Archive for Gennaio, 2019

Reddito: andrà a 5 milioni di persone, dice il governo. I soldi non ci sono, replicano le opposizioni

lunedì, Gennaio 7th, 2019

di Enrico Marro

Il «reddito di cittadinanza» (Rdc) ancora non c’è ma già infuria la polemica. Per per ora circola solo una bozza del decreto legge che il governo dovrebbe approvare questa settimana con l’obiettivo di cominciare a erogare il sussidio di povertà dal prossimo aprile, ma sulla base dei dati contenuti nella relazione tecnica che accompagna il provvedimento, è scontro tra maggioranza e opposizione su quanti prenderanno il sussidio e in che misura. Le opposizioni sostengono che la montagna partorirà il topolino perché le risorse a disposizione sono scarse. Se infatti bisogna dividere i 6,1 miliardi stanziati quest’anno per 1,4 milioni di famiglie che, secondo il governo, prenderanno il Rdc per 9 mesi (da aprile) si ottengono in media 500 euro scarsi al mese a famiglia (il Rdc sarà infatti erogato non agli individui ma alla famiglia su una tessera prepagata). «Il reddito non c’è è la cittadinanza è stata truffata», attacca Maurizio Gasparri (Forza Italia). Ma fonti di Palazzo Chigi ribadiscono che la platea interessata al Rdc sarà di «quasi 5 milioni».

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Consiglio di Sanità, i membri epurati sono stati “schedati” dal ministro Grillo: nel mirino il loro passato politico

lunedì, Gennaio 7th, 2019

E’ stato il ministro della Salute, Giulia Grillo, a chiedere espressamente una verifica sul passato politico dei membri del Consiglio superiore di Sanità per poi procedere con il loro allontanamento. Un’istruttoria, riferisce La Repubblica, non sulle qualità professionali ma sui trascorsi di partito dei nominati e dei loro parenti. “Ho azzerato gli enti in cui è previsto lo spoil system. Il passato politico dovrebbe entrare per legge nel curriculum”, spiega la Grillo.

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Lotteria Italia, la fortuna bacia il Sud: vinti nel Salernitano i 5 milioni di euro

lunedì, Gennaio 7th, 2019

E’ stato venduto a Sala Consilina, in provincia di Salerno, il biglietto del primo premio da 5 milioni di euro della Lotteria Italia. La serie e il numero del tagliando, venduto presso una stazione di servizio dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, sono: G154304. Il secondo premio da 2,5 milioni di euro va al tagliando E449246 venduto a Napoli. Il terzo, da 1,5 milioni, al biglietto E265607 venduto a Pompei.

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Il miraggio del sussidio

domenica, Gennaio 6th, 2019

di RAFFAELE MARMO

Il primo requisito per ottenere il reddito di cittadinanza sarà l’aver conseguito una laurea con master in diritto amministrativo. Ma non è detto che possa bastare. A scorrere le istruzioni per l’uso dello strumento, così come vengono fuori dalla versione finale del decreto in cantiere, scopriamo di trovarci di fronte a uno di quei manuali che ci consegnano quando acquistiamo un qualsiasi aggeggio elettronico. Solo che in quel caso lo buttiamo via senza leggerlo perché solitamente ci è sufficiente sapere come si accende e come si spegne. Ogni altra funzione è più o meno intuitiva. 
Putroppo non è e non sarà così per il reddito di cittadinanza: l’illeggibile manuale, scritto in burocratese spinto tra commi, capoversi, rinvii normativi e altre diavolerie da ufficio legislativo dei ministeri, ebbene l’indecifrabile testo diventerà prestissimo la dannazione per chi sarà chiamato a interpretare, applicare, gestire la nuova misura di contrasto della povertà e di attivazione verso il lavoro. 

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E ora Di Maio dà l’ok a nuove trivellazioni. Ma Costa: “Mai firmato”

domenica, Gennaio 6th, 2019

Luca Romano

Ancora un’altra promessa tradita. Luigi Di Maio avrebbe dato l’autorizzazione per nuove trivellazioni.

Il tutto dimenticando la campagna no-triv di qualche anno fa. A sollevare il caso è Angelo Bonelli dei Verdi che ha così “smascherato” il ministro dello Sviluppo Economico: “Il Ministero di Luigi Di Maio ha dato il via libera alle trivelle per la ricerca del petrolio nel mar Ionio. In data 31 dicembre 2018 è stato pubblicato sul BUIG (bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle geo risorse) che autorizza tre nuovi permessi (F.R43-44-45.GM) di ricerca petrolifera su una superficie complessiva di 2200 km/q a favore della società americana Global MED LLC, con sede legale in Colorado, Usa”.

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Premier Malta: non creerò un precedente facendo sbarcare i 49 migranti della Sea Watch

domenica, Gennaio 6th, 2019

Il premier maltese Joseph Muscat ha assicurato  che l’isola non diventerà il luogo dove vengono fatti “sbarcare i migranti salvati dalle organizzazioni umanitarie che altri Paesi non vogliono accogliere”. Muscat ha specificato che è sua responsabilità non creare un precedente facendo sbarcare i 49 migranti bloccati sulla Sea Watch. “Il governo – ha detto – deve trovare un equilibrio tra protezione di vite umane e proteggere Malta e la sua sicurezza”.

Le immagini dei migranti a bordo della Sea Watch

Le immagini dei migranti a bordo della Sea Watch
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E ai “naufraghi” italiani di Amatrice resta solo la solidarietà di serie B

domenica, Gennaio 6th, 2019

Tony Damascelli

L a neve copre quello che resta di Accumoli e Amatrice. Macerie nascoste, dimenticate, tendopoli e Sae, un avvilente acronimo che sta per soluzioni abitative di emergenza.

Case di carta nel vento ghiacciato di questo inverno così uguale a tutti gli altri. Non ne parla più nessuno, cartoline stracciate, quasi un’assuefazione al terremoto, un’abitudine alla scossa, la terra si muove, ma meglio è dirottare altrove la polvere delle parole. Qualche sfilata di repertorio mentre il presepe è immutato.

Più giù, più in là, in mezzo al mare, dove basta cambiare la posizione delle vocali e Sae diventa Sea, Sea watch, allora i migranti, quelli sì, fanno notizia e compassione molto più degli stanziali d’Abruzzo, lo strazio di donne e bambini alla deriva merita il soccorso, mentre le donne e i bambini, avvolti dal freddo e dalla paura, fanno ormai parte del passato, nemmeno prossimo. Non più pastori dannunziani che lasciano gli stazzi per andare verso il mare, ma un gregge che esiste e resiste sul luogo della tragedia, rassegnato alla disperazione. Tre anni non sono nulla, fanno parte dell’ordinaria amministrazione, c’è addirittura Messina che si porta appresso dal millenovecentootto la vergogna delle baracche dopo il sisma maledetto, un secolo e più di governi, regimi, monarchie, repubbliche per lasciare le cose come stavano e come debbono essere. Accade, invece, che su quella magica isola siciliana, rotoli la lava di figure rivoluzionarie e ribelli contro le istituzioni contemporanee, dopo aver convissuto, da complici, con gli attori del degrado sociale e morale.

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CAOS TOTALE

domenica, Gennaio 6th, 2019

Alessandro Sallusti

Se non stessimo parlando di cose terribilmente serie ci sarebbe da ridere. È vero che questo governo nasce dall’intuizione di un comico, ma qui sembra di essere a Zelig, storico locale di cabaret milanese che ha ispirato il noto varietà televisivo.

Superato lo scoglio della legge finanziaria, ci avevano detto, tutto avrebbe dovuto filare liscio per i prossimi cinque anni. Invece, dall’inizio dell’anno ci sono state più liti e problemi che giorni e il caos è totale.

Ecco un piccolo elenco, aggiornato alle ore 20 di ieri sera, di casi tragicomici. Reddito di cittadinanza: per Salvini gli stranieri saranno esclusi, per Di Maio saranno ammessi quelli con almeno dieci anni di soggiorno, nel decreto c’è scritto che di anni ne basteranno cinque (poche idee ma ben confuse).

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“Quota cento” si allontana: ​in pensione sei mesi dopo

domenica, Gennaio 6th, 2019

Gian Maria De Francesco

Quota 100 partirà a scaglioni. La bozza del decreto, contenente anche le norme sul reddito di cittadinanza, contiene qualche sorpresa per coloro che intendono approfittare delle norme per lasciare in anticipo il lavoro.

Chi ha raggiunto almeno i 62 anni di età con 38 anni di contributi entro il 31 dicembre scorso potrà pensionarsi dal primo aprile. Per i dipendenti del settore privato che li raggiungono dal primo gennaio 2019 la finestra si apre tre mesi dopo il conseguimento dei requisiti. Chi lavora nel settore pubblico e raggiunge quota 100 entro il 31 marzo potrà abbandonare il proprio posto di lavoro dal primo luglio, per tutti gli altri la finestra è di sei mesi. Il personale del comparto scuola che presenti domanda, infine, cessa dal servizio all’inizio dell’anno scolastico o accademico. Confermato il divieto di cumulo tra reddito di pensione e da lavoro (oltre i 5mila euro annui) fino al conseguimento dell’età pensionabile secondo la legge Fornero. Vediamo ora le altre novità.

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Governatori contro il Decreto Sicurezza. Enrico Rossi: “Regione Toscana farà ricorso alla Consulta”

domenica, Gennaio 6th, 2019

Dopo i sindaci si muovono i governatori contro il Decreto Sicurezza. Già ieri Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, aveva detto che sono in corso le valutazioni per un ricorso alla Corte Costituzionale contro il provvedimento. Decisione che, annuncia il governatore della Toscana Enrico Rossi, sarà presa lunedì in Toscana.

Contro il Decreto Sicurezza del Governo, infatti, la Regione Toscana farà ricorso alla Corte Costituzionale con una delibera che sarà approvata nella seduta di Giunta fissata per lunedì. Secondo Enrico Rossi, “fanno bene a ribellarsi ad una legge disumana che mette sulla strada, allo sbando, decine di migliaia di persone che così diventano facile preda dello sfruttamento brutale e della criminalità organizzata, aumentando l’insicurezza. Nel frattempo – sottolinea Rossi – per aiutare e assistere i migranti e tutti coloro che hanno bisogno, come fanno i volontari, i sindaci e come già facciamo noi, almeno in Toscana si avranno tutele stabilite da una legge regionale. Lo scorso 22 dicembre, infatti, io e la mia Giunta abbiamo approvato una proposta di legge – che sarà votata dal prossimo Consiglio regionale e per la quale abbiamo già previsto in bilancio 2 milioni di finanziamento – che tutela i diritti della persona umana, a prescindere dalla cittadinanza: diritti per tutti, non solo per i cittadini italiani, ad essere curati, ad avere una dimora, un’alimentazione adeguata e ad avere un’istruzione. La materia sanitaria, assistenziale e l’istruzione – continua Rossi – sono materie concorrenti su cui le Regioni, per il titolo V della Costituzione, hanno potere di legiferare. Già nel 2010 la Corte Costituzione si era pronunciata contro il governo Berlusconi e aveva dato ragione alla Toscana su una legge analoga che riconosceva il diritto di ogni persona alla cura. Forte di quella sentenza la Giunta propone ora al Consiglio regionale una legge più estesa e precisa, l’esatto contrario di quella del Governo, che invece viola i diritti fondamentali della persona umana. Confidiamo che possa essere approvata in via definitiva per la metà di gennaio”.

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