Archive for Febbraio, 2019

Yemen, il Papa: assicurare il cibo ai bambini, il loro grido sale a Dio

lunedì, Febbraio 4th, 2019

salvatore cernuzio città del vaticano

Assicurare la distribuzione del cibo nello Yemen e lavorare per il bene della popolazione stritolata da fame e violenze. Mentre si scaldano i motori dell’aereo Alitalia che lo porterà ad Abu Dhabi, in quegli Emirati Arabi membri della coalizione guidata dall’Arabia Saudita responsabile della crisi nella regione («la peggiore crisi umanitaria provocata dall’uomo», secondo l’Onu), Papa Francesco durante l’Angelus in piazza San Pietro lancia un appello «alle parti interessate e alla Comunità internazionale per favorire con urgenza l’osservanza degli accordi raggiunti» affinché si eviti il definitivo tracollo nel Paese mediorientale.

«Con grande preoccupazione seguo la crisi umanitaria nello Yemen», dichiara il Pontefice affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico. «La popolazione è stremata dal lungo conflitto e moltissimi bambini soffrono la fame, ma non si riesce ad accedere ai depositi di alimenti. Il grido di questi bambini e dei loro genitori sale al cospetto di Dio», afferma Bergoglio. «Faccio appello alle parti interessate e alla Comunità internazionale per favorire con urgenza l’osservanza degli accordi raggiunti, assicurare la distribuzione del cibo e lavorare per il bene della popolazione. Invito tutti a pregare per i fratelli dello Yemen», esorta recitando insieme ai fedeli un’Ave Maria. «Preghiamo forte, perché sono dei bambini che hanno fame, che hanno sete, che non hanno medicine, che sono in pericolo di morte. Portiamo con noi questo pensiero a casa», aggiunge a braccio.

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Il governo prepara la stangata: voci di una patrimoniale sugli immobili

domenica, Febbraio 3rd, 2019

Sergio Rame

Per il momento si tratta solo di una voce. Una voce che, però, già allarma gli italiani.

Giuseppe Conte starebbe preparando, “in gran segreto, una patrimoniale sugli immobili tra il 5 e il 7%”. A tirarla fuori è stato Luigi Bisignani in un retroscena pubblicato oggi dal Tempo. “È una bufala o abbiamo deciso di suicidarci definitivamente?”, ha commentato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, invitando il premier a smentire.

Sono giorni che la parola “patrimoniale” aleggia nel dibattito politico. “Tasse sulla casa, patrimoniale e imposta di successione sicure con loro. C’è qualcuno di così stupido che potrà andare ancora a votarli? Io dico di no”, diceva nei giorni scorsi il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, durante un comizio a Pescara. I principali indicatori economici del Paese sono preoccupanti. Giovedì scorso l’Istat ha definitivamente certificato che l’Italia è in recessione tecnica. “Abbiamo dati congiunturali che non sono favorevoli, e non dobbiamo girare la testa dall’altra parte – aveva commentato lo stesso Conte anticipando di qualche ora il report dell’Istat – questi dati ci fanno pensare, ma dobbiamo guardare al futuro”. Il problema è che i numeri che rilevato lo stato di salute dell’Italia sono tutti negativi. Venerdì l’indice sul settore manifatturiero, settore strategico per l’economia del Belpaese, ha registrato il valore più basso da cinque anni a questa parte.

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L’ultima gaffe di Toninelli: “Autobrennero torni pubblica”

domenica, Febbraio 3rd, 2019

Angelo Federici

Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Lo sa bene il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, che in questi mesi ci ha abituati a parecchie gaffes.

E, talvolta, anche a peggio, come quando, nel pieno della tragedia di Genova e delle dispute su Autostrada, scrisse sui social: “Ho revocato la revoca della concessione al mio barbiere”. Ma non solo. Rimaniamo sempre a Genova e a ricordiamo le parole del ministro in merito al edcreto del governo: “Sarà migliorato. Non contestatelo perché non solo è scritto col cuore ma anche con una tecnica giuridica cosi elevata che permetterà al commissario Bucci di lavorare bene senza preoccuparsi dei ricorsi”. “Scritto col cuore”, un po’ come può essere scritta una fiction.

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L’ottimismo del governo dell’irrealtà

domenica, Febbraio 3rd, 2019

Marco Zucchetti

Sarà che a primavera tornano le rondini, love is in the air e non può piovere per sempre, ma qui il governo del cambiamento cambia faccia.

E dopo anni a parlare alla pancia della gente, ora fa appello all’ottimismo a cuore aperto.

«Abbiamo abolito la povertà» (Di Maio), «ci sarà un nuovo boom economico» (Di Maio bis), «il 2019 sarà un anno bellissimo con una crescita incredibile» (Conte). Una ventata di pensiero positivo che ha avuto il suo apice venerdì a Otto e mezzo, quando la ministra Trenta, messa di fronte al sospetto che recessione, spread e calo degli occupati non fossero proprio buoni auspici, ha risposto: «L’ottimismo è il sapore della vita». Voilà, una frase di Tonino Guerra (d’altronde è ministro della Difesa…) e dall’agenda di governo si passa alla Smemoranda di governo, dai ddl ai decreti da Bacio Perugina. Crolla tutto, ma noi sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re, fa male a Conte e al Viminale, diventan tristi se noi piangiam.

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Gli imboscati e la guerra agli sprechi

domenica, Febbraio 3rd, 2019

Enrico Michetti

Nella Pubblica Amministrazione ai tre milioni di dipendenti pubblici si aggiunge una schiera significativa di soggetti esterni: professionisti, consulenti, esperti e collaboratori a vario titolo.

È noto che la pubblica amministrazione ai sensi dell’articolo 97 della Costituzione individui, in ossequio all’imparzialità dell’azione amministrativa, ogni specifica competenza di cui abbia necessità attraverso un pubblico concorso. Potendo pertanto lo Stato nelle sue diverse articolazioni approvvigionarsi di risorse umane selezionate in ragione di uno specifico e programmato fabbisogno, non si comprende perché lo Stato medesimo debba rivolgersi quasi sistematicamente al mercato esterno, con notevole aggravio di spese. L’utilizzo di risorse esterne è comprensibile nel piccolo comune che ha molto spesso un personale esiguo. Eppure i piccoli comuni riescono più di altre amministrazioni a essere autonomi. E ciò accade perché negli enti locali la prossimità al cittadino restituisce alla cultura della prestazione efficiente un ruolo centrale.

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Il reddito di cittadinanza? I grillini l’hanno preso in Aula

domenica, Febbraio 3rd, 2019

Paolo Bracalini

Se non avessero vinto il biglietto della lotteria per entrare in Parlamento, ora sarebbero in fila al Caf per riscuotere il reddito di cittadinanza.

In fondo sono coerenti: in quanto grillini sarebbero beneficiari del provvedimento simbolo appunto dei grillini. Ma gli è andata di lusso, e in un colpo solo sono passati da poche centinaia (a volte meno, decine) di euro di reddito annuo, a 100mila euro più benefit vari. Un aumento netto del 1000% e anche oltre, mica male. Se si scorrono le dichiarazioni patrimoniali di senatori e deputati M5s non è facile trovare persone con redditi anche soltanto nella media nazionale (tolti ovviamente quelli alla seconda legislatura, che quindi nel 2017 già incassavano il generoso stipendio parlamentare, a partire da Di Maio, Fico e Di Battista, anche loro con redditi ridicoli o addirittura a zero prima di essere eletti).

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D’accordo solo nel fare debito

domenica, Febbraio 3rd, 2019

Augusto Minzolini

A volte lo scontro rasenta il ridicolo, come sulla Tav: Giggino Di Maio dice «mai» perché non è stato fatto neppure un «buco», mentre Matteo Salvini promette il «sì» mentre visita una galleria di sette chilometri, parte integrante dell’opera invisa ai grillini.

In altre occasioni il braccio di ferro se ne infischia del «dramma», come nel caso del Venezuela: in un Paese pieno di oriundi italiani, il nostro governo, unico in Europa, ha assunto una posizione pilatesca tra un dittatore come Maduro e il candidato degli Stati Uniti per riportare la democrazia, Guaidó, in ossequio a quella parodia della poetica guevarista che ha il suo campione in Di Battista. In altre ancora, il pomo della discordia è quello di sempre, quello che ha movimentato settant’anni di governi repubblicani che, a quanto pare, non erano per nulla diversi dal governo del «cambiamento»: se Bettino Craxi e Ciriaco De Mita litigarono per Beppe Grillo in tv (al profeta 5stelle fischieranno le orecchie), oggi Di Maio dà i calci negli stinchi a Salvini perché non vuole Maria Giovanna Maglie su Raiuno. I corsi e ricorsi di Giambattista Vico in sedicesimo. Andrebbe scomodato anche Tomasi di Lampedusa per la celebre frase del Gattopardo («tutto cambi perché nulla cambi») per affrontare il tema della giustizia: ieri il Suslov del movimento, Marco Travaglio, ha dedicato un numero monografico del Fatto alla battaglia per portare sul banco degli imputati il vicepremier leghista per il sequestro degli immigrati sulla Diciotti. Inutile aggiungere che nel gergo «giustizialista» processare equivale a mandare in galera.

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Dubbi giuridici su Paolo Savona alla Consob

domenica, Febbraio 3rd, 2019

“Savona: perchè perdere un buon ministro ed impantanare Consob in un’ipotesi di assai dubbia percorribilità giuridica? il candidato di un coraggioso governo del cambiamento è dal 14 novembre uno solo: Minenna”. Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, lo scrive su twitter.

Il nome circolato ieri di Paolo Savona per la presidenza Consob non sarebbe spendibile. Come ha riportato Il Fatto Quotidiano, l’attuale ministro per gli Affari Ue è in pensione e per la legge Madia sulla Pa non può ricoprire incarichi dirigenziali o direttivi, se non per un solo anno e a titolo gratuito. Il mandato per la presidenza Consob dura invece sette anni.

Ieri Savona, interpellato sulle indiscrezioni che lo volevano come nuovo candidato M5S per la Consob non ha confermato ma nemmeno smentito: “Non so cosa succede alle mie spalle”, ha dichiarato.

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Brexit: la premier Gb May determinata a rispettare le scadenze

domenica, Febbraio 3rd, 2019

La primo ministro britannica, Theresa May, in un intervento sul Sunday Telegraph si dice “determinata” a rispettare i tempi della Brexit, affermando che tornerebbe a Bruxelles con “un mandato nuovo, nuove idee e rinnovata determinazione”. La May ha ribadito che quella che porta a Bruxelles è una “battaglia per la Gran Bretagna”.

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Caos neve autostrada del Brennero, riaperto un tratto dellʼA22

domenica, Febbraio 3rd, 2019

E’ stata riaperta parzialmente dopo i disagi di sabato la corsia nord dell’autostrada del Brennero. La situazione non è però ancora tornata alla normalità perché al momento è percorribile solo la corsia di sorpasso, mentre la carreggiata principale è ancora occupata dai mezzi pesanti. Proprio camion e tir, senza gomme antineve e catene, sono rimasti fermi a causa della neve, provocando il blocco della A22 a partire dalla serata di venerdì 1 febbraio.

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