Archive for Febbraio, 2019

Inps, accordo Lega-M5s per Tridico presidente. Salvini: “Non seguo la vicenda”

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

MILANO – È il consigliere del vice premier Luigi Di Maio Pasquale Tridico il nome scelto per il dopo Boeri alla guida dell’Inps. Come ricostruito oggi da Repubblica l’intesa per la nomina, confermata oggi anche da fonti sindacali, è stata trovata dopo un vertice serale a Palazzo Chigi, che ha dato il via libera anche a una vicepresidenza scelta dalla Lega. Il leader Matteo Salvini oggi interpellato sulla questione non si è comunque sbilanciato: “Non lo so, non sto seguendo questa vicenda”, ha detto il ministro dell’Interno ad Agorà.

Rep

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La figlia del diplomatico di Kim presa e spedita in Nord Corea

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

Andrea Riva

Sarebbe stata rimpatriata a forza. La figlia di Jo Song-gil, ex ambasciatore nordcoreano in Italia, lo scorso novembre sarebbe stata rimpatriata a forza dall’Italia mentre cercava di ricongiungersi con i genitori.

Lo ha riferito Yonhap, un’agenzia di stampa sudcoreana, citando Thae Yong-ho, ex collega del funzionario. Jo Song-gil avrebbe disertato per chiedere asilo politico a un Paese occidentale. Ad oggi non è dato sapere dove si trovi l’ex ambasciatore.

Era stato lo stesso Thae, poco più di un mese fa, a chiedere al governo sudcoreano di proteggere Jo, al quale aveva chiesto di trasferirsi a Seul per lavorare insieme “alla riunificazione delle Coree”. “Le punizioni imposte ai familiari di quanti sono fuggiti in Corea del Sud sono incomparabilmente maggiori a quelle riservate a coloro la cui famiglia è fuggita verso altri paesi”, ha spiegato Thae, aggiungendo pertanto di non poter più esortare il suo ex collega a raggiungerlo a Seul.

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Governo, Tria: “Eʼ prematuro parlare di una Manovra correttiva”

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

“Su un’eventuale Manovra correttiva 2019 sembra prematuro esprirsi in tal senso”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, rispondendo a un’interrogazione al Question time alla Camera. “Certamente nel prossimo Def si aggiorneranno le previsioni economiche – ha affermato Tria – e l’aggiornamento porterà a una valutazione e alla verifica dei saldi che saranno oggetto del confronto con la Ue”.

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Martina con Renzi: “Fiducia in giustizia, ma dubbi su tempistica per l’arresto dei genitori”. E su Giarrusso: “Scandaloso, deve scusarsi”

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

“Bisogna ribadire la fiducia e la stima nella giustizia, come ha anche fatto Renzi ieri con le sue parole, ma la dinamica e la tempistica” del provvedimento a carico dei genitori dell’ex premier, rendono “comprensibile che si apra un dibattito” sugli arresti domiciliari. Così il candidato alla segreteria del Pd Maurizio Martina commenta a Radio Anch’io su Radio 1 l’arresto dei genitori di Matteo Renzi. Martina ribadisce la “solidarietà e vicinanza” all’ex premier e giustifica alcune espressioni forti del senatore dem “considerando la reazione di un figlio per quello che accade ai propri genitori”.

L’ex ministro dell’Agricoltura interviene anche sul caso Diciotti. “La maggioranza ha scaricato la responsabilità di negare l’autorizzazione a procedere per un ministro che ha compiuto un fatto penale grave su una piattaforma privata gestita da una società”. E conclude: “I militanti chiamati a votare su Rousseau non avevano gli elementi di valutazione per decidere”. Poi critica duramente il gesto del senatore cinquestelle Michele Giarrusso che, durante la protesta del Pd dopo la giunta per le immunità, ha mimato il gesto delle manette rivolto ai dem: “È stato scandaloso – afferma Martina –  dovrebbe scusarsi. Ma è una provocazione che tradisce la difficoltà del M5S, che ha tradito i suoi ideali. La farsa dell’onestà e di uno vale uno è finita”.

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Soldi, banche dati e notai fedelissimi: cosa c’è nella scatola nera di Rousseau

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

di GIOVANNA VITALE

È la scatola nera del M5S. Saldamente in mano a Davide Casaleggio che attraverso l’Associazione Rousseau – di cui è presidente, amministratore unico e tesoriere – controlla sia le casse del partito, sia le banche dati e la relativa piattaforma “per la democrazia diretta” con 100mila iscritti (40mila in meno rispetto all’anno scorso). “Ma stiamo lavorando a una nuova infrastruttura per raccoglierne milioni” spiega Erica Sabatini a nome di Rousseau.

rep

Falle e server lenti, Rousseau in tilt. Il flop della creatura di Casaleggio

di GIOVANNA VITALE

Da qualche tempo, a differenza del passato, si può accedere anche come “ospiti”, ma per svolgere tutte le attività – proporre leggi o varare le liste – occorre aderire ai 5S. L’altro ieri, alla consultazione sul processo a carico di Salvini, “hanno votato oltre 52 mila iscritti, la giornata più partecipata del Movimento”. Tuttavia certificata non da una società terza, come sarebbe stato lecito aspettarsi, bensì dal notaio storico del M5S: Valerio Tacchini, già alle prese col televoto dell’Isola dei Famosi.

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Grillo “traditore” contestato: “Adesso dimettiti da garante”

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

Laura Cesaretti

La crisi dei Cinque stelle in due istantanee di ieri: il vecchio fondatore Beppe Grillo furiosamente contestato dagli attivisti davanti al teatro romano in cui si esibiva.

«Grillo traditore, volevi silenziarci!»; «Casaleggio Trouffeau»; «Da mai con i partiti ad alleati con la Lega ladrona», gli slogan.

Poi l’immagine – esteticamente piuttosto ripugnante – del senatore Giarrusso che, subito dopo aver votato per salvare l’alleato di governo dal processo, fa il gesto delle manette all’avversario politico Renzi. Due episodi che riassumono perfettamente la scivolosa palude di contraddizioni in cui il partito della Casaleggio è sprofondato. Tanto che la parola «scissione» non è più tabù: «Così è inevitabile», geme più di un parlamentare.

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Lo schiaffo di Francia e Germania. Cambiano le regole per colpire l’Italia

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

Lorenzo Vita

Oltre il danno, anche la beffa. La Francia di Emmanuel Macron non solo ha deciso di colpire duro l’Italia sull’affare Fincantieri-Stx. Ma ha fatto anche altro: ora prova a cambiare proprio quelle regole su cui ha voluto inchiodare il colosso italiano della cantieristica. Siamo alle solite, verrebbe da dire. E in effetti sembra un copione già visto. Ma quello cui si rischia di assistere in questo momento ha del tragicomico.

Tutto nasce dall’accordo sulla fusione di Alstom con Siemens. Un’intesa che, secondo le intenzioni di Berlino e Parigi, avrebbe creato un gigante dell’industria ferroviaria. Con i 27mila dipendenti dei tedeschi e i 33mila dei francesi, l’idea era (e continua a essere) quella di creare un colosso del settore tale da poter competere con le aziende cinesi e quelle americane.

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Europee, la strategia di Salvini: “Nessun gruppo unico col M5S”

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

Sergio Rame

La voce circolata nelle scorse ore era quella che vedeva la Lega e il Movimento 5 Stelle in un unico gruppo a Strasburgo.

Una voce corroborata dal presidente della Commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi che ieri, a margine della European Parliamentary Week, ha annunciato all’Adnkronos che il Carroccio, che nella prossima legislatura sarà uno dei partito con più seggi al parlamento europeo, punta a creare “un fortissimo gruppo eurocritico”, in cui potrebbero “convergere” anche “gli amici” grillini. Ma oggi, ai microfoni di Rtl 102.5, Matteo Salvini ha già messo in chiaro che non sto assolutamente ragionando su gruppi unici e alleanze.

Come già rilevato da mesi dagli istituti demoscopici italiani, anche i sondaggi nazionali aggregati, commissionati dal Parlamento europeo, prevedono per le elezioni del 26 maggio una consistente avanzata dei partiti sovranisti ed euroscettici. In Italia, in modo particolare, è previsto un exploit della Lega. Il partito di Matteo Salvini risulterebbe, infatti, in pole position già a cento giorni dal voto con il 32,4% delle preferenze e 27 euro parlamentari eletti. .

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Il mese orribile che azzoppa il M5s

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

Adalberto Signore

La disfatta arriverà domenica sera. Questa volta implacabile come lo sono solo i numeri delle urne, reali e certificati al di là di qualunque imbroglio verbale e propagandistico.

E con buona pace del «televoto» andato in scena 48 ore fa sulla piattaforma online di Rousseau. Già, perché fra soli quattro giorni le regionali della Sardegna non faranno che mettere nero su bianco il devastante crollo dei consensi dei Cinque stelle. Una débâcle ampiamente annunciata dai sondaggi delle ultime settimane, ci mancherebbe. Ma ora formalizzata dalla tornata elettorale in Abruzzo e, a breve, da quella sarda. Voti veri, non presunti o supposti. Comunque certamente non virtuali.

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Da un errore all’altro

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

di CLAUDIO MARTELLI

E’ Salvini l’unico vincitore della partita tra politica e magistratura che si è giocata sul blocco (o sequestro) della nave Diciotti. Il conflitto vedeva schierati da una parte il ministro degli Interni dall’altra i giudici del Tribunale dei ministri. Questi volevano processare lui e lui solo per abuso di potere e per il sequestro di 177 naufraghi, ma ne sono stati impediti dalla manovra politica messa in campo da Salvini o forse, soprattutto, dalle menti più acute dei suoi alleati 5 Stelle.

La legittima richiesta dei giudici aveva come destinatari la giunta e l’assemblea del Senato ma è stata intercettata dal governo, che si è assunto la responsabilità di aver trattenuto a bordo di una nave militare italiana decine di profughi, anche minori, in condizioni di estrema indigenza. Non paghi di aver trasfigurato ex post il comportamento di un singolo ministro in un atto collegiale del governo, i grillini hanno poi sottoposto quell’atto a un anomalo voto di fiducia ma – attenzione – non del Parlamento bensì degli iscritti di uno dei partiti di maggioranza.

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