Archive for Gennaio 11th, 2019

Piazza Affari recupera quasi il 6% in una settimana. Gm dà lo sprint a Fca

venerdì, Gennaio 11th, 2019

–di Flavia Carletti

Chiusura sotto la parità a Piazza Affari dopo cinque sedute al rialzo, quando anche Wall Street è in terreno negativo e si appresta a interrompere la serie positiva. Il FTSE MIB ha perso lo 0,06% ma in una settimana ha guadagnato quasi il 6 per cento. In lieve calo anche il Cac40 a Parigi e il Dax30 a Francoforte, in una giornata penalizzata soprattutto dalle vendite sui comparti Auto ed Energia. L’Europa ha risentito negativamente dei dati deludenti sulla produzione industriale a novembre nelle principali economie continentali, quando negli Usa gli investitori iniziano a guardare con preoccupazione allo shutdown del governo federale, giunto al suo ventunesimo giorno. Il timore tra gli analisti è che le attività della pubblica amministrazione Usa torneranno alla normalità ma solo dopo averne subito gli effetti negativi in termini economici, finanziari e politici. Inoltre sono ritornate preoccupazioni per l’andamento dell’economia cinese, alle prese con i dazi a stelle e strisce. Sul fronte delle trattative commerciali, comunque, è arrivato l’annuncio, fatto dal segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin, della visita a Washington del vice premier cinese Liu He a fine gennaio. Negli Usa, inoltre, ha deluso il dato sui prezzi al consumo, sceso a dicembre per la prima volta in nove mesi.

Fca chiude in testa al Ftse Mib grazie al rialzo delle stime di Gm
A Piazza Affari, Fca ha chiuso in testa al Ftse Mib con un progresso del 2,5%, dopo una mattinata sottotono. A dare la spinta al gruppo automobilistico l’annuncio di Gm, che ha alzato le stime sugli utili per il 2018 e ha indicato che anche il 2019 sarà positivo. Gli acquisti hanno premiato anche Campari (+2,31%), sostenuta da una nota positiva degli analisti di Ubs. Contrastato il comparto bancario, quando lo spread ha chiuso in lieve calo a 263 punti base e oggi c’è stata una buona domanda con rendimenti in calo per i BTp assegnati in asta dal Tesoro.

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Cannabis legale, Salvini: “La proposta M5s non è nel contratto di governo e non passerà mai”

venerdì, Gennaio 11th, 2019

Il disegno di legge per legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati “non è nel contratto di governo e non passerà mai”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, intervenendo sulla proposta depositata in Senato dal parlamentare del M5s Matteo Mantero. “C’è qualche parlamentare che si preoccupa di legalizzare le canne, ma non è una priorità del Paese”, ha aggiunto il vicepremier.

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“In arrivo 24 miliardi di tasse”. Ma per Di Maio c’è il “boom”

venerdì, Gennaio 11th, 2019

Luca Romano

Il governo prova a nascondere la stangata della manovra. Con la nuova legge di Bilancio, è fatto noto, le tasse aumenteranno.

L’esecutivo ha infatti sbloccato la leva fiscale che teneva a bada le imposte degli enti locali che adesso potranno tornare nuovamente a rincarare le tasse dei Comuni. Prima l’Uffcio Parlamentare al Bilancio, poi l’agenzia Moody’s e infine le associazioni di categoria hanno segnalato come la stangata fiscale sia davvero dietro l’angolo. L’ultimo allarme è arrivato dal centro studi di Unimpresa: “Stangata tributaria da 24 miliardi in arrivo nel 2019 per i contribuenti italiani. Le imprese e le famiglie pagheranno, nell’arco di quest’anno, più tasse rispetto al 2018: l’insieme delle misure inserite nella manovra porterà infatti la pressione fiscale dal 41,9% al 42,3%”, si legge nel report di Unimpresa. “Ne consegue che il totale delle imposte versate nelle casse dello Stato passerà dai 737 miliardi del 2018 ai 762 miliardi del 2019, con un incremento i 24 miliardi (+3%)”, fa sapere sempre il Centro Studi.

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Istat, frena l’industria in Italia Rischio recessione nella Ue

venerdì, Gennaio 11th, 2019

di Francesca Basso

L’economia europea sta rallentando e quella italiana non fa eccezione. Lo dicono i numeri pubblicati in questi giorni dagli istituti di statistica nazionali, che registrano un calo della produzione non solo in Italia, ma anche in Spagna, Francia e pure in Germania, consolidata locomotiva europea (e importante mercato per il nostro export industriale). Solo la Gran Bretagna limita i danni. Per quanto riguarda l’Italia le prospettive sono grigie: l’attuale fase di debolezza del ciclo economico italiano, spiega l’Istat nel bollettino mensile sull’andamento dell’economia a dicembre, potrebbe proseguire anche nei prossimi mesi, alla luce della nuova flessione dell’indicatore anticipatore. E questo desta preoccupazione. Nel terzo trimestre del 2018 l’Italia ha registrato un Pil negativo dello 0,1% e la Germania dello 0,2%. Due trimestri consecutivi di contrazione equivalgono per gli analisti alla cosiddetta «recessione tecnica».

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20 anni senza Fabrizio De André, la voce degli emarginati

venerdì, Gennaio 11th, 2019

Vent’anni da quell’11 gennaio 1999. Tanti ne sono passati da quando Fabrizio De André se ne è andato lasciando un vuoto, per non dire una voragine, nel panorama della musica italiana. Vuoto colmato dalla sua opera, ancora oggi attualissima e viva in chi la porta in giro, dalla Pfm al figlio Cristiano, e nelle uscite curate dalla Fondazione De André.

20 anni fa moriva Fabrizio De André: le sue foto

Sono in tanti a volerlo ricordare in qualche modo in questo 20esimo anniversario della morte. In tutta Italia si svolgeranno manifestazioni ed eventi, a partire da Genova, dove saranno proprio Dori Ghezzi e Cristiano a raccontarlo e omaggiarlo. Un’intera giornata a lui dedicata, con Gino Paoli, Neri Marcorè, Antonio Ricci, Fabio Fazio, Morgan e Luca Bizzarri a raccontare il “loro” De Andre’. Mentre la Pfm in primavera tornerà sui palchi di tutta Italia con “PFM canta De André – Anniversary’, un tour a 40 anni dal fortunato sodalizio con il cantautore genovese.

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Trasporti, venerdì di sciopero dei controllori di volo. Previsti ritardi e cancellazioni

venerdì, Gennaio 11th, 2019

Giovanna Pavesi

Dalle 13 alle 17. E così, molte partenze potrebbero subire ritardi o cancellazioni.

Alitalia, tutte le informazioni sul sito

Secondo quanto riportato da TgCom24, Alitalia ha pubblicato sul proprio sito l’elenco dei voli annullati, precisando però che l’80% dei passeggeri riuscirà a partire in giornata. Stessa scelta per la compagnia lowcost Vueling, che ha pubblicato la lista ncompleta dei voli che rimarranno a terra avvisando che, in base all’evolversi della situazioni, potrebbero verificarsi ritardi anche su altri voli.

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COMUNICATO STAMPA RATI: INCONTRO CON BENTIVOGLI (SEG. GEN. FIM CISL)

venerdì, Gennaio 11th, 2019

INTERVISTA A MARCO BENTIVOGLI, SEGRETARIO GENERALE FIM CISL

Lunedì 14 gennaio a Lanciano, incontro dal titolo «Il lavoro in piena economia della conoscenza» – Quale scuola e quale impresa? a cura dell’Associazione RATI

LANCIANO. Vedrà protagonista Marco Bentivogli, Segretario Generale FIM CISL, la prima iniziativa del 2019 dell’associazione Rati (Rete di Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione) che con il nuovo anno vuole aggiungere alle attività condotte con le Scuole delle Coalizioni del Sangro Aventino e del Vastese, una robusta azione di sensibilizzazione delle Comunità locali coinvolgendo tutte le loro componenti.

Per questo farà ricorso a «personaggi» di caratura nazionale per convegni e seminari per l’approfondimento di tematiche cruciali e coerenti con la mission che l’Associazione porta avanti.

Il primo di questi incontri, in programma lunedì 14 gennaio dalle 16.30 presso il Palazzo degli Studi, vedrà appunto protagonista Bentivogli in un incontro dal titolo «Il lavoro in piena economia della conoscenza» – Quale scuola e quale impresa?

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La profezia inascoltata sull’euro: “Perché avremo più disoccupati”

venerdì, Gennaio 11th, 2019

Roberto Vivaldelli

L’euro entrò in vigore per la prima volta il 1º gennaio 1999 in undici degli allora quindici stati membri dell’Unione e fu introdotto per tutte le forme di pagamento non fisiche. A vent’anni di distanza da quella data, pochi sono quelli che hanno il coraggio di festeggiare apertamente l’introduzione della moneta unica e ricordare felicemente un passaggio storico che avrebbe dovuto drasticamente migliorare le nostre vite. Tant’è che sono numerosi i Premi Nobel che hanno criticato ferocemente il funzionamento della moneta unica, tra cui James Mirrless, premio Nobel per l’Economia nel 1996, e Christopher Pissarides, economista britannico cipriota, vincitore del premio Nobel per l’Economia nel 2010 per i suoi contributi alla teoria delle frizioni di mercato.

Nella lista dei critici dell’euro stilata da IlSole24Ore tra i più noti c’è Paul Krugman, economista di stampo keynesiano e premio Nobel per l’Economia nel 2008, che nel 1999 disse: “Adottando l’Euro, l’Italia si è ridotta allo stato di una nazione del Terzo Mondo che deve prendere in prestito una moneta straniera, con tutti i danni che ciò implica”. Secondo Joseph Stiglitz, anch’egli Premio Nobel per l’Economia nel 2001, “Questa crisi, questo disastro è artificiale e in sostanza questo disastro artificiale ha quattro lettere: l’euro”. Chi forse prima di tutti vide un grave pericolo nell’adozione della moneta unica fu però l’economista inglese Frank Hahn, professore di economia presso l’Università di Cambridge, Harvard e presso la London School of Economics. 

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Giuseppe Conte seppellito dal sondaggio: il 63% degli italiani sta con Matteo Salvini

venerdì, Gennaio 11th, 2019

di Lorenzo Mottola

Per Matteo Salvini è una questione di «principi e civiltà». Detto in altro modo, il problema non è tanto capire chi pagherà pranzi e cene ai 49 migranti arrivati ieri a Malta, ma stabilire chi comanda nel governo sull’immigrazione: il segretario leghista o Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio non ha mai preso un voto in vita sua, questo però non sembra impensierirlo: vuole imporre la sua autorevolezza. È stufo di fare la parte della marionetta. Così, senza neanche interpellare il ministero degli Interni, ha scelto di aprire ai profughi in arrivo dall’ Africa. Un fatto intollerabile per il nordista, che già sulle violenze ultrà aveva dovuto sopportare le bacchettate del premier. In questo caso, tuttavia, la faccenda si fa più seria: sugli sbarchi il Carroccio si gioca tutta la sua credibilità.

Leggi anche: “I suoi amici burocrati”: Salvini affonda Conte

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Malacalza: “Su Carige faremo la nostra parte”

venerdì, Gennaio 11th, 2019

Lorenzo Cresci MATTEO INDICE

O Malacalza partecipa per la sua quota all’aumento di capitale di Carige, o la banca finisce nelle mani di un altro istituto. Ecco il bivio che attende la famiglia genovese, che rischia grosso e ne è consapevole. Fonti di palazzo restringono il cerchio attorno a Unicredit quale banca individuata dal governo per intervenire. Il gruppo guidato da Jean Pierre Mustier prosegue nella linea del «no comment» e pur puntando sempre su una dimensione europea, a Roma verrebbe considerata la soluzione. Secondo quanto ricostruito, già in passato ci sono stati approcci con l’istituto di piazza Gae Aulenti sul dossier Carige andati a vuoto. Un ripensamento potrebbe avvenire se il governo fosse disposto a mettere una «dote» sostanziosa, replicando quanto fatto con Intesa Sanpaolo e le venete. Ma la famiglia Malacalza resta in gioco, non è mai uscita dalla partita e si mantiene «dialogante». Anzi, l’obiettivo è quello di «dare continuità al dialogo» e ambienti vicini ai Malacalza, che per la prima volta si confidano, fanno sapere che «la famiglia vive la tempesta di questi giorni con preoccupazione per le sorti della banca, ma anche con la tranquillità di chi aveva chiesto e continua a chiedere fin da tempi non sospetti chiarezza sul passato, piano e numeri credibili».

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