Archive for Febbraio, 2019

Sanremo, al via il festival sovranista. “Ma qui non si parla di politica”

martedì, Febbraio 5th, 2019

alberto mattioli inviato a sanremo

La scenografia, almeno, mette tutti d’accordo. Ogni anno, l’Ariston sembra molto più ampio di quanto non sia. Per il Baglioni bis, però, in aggiunta ai soliti rutilanti effetti di luce ci sono anche le prime tre file di platea che si muovono e si aprono nel mezzo, tipo Mar Rosso. Solo che stavolta Mosè si chiama Claudio.

Per il resto, la prima conferenza stampa del Sanremone è scivolata via nel consolidato stile Rai, troncare e sopire, perché i regimi cambiano ma la tivù di Stato no. Adesso che sono servite ad aguzzare l’interesse e a ingannare l’attesa, il Festival cerca di dimenticare le polemiche e tornare a essere quella Davos della futilità che la maggioranza ama vedere e la minoranza adora detestare. In conferenza stampa è toccato alla direttrice di Rai 1, Teresa De Santis (una carriera arcitaliana, la sua, dal Manifesto alla Rai grilloleghista), iniziare una excusatio non petita sul tema che teneva ancora banco nella vigilia del dì di festa: il conflitto d’interessi di Baglioni e il cast pieno di amici del suo amico e manager, Ferdinando Salzano. «La nostra produzione musicale e culturale vive anche di contiguità: attraverso rapporti amicali si possono ottenere artisti che altrimenti non si sarebbero avuti», assicura De Santis che riceve anche un mazzo di rose da Baglioni per far pace dopo screzi che in realtà, giurano, «non ci sono mai stati».

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I big d’Europa dalla parte di Guaidó. L’Italia resta senza alleati e blocca il testo comune della Ue

martedì, Febbraio 5th, 2019

marco bresolin inviato a bruxelles

Il primo passo lo fanno Francia e Spagna. Poi, con il passare delle ore, altri governi europei si uniscono. A fine giornata la lista dei Paesi Ue che riconoscono Juan Guaidó come presidente legittimo del Venezuela ne include diciannove. Firmano un documento congiunto per sostenere il numero uno dell’Assemblea Nazionale e per chiedergli di convocare elezioni presidenziali «libere, giuste e democratiche». Restano un passo indietro gli altri nove governi, tra cui l’Italia. Che si conferma ancora una volta lo Stato Ue con la posizione più radicale su Caracas: anche ieri, infatti, Roma ha posto il veto sulla pubblicazione di una dichiarazione a nome dei Ventotto (c’era il via libera di tutti gli altri). A nulla è valso l’appello di Mattarella, che aveva chiesto «senso di responsabilità e chiarezza su una linea condivisa con tutti i nostri alleati e i nostri partner Ue». Dopo aver ascoltato le parole del capo dello Stato, il governo ha deciso di ignorarlo e di tirare dritto.

La linea di Mosca

La prima reazione alla raffica di riconoscimenti arriva da Caracas. Il ministero degli Esteri annuncia che riesaminerà le relazioni bilaterali con tutti i Paesi che si sono schierati con il leader dell’opposizione. Ma una dura presa di posizione arriva anche dalla Russia: «Il riconoscimento di Guaidó – dice il portavoce del Cremlino – è un’intromissione negli affari interni del Venezuela». La tesi di Mosca combacia con quella sostenuta dal Movimento 5 Stelle, che si riflette pienamente nella posizione tenuta dal governo italiano. Fonti della Lega definiscono Maduro «un dittatore», lasciano filtrare «l’auspicio» di «elezioni libere il prima possibile», ma nulla dicono sulla legittimità di Guaidó.

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Incendio in un palazzo a Parigi: 8 morti e almeno 25 feriti

martedì, Febbraio 5th, 2019

Otto persone sono morte e una è rimasta gravemente ferita nell’incendio di un immobile in un quartiere residenziale di Parigi. Lo hanno reso noto i vigili del fuoco. «Il bilancio potrebbe ancora salire perché l’incendio è ancora in atto al settimo e all’ottavo piano» del palazzo. Almeno 25 persone, compresi 3 vigili del fuoco, hanno riportato ferite lievi.

L’incendio è divampato in un edificio di otto piani nella zona sud-occidentale della capitale francese intorno all’una di notte per cause ancora da accertare. L’immobile del 16° arrondissement è poco distante dallo stadio del Parco dei Principi. Alcune persone sono scappate sui tetti vicini per sfuggire al fumo e alle fiamme e sono stati poi salvati dai pompieri. Sul posto sono intervenuti 200 vigili del fuoco.

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Viadotti: 1.425 sono senza un proprietario e nessuno fa la manutenzione. Ecco la mappa

martedì, Febbraio 5th, 2019

di Milena Gabanelli e Andrea Pasqualetto

Il 19 Dicembre sul tavolo del Ministro dei Trasporti arriva una lettera allarmata: «1.425 cavalcavia non hanno una proprietà». Mittente: l’amministratore delegato di Anas. L’informazione resta riservata. È troppo calda la tragedia del Ponte Morandi con le sue 43 vittime, mentre dall’inchiesta di Genova saltano fuori altri 6 viadotti dove i controlli di legge venivano «truccati». Gli effetti del tempo, del traffico pesante e dell’incuria dei concessionari stanno presentando il conto: il 28 ottobre del 2016 il cavalcavia di Annone sulla Statale 36 Milano-Lecco collassava sotto il peso di un tir finendo su due auto in transito; il 9 marzo del 2017, cedeva il ponte autostradale di Osimo, dalle parti di Ancona; il 18 aprile 2018 era la volta di quello di Fossano (Cuneo) che si schiantò su un auto dei carabinieri. Qualche settimana fa il sequestro da parte della procura di Arezzo del viadotto Puleto sull’E45 «perché a rischio». Il motivo è sempre lo stesso: chi gestisce le infrastrutture non fa la manutenzione.

Di chi sono i viadotti sulle strade di Anas?
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Foibe, la Lega attacca l’Anpi: “Basta fondi ai negazionisti'”

lunedì, Febbraio 4th, 2019

Luca Romano

La Lega mette nel mirino i negazionisti dell’Anpi sulle Foibe.

A far scoppiare il caso è stata l’iniziativa dell’Anpi che per domenica prossima ha deciso di dar vita ad un dibattito a Parma su tesi revisioniste e negazioniste sulla Foibe. Alla conferenza sponsorizzata dall’Anpi parteciperanno registi e storici in prima fila sul fronte revisionista. La polemica, come hanno sottolineato diversi esponenti della Lega, è nata anche dalla decisione degli organizzatori di proiettare due documentari proprio alla fine del dibattito. La stessa conferenza ha già nel titolo uno “schiaffo” chiaro nei confronti delle vittime delle Foibe: “I morti delle foibe riconosciuti dalla legge, 354, quasi tutti delle forze armate dell’Italia fascista” di Sandi Volk. Poi due video dal titlo eloquente: “La foiba di Basovizza: un falso storico” di Alessandra Kersevan e “Norma Cossetto: un caso tutt’altro che chiaro” di Claudia Cernigoi.

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Quota 100, Boeri avverte “Peserà sul nostro debito Reddito pure a evasori”

lunedì, Febbraio 4th, 2019

Luca Romano

Tito Boeri è ormai al capolinea del suo mandato alla guida dell’Inps.

Ma prima di lasciare la sua poltrona, l’attuale presidente dell’istituto di previdenza sociale, piccona ancora una volta la riforma pensionistica di Quota 100 che col decretone ha ormai preso il largo. Il numero uno dell’Inps in audizione al Senato torna nuovamente ad attaccare la misura: “Il grosso del costo di quota 100 graverà comunque sulle generazioni future. Il debito implicito del sistema pensionistico è destinato ad aumentare sia per effetto del nuovo canale di uscita anticipata che del congelamento degli adeguamenti della speranza di vita per le pensioni anticipate – ha aggiunto – Se non le misure non fossero rinnovate al termine del 2021 l’aumento del debito implicito sarebbe di circa 38 miliardi”.

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Tav, Ue: “LʼItalia rischia la restituzione dei contributi e lo stop degli altri fondi europei”

lunedì, Febbraio 4th, 2019

“Non possiamo escludere, se ci sono ritardi prolungati, di dover chiedere all’Italia i contributi già versati per la Tav”. Lo ha ricordato un portavoce della commissione Ue, sottolineando che esiste il “rischio che, se i fondi non sono impiegati, possano essere allocati ad altri progetti europei”. Il portavoce ha poi aggiunto che “l’attuale analisi costi-benefici” su cui lavora il governo italiano “non è stata richiesta dalla Commissione”.

Parlando in particolare dell’analisi costi-benefici il portavoce ha spiegando che questa era già infatti stata presentata in modo congiunto da Italia e Francia nel 2015 e valutata positivamente dal board della Cef per l’attribuzione dei fondi.

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Venezuela, Maduro dice “no” agli Stati Ue: non ci saranno nuove presidenziali

lunedì, Febbraio 4th, 2019

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha rifiutato l’ultimatum imposto da sette Paesi europei a indire elezioni anticipate dopo l’autoproclamazione a capo di Stato da parte di Juan Guaidò. Il gruppo di Stati Ue, tra cui Francia, Gran Bretagna e Spagna, avevano dato tempo a Maduro fino a domenica per indire le presidenziali, altrimenti avrebbero riconosciuto il leader dell’opposizione come presidente ad interim. “Non cederò”, ha affermato Maduro.

Il presidente venezuelano ha inoltre ribandito agli Stati uniti di “non intervenire nei nostri affari interni” per non “ripetere il Vietnam”. “Oggi nessuno può rispondere con certezza a questa domanda – ha detto Maduro rispondendo a chi gli ha chiesto se la crisi in atto nel Paese rischi di portare a una guerra civile -. Tutto dipende dal grado di follia e aggressività degli imperialisti del nord e dei loro alleati occidentali. Abbiamo chiesto che nessuno intervenga nei nostri affari interni. E siamo pronti a difendere il nostro Paese”.

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Courmayeur, trovati morti 3 dei 4 sciatori dispersi

lunedì, Febbraio 4th, 2019

Courmayeur, 4 febbraio 2019 – Domenica nera in montagna: sei vittime, cui molto probabilmente se ne aggiungerà una aettima. Oltre ai morti accertati ieri, il bilancio è drasticamente salito stamattina, quando i soccorritori hanno individuato i corpi  di tre dei quattro sciatori dati per dispersi ieri. I cadaveri erano sepolti sotto una valanga in Val Veny, nella zona del canale degli Spagnoli. Proseguono le ricerche del quarto disperso. Vari incidenti, dunque:  Caurmayeur, in Valfurva, a Livigno, nel comune valdostano di Saint Pierre e sulle Dolomiti di Sesto in Alto Adige.

RICERCHE SUL MONTE BIANCO – I corpi senza vita dei tre “freerider” ( sciatori fuoripista sulla neve fresca) sono stati individuati dal Soccorso Alpino Valdostano, che ha eseguito questa mattina una serie di sorvoli sul Canale degli Spagnoli (Courmayeur), per la ricerca dei quattro, che non avevano fatto rientro ieri pomeriggio. Si cerca un quarto sciatore, che dovrebbe trovarsi nella stessa zona. Nel frattempo si procede alle operazioni di recupero, rese difficili dalla natura impervia del canalone e dal rischio di ulteriori distacchi. Sul posto guide tecnici del Soccorso Alpino Valdostano e Sagf, e unità cinofile.

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Un filo di voce

lunedì, Febbraio 4th, 2019

di CLAUDIO MARTELLI

di CLAUDIO MARTELLI

Il linguaggio politico sempre più modellato dai social media diventa giorno dopo giorno più aggressivo e ingiurioso. Eppure non ricordo nulla di paragonabile alla brutalità dell’altolà sulla Tav che Di Battista ha scagliato contro Salvini: «Se la Lega la vuole torni con Berlusconi e non rompa i c…». Sì, lo sappiamo, Di Battista interpreta l’anima (?) del movimento delle origini, quella dei vaffa, ha un passato da scaricatore, un padre fascistissimo e il sangue non è acqua, ma Salvini sbaglia se si illude di archiviare quelle parole come intemperanze personali. Sbaglia inviando «pane, nutella e baci» a chi lo insulta. Lo faceva anche Renzi che si beffava mandando bacioni a tutti salvo poi trovarsi tutti contro. Salvini sbaglierebbe anche a credere in un accordo a metà strada, un compromesso che riducendo i costi dell’opera aggirerebbe il no dei 5 Stelle.

Fico: “Salvini? Io mi farei processare”. La replica del vicepremier

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