Archive for Gennaio, 2019

Nel Dl “Quota 100” anche la riforma Inps: ipotesi commissario fino al nuovo Cda. Per il dopo-Boeri in pole Tridico e Calderone

sabato, Gennaio 5th, 2019

Si va verso il commissariamento per Inps e Inail in attesa di una riforma compiuta della governance. Il decreto che il Governo sta mettendo a punto sul Reddito di cittadinanza e la cosiddetta Quota 100, atteso per la prossima settimana, dovrebbe reintrodurre i cda per gli enti e, di fatto, far decadere gli attuali presidenti, Tito Boeri (in scadenza a febbraio) e Massimo De Felice (in scadenza a novembre 2020).

Contestualmente o nei giorni immediatamente successivi il Governo dovrebbe varare un decreto di nomina dei due nuovi commissari degli istituti. Non è escluso che gli stessi commissari vengano nominati successivamente presidenti come già accaduto per l’Inps con Gian Paolo Sassi e Antonio Mastrapasqua.

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Grottesca sfida sui corpi da salvare. Sulle navi Sea Watch e Sea Eye, la prima partita tra Di Maio e Salvini in vista delle europee

sabato, Gennaio 5th, 2019

Sui migranti, ancora sui migranti, si consuma la prima partita di campagna elettorale interna al governo gialloverde in vista delle europee di maggio: tra il M5s e la Lega, tra i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, con quest’ultimo in qualche modo spalleggiato dal premier Giuseppe Conte.

Sono due settimane che le due navi umanitarie di Sea Watch e Sea Eye vagano nel Mediterraneo alla ricerca di un porto dove far sbarcare i 49 migranti tratti in salvo. Due settimane di freddo, gelo, insicurezza. Poco dopo le 18, Luigi Di Maio prende l’iniziativa, tenta in qualche modo di smarcarsi dall’agenda dei ‘porti chiusi’ dettata come sempre da Salvini. Lo fa in maniera rocambolesca, sia chiaro. Scrive un post su Facebook, dove annuncia la disponibilità ad accogliere solo “donne e bambini”. Si tratta di 7 persone in tutto, solo 7 su 49: un’inezia.

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Reddito minimo fino a 18 mesi: il lavoro oltre i 250 chilometri

sabato, Gennaio 5th, 2019

di Enrico Marro

Il governo, con il vicepremier Luigi Di Maio, ha dichiarato che il «reddito di cittadinanza» andrà agli italiani, tant’è che si ipotizza di mettere nel decreto legge, che il governo presenterà tra una o due settimane, il requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni per ottenere appunto il sussidio fino a 780 euro al mese. Ora però una norma di questo genere, che di fatto escluderebbe dal beneficio tutti o quasi gli stranieri regolarmente presenti in Italia, appare discriminatoria secondo le norme costituzionali e quelle europee. E quindi si dovranno fare le opportune valutazioni, a meno che il governo non decida di tirar dritto, contando sul fatto che eventuali bocciature da parte della Corte costituzionale o della Corte europea di giustizia arriverebbero non prima di qualche anno. Intanto, illustri costituzionalisti, come l’ex presidente della Consulta, Cesare Mirabelli, mettono in guardia l’esecutivo. Discriminare gli stranieri , dice Mirabelli all’agenzia Agi, «non è ragionevole».

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Sicurezza e parole di troppo

sabato, Gennaio 5th, 2019

di Fiorenza Sarzanini

Il duello a distanza tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sulla sorte dei profughi imbarcati sulla Sea Watch dimostra quanto delicato sia il tema legato ai migranti. E quanto possa influire sugli equilibri interni al governo. Anche perché si inserisce nel clima di alta tensione provocato dalla sortita dei sindaci contro il decreto sicurezza che vieta l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo. Il rischio di un cortocircuito è molto elevato e per questo è indispensabile che ognuno faccia la propria parte senza esasperare i toni.

Ci sono dei confini che nessun esponente politico, e soprattutto istituzionale, dovrebbe mai superare. E uno di questi riguarda il rispetto della legge. Non importa se le norme piacciano o no, è indispensabile applicarle e se si ritiene che violino i diritti dei cittadini — siano essi italiani o stranieri — contestarle nelle sedi appropriate. I sindaci non possono fare ricorso diretto alla Consulta, ma esistono soggetti titolati a presentarlo. Nell’attesa chi guida le amministrazioni locali deve però rimanere nella legalità., perché sarebbe davvero pericoloso far passare il principio che si può disobbedire contro ciò che non ci sembra giusto, fornendo alibi a chi delinque per mestiere o anche solo occasionalmente.

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L’idea della Raggi per i rifiuti: i cittadini dovranno pulire i marciapiedi

sabato, Gennaio 5th, 2019

Agostino Corneli

A Roma c’è un problema rifiuti, inutile negarlo.

E adesso, Virginia Raggi si appresta a risolverlo, ma con un provvedimento che rischia di scatenare l’ira dei romani.

Mentre la capitale è invasa dai rifiuti, con le festività che hanno reso la Città eterna piena di spazzatura a causa della pessima gestione da parte dell’amministrazione capitolina e di Ama, il Comune di Roma calendarizza per l’8 gennaio una delibera che sposta l’attenzione sui cittadini romani.

Come riportato da Repubblica, secondo la proposta del Movimento 5 Stelle, “il regolamento disciplinerà il sistema di gestione dei rifiuti urbani e potrà definire anche alcune forme di prevenzione e riduzione dei rifiuti, quali il compostaggio domestico e di comunità, i centri del riuso, la disciplina per la gestione sostenibile dei rifiuti prodotti dagli eventi net territorio del comune di Roma Capitale (Ecofeste) e la riduzione degli imballaggi in plastica”.

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Fanno i solidali con le nostre tasse

sabato, Gennaio 5th, 2019

Francesco Forte

I sindaci delle varie specie, di sinistra e dei 5 stelle o fuoriusciti, che s’oppongono alla legge sulla sicurezza sostenendo che essa è incostituzionale e anti umanitaria, si sono dimenticati di chiarire con quali soldi pensano che si debbano pagare i costi del loro «nobile atto» di rifiuto.

E, purtroppo, la spesa, sarebbe a carico dello Stato, con nuove tasse e deficit statali o con nuovi ripiani dei debiti dei servizi sanitari e nuovi soldi agli enti locali o nuovi loro debiti, scaricati sulla legge di bilancio. Oppure i Comuni potrebbero farsi carico degli atti umanitari che mancano nella Legge sicurezza di Salvini con economie di bilancio, aumentando le tasse locali. La Legge sicurezza, che questi sindaci si ostinano a chiamare decreto, come se non fosse emanata dal presidente della Repubblica – che ha il potere di rimandare le leggi alle Camere, quando ritiene che esse violino la Costituzione in modo palese – restringe i casi in cui gli immigrati hanno diritto di asilo, a quelli che sono tali secondo le norme internazionali sui profughi, a cui l’Italia ha aderito; stabilisce che possono avere la «residenza» in un dato comune, solo se vi abbiano un domicilio, non concede agli immigrati irregolari che ci sono in Italia diritti eguali a quelli dei regolari. In particolare, ciò emerge con chiarezza nel caso specifico dell’articolo 13 della legge Salvini, che secondo Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, sarebbe incostituzionale. Secondo questo articolo il permesso di soggiorno rilasciato ai richiedenti asilo è un documento di riconoscimento che – a differenza di quanto avvenuto in passato dà diritto alla residenza solo se il richiedente ha un domicilio, che indica, nel comune.

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Il governo vuole riformare Inps e Inail: si va verso il commissariamento

venerdì, Gennaio 4th, 2019

Il governo sta valutando di introdurre all’interno del decreto unico in cui confluiranno le due misure cardine della manovra “quota 100” e reddito di cittadinanza una norma per riformare la “governance” di Inps e Inail dotando entrambi di un consiglio di amministrazione. È

quanto spiegano qualificate fonti governative, le quali però precisano che si tratta solo di un’ipotesi di lavoro per rendere «più collegiale» i due enti ma che non è stata presa alcuna decisione definitiva. Se l’ipotesi fosse confermata, in attesa della nomina e dell’insediamento dei due cda, i due presidenti in carica di Inps e Inail decadrebbero, sostituiti da commissari a gestire la fase di transizione.

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Agenzia delle Entrate: ecco come cambia il modello 730 nel 2019

venerdì, Gennaio 4th, 2019

Franco Grilli

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stata pubblicata la prima versione, in bozza, del modello 730 per il 2019, con annesse le istruzioni di compilazione.

L’ente ha messo a punto tutta una serie di novità, che vanno dalla detrazione delle spese per il verde privato e condominiale (il cosiddetto bonus verde, fino a un massimo di 5mila euro) alle donazioni in favore delle società di mutuo soccorso, passando per gli sconti degli abbonamenti a treni e autobus (detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute per abbonamenti per un importo non superiore a 250 euro).

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Li chiama “lungosoggiornanti”. Così Di Maio dà il reddito di cittadinanza agli stranieri

venerdì, Gennaio 4th, 2019

Bartolo Dall’Orto

Alla fine anche Di Maio ha dovuto ammettere: il reddito di cittadinanza andrà anche agli immigrati.

Non solo ai cittadini italiani, dunque, ma a tutti. Basterà essere residenti in Italia da 10 anni per mettersi in tasca il sussidio mensile ideato dai grillini. Alla faccia del “sarà una misura rivolta agli italiani”.

Dopo giorni di voci che si rincorrevano, il capo politico del M5S è dovuto capitolare. Quando iniziò a circolare la bozza del reddito di cittadinanza, alcuni fecero notare al vicepremier pentastellato che la norma prevedeva la possibilità di accedere al sussidio anche per i migranti in Italia da cinque anni. La “svista”, se così si può chiamare, ha fatto irritare i colleghi leghisti e allarmare il centrodestra, che ha fatto notare alla maggioranza come Salvini e Di Maio avessero promesso che il reddito sarebbe finito solo ai concittadini. Il grillino ha giurato infuriato che si trattava di una bufala, ma alla fine ieri sera è dovuto capitolare.

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Il partito degli industriali sfiducia il governo Boccia prepara il suo piano per il lavoro

venerdì, Gennaio 4th, 2019

Gian Maria De Francesco

Roma Sono le imprese ad aprire il primo fronte economico antigovernativo del 2019 focalizzando l’agenda politica su temi che il governo gialloverde ha trascurato e che rischiano di creare un ulteriore deficit di competitività del sistema-Paese.

Le priorità sono due: la ripartenza delle grandi opere per creare posti di lavoro veri e il taglio del cuneo fiscale per facilitare le assunzioni. A farsi nuovamente portavoce di queste istanze è stato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che in un’intervista al Corriere della Sera ha ribadito che «nel Paese c’è una grande emergenza che si chiama lavoro: occorre trovare soluzioni, creare occasioni di lavoro» ricordando che «in Italia sono bloccate 27 grandi opere al di sopra dei 100 milioni il cui riavvio darebbe lavoro a 400mila persone con una ricaduta sull’economia di 86 miliardi». Insomma, l’occupazione è «la prima elle emergenze» perché «solo nel settore delle costruzioni sono stati persi oltre 600mila posti dall’inizio della crisi», come segnalato dall’Ance.

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