di Azzurra Noemi Barbuto
Chiamare “riservatezza” il silenzio ieratico in
cui vive abbottonato Davide Federico Dante Casaleggio, 43 anni, erede
per vincolo di sangue – come si addice ai casati reali – di Gianroberto
Casaleggio, cervello politico dei grillini che per conto loro non ne
hanno, sarebbe una sorta di eufemismo. C’ è chi non parla per mancanza
di contenuti poiché, qualora interloquisse, dissiperebbe ogni dubbio
circa la sua stupidità; e c’ è chi tace per convenienza, dato che alcune
cose è sempre meglio non farle sapere. Ma Davide, fondatore insieme a
suo padre e presidente nonché tesoriere dell’ Associazione Rousseau a
cui fanno capo e riferimento il M5S ed i suoi eletti, i quali per
statuto hanno l’ obbligo di versare 300 euro mensili all’ associazione
stessa per un totale di svariati milioni di euro a legislatura, resta
muto in quanto, a suo dire, non si fida dei giornali. Quei mostri che
garantiscono il pluralismo delle voci, il diritto dei cittadini ad
essere informati, la libertà di espressione e robaccia simile.
Del
resto, non è cosa nuova che il movimento da lui controllato a pieno
titolo mediante l’ Associazione Rousseau mal digerisca la carta stampata
e quei quotidiani che minaccia e di cui si augura il decesso Luigi Di
Maio, portavoce dei cinquestelle che paragonato a Davide è un microbo
anaerobico di cui, sempre per statuto, Casaleggio junior può liberarsi
in un battito di ciglia. Persino Beppe Grillo è una nullità in confronto
a colui che non parla e non si mostra: Davide Casaleggio. Quest’ ultimo
ha anche il potere di rimuovere – sempre per statuto – il garante dei
cinquestelle, ossia il comico genovese. Casaleggio può liberarsi di
tutti ma nessuno può liberarsi di lui ed i grillini, papino incluso, non
sono altro che sudditi riuniti intorno alla figura del loro monarca
assoluto, l’ inafferrabile Davide I.
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