Archive for Febbraio, 2019

Zaia: «Per la gente del Nord un no alla Tav è inaccettabile. M5S dica se è una scelta politica»

domenica, Febbraio 3rd, 2019

di Cesare Zapperi

Il governatore del Veneto Luca Zaia (Ansa)

Il governatore del Veneto Luca Zaia (Ansa)

«Salvini al cantiere della Tav non è stata una provocazione ma un semplice atto di coerenza. La Lega non ha mai cambiato idea: l’opera va fatta». Per il governatore del Veneto Luca Zaia sulla Torino-Lione è tempo di decidere. E al vicepremier Luigi Di Maio che alza un fuoco di sbarramento, evocando «le peggiori lobby» che starebbero dietro chi sostiene la grande opera, manda un segnale chiaro.

Nel contratto di governo la decisione è demandata all’analisi costi-benefici. Teme che sia un solo un paravento.
«Se si sta al merito dell’analisi si possono confrontare tesi e antitesi e trovare una soluzione di buon senso. Tenendo conto che quando fu costruita l’Autostrada del Sole solo un italiano su 10 aveva l’auto. Se avessero guardato solo ai benefici immediati non l’avrebbero mai fatta».

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Tav, l’aut aut di Di Maio: basta provocazioni o finisce qui

domenica, Febbraio 3rd, 2019

di Emanuele Buzzi

Tav, l’aut aut di Di Maio: basta provocazioni o finisce qui

In otto mesi al quartier generale dei Cinque Stelle il clima non era mai stato tanto teso. I nervi sono a fior di pelle: la visita di Matteo Salvini al cantiere della Torino-Lione ha lasciato strascichi. Alimentati dal fatto che le forze politiche ormai sono in campagna elettorale per le Europee. Benzina sul fuoco per il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, che non ha gradito per nulla l’intervento in prima linea del leader della Lega in una questione che è da sempre una delle principali battaglie pentastellate. «Tav è come il reddito di cittadinanza» ripetono diversi esponenti del Movimento. Un paragone che forse rende l’idea dei motivi della tensione.

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Misure economiche bocciate dal 54%: non aiutano la crescita

domenica, Febbraio 3rd, 2019

di Nando Pagnoncelli

Misure economiche bocciate dal 54%:  non aiutano la crescita

L a Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il 28 gennaio il testo del decreto che contiene le norme riguardanti la riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza, i due provvedimenti simbolo della legge di Bilancio. Il dibattito, talora molto aspro, che ha accompagnato questa fase e la formulazione finale delle due misure hanno determinato qualche cambiamento nelle opinioni dei cittadini.

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Febbraio inizia in tono minore, ma la locomotiva Usa continua a correre

venerdì, Febbraio 1st, 2019

di E. Micheli e S. Arcudi

Andamento altalenante per le Borse europee nella prima seduta di febbraio con gli investitori preoccupati dopo il rallentamento del settore manifatturiero e dell’inflazione nell’Eurozona (Parigi +0,53% venerdì e +1,9% nella settimana, Francoforte +0,07% venerdì e -0,9% nell’ottava, Londra +0,7% venerdì e +3,1% nella settimana e Madrid -0,41% venerdì e -1,8% nella settimana). Gli indici hanno contenuto i danni grazie a Wall Street, positiva dopo che il Dow Jones ha chiuso il gennaio migliore in trent’anni (+7%) e dopo il dato sull’occupazione di gennaio che ha sorpreso per qualità tutti gli economisti d’Oltreoceano.
Piazza Affari è stata la peggiore sia venerdì (-0,78%, ma era arrivata a cedere l’1,8%) sia nella settimana (-1,18%): ancora scossa dai dati sul Pil di ieri, ha risentito del crollo ai minimi in 5 anni e mezzo dell’indice Pmi. Lo spread, che aveva aperto a 245 punti, è arrivato a 260 punti, per poi chiudere a 256, penalizzato ancora dall’andamento debole dell’economia italiana, che nel quarto trimestre 2018 è entrata in recessione, dopo che il pil ha registrato un calo dello 0,2%. Come se non bastasse il Centro Studi di Confindustria ha lanciato l’allarme: «anche se il Pil risalisse dal secondo trimestre, è alta la probabilità di una crescita annua poco sopra lo zero», è scritto nel rapporto ‘Congiuntura flash’ di viale dell’Astronomia.

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L’incubo della Grecia è senza fine Ma è tutta l’Europa a dover tremare

venerdì, Febbraio 1st, 2019

La crisi economica che ha colpito la Grecia non riguarda solo i conti dello Stato. È una crisi profonda, feroce, che ha corroso il Paese dall’interno. Perché l’economia provoca a catena una serie di conseguenze molto gravi per uno Stato e per il suo popolo. E quello ellenico non è stato esente da effetti disastrosi sul proprio benessere.

Durante la crisi e negli anni successivi, la vita, per molti greci, si è trasformata in un vero e proprio inferno. La sanità è al collasso, le forze dell’ordine non riescono a garantire standard di sicurezza adeguati, l’immigrazione di massa ha colpito molte aree del Paese, specialmente le isole. E nella capitale Atene, la situazione per molti si è fatta difficilissima, tra giovani costretti a salari bassi, affitti che si impennano per l’arrivo degli stranieri, classe media impoverita e pensionati che assistono a continui tagli.

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Caso Diciotti, Giulia Bongiorno: “Salvini? Non rischia nulla”

venerdì, Febbraio 1st, 2019

Franco Grilli

“Nel caso della nave Diciotti il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non rischia nulla”.

Giulia Bongiorno ne è più che sicura. Il ministro della Pubblica amministrazione è stata ospite di Tagadà, su La7, e nel corso del suo intervento in trasmissione ha così commentato la richiesta a procedere per il vicepremier avanzata dal Tribunale dei ministri di Catania.

“Salvini non rischia nulla, perché credo che sia innegabile che le sue decisioni sono state prese nell’interesse pubblico. Lui non ha cambiato idea, ma adesso quello che bisogna stabilire è solo se le sue azioni sono state fatte per un interesse pubblico o meno. La lotta all’immigrazione clandestina, secondo me, è interesse pubblico”, ha ribadito l’avvocato Bongiorno.

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Incarichi Rai, bufera sulla ‘striscia’ di Maglie. M5s pronto fermarla: “No ai raccomandati”. Ma la Lega la difende

venerdì, Febbraio 1st, 2019

di ANNALISA CUZZOCREA E MONICA RUBINO

Tutto comincia con un tweet. Che fa crescere la polemica contro la giornalista di tendenze sovraniste Maria Giovanna Maglie, a cui Rai1 ha proposto la conduzione di una striscia informativa serale. E contro la quale si scaglia il M5s, intenzionato a fermarne la corsa in nome di una tv pubblica “libera” dai raccomandati. Mentre la Lega la difende, trasformando la contesa nell’ennesimo scontro interno alla maggioranza gialloverde.

“Maria Giovanna Maglie, alla quale qualcuno in #Rai vuole affidare la striscia informativa in prima serata che fu di Enzo Biagi, non risulta iscritta all’Ordine dei #Giornalisti. Non risulta più iscritta da circa 3 anni”, scrive su Twitter il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, criticando appunto la scelta della direttrice di Rai1 Teresa De Santis di affidare alla giornalista 67enne veneziana, ma romana di adozione, uno spazio informativo serale di sette minuti dal lunedì al venerdì, dopo il Tg1, per dare voce al credo sovranista (Maglie non ha ancora firmato il contratto).

Vittorio di Trapani‏ @vditrapani

Maria Giovanna Maglie, alla quale qualcuno in #Rai vuole affidare la striscia informativa in prima serata che fu di Enzo Biagi, non risulta iscritta all’Ordine dei #Giornalisti. Non risulta più iscritta da circa 3 anni.

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Tav, a Chiomonte arriva Salvini: «L’opera va finita, toglie 1 milione di tir dalle strade»

venerdì, Febbraio 1st, 2019

Momenti di tensione tra polizia e manifestanti No Tav, a Chiomonte, dove questa mattina il ministro dell’Interno Matteo Salvini visita il cantiere della Torino-Lione. «Aspetto di leggere i numeri sui costi, ma l’opera va finita. È un governo che tiene all’ambiente: la Tav toglie un milione di tir dalle strade. Prima si arriva al progetto definitivo, l’Italia non si può permettere incertezze. Se va bene tornare indietro costa quanto andare avanti, finiremo l’opera», dice il vicepremier e leader leghista. E poi: «Finora la Tav è costata allo Stato 63 milioni spesi in sorveglianza con le forze dell’ordine e 400 feriti tra gli agenti. Si può contestare questa opera, ma non incappucciati, finora sono stati 100 gli arrestati». Alcune decine di attivisti del movimento che si oppone alla realizzazione della nuova ferrovia ad Alta Velocità si sono radunate nei pressi del cantiere. Sul posto la polizia in assetto antisommossa ha reagito ad alcune provocazioni con qualche manganellata. Nella zona è in corso una abbondante nevicata. (Qui il racconto dell’inviato Marco Imarisio tra i No Tav che non hanno più fiducia nel M5S sullo stop ai cantieri).

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Effetto decreto Dignità: spariscono i posti di lavoro

venerdì, Febbraio 1st, 2019

Antonio Signorini

Roma – Un dato in controtendenza. Nel giorno segnato dalla ufficializzazione della recessione, il mercato del lavoro sembra tornare al 2008, quindi su livelli pre crisi.

A dicembre gli occupati sono cresciuti rispetto a novembre dello 0,1%, pari a 23 mila unità. Cresce anche il tasso di occupazione, cioè il rapporto tra persone occupate e la popolazione attiva, l’indicatore che meglio rappresenta il mercato del lavoro. Sempre a dicembre è salito al 58,8% (+0,1 punti percentuali), toccando i massimi pre-crisi di aprile 2008, quando il dato era stato pari al 58,9%.

Ma non è un’inversione di tendenza. Per l’Istat al massimo è la conferma di «un quadro di debole crescita dell’occupazione» e di calo della disoccupazione. Colpisce semmai che a trainare l’aumento degli occupati siano esclusivamente i contratti a termine e i professionisti. Il leggero incremento dell’occupazione è «dovuto ad una crescita dei dipendenti a termine più ampia della flessione dei permanenti, a cui si aggiunge una lieve ripresa degli autonomi».

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“Le Ong creano pericolo”. Il piano del Viminale per bloccarle

venerdì, Febbraio 1st, 2019

Chiara Sarra

Le Ong creano pericolo e per questo vanno bloccate. E il Viminale – racconta oggi il Corriere – ha già messo a punto un piano per “bandirle” dalle acque italiane.

Tutto parte da un principio: quello secondo cui le navi straniere con a bordo i migranti sono “offensive perché recano pregiudizio alla pace, al buon ordine e alla sicurezza dello Stato”. Motivo per cui potrà essere disposto il “blocco navale” con veri e propri respingimenti in mare. Per mettere a punto il piano sarà necessaria un’ordinanza preventiva che sancisca lo “stato di pericolo” che sia la base per un decreto ad hoc.

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