà pur vero che gli uomini sono fatti della stessa sostanza dei loro sogni ma bisogna anche sapere se essi li hanno sul serio. E ad oggi, dopo il voto drammatico del Parlamento di Westminster sull’accordo raggiunto dal governo May sulla Brexit, ancora non sappiamo cosa desiderino gli inglesi. Il referendum del 2016 ha detto di uscire, i poteri forti finanziari e gli europeisti vogliono restare, la politica si arrovella alla ricerca di un compromesso democratico.

Sfrondando le previsioni più catastrofiche di un no-deal che potrebbe avere un traguardo forse più lungo della fatidica data del 29 marzo scorso, il dilemma britannico rappresenta poi quello che si presenterà alle prossime elezioni comunitarie. Se l’Europa è invisa ormai a milioni di persone è a causa dell’egocentrismo e dell’autoreferenzialità di parte dei centri decisionali della sua architettura istituzionale, l’Unione Europea. Proprio quello contro cui hanno votato i sudditi di sua Maestà – la quale, non a caso, si è ben guardata con tutta la Famiglia Reale dal far trapelare una pur minima preferenza per restare con Bruxelles o meno- e che sarà al centro delle prossime consultazioni comunitarie.

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Condannata a resistere

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Barbara Serra Conduttrice per Al Jazeera English

C’è un luogo comune che si sente e legge ovunque sulla stampa e TV britannica. È qualsiasi frase che inizi con “Se questi fossero tempi normali……”

Perciò cominciamo col dire che, se questi fossero tempi normali, un primo ministro che presiede sulla più grande sconfitta in parlamento subita da un governo britannico da quasi un secolo, farebbe la cosa onorabile e si dimetterebbe e/o annuncerebbe delle nuove elezioni generali. Ma, e qui completiamo la frase fatta, questi non sono assolutamente tempi normali nel Regno Unito, e non lo sono dal fatidico 24 giugno 2016, quando questo paese si è svegliato in una nuova realtà.

Theresa May ha perso per 230 voti e anche nel suo stesso partito, un conservatore su tre non ha votato per il suo accordo sull’uscita del Regno Unito dall’Ue. La May ha perso la sua autorità politica, ma le dimissioni porterebbero ancora più caos. “Lei ha il dovere di rimanere nel suo ruolo e risolvere questa questione”, ha detto in tv l’ex portavoce di David Cameron, apparentemente senza cogliere l’ironia della sua affermazione.

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Stop al bonus baby sitter, ma più supporto per la rata dell’asilo

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

di RAFFAELE RICCIARDI

MILANO – Il “bonus nido” sale a 1.500 euro e potrà esser richiesto attraverso il sito dell’Inps dalle 10 di lunedì 28 gennaio. Fine corsa per il contributo “baby-sitting o asilo nido”, con il quale le madri lavoratrici potevano pagare la retta dell’asilo pubblico o il supporto di una persona alla cura dei figli, rinunciando in cambio al congedo parentale. L’anno nuovo, e la nuova Manovra finanziaria, hanno portato con sé la variazione delle prestazioni di sostegno alla maternità che nelle ultime leggi di Bilancio si erano via via stratificate.


Stop ai 600 euro per baby sitting e asilo nido

Cercando di mettere ordine alla materia complessa, si parte dal tasto dolente. Come conferma il portale dell’Inps, infatti, “il contributo baby sitting o asilo nido non è stato prorogato per il 2019. Pertanto, a far data dal 1° gennaio 2019 non è più possibile presentare domanda per accedere a tale contributo”. Si trattava di una misura che lo stesso istituto incasellava alla voce delle “alternative al congedo parentale”, ovvero alla maternità.

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In mattinata liberi i tre carabinieri assediati dai miliziani di Hamas, bloccati nella sede Onu a Gaza

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

di VINCENZO NIGRO

Dovrebbero essere liberi di lasciare Gaza questa mattina i 3 carabinieri del “nucleo scorte” del consolato italiano a Gerusalemme che da lunedì sono rimasti assediati da Hamas dentro una sede Onu di Gaza City. I militari erano stati intercettati da un gruppo di miliziani mentre si trasferivano a bordo della loro Toyota blindata: i miliziani hanno provato a fermarli sparando dei colpi di Kalashnikov, i carabinieri hanno accelerato e si sono rifugiati nella sede Onu di Gaza City.

Ieri notte il console a Gerusalemme Fabio Sokolowicz, dopo ore di spiegazioni e mediazioni con il ministero degli Interni di Hamas a Gaza, è riuscito a chiarire che i 3 sono effettivamente militari italiani coperti da immunità diplomatica. Hamas avrebbe garantito che i 3 in mattinata potranno lasciare la sede Onu per rientrare a Gerusalemme.

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Bomba contro l’ingresso della storica pizzeria Sorbillo a Napoli

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Una bomba è stata fatta esplodere davanti all’ingresso della storica pizzeria Sorbillo di via Tribunali, nel cuore del centro storico di Napoli. Nessun danno a persone, solo all’ingresso della struttura ma tanta paura per il boato che è stato avvertito e soprattutto stupore perché colpito un marchio molto conosciuto, cui fanno capo una serie di locali aperti in diverse città in Italia e anche all’estero. Lo stesso titolare, Gino Sorbillo, pizzaiolo noto in tutto il mondo, su Facebook annuncia che la pizzeria “è chiusa per bomba” ma, assicura “riapriremo presto”. Cinque anni fa la pizzeria di via Tribunali 32, dove c’è la sede storica, fu incendiata.

“Mi scuso con tutte le persone che sono rimaste scosse da quest’ennesima cattiva notizia. A Napoli e dintorni esistono persone straordinarie e positive  che vivono veramente con tanto tanto amore verso gli altri”, ha commentato su Facebook. Tantissimi in queste ore i messaggi di vicinanza che gli stanno arrivando.

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Giù le banche in Borsa. Salvini contro la Bce: “È un attacco all’Italia”

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

marco bresolin inviato a bruxelles

Nonostante le rassicurazioni arrivate da diversi istituti di credito, non si placa il pressing dei mercati sulle banche italiane dopo la stretta della Bce sui crediti deteriorati. E poco importa se le raccomandazioni di Francoforte a Mps non si applicheranno in maniera generalizzata: la richiesta all’istituto senese di coprire integralmente gli Npl entro il 2026 ha generato un forte clima di sfiducia tra gli operatori finanziari, che temono misure simili anche per gli altri istituti. Ma oltre alle ricadute in Borsa, si è subito acceso lo scontro politico, con il vicepremier Matteo Salvini che ha puntato il dito contro «il nuovo attacco della vigilanza Bce al sistema bancario italiano». Da Strasburgo, dove è intervenuto in Plenaria per presentare la relazione annuale dell’Eurotower, Mario Draghi non ha replicato.

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Gb, Parlamento boccia accordo su Brexit raggiunto da Theresa May

mercoledì, Gennaio 16th, 2019

Si riapre la partita della Brexit: l’accordo sul divorzio dall’Ue raggiunto a novembre da Theresa May con Bruxelles è stato bocciato dalla Camera dei Comuni britannica con 432 no contro 202 sì. La ratifica è stata negata con uno scarto pesante per il governo Tory di 239 voti. Sono stati 118 i conservatori che hanno votato contro il premier. Mercoledì si vota la mozione di sfiducia presentata da Jeremy Corbyn che ha parlato di “sconfitta devastante”.

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Nairobi, attentato a un hotel. I jihadisti rivendicano l’assalto

martedì, Gennaio 15th, 2019

Raffaello Binelli

Forti esplosioni e spari all’hotel DustiD2 di Nairobi (Kenya). “C’è stata una bomba, ci sono molti spari”, racconta un uomo che lavora negli uffici del complesso dell’hotel.

L’esplosione è stata avvertita anche dagli uffici dell’agenzia Afp, che si trova a circa cinque km di distanza dal compound, che ospita l’albergo e uffici in un quartiere di lusso.

Una guardia privata di sicurezza ha fatto riferimento a “banditi”. Sembra che il commando sia composto da quattro persone e che si trovi ancora nella struttura. Nell’albergo ci sarebbero anche diversi ostaggi, persone rimaste intrappolate. Nell’esplosione hanno preso fuoco anche diverse automobili che hanno reso la zona una blocco di fuoco. I morti, al momento, sarebbero tre e i feriti sono già 14.

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