Archive for Febbraio 13th, 2019

“La mia vita con il Dalai Lama alla scoperta della mindfulness”

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

di RAIMONDO BULTRINI

Alan Wallace si laureò più di 30 anni fa in fisica prima di specializzarsi negli studi di filosofia e religione, seguiti da 14 anni in un monastero buddhista sotto la guida del Dalai lama e altri maestri di meditazione. E’ da questa esperienza a cavallo tra mistica e scienza che l’ex monaco americano si è trasformato in uno dei più attivi divulgatori dei progetti di ricerca sostenuti dal leader tibetano sugli effetti delle antiche pratiche dei sutra e tantra himalayani sulla psiche umana.

Invitato ormai in tutto il mondo a condurre seminari e corsi spirituali sta lavorando da anni alla creazione in Italia di un centro dove saranno invitati yogi e meditatori disposti a un esperimento mai tentato su vasta scala, il loro “monitoraggio” fisiologico e biochimico durante e dopo le pratiche meditative condotte per lunghi periodi, fino a tre anni.

Tutti i benefici della mindfulness

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Dimartedì, Di Battista al pubblico in sala: “Oggi non applaudite nessuno?” E parte il battimano

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

Oggi non applaudite nessuno? Grazie” ha detto Alessandro Di Battista durante il programma Dimartedì condotto da Floris su La7, chiedendo al pubblico di battere le mani alla fine del suo intervento. E poi polemizzando: “Si può, lo potete fare. Non vi hanno fatto il gesto?”

(Video La7)

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Movimento 5 Stelle, il sondaggio dopo l’Abruzzo: deluso un elettore su tre

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

di ANTONIO NOTO, direttore di Noto Sondaggi

Grafica Noto Sondaggi

Roma, 13 febbraio 2019 – Le elezioni regionali dell’Abruzzo di domenica hanno reso evidente il trend che tutti gli istituti demoscopici rilevavano da mesi in ambito nazionale: forte incremento della Lega e calo del M5S. Prendendo come strumento di riflessione l’analisi della società Noto Sondaggi sui motivi della débâcle del Movimento emergono più chiaramente quali sono stati i punti di debolezza di Di Maio e Di Battista nell’azione politica di Governo.

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La legge del vincitore

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

di RAFFAELE MARMO


l film-finzione del «non è successo niente» dura meno di 24 ore. In realtà, sia Matteo Salvini sia Luigi Di Maio sanno bene che il test dell’Abruzzo incide e pesa sugli equilibri di governo e sul destino dei più delicati dossier al centro delle mille contese tra grillini e leghisti. La politica ha leggi ferree che neanche la creatività populista-sovranista può modificare: chi vince detta legge e chi soccombe in qualche modo ci deve stare. Dunque, c’è poco da sorprendersi che, il giorno dopo il trionfo del Carroccio e il tracollo dei 5 Stelle in Abruzzo, i leghisti vadano letteralmente all’assalto del reddito di cittadinanza, facciano la voce grossa sulla Tav e puntino dritti a portare a casa il pacchetto dell’autonomia. Come dire che a parole il leader lumbard rassicura e consola l’alleato, ma nei fatti non perde l’occasione per passare all’incasso. E lo fa scientificamente su tre partite che, per un verso o per l’altro, sono tre bandiere opposte di entrambi i partiti formalmente al governo insieme. 
Il punto è che, come sovente accade in queste circostanze, se la vittoria produce forza e consenso e spinge a accelerare nella direzione considerata più conveniente, la sconfitta, al contrario, conduce all’avvitamento e all’implosione.

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Reddito di cittadinanza, la Lega prova a silurarlo

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

di CLAUDIA MARIN

Roma, 13 febbraio 2019 – La Lega va all’assalto del reddito di cittadinanza a colpi di emendamenti restrittivi per stranieri e giovani, fino a entrare in rotta di collisione con i 5 Stelle con la proposta di cancellare il doppio bonus per le assunzioni nel Mezzogiorno. E provocare la reazione indignata della ministra grillina Barbara Lezzi, che si dichiara «basita». Il tutto mentre i vertici della Guardia di Finanza, in vista dell’entrata in vigore del nuovo sussidio, annunciano una serie di misure per evitare che i 7,1 miliardi di fondi pubblici destinati ad oltre 5 milioni di cittadini in povertà finiscano nelle tasche sbagliate: l’input operativo è «assicurare un rafforzamento del presidio ispettivo nel settori della spesa assistenziale» che, in concreto, deve tradursi in una «intensificazione dei servizi in materia di prestazioni sociali agevolate, con particolare riguardo alle misure per il contrasto alla povertà, verosimilmente destinate ad essere assorbite nel reddito di cittadinanza».

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Fondi per celebrare Oriana Fallaci. Ma la sinistra boccia la norma

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

Luca Romano

Non c’è ancora pace per Oriana Fallaci.

La denuncia arriva dai consiglieri regionali della Lega, Elisa Montemagni (capogruppo) e Marco Casucci, dal vicepresidente dell’Assemblea toscana Marco Stella (Forza Italia), dal capogruppo di FI Maurizio Marchetti, e dal capogruppo di FdI, Paolo Marcheschi. “Ancora una volta, il Pd e le forze di sinistra toscane mostrano la loro avversione a Oriana Fallaci – scrivono in una nota – e non perdono occasione per boicottare ogni iniziativa volta a valorizzare la grande scrittrice fiorentina scomparsa nel 2006″.

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Tav, lo scontro tra Salvini e Di Maio blocca i cantieri fino alle europee

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

di Marco Conti

Uno non ha i numeri in Parlamento e l’altro non ha la forza di imporsi se non mettendo a rischio il governo. Sulla Tav si consuma la paralisi perfetta. Un gioco di interdizione tra M5S e Lega che sulla carta rappresenta una sorta di pareggio che potrebbe tornare utile in vista delle elezioni europee. D’altra parte per mettere la parola fine alla Torino-Lione occorrerebbe presentare in Parlamento un disegno di legge in grado di cancellare la legge obiettivo del gennaio 2017 che recepì il trattato siglato con la Francia. Da Torino i grillini in consiglio comunale proprio questo chiedono quando, con la capogruppo Valentina Sganga, invitano il governo «a mettere da parte i tatticismi» «fermando definitivamente tutti gli appalti» attraverso una «legge che cancelli i trattati internazionali». Ma Luigi Di Maio non ha i voti per tentare il blitz e Salvini non ha intenzione di affondare il coltello mettendo sul piatto le percentuali abruzzesi.

Tav, Lega: l’analisi costi-benefici non è il vangelo. Salvini: resto della mia idea

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Strasburgo processa Conte: “Burattino”. E lui si sfoga: parafulmine dei miei vice

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

ilario lombardo inviato a strasburgo

«No, non è vero che mi hanno trattato come Berlusconi». Giuseppe Conte corre fuori dall’aula che per due ore è stata il teatro della sua gogna. È ancora frastornato dall’eco delle urla, amareggiato dal sapore della sua personale indignazione. La sensazione di déjà-vu è immediata: l’aula è la stessa, i colori, l’inquadratura, un altro presidente del Consiglio italiano che viene processato… Era il 2003, Silvio Berlusconi diede del kapò al socialista tedesco Martin Schulz. Il tycoon televisivo che guidava l’Italia fece il suo ingresso nell’aula di Strasburgo circondato da sospetto e nervosismo. Questa volta l’aria è ancora peggiore, l’opposizione è più estesa, gli accusatori si moltiplicano. È un crescendo che ha il suo apice quando Guy Verhostadt, il belga leader dei liberali (Alde) lo definisce un «burattino».

L’emiciclo semivuoto è un’arena gelida che attende di sentire il capo del governo che fa da avanguardia ai sovranisti e ai populisti di Europa. Dopo, dirà ai suoi collaboratori: «Ce l’avevano con Di Maio e Salvini. Ma sono io ad averci messo la faccia, a fare da parafulmine». Non poteva sapere però che lo avrebbero cinto d’assedio con critiche così dure e martellanti, incattiviti con il governo che lascia in mare i migranti, che sfida Bruxelles sulle regole di bilancio, che frantuma i rapporti diplomatici con il vicino francese inseguendo i gilet gialli, che non consente all’Europa unita di disconoscere il venezuelano Maduro. Gli chiedono conto di tutto, rivoltandogli contro il discorso del suo debutto all’Europarlamento sul futuro dell’Ue, rammaricandosi per l’Italia che si va sfilando dal suo ruolo di Paese fondativo.

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Beppe Grillo contestato da no-vax a Bologna. Lui agli abruzzesi: “Ci ridiano i 700 mila euro”

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

di VALERIO VARESI

Grillo contestato dai no vacs ieri sera al Teatro delle Celebrazioni di Bologna. Un gruppo ha srotolato uno striscione che indicava i morti da vaccino. Al grido di “Grillo hai rotto i c…i” i contestatori hanno accusato il M5s di aver ceduto alle posizioni dei pro vaccini. Lui ha cercato di spiegare che la scienza coltiva il dubbio e non vi sono certezze.

Ha provato a mediare, ma i contestatori hanno insistito e lui se n’è andato sulle note della sigla. La serata era comunque cominciata in tono mesto. Sarà forse il post elezioni d’Abruzzo, ma Beppe Grillo non fa il tutto esaurito e tra i 960 posti del Teatro delle Celebrazioni il clima è piuttosto compassato.

Comunque lontanissimo dall’euforia che contornava gli appuntamenti in balere e teatri di qualche anno fa. Per non parlare di piazza Maggiore trionfante il giorno del “Vaffa day” nel 2007 in cui Grillo si presentò “navigando” con un canotto sostenuto dalla folla. Ora in questa prima post elettorale, il comico galleggia con la consueta vis ironico-salace col suo nuovo spettacolo, “Insomnia” impersonando un comico in crisi d’identità.

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Sequestrata hamburgheria Eataly e 28 società legate agli imprenditori dei lingotti d’oro

mercoledì, Febbraio 13th, 2019

CARLOTTA ROCCI

C’è anche l’hagriamburgeria Eataly, all’outlet village di Settimo, tra i beni sottoposti a sequestro preventivo nell’ambito dell’indagine, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Torino che hanno messo sotto la lente di ingrandimento l’attività di un gruppo di imprenditori che – per messo di società intestate a persone che non esistono – hanno creato un’economia fantasma in grado di far girare milioni di euro.
Il nome di Giuseppe Soldano, l’imprenditore che aveva aperto l’hagriamburgeria, era stato il primo a finire nell’indagine del nucleo investigativo dopo il ritrovamento di 600mila euro in contanti e 75 lingotti d’oro in uno store box di corso Giulio Cesare intestato proprio a Soldano.

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