Archive for Febbraio 22nd, 2019

L’avvertimento di Draghi: “Porsi fuori da Ue o euro non dà maggiore sovranità”

venerdì, Febbraio 22nd, 2019

Luca Romano

“Il 75% dei cittadini dell’area dell’euro è a favore dell’euro e dell’unione monetaria e il 71% degli europei è a favore della politica commerciale comune”.

Mario Draghi si erge a difensore dell’Unione Europea. Il presidente della Bce, nel suo intervento a Bologna per il conferimento della Laurea ad honorem in Giurisprudenza, ha spiegato: “Porsi al di fuori dell’Ue può sì condurre a maggior indipendenza nelle politiche economiche, ma non necessariamente a una maggiore sovranità. Lo stesso argomento vale per l’appartenenza alla moneta unica”.

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Pd, Renzi al Lingotto riprende il tour: “Noi siamo quelli che restano e non mollano mai”

venerdì, Febbraio 22nd, 2019

“Di fronte alle difficoltà tutti ci dicono che siamo finiti, ma noi siamo quelli che restano e che non mollano mai”. Con queste parole Matteo Renzi riprende, al Lingotto di Torino, il tour per la presentazione del suo libro, che aveva interrotto per l’arresto dei genitori. L’ex premier è stato accolto dalla standing ovation di una Sala Gialla gremita. Pullman sono arrivati da tutto il Piemonte, ma anche da Modena, Bologna e Firenze.

Torino, il tour di Matteo Renzi riparte dal Lingotto

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Reddito di cittadinanza, l’obbligo di accettare un lavoro scatta con salario oltre 858 euro

venerdì, Febbraio 22nd, 2019

MILANO – I percettori del Reddito di cittadinanza dovranno accettare una offerta di lavoro, ma solo se il salario sarà di almeno 858 euro al mese, ovvero 78 in più del beneficio massimo previsto dal sussidio.

A mettere nero su bianco questa ulteriore specifica nella norma è un emendamento M5S al decretone, approvato dalla commissione Lavoro del Senato. Nel testo si precisa infatti che l’offerta è congrua se la retribuzione è “superiore di almeno il 10 per cento del beneficio massimo fruibile da un solo individuo, inclusivo della componente ad integrazione del reddito dei nuclei residenti in abitazioni in locazione”. Il beneficio massimo per un singolo è di 780 euro, 500 a integrazione del reddito e 280 per l’affitto.

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Proposta Berlino-Parigi, i fondi Ue solo ai Paesi con i conti in regola

venerdì, Febbraio 22nd, 2019

dalla nostra corrispondente TONIA MASTROBUONI

BERLINO – “E’ nell’interesse dell’intera eurozona sostenere gli sforzi per le riforme nazionali”. E’ questo il cuore della proposta franco-tedesca per un fondo dell’eurozona. Dal documento messo a punto da Berlino e Parigi per definire “possibili passi in avanti dopo il summit europeo di dicembre” e che “Repubblica” è in grado di anticipare si capisce che sulla destinazione dei fondi – la cui somma complessiva non è stata stabilita – ha prevalso la linea tedesca. 

Il budget dell’eurozona “come parte del bilancio Ue, dovrebbe sostenere le riforme nazionali che sono state identificate dal Semestre europeo”. Per forte volontà di Berlino le raccomandazioni sui singoli Paesi che arrivano periodicamente da Bruxelles non dovranno più rimanere lettera morta: saranno quei documenti a stabilire chi potrà accedere ai fondi e chi no. E chi non rispetta le premesse di “una prudente politica finanziaria e dei conti pubblici” non potrà comunque attingervi, si legge alla fine del testo di quattro pagine.

Certo, i fondi europei potranno anche essere destinati a investimenti, ma sempre “nelle aree di intervento individuate dal Semestre europeo e, preferibilmente, in riferimento alle riforme individuate da esso”. Entrando nel dettaglio, il documento espresso dai ministeri di Olaf Scholz e Bruno Le Maire dopo un lunghissimo e complesso negoziato, parla di “cofinanziamenti” di riforme oppure di “sostegni alle spese per investimenti in aree strategiche”. Una parte dei soldi potrebbe venire da InvestEu, specifica il testo.

I passaggi dove ha prevalso invece la linea francese riguardano la governance, che sarà affidata all’eurozona e non sarà dunque troppo farraginosa. Quanto al finanziamento, Germania e Francia propongono di attingere a “contributi regolari sulla base di accordi intergovernativi”, ma anche al budget europeo e ai fondi per gli investimenti previsti dal piano Juncker.

REP.IT




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Ecuador, terremoto di magnitudo 7.5

venerdì, Febbraio 22nd, 2019
Terremoto in Ecuador: l'epicentro

Quito (Ecuador), 22 febbraio 2019 – Un violentissimo terremoto di magnitudo 7,5 (forse addirittura 7.7) sulla scala Richter ha colpito l’Ecuador, non lontano dalla frontiera del Paese con il Perù. Lo riferiscono i media della nazione sudamericana.

L’epicentro del sisma è stato individuato 224 chilometri a sudest di Ambato alle 5.17 del mattino ora locale (le 11.17 in Italia). Secondo lo United States Geological Survey il sisma ha come epicentro Macas, nel sud-est del Paese, a una profondità di 132 chilometri.  Al momento non sono state lanciate allerte tsunami. 

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Tessera sanitaria, la svolta: da oggi tutte le spese si consultano online

venerdì, Febbraio 22nd, 2019

Pina Francone

Tessera sanitaria, si cambia. Fortunatamente in meglio. Già, perché d’ora in poi tutte le spese sanitarie che sosterrete potranno essere da voi consultate online, per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata da parte della Agenzia delle entrate.

L’innovativo servizio telematico, come spiegato dal ministero dell’Economa, è attivo sul sito www.sistemats.it: qui, infatti, è possibile controllare la spesa sanitaria del 2017, 2018 e 2019. Sulla piattaforma, inoltre, sarà possibile segnalare eventuali incongruenze (come, per esempio, importi e classificazione degli esborsi sanitari) ed esercitare anche, sempre se lo si desideri, l’opposizione all’invio di tali dati all’Agenzia delle entrate per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.

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Manovra-bis, Juncker gelido: “Non sarà Salvini a decidere”

venerdì, Febbraio 22nd, 2019

«Matteo Salvini non è il ministro delle Finanze». Il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha liquidato così le dichiarazioni del vicepremier leghista sull’inutilità di una manovra correttiva a breve.

Tradotto dal burocratese significa che, come al solito, l’Italia è nell’occhio del ciclone a Bruxelles perché con il rallentamento dell’economia i conti pubblici 2019 possono considerarsi già fuori controllo.

È rimasto solo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a dispensare ottimismo e a ripetere le affermazioni dei due leader di maggioranza. Lo ha fatto durante il question time al Senato. «Non riteniamo necessaria alcuna manovra correttiva», ha commentato sottolineando che «peraltro abbiamo già adottato misure prudenziali che ci mettono al riparo da interventi correttivi: a garanzia degli obiettivi di finanza pubblica, la legge di Bilancio contiene misure di monitoraggio dei conti e un meccanismo di accantonamento di risorse sino a 2 miliardi». D’altronde, il governo ieri ha celebrato i dati Inps che nel 2018 hanno evidenziato un incremento del 76% delle stabilizzazioni (da tempo determinato a indeterminato) a quota 527mila. Il saldo assunzioni-cessazioni è però in lieve calo (da 466mila a 431mila) e viene il sospetto che il decreto Dignità avrà prodotto qualche assunzione a tempo indeterminato in più, ma ha soprattutto prodotto a novembre e dicembre un calo preoccupante dei contratti a termine e in somministrazione. È quindi presto per festeggiare.

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“Lui è come una anguilla…” I grillini “spengono” Di Battista

venerdì, Febbraio 22nd, 2019

Luca Romano

La “ricetta Di Battista” non ha funzionato. Il rientro dal Sud America dell’ex parlamentare grillino è stato un vero e proprio colpo duro per il Movimento.

Avrebbe dovuto dare nuova linfa ai grillini schiacciati nei sondgagi e in piena rincorsa su Salvini, ma il suo ruggito si è spento subito. Le sue apparizioni in tv, gli attacchi al leader leghista hanno portato ad un risultato solo: la batosta in Abruzzo e un ulteriore calo nei consensi per il Movimento. Dettori, Di Maio e Casaleggio qualche settimana fa erano stati chiari: “Se continui così ci fai perdere”. Messaggio ricevuto: Di Battista è scomparso. Come riporta il Corriere, dopo la figuraccia da Floris in cui ha elemosinato qualche applauso dal pubblico, sui social il grillino è sparito. Nessun post, nessun video, nulla di nulla. E così adesso alcuni parlamentari grillini l’hanno messo nel mirino.

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Sanità, rivoluzione liste dʼattesa: se sono troppo lunghe scatta lo stop alle visite private negli ospedali

venerdì, Febbraio 22nd, 2019

“Se i tempi di attesa per un esame medico superano i tempi previsti per legge, sarai indirizzato presso una struttura privata convenzionata senza costi aggiuntivi”. E’ il ministro della Salute, Giulia Grillo a illustrare le novità del nuovo Piano per il governo delle liste d’attesa, approvato dalla Conferenza Stato Regioni, ma già bocciato dai medici. Il piano prevede anche lo stop alle visite private dei medici in ospedale se le liste d’attesa vanno oltre i limiti previsti.

Via i direttori generali che non garantiscono i tempi – Come quello precedente, il nuovo Piano individua l’elenco di prestazioni ed esami diagnostici soggetti al monitoraggio e prevede il rispetto, da parte delle Regioni, dei tempi massimi di attesa per ciascuno. Ma riduce il limite massimo di attesa previsto per quelle a priorità programmata (non urgenti) da 180 giorni a 120 e, in virtù del principio di trasparenza, prevede l’accessibilità alle agende di prenotazione delle strutture. Il piano prevede anche la rimozione dei direttori generali delle aziende che non raggiungono gli obiettivi.

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Cade anche il tabù della separazione delle carriere dei magistrati

venerdì, Febbraio 22nd, 2019

Cade anche un altro tabù, in questo Pd di fede renziana. Quello della separazione delle carriere, la madre di tutte le battaglie di Silvio Berlusconi, perché “i magistrati dovranno entrare dal giudice bussando alla porta e dandogli del lei con il cappello in mano, proprio come fanno gli avvocati”. Parole ripetute a ogni processo, da Mills, alla frode fiscale, fino alla nipote di Mubarak, con intento punitivo verso le toghe “politicizzate”.

Adesso, in materia, è cambiata l’aria, nella settimana della grande torsione anti-giudici della politica italiana. Con Salvini che fugge dal processo sulla Diciotti e Renzi che parla di giustizia a orologeria, dopo l’arresto dei suoi genitori per bancarotta fraudolenta. Ed è cambiata soprattutto a sinistra. Ci dice Francesco Paolo Sisto, di Forza Italia, uno degli avvocati del Cavaliere sul filone barese dei processi: “Ho presentato proprio ieri il disegno di legge sulla separazione delle carriere in commissione Affari costituzionali. A parte i Cinque Stelle, il clima non è ostile, neanche da parte del Pd. Perché non è un provvedimento in quota opposizione, ma in quota costituzione”.

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